Capitolo 4
La mattina dopo, mi sveglio tra le braccia di Dylan. «buongiorno, piccola» disse felice come non mai «buongiorno, cucciolo». «mi piace come mi chiami e mi piace il tuo sorriso» imbarazzata, nascondo la testa nel suo petto «il mio scemo» dissi mentre mi spettina i capelli, allora lo butto giù dal letto «se ti prendo me la paghi» disse mentre corro giù per le scale e, mi nascondo in cucina sotto il tavolino. «è inutile piccola scimmia, prima o poi ti trovo» disse divertito, arriva in cucina e, perlustra tutta la zona ma, non dove sono io «forse, ho capito dove sei ma, non ne sono sicuro » disse avvicinandosi «trovata» mi prese in braccio e mi butta sul divano come un sacco di patate e inizia a farmi il solletico «no Dylan ahahahahah». «ti arrendi, piccola?» dopo un po' «va bene, hai vinto» dissi con le lacrime agli occhi. Si avvicina lentamente e mi bacio con passione e, lo attiro verso di me. Li tolgo la maglia, osservo i suoi muscoli e ne rimango incantata per molto che Dylan mi scuote dai pensieri. «mi dispiace interrompere il momento che si è creato ma, hanno suonato il campanello»sbuffo. Si rimettere la maglia e mi dirigo verso la porta «ciao, Jenny. Disturbo?» disse Lea «no, tranquilla. Dimmi tutto» «allora, ti volevo ricordare che prossimo sabato è il compleanno di Loren, e voglio organizzare una festa in una discoteca e tu mi devi assolutamente aiutare » disse entusiasta «eh vero, mi sono scordata eheh. Però ti aiuto volentieri» dissi impacciata «ci manca che dimentichi quand'è natale e, siamo apposto. Mi chiedo perché ti ho come amica » disse ironica come sempre. «eppure mi ami» la provoco «forse hai ragione». Dopo aver passato il pomeriggio insieme, se ne va. Ne approfitto per andare all'ospedale a vedere mio fratello, insieme a Dylan. Arrivati, lo vedo dormire come un ghiro e talmente adorabile,che voglio farli un bello scherzo. Piano piano mi avvicino e, Dylan mi segue ma, per mia sfortuna, si sveglia «che state facendo?» disse ancora assonnato o forse, faceva finta di dormire ma, ne dubito «ti voleva fare una bella sorpresa al tuo risveglio» disse Dylan divertito «Dylann! Ti ricordo che eri d'accordo con il mio piano » lo guardo furiosa«e così, volevi farmi una bella bella sorpresa eh! Che sciocca che sei,si vede che sei mia sorella e hai la testa dura come un mulo» disse mentre se la ride. Gli piace così tanto ridere. Vediamo se li lancio un cuscino «no, Jenny! Lo sai che ti voglio bene quindi per favore lascia quel cuscino». «eh va bene.. Ma a un patto non mi chiamare più nanna. Intesi?» vediamo se accetta. «Si va bene, tutto quello che vuoi nan... Eh volevo dire Jenny» e bravo mio fratello sono fiero di lui. Saluto mio fratello e, insieme a Dylan ritorno a casa. «stanotte resto qui con te. Non voglio che ti accada nulla» disse. Ma quanto è dolce, non so se, mi merito tutte queste attenzioni da parte sua.Persa tra i miei pensieri, sento il mio squillare e senza vedere chi è rispondo «pronto... » dissi spaventata "mi deludi, mia cara Jenny. Pensavi di averla fatta franca, allora non hai capito con chi hai a che fare, quanto sei ingenua e indifesa" non sapendo cosa dire, Dylan mi prende il telefono dalle mani e risponde a tono«senti brutto stronzo! Non so chi tu sia ma, sappi che me la paghi, non devi più scrivere alla mia ragazza, CHIARO?» arrabbiato li chiude il telefono in faccia. «Dylan, calmati. Ancora non sappiamo nulla dell'anonimo è meglio se ti vai a rinfrescare un po'. Ne hai bisogno» dissi«hai ragione, oggi è stata una lunga giornata» disse per poi darmi un bacio. In salotto a guardare la tv, sento un rumore,viene dalla cucina. Spaventata cerco di salire le scale ma qualcuno, me l'ho impedisce . «chi sei? Cosa vuoi a casa mia?» dissi in preda al panico, non mi rispose. È così difficile rispondere? «ho detto chi s...» non faccio in tempo a continuare che, mi punta il coltello "ti conviene, stare zitta se, non vuoi fare la stessa fine di Cameron" disse «non nominare, il suo nome» dissi arrabbiata "bene, non mi lasci altra scelta" disse. Più confusa di prima mi lega sulla sedia e mi tappa la bocca con lo scotch "così non parli" disse divertito dalla situazione.Volevo urlare, ma non avevo la possibilità allora chiudo gli occhi. Sento che si avvicina e sul punto della mia morte , non lo sento più. Riapro gli occhi e... Quello che vedo mi fa sentire sollevata perché è arrivato Dylan arrabbiato come non mai, gli dà tanti di quei pugni e il mio aggressore è messo K.O. E lo caccia fuori a calci. Dylan viene in mio aiuto è una volta libera mi dice....
Continua…
Eccomi con un nuovo capitolo. Spero che vi piaccia❤️secondo voi chi è l'anonimo? E cosa vuole da Jenny? Lo scoprirete più avanti
~Simona ❤️
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