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I


• Una giornata come le altre. •
• Un brutto presagio. •

«Buongiorno Sanji» disse la navigatrice al cuoco già ai fornelli.

«Buongiorno Nami-Swaaaaan, come mai sei già sveglia?» disse lui intento a fare dei pancake.

«In realtà stanotte non ho dormito molto, dovevo fare la cartina dell'isola che abbiamo visitato» disse Nami.

Sanji stava per dire qualcosa quando fu interrotto «SANJI HO FAMEEEEEEE!!!!!!!»

La porta si spalancò e una figura si fiondò all'interno della cucina investendo la povera navigatrice.

Nami si ritrovò per terra a un palmo dal viso del capitano che la guardava sorridendo.

La ragazza urlò: «Luffy! Stai attento!» e gli tirò un pugno che lo mandò fuori dalla cucina.

Luffy rientrò col labbro gonfio: «Fcufa.»

«Nami, cerca di non uccidere il capitano, sennò poi chi ci tira fuori dai guai?» disse l'archeologa entrando in cucina.

«Però è proprio chi ci tira fuori dai guai che ci caccia in essi...» disse la giovane ragazza scatenando la risata di Robin.

«Buongiorno Robin-Chwaaaan!» disse Sanji.

«Il solito cascamorto...» disse Zoro entrando nella stanza.
«Cos'hai detto brutto Marimo?» «Proprio quello che hai sentito Cuoco Merdoso!» «Prova a ripeterlo bastardo!» «Cuoco Merdoso!» «Marimo!»

I due continuarono a battibeccare fino a che la navigatrice non li stese con due colpi ben assestati: «Ora basta! Sanji qui c'è gente che ha fame, Zoro smettila di infastidirlo!»

«Mocciosa...» sussurrò lo spadaccino.

«Hai detto qualcosa?» disse la navigatrice con una faccia talmente inquietante da far spaventare lo spadaccino.

«No! Non ho detto niente!» fece lui.

«Ok...» disse lei per poi tirargli un pugno.

«Brutta... perché l'hai fatto?!» chiese lo spadaccino.

«Perché mi andava» disse la ragazza.

Zoro si trattenne dal dire altre parole poco carine per evitare di ricevere altri pugni.

Intanto tutta la ciurma si era riunita a guardare quella scenetta divertente che ormai era all'ordine del giorno.

«Nami fa paura...» disse la piccola renna nascondendosi dietro Robin.

«Già...» fu il commento del cecchino.

«Hai ragione... però... Nami... mi permetti di vedere le tue mut...» il povero scheletro fu interrotto da un calcio coordinato di Nami e Sanji che gli fece incastrare il cranio nella parete.

«Nami se continui così distruggerai la nave!» si lamentò il cyborg «Devi darti una calm...» si interruppe vedendo lo sguardo assassino della navigatrice.

«Niente fai pure» fu il suo commento infine.

Si sedettero ed inziarono a mangiare.

La colazione fu come al solito: urla, schiamazzi, mani che si allungano per rubare il cibo, mani che rubano il cibo alla persona sbagliata, uomo di gomma messo KO dalla ex ladra.

Finita la colazione ognuno andò a fare le proprie faccende: il capitano stava sulla polena, lo spadaccino dormiva (come sempre), la navigatrice studiava la rotta, il cecchino raccontava le sue avventure, il piccolo medico lo ascoltava estasiato, il cuoco portava da bere alle uniche donne della ciurma, l'archeologa leggeva un libro, il carpentiere stava al timone e lo scheletro deliziava tutti suonando.

Dopo un po' la renna disse: «Ragazzi! Ragazzi! Ho avvistato un'isola!»

Luffy scese dalla piena e disse: «Cosa facciamo Nami?» e la ragazza rispose: «Dobbiamo fare provviste, quindi...» si fermò sentendo un cambiamento nell'aria: «Sta arrivando una tempesta, non possiamo attraccare, rischieremmo di  affondare.»

«La tempesta dovrebbe arrivare tra qualche ora... però...» disse preoccupata.

«Però?» chiese il capitano.

«...Però sarà molto potente. Chi possiede i poteri del Frutto del Diavolo rischia molto...» «...Però noi ce la faremo come sempre!» la interruppe il capitano col suo solito sorriso a trentadue denti.

«Nami stai bene? Sei tutta rossa...» chiese lui preoccupato.

In effetti la ragazza era diventata dello stesso colore dei suoi capelli.

Nemmeno lei sapeva perché, ma si ripromise che dopo la tempesta sarebbe passata da Chopper.

«Sto bene Luffy. Però non fare pazzie» disse con sguardo minaccioso.

«Lo prometto» disse lui mettendo la mano destra sul cuore e alzando l'altra al cielo sorridendole.

Il pranzo fu caotico come la colazione se non di più.

«SANJI!!! DAI SANJIIII!  DAI!!!» «CHE VUOI LUFFY?!» «ALTRA CARNE!!!!» «LA STO PREPARANDO LUFFY! ABBI PAZIENZA!» «Ok allora inizio a colmare la fame con questo!» disse il capitano allungando la mano «LUFFY QUESTO È MIO!!!» «DAI USOPP... AHI! AHI! AHI!!!! NON PUNGERMI CON LA FORCHETTA!» «SPUTA IL MIO CIBO! SPUTALO!» «ORMAI L'HO INGOIATO! NON POSSO SPUTARLO!» «NON ME NE FREGA NIENTE, SPUTALO!!!!»

«Usopp ora basta...» disse il cuoco tirando un calcio al povero cecchino.

«Perché l'hai fatto!? Lui ha rubato il mio cibo!!!» si lamentò Usopp.

«Stai tranquillo Usopp, Luffy non mangerà più carne per tre mesi!» a quelle parole il capitano si inginocchiò ai piedi dei due pregandoli: «No! Vi prego! Tutto ma non questo!»

I due si misero a ridere.

Per il resto del pranzo andò tutto come al solito.

Dopo arrivò la tempesta.

TO BE CONTINUED

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La grande tempesta finirà lasciando alla ciurma pirata un messaggio di malaugurio.

La prossima isola è alle porte e i pirati verranno a scoprire che non è un'isola come tutte le altre...

Un nuovo nemico li attaccherà e scopriranno cose importanti...

Al prossimo capitolo:

Nuova avventura!
Un temibile nemico

DIVENTERÒ IL RE DEI PIRATI!

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Aye

Come va?

Allora.

Non si cosa dire.

E niente.

Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e scrivete un commento.

Al prossimo capitolo.

Clary2956

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