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.25. .Part One.


«Wow. Questo sì che è un colpo di scena eclatante! Sono piacevolmente impressionato».

In un istante io e a Zade ci scostammo l'una dall'altro, e subito prendemmo a fissare increduli la figura di Victor che, nel suo lungo cappotto beige, sostava dinanzi a noi, un sorriso sornione puntato in viso.

Non l'avevo sentito uscire dal pub, né l'avevo visto incamminarsi verso di noi sotto la pioggia in quella via buia, troppo presa dalle rivelazioni di Zade e dal suo sguardo ipnotico puntato su di me.

Non mi ero resa conto di ciò che stava realmente succedendo finché Victor non aveva parlato.

Nessuno aveva mai visto me e Zade così vicini prima d'ora, le poche volte che era accaduto qualcosa tra di noi, eravamo completamente soli.

Ma in quel momento, in quel preciso momento, trovandomi davanti a qualcuno che avrebbe potuto testimoniare ogni cosa, capii cosa stessi per fare.

Louis si fidava di me.

E io, ancora una volta, stavo per tradire la sua fiducia, baciando un uomo che non era lui.

Quale sorta di persona stavo diventando?

«Fidati, Vic, non è come sembra».

Fu Zade a prendere la parola dopo l'esclamazione di Victor: voltandomi verso di lui, notai che i tratti del suo volto fossero divenuti nuovamente duri, inespressivi, mentre osservava il ragazzo dai capelli neri come la pece davanti a lui quasi con aria di sfida.

Tuttavia Victor non si fece intimidire, perché a quelle parole ridacchiò, passando la lingua nell'anellino del piercing che portava al labbro.

«Invece, amico, è esattamente come sembra! Diamine, sapevo che fossi un puttaniere senza pudore, ma addirittura la ragazza del tuo migliore amico, Peterson? Non credo si possa cadere più in basso di così... tu sì che sei davvero un uomo pieno di sorprese!» fu la sua risposta dal tono sarcastico: era evidente che la situazione lo stesse divertendo.

Ma perché? Cosa ci trovava di divertente in tutto questo?

Zade, al mio fianco, sembrò innervosirsi ancora di più.

«Finiscila, Victor. Ho detto che non è come sembra» replicò visibilmente spazientito, e a quel punto lo ero anch'io da quel ragazzo che, da quando era entrato nelle nostre vite, sembrava non volesse fare altro che creare scompiglio e mettere becco negli interessi degli altri.

Victor ridacchiò nuovamente, ravviando i capelli neri all'indietro e infilando in seguito le mani nelle tasche del cappotto, per poi puntare gli occhi celesti su di me.

Non avrei saputo dire il perché, ma in quel frangente la sua attenzione mi infastidì, oltre a farmi accapponare la pelle: le sue iridi chiare e così apparentemente perfette sembrarono celare qualcosa di diverso, qualcosa di quasi... malvagio.

«E tu, piccola, innocente Amber?» il ragazzo mi rivolse la parola, e percepii Zade irrigidirsi al mio fianco, «non avrei mai pensato di poter assistere a qualcosa di così comico, dopo che Louis ti ha praticamente dipinta come una santa» Il ragazzo arricciò il naso, visibilmente divertito.

Un fulmine illuminò la strada buia e deserta intorno a noi nel momento in cui Victor riprese la parola, un ghigno sinistro puntato in volto.

«Ti piace averli tutti per te, non è così? Vivi con cinque ragazzi, in fondo, hai l'imbarazzo della scelta: forse te la fai con Nolan. E magari anche con Lincoln... probabilmente, sei stata tu stessa a spezzare il cuore ad Isaac!» sogghignò, «ci penseresti due volte a venire a letto con me, se te lo chiedessi?»

Quelle furono le parole più errate che Victor potesse pronunciare.

Se prima sembrava esser riuscito a contenersi, infatti, a quel punto Zade perse la testa, divenendo furioso: istintivamente volsi lo sguardo su di lui, giusto in tempo per vedere i tratti induriti del suo viso e i suoi muscoli tesi, mentre osservava l'amico.

E prima che potessi metabolizzare ogni singola cattiveria Victor mi avesse appena rivolto, il ragazzo al mio fianco si diresse a passo spedito verso di lui, rifilandogli con rabbia un pugno secco sul setto nasale che curvò la sua testa all'indietro, lasciandolo con un'espressione totalmente stupita puntata in volto.

«Sciacquati la bocca prima di parlare di lei così! Sono stato chiaro?»

Spalancai gli occhi per la brutalità con cui Zade colpì l'avversario, e subito mi avviai nella sua direzione, scossa: ma né la mia voce che chiamò il suo nome e neppure la mia vicinanza lo frenarono dallo scagliare un nuovo pugno sul volto di Victor e un potente calcio sul suo addome, facendogli perdere l'equilibrio.

