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⭐Capitolo 99⭐

Il Natale ormai è arrivato. Per fortuna ho avuto una settimana di tempo per comprare i regali...
Ho comprato ad Ethan una cravatta, le usa spesso e ho pensato che potesse fargli piacere riceverne una, a Ivy invece ho comprato un gloss; lo so che non è il massimo, ma è quello che posso permettermi.
Il bar oggi è chiuso, e Christian non lo vedo da... Ecco... Sono tre giorni.
No, non li sto contando, okay?
È solo che pensavo mi chiamasse; infondo è stato lui stesso a dirmi che non mi avrebbe mollato, e invece lo sta facendo.
Ma perché ci resto male? Non dovrebbe importarmi. Lui non è niente per me.
Sto andando a un bar con Sandy. Questa notte ha dormito a casa mia, e avevamo voglia di passeggiare un po', poi abbiamo deciso di andare a bere qualcosa.
Sta soffrendo molto per via di Katie.
Mi chiedo perché le vada ancora dietro nonostante tutto, ma l'amore è così: quando ti piace qualcuno, quando questo qualcuno diventa la ragione della tua vita, è difficile rinunciare. Comici a lottare, ti aggrappi a qualsiasi cosa pur di vincere la lotta.
È questo che sta facendo Sandy, sta lottando con tutte le sue forze, sta lottando per prendersi la donna che ama, e io spero con tutto il cuore che ci riesca.
Io invece? Io non lotto mai per quello che voglio; o perlomeno ho smesso da un pezzo.
<< Sandy? >> La chiamo mentre ci sediamo a un tavolo.
Si volta verso me con un sorriso: << Hai parlato con Katie? Passerete il Natale insieme? >> Chiedo.
Scuote la testa: << Starò con la mia famiglia, e poi mi ha fatto capire molto bene che non vuole. >> Dice con tono triste.
Sospiro e inarco un sopracciglio:
<< Io davvero non capisco... >>
Fa spallucce; << Non c'è niente da capire Grace... >> Abbassa gli occhi,
<< Non vuole ammettere di essere per quella che è. Si vergogna. È convinta che i suoi non l'accetterebbero. >>
<< Si, ma... >> Vengo interrotta da un ragazzo che ci chiede cosa vogliamo ordinare.
Ha grandissimi occhi verdi, un ciuffo di capelli castani gli ricade sulla fronte, ha delle labbra bellissime e...
Aspetta! Da quando ho ricominciato ad osservare gli uomini nei minimi particolari? Giusto. Ecco quando. Da quando Christian mi ha fatto riprovare quelle forti emozioni che non provavo  più da tanto ormai.
Sorrido al bel ragazzo dai grandi occhi verdi e ordino un succo al lampone, Sandy invece un'aranciata in lattina.
Quando il ragazzo va via e io e Sandy rimaniamo di nuovo sole, mi guarda con una strana espressione, socchiude gli occhi e fa un sorrisetto furbo,
<< Mettendo da parte me... >> poggia i gomiti sul tavolo e il mento sui palmi delle mani.
<< Tu cosa mi racconti? >> Chiede.
Sospiro, avrei tante cose da raccontarle, ma mi limito a dire:
<< Niente di importante. >>
Incrocia le braccia al petto e mi osserva sospettosa, poggia la schiena allo schienale della sedia: << Niente di importante? >> Si sporge in avanti verso me: << Il tuo "niente di importante" lo conosco fin troppo bene. >> Fa le virgolette con le dita.
<< Dai racconta... >> Picchietta le dita sul tavolo.
Alzo gli occhi al cielo, mi stringo nelle spalle spalle e sospiro.
Distolgo per un attimo lo sguardo, per poi tornare a posarlo sulla mia migliore amica; << Christian mi ha baciata... >>
Spalanca la bocca per la sorpresa.
<< ... Più volte. E... >> Sospiro ripensando a quei meravigliosi baci.
<< L'ho lasciato fare. >>
<< Wow Grace! Ma... È fantastico! >>
Tiro un sospiro di sollievo, però sono anche un po' confusa. Okay, non un po', tanto. Non so che fare, non so come comportarmi; e poi tra l'altro Christian non mi ha più richiamata, non lo vedo né sento da giorni, e per questo sono anche arrabbiata. Sono arrabbiata, no ma che dico, furiosa.
Perché non mi chiama? Perché non mi cerca?
Certo... È un uomo; sarà andato a cercarsi un'altra a cui far battere il cuore per poi farlo cadere in mille pezzi. Perché è questo che fanno gli uomini, giocano con i sentimenti, e alla fine chi ci va di mezzo siamo sempre noi donne; noi che cerchiamo l'amore vero, quello che dura per tutta la vita. Invece per loro è un semplice divertimento.
Mi rabbuio: << Non lo so. Non mi ha più richiamata. >>
Fa spallucce: << E allora? >>
Faccio una risata nervosa: << E allora? Sandy... Hai sentito cosa ti ho appena detto? >>
Annuisce: << Be', allora forse non mi hai sentita bene. >> Scuote la testa.
<< Ti ho sentita bene Grace. >>
Poggia i gomiti sul tavolo e si sporge in avanti: << Non ti ha richiamata, e allora? Fallo tu. >>
Spalanco gli occhi incredula a quello che ha appena detto. << Dici sul serio? >> Dico stupita. Lei annuisce e io scoppio a ridere in una sonora risata.
<< Uno. Io non lo chiamo. Due. >>
<< Due hai rotto il cazzo Grace... >> La guardo allibita.
<< Se non vuoi iniziare un'altra storia perché hai paura di soffrire di nuovo, mi dispiace dirtelo, ma sei una codarda. >> Trattengo il fiato perché quelle parole mi fanno male, ma è la verità.
<< In amore non è tutto rose e fiori, quello accade nelle favole, questa è la vita vera. L'amore è sofferenza, ma è anche felicità. >>
Sospira.
<< Lo so che sono codarda, ma Sandy non voglio più soffrire, lo capisci questo? >>
Annuisce. << Ti capisco perfettamente, ma non puoi rinunciare a ciò che ti rende felice solo per paura. >>
Scuoto la testa: << Basta Sandy. Non voglio più parlarne. >>
Sbuffa, << Okay, come vuoi... >>
Le sorrido, << Cosa fai questa sera dopo la mezzanotte? >>
<< Andrò da Ivy. >>
<< Be', allora ci vedremo! Io sono lì stasera. >>
Annuisce, poi si alza e io la seguo con lo sguardo.
<< Scusami Grace, ma devo andare, ho ancora dei regali da comprare. >>
Annuisco delusa; a me è sembrato più che volesse andare via, ma va bene così... Le mostro un sorriso forzato e poi va via; finisco di bere il mio succo al lampone e mi alzo per andare via.
Me ne torno a casa, sono le 17:30, ed è meglio se comincio a prepararmi, o non farò in tempo ad arrivare a casa di Ivy.

Entro in casa; è gelata! << Cavolo, che freddo! >> Mi strofino le mani sulle braccia per cercare di riscaldarmi.
Mi chiudo in bagno e faccio scorrere l'acqua nella doccia; mi posiziono davanti lo specchio con le mani sul lavandino e guardo il mio riflesso.
<< Non farti prendere in giro di nuovo Grace. Non farlo! Devi pensare a te stessa. Solo a te. >> Mi dico.
Soffio per spostare indietro una ciocca di capelli che mi è ricaduta davanti agli occhi, poi mi spoglