Capitolo 3: Andrà tutto bene
Eda non era certa di quello che stava facendo. Non lo era affatto. Non poteva definirsi una cuoca eccezionale ma era abbastanza sicura che una minestra non dovesse avere lo stesso colore del fango ed un retrogusto altrettanto preoccupante. Cos'è che aveva sbagliato non lo sapeva, ma era troppo orgogliosa per chiedere aiuto. O anche solo per controllare di nuovo il ricettario che le aveva dato Luz.
Sopra c'erano scritte varie ricette del mondo umano e l'idea era quella di trovare cibi il più simili possibile a quelli usati sul libro. Appena le sembrava di aver trovato una ricetta adatta, che consisteva solo in un miscuglio di verdure tritate e buttate assieme in una pentola, ecco che riusciva a sbagliare qualcosa nel processo di preparazione. Ottimo. E a breve Luz sarebbe tornata da scuola.
Nonostante ci fosse la mensa Eda era consapevole del fatto che la sua piccola umana non potesse mangiare quasi nulla nelle Boiling Isles e che spesso non pranzava. E poi la mensa scolastica non era esattamente un ristorante di lusso a prescindere.
Sapeva che Luz sarebbe arrivata a casa ancora affamata e che si sarebbe preparata qualcosa per conto suo eventualmente. Ma questa volta voleva essere Eda a comportarsi come un adulto responsabile e a preparare qualcosa per la sua, ormai ex, apprendista.
"Cos'è questa puzza di bruciato, Edalyn?"
Oh fantastico, mentre era distratta nel suo mare di pensieri la minestra, già sufficientemente rovinata, era anche completamente bruciata. Fantastico. E sua sorella era già lì a lamentarsi.
"Niente, niente. Torna a... uhm fare qualsiasi cosa stessi facendo." Nel frattempo aveva spento il fuoco, ora sì che doveva ricominciare da capo.
"Cosa cucini alle tre di pomeriggio?" Lilith si avvicinò ai fornelli cercando di indovinare cosa stesse cuocendo- o meglio bruciando- in pentola, ma il suo istinto non le suggeriva nulla.
"Niente. È per Luz." Tagliò corto afferrando i bordi della pentola con i primi guanti da cucina che aveva trovato.
"Posso aiutarti?"
"No, faccio da sola."
Non avrebbe certo chiesto aiuto a sua sorella. Ora vivevano sotto lo stesso tetto, ma la convivenza si era rivelata più... complesso del previsto. Per la maggior parte del tempo Lilith restava in disparte cercando di evitare Luz, e quando la ragazza non era in casa rimaneva in salotto a leggere libri sulla magia selvaggia per capire meglio come funzionassero i glifi che Luz aveva imparato ad usare, gli stessi che presto avrebbero dovuto iniziare ad usare entrambe le sorelle Clawthorne ormai private della loro magia.
Di tanto in tanto Eda cercava di attaccare bottone con Lilith parlando del più e del meno, ma l'aria era sempre tesa e la sorella maggiore si sentiva ancora decisamente in colpa per tutto quello che aveva fatto. Era ancora difficile fidarsi di Lilith ma Luz ripeteva che ci voleva tempo e che alla fine sarebbero diventati tutti buoni amici. E Eda si fidava cecamente di Luz.
Nonostante tutto, una delle regole non scritte sulla vita con dei fratelli era "mai chiedere aiuto" e questo si applicava in particolar modo per i minori.
Lilith tornò in salotto a posare il libro che stava esaminando prima che la puzza di bruciato la distraesse per poi mettersi a guardare sua sorella riposizionare la pentola sul fuoco e iniziare a tagliare le verdure.
"Dimmi, Edalyn, tu le verdure le mangi senza spelarle?" Osservò Lilith indicando il piano di lavoro dove gli ortaggi stavano venendo tagliati a pezzi relativamente quadrati.
"Saresti stupita di conoscere la mia dieta." Borbottò continuando il suo lavoro sbattendo il coltello con più forza contro al ripiano in legno che stava usando.
"Non ne dubito." Lilith si avvicinò per dare un'occhiata al ricettario umano che sua sorella stava seguendo "Ma che mi dici di Luz? Sono quasi certa gli umani spelino le verdure, o per lo meno tolgano le radici." Osservò alzando un ortaggio che sarebbe stato il degno sostituto di una patata.
"Ma sta zitta." Sibilò strappando l'ortaggio dalle mani di Lilith.
"Pensavo che per un'alchimista come te cucinare fosse più facile."
Eda roteò gli occhi sforzandosi di non rispondere. Tentativo che fallì completamente in ogni caso.
"Faccio pozioni, non minestre, Lily."
"Lasciati aiutare allora, non ho altro da fare comunque."
Ovvio che fosse così, Eda ne era al corrente, ma avrebbe preferito continuare a sbagliare per conto suo, senza che sua sorella maggiore si comportasse esattamente come fanno tutte le sorelle maggiori, spiegandole in modo accondiscendente cosa stava facendo di sbagliato per poi mostrare in modo altrettanto accondiscendente come bisognasse fare.
"Fa come vuoi." Rispose in fine.
Lilith prese un tagliere ed un altro coltello assieme ad una ciotola in ceramica da uno degli armadietti in cucina. Iniziò silenziosamente a togliere la pelle alle verdure che necessitavano di essere spelate per poi tagliarle e metterle dentro alla ciotola. Tutto senza dire una parola. Solo dopo qualche minuto anche Eda riprese il suo lavoro. Lavoro svolto in un totale silenzio.
"Grazie." Mormorò a bassa voce Eda, come se in questo modo il suo ego non ne uscisse danneggiato.
"Di niente." Replicò sua sorella maggiore senza interrompere il suo meticoloso lavoro.
In due era stato decisamente più veloce preparare la minestra che, questa volta, non aveva un colorito vomitevole né era andata bruciata.
Eda fu la prima ad assaggiarla ed ammise che, per essere solo una brodaglia di verdure, era buona, Lilith evitò di dare giudizi sul sapore dicendo solo che andava bene. Meglio del previsto.
"Ehi! Vi siete date alla cucina?" Chiese King arrivando a guardare dentro la pentola, avvicinò una zampa per assaggiarne il contenuto, ma fu prontamente bloccato da Eda con un colpetto del il mestolo sul dorso della zampetta.
"No. Primo, non si assaggia con le mani sporche, secondo, è per Luz. Non hai mangiato appena un'ora fa?"
"Sì, prima del mio terzo riposino, adesso ho fame."
"Luz arriverà tra poco, potete mangiare assieme, in ogni caso abbiamo esagerato con le porzioni."
Di fatto avevano seguito le indicazioni, alla lettera questa volta, peccato che si erano accorte solo alla fine che fosse una ricetta per cinque persone.
"Ho sentito il mio nome!" Esclamò Luz entrando dalla porta con un salto teatrale.
"Luz!" King le saltò in braccio come se non la vedesse da settimane, la giovane umana ricambiò l'affetto grattandogli la pancia come piaceva a lui.
"Ehi King."
"Cos'è questo buon odore, Eda?" Chiese la ragazza avvicinandosi ai fornelli.
"Minestra, non dovrebbe ucciderti." Notando l'espressione sempre meno convinta di Luz, Eda afferrò il ricettario per mostrarglielo "Ho seguito questa ricetta."
Luz sorrise vedendo che il suo regalo stava venendo apprezzato, e soprattutto usato.
"È la cena?" Chiese notando le proporzioni esagerate del pasto.
"In realtà una sorta di merenda," l'orologio segnava già le cinque "ma visto che si è fatto tardi conviene aspettare la cena."
"Perché hai fatto la minestra per merenda?" Chiese Luz soffocando un ghigno che le sembrava irrispettoso mostrare.
"Di solito non mangi nella mensa scolastica, visto che non ci sono molte cose human friendly qui, perciò pensavo avresti avuto fame. Perché hai fatto così tardi in ogni caso?"
Luz abbassò la testa avvilita, ed in parte dispiaciuta.
"Speravo che qualche insegnante conoscesse un modo per tornare a casa, ma nemmeno Bump ha mai visto altri umani oltre a me."
Ad Eda vennero in mente le storie che sua madre le raccontava da piccola, parlava di un umano che era stato nelle Boiling Isles ai tempi della sua... bis... bisnonna? Non ricordava i dettagli. Pensò sarebbe stato meglio non parlarne ancora a Luz, oltre al pessimo rapporto che aveva con sua madre, un'altra ragione era che non voleva che Luz ci sperasse troppo, quando poteva benissimo essere solo una storia inventata. Le avrebbe parlato lei appena possibile.
"Troveremo una soluzione, non preoccuparti, piccoletta." Rassicurò Eda arruffando i capelli della sua umana con fare affettuoso, lei tornò subito a sorridere, esattamente com'era sempre stato.
"Grazie della minestra in ogni caso."
"Pft fosse stato per me avresti mangiato una minestra bruciata, è Lily la cuoca." Confessò indicando sua sorella, che nel frattempo si era immersa in un altro libro sulla magia prima dell'arrivo dell'imperatore Belos.
"Grazie Lilith." Disse Luz guardando la strega con un mezzo sorriso, diverso da quelli che dava a Eda, più distaccato.
"È il minimo che possa fare."
Lo era di certo, ma almeno era un passo avanti, e se avessero continuato a camminarsi in contro, un giorno, l'aria non sarebbe più stata tesa quanto lo era in quel momento.
"Io ho ancora fame!" Protestò King agitando le zampette in aria.
"Andiamo a preparare un panino per il re dei demoni!" Lo assecondò Luz lasciando che King le si arrampicasse nel cappuccio.
Tutto era stato così tranquillo in quelle ultime due settimane, nessuno si aspettava che i vari cambiamenti venissero accettati tanto bene, specialmente da parte di Luz e King. Invece sembrava che le cose potessero solo migliorare. Sarebbe andato tutto bene.
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