Quella settimana fu un inferno: gavettoni, vermi nella merenda, borotalco nell'armadietto, quaderni rotti e per finire un serpente finto nello zaino. Io per fortuna avevo John che, con il suo modo scontroso e menefreghista, riusciva ad avvisarmi in tempo e a farmi evitare brutte figure. 

Superata la prima settimana i ragazzi mi informarono che gli scherzi erano finalmente finiti e io avevo pienamente superato il "loro test". Facevo ufficialmente parte della loro classe adesso, non ero come le altre ragazze che se ne erano andata via spaventate già il secondo giorno. 

Era incredibile come prendessero tutti sul serio questa faccenda degli scherzi. 

Io dovevo ringraziare solo lui.

 In questa settimana mi ero avvicinata tantissimo a Max e John: la mattina andavamo a scuola insieme e facevamo colazione al nostro bar e la sera andavamo in giro per la città a mangiare qualcosa. 

Mi resi conto che con loro stavo bene, ero me stessa. Riuscivo a parlare senza sentirmi a disagio, e inoltre mi sentivo protetta.

 Nonostante tutto, in quella settimana notai che John, anche se non era così scontroso, si comportava in modo diverso quando eravamo con Max.

 Forse era soltanto una mia impressione, sapevo solo che potevo contare sul loro aiuto.

 Erano gli unici amici che avevo, le uniche persone della mia vita che mi avevano accettato così come ero, senza bisogno di cambiarmi. Certo, avevano i loro difetti, i loro problemi che ancora non conoscevo ed erano abbastanza misteriosi in un certo senso, ma mi ispiravano fiducia. 

Forse era sbagliato, considerando anche dove mi trovavo, ma per una volta decisi di ascoltare il mio cuore. 

Non avevo più voglia di rimanere sola.

-----------------------------------------------------------------

Questo capitolo è un po' corto, lo so, ma volevo concentrarmi soprattutto sulle emozioni di Beatrice. A breve, però, pubblicherò un altro capitolo.

Grazie a tuttii :)