Erano passate due settimane dall'inizio della scuola e tutto procedeva meglio di come mi aspettassi. Max mi aveva presentato un po' di persone, tutti ragazzi, ed eravamo stati invitati ad una festa in centro quella sera. All'inizio ero decisa a starmene a casa sul divano a guardare un bel film tutta sola, ma poi Max e John riuscirono a convincermi. 

Ormai avevano la meglio su di me. 

 Volevo cercare di capire perché John si comportava in modo diverso quando eravamo in mezzo ad altre persone. Si vergognava forse di me? O aveva qualche problema a farsi vedere in giro con me? O forse centrava Max? 

Non volevo sembrare paranoica come sempre, ma ogni volta che c'era Max intorno, John cambiava improvvisamente e quasi mi ignorava. Decisi che mi sarei data delle risposte quella sera stessa, grazie a quella stupidissima festa. 

 La mattinata a scuola passò subito e io andai a casa di corsa: dovevo uscire presto per andare a comprare qualcosa da mettere e poi mi sarei dovuta preparare. 

 Mangiai in fretta , presi la borsa e il cellulare e urlai:" Mamma esco, vado a comprare il vestito per stasera. Ci vediamo appena torno." 

 Quando uscii di casa mi accorsi di non sapere nulla a proposito di questa festa. 

E se era una festa a tema? O magari in maschera? 

 "Oh no, non posso fare brutta figura alla mia prima festa" pensai e così decisi di bussare da Max per chiedere informazioni. E indovinate? Mi aprì John.

 "Ancora tu? Ti trovo dappertutto. Abbiamo capito che ti sei innamorata" disse ridendo.

"Ah-ah, simpaticissimo. Volevo solo sapere che genere di festa è stasera, una festa a tema?"

 "Una normale festa. La organizza la figlia del preside della scuola nella loro mega villa. Perché?"

 "Devo andare a comprare qualcosa da mettere e volevo sapere, sai per evitare figure di merda."

 "Oh perfetto, prendo le chiavi e la felpa e ti accompagno io, non vorrei perderti" strizzò l'occhio.

 Aveva appena detto che non voleva perdermi. 

 Anche sei mi sarebbe piaciuto, non poteva venire a fare shopping con me. 

E non poteva vedere il vestito prima della festa. 

 Tentai inutilmente di fargli cambiare idea, alla fine mi arresi. 

Decidemmo di andare a piedi, così ne approfittò per farmi vedere i suoi posti preferiti. Mentre lui parlava e sorrideva, io non facevo altro che guardare il suo sorriso. Era così dannatamente perfetto, avrei voluto baciarlo ... no, basta. 

 Una voce mi fece ritornare alla realtà. "Bea, mi stai ascoltando?" 

 "Eh.. si. Si, certo che ti sto ascoltando." Risposi. "Allora, consigliami qualche negozio dove posso trovare un bel vestito. Da che parte andiamo?" 

 "Ti porto in un negozio elegantissimo. Seguimi nana." Sorrise e mi prese la mano. Era un po' di tempo che lui e Max si divertivano a chiamarmi nana solo per provocarmi.

 Quella volta, però, non riuscivo ad arrabbiarmi .. stavo troppo bene con lui. 

Mano nella mano, per la prima volta. Mi sentivo libera e anche lui, sembravamo due bambini innamorati.. no, che dico, due bambini e basta! 

 Arrivammo al negozio. Era davvero enorme e aveva dei vestiti molto eleganti, forse anche troppo per me. John si sedette tranquillamente davanti al camerino mentre io decidevo cosa provare. 

Provai tantissimi vestiti di ogni genere, ma non c'era niente che mi stesse bene. 

Così John, dopo avermi presa un po' in giro, si avvicinò a me. Talmente tanto vicino che potevo sentire il suo respiro sulla mia pelle. 

"Io avrei il vestito giusto per te, tu provalo e poi compra quello che preferisci fra tutti. Non voglio vederti prima di stasera." Sussurrò dolcemente e mi lasciò un bacio a stampo prima di uscire. 

E chi se lo aspettava! Avevo dato a John il mio primo bacio a stampo, che fortuna. Mi era piaciuto e anche tanto, lo ammetto. Ma per lui sembrava non essere tanto importante. 

Che cosa significava quel gesto? E perché l'aveva fatto?

 A quelle domande, però, non riuscii a trovare una risposta.