«Zade!» urlai di nuovo quando lo raggiunsi, posizionandomi davanti a lui e posando una mano sul suo petto, scoprendo quanto il suo respiro fosse agitato e affannoso.

«Smettila, Zade! Ma che ti è preso? Ti rendi conto di quello che stai facendo?» gli domandai, preoccupata, fissando la sua espressione incarognita puntata su Victor che, alle mie spalle, si trovava sull'asfalto bagnato, dolente.

Zade posò lo sguardo su di me, guardandomi attentamente per alcuni istanti, per poi spostarlo nuovamente su Victor, che scoprii impegnato nel tentativo di fermare il sangue che usciva copiosamente dal suo naso, nonostante il sorriso sulle sue labbra non fosse del tutto svanito.

«Se l'è meritato. Ha parlato di te come se fossi una puttana» pronunciò a denti stretti, freddo, osservando il ragazzo al suolo con disprezzo.

Avrei voluto dire tante cose, a quel punto: ma poco dopo, una voce allarmata alle mie spalle mi distrasse totalmente, richiamando la nostra attenzione.

«Zade, Victor! Ma cosa...»

Quando mi voltai vidi Lincoln precipitarsi fuori dal pub preoccupato, esponendosi alla pioggia, seguito da Nolan, Isaac e...

Louis.

Louis era con loro.

Vederlo mi causò un tuffo al cuore, e i miei occhi si soffermarono sui segni e accenni di lividi che marchiavano il suo bellissimo volto.

Proprio in quel momento, guardandolo da così vicino, ogni singola azione avessi compiuto alle sue spalle mi investì in pieno.

Mi chiesi come avessi potuto tradirlo in quel modo, dopo tutto ciò che c'era stato tra di noi: provavo un sentimento così forte e travolgente per Louis che non sapevo neppure come descriverlo.

Eppure, nonostante questo, la vicinanza di Zade mi faceva sempre un forte effetto...

Non ne conoscevo il motivo: l'unica cosa che sapevo era però che probabilmente, da quella sera, avrei perso Louis per sempre.

Non sapevo se avrei potuto sopportarlo.

«Zade, ma che diavolo... si può sapere cosa sta succedendo qui?» domandò Lincoln una volta giunto al nostro fianco, osservando scosso le nocche di Zade sporche di sangue, e l'amico al suolo.

Louis porse una mano a Victor, aiutandolo a tirarsi in piedi, e in un attimo il corvino si ricompose, prendendo a osservare me e Zade, che sembrava essersi ammutolito.

«Grazie, amico» pronunciò Victor, dandosi una breve aggiustata e tirando al contempo fuori dal cappotto un fazzoletto da taschino, utilizzandolo per pulirsi dal sangue. Poi, si rivolse al castano che aveva parlato.

«Non è evidente ciò che sta capitando, Linc? Pare che qui, qualcuno, provi dei sentimenti per la ragazza di Louis» Victor piegò il fazzoletto macchiato in due con una impassibilità da brivido, «non è così, Zade?»

Le sue parole mi lasciarono senza fiato.

Il mio istinto fu quello di voltarmi immediatamente verso Louis, notando per un attimo i suoi occhi spiazzati esaminare prima me, infine il moro.

«E questo cosa diavolo dovrebbe significare?» domandò Louis, mantenendo lo sguardo fisso su Zade, che percepii ribollire dalla rabbia al mio fianco.

Inutile dire quanto a quel punto avrei voluto solamente sprofondare, sparire per sempre dalla faccia della terra.

Ma no. Dovevo prendermi la responsabilità delle mie azioni.

Anche se questo sì, che avrebbe fatto male... e non solo a me.

Osservai Zade intimorita da ciò che avrebbe potuto dire, e notai che il suo sguardo si era fatto più freddo, glaciale, come se nulla, in quel momento, avesse potuto scalfirlo.

Passò lo sguardo da Louis a Victor, per poi rivolgersi a quest'ultimo con tono di disprezzo.

«Sei venuto qui solo per rovinare tutto, non è così, pezzo di infame che non sei altro? Ammettilo! Dimmi, qual è il tuo fottuto scopo? Cosa sei venuto a fare da noi, uh?» pronunciò quest'ultima frase alzando il tono di voce e avvicinandosi nuovamente al ragazzo, ma venne prontamente bloccato da Nolan, che lo afferrò per un braccio.

«Zade, amico, cerca di calmarti!» pronunciò il biondo, posizionandosi davanti al moro e posandogli una mano sulla spalla, in modo tale da bloccare i suoi passi.

«Ti ho fatto una domanda, Zade».

La voce di Louis, che pronunciò quelle parole con una severità e autocontrollo da brivido, ottenne quasi subito l'attenzione di Zade, mentre Nolan decise di spostarsi per permettere agli amici il confronto.

Il moro incontrò gli occhi chiari del castano, poi inspirò forte dal naso prima di proferire parola.

«C'è qualcosa che non va in questo ragazzo, Louis. So che in fondo ce ne siamo resi conto tutti, anche se nessuno vuole ammetterlo. Ti ha convinto a portare Amber qui perché sapeva benissimo che lei non avrebbe sopportato di vederti così. È un fottuto manipolatore: per lui tutto questo è un gioco!» esclamò Zade a gran voce, rivolgendo delle occhiate piene d'odio a Victor, che sembrava invece godere di quella scena, osservandola in un angolo con le braccia conserte.

«L'ha praticamente insultata poco fa, Louis, che razza di persona credi possa essere uno così?» completò il discorso con tono accusatorio, indicando il ragazzo dai capelli neri come la pece.

«Ci metti veramente poco a perdere la fiducia nei tuoi amici, Peterson» intervenne Victor, facendo qualche passo verso di lui, «peccato, però, che non sia io l'amico traditore di cui Louis dovrebbe preoccuparsi. E questo tu lo sai dannatamente bene» sorrise beffardo, compiaciuto.

Zade fece nuovamente uno scatto verso di lui, iracondo, ma questa volta venne bloccato da Louis, che gli si posizionò di fronte.

La pioggia sembrava essere quasi cessata, ma i nostri vestiti erano ormai zuppi: la
t-shirt che Louis indossava aderiva perfettamente al suo corpo, mentre sul giubbotto di pelle di Zade erano ancora formate delle piccole gocce d'acqua, che non si sarebbero certo asciugate in fretta.

Nonostante tutte le lacrime il cielo avesse pianto, però, tra i due migliori amici c'era aridità, ora che si trovavano faccia a faccia.

«Te lo chiedo per l'ultima volta, Zade. Di cosa cazzo sta parlando?»

Il ragazzo scandì bene le parole, fissando l'amico negli occhi, mentre un barlume di rabbia prese possesso del suo volto.

«Louis...»

Prima che chiunque potesse dire qualunque cosa fui io a proferire parola, prendendo finalmente il coraggio necessario.

Subito, l'attenzione di ogni presente fu su di me: le iridi chiare di Louis che non cercavano altro se non verità mi trafissero l'anima.

Non potevo più mentire al ragazzo che mi aveva dato tutto l'amore del mondo senza chiedermi nulla in cambio: amore che, per ciò che avevo fatto, non meritavo.

Dovevo essere io a farlo.

Louis doveva sapere cosa fosse accaduto solamente da me, nessun altro aveva il diritto di parlare.

Victor lo aveva fatto già abbastanza.

Osservai i suoi bellissimi occhi che sembravano di ghiaccio e il suo viso marchiato da quelli che il giorno dopo sarebbero diventati lividi, notando ancor di più come la maglietta bianca che indossava, ormai fradicia a causa della pioggia, sembrasse trasparente, aderendo perfettamente al suo petto scolpito, mostrando alcune lesioni che riportava sugli addominali.

La sua pelle era ricoperta di ferite, ma in quel momento non fu alcun pugno, né calcio a provocare in lui l'espressione di dolore e profonda delusione che si impresse sul suo viso.

Bensì, furono le mie stesse parole.

«I-io... ho baciato Zade, la notte in cui ho incontrato Jacob» rivelai.

E tutto il peso di quelle parole sembrò abbattersi sul magnifico ragazzo dagli occhi di ghiaccio, lasciandomi con la straziante consapevolezza che, da quel momento in poi, niente sarebbe stato più come prima.


Spazio autrice

Giuro che questa volta non l'ho fatta apposta.
Ma ho dovuto, ho dovuto spezzare il capitolo, era veramente lunghissimo altrimenti...
Io ho veramente il cuore in mille pezzi, questo capitolo è so heartbreaking, che nessuno osi ferire ancora Louis perché vi troverò, e vi ucciderò🥺💔
Cosa ne pensate di questo capitolo? E di Victor? È stato un po' cattivello, direi.
Tutte pensavate che all'inizio fosse Louis a parlare, invece... vi ho fregate un'altra volta😏

Come pensate reagirà Louis? Sono curiosa di sentire il vostro pensiero!

Non preoccupatevi, il prossimo capitolo è già pronto, perciò non vi farò aspettare ancora a lungo!
Alla prossima tesori❤️

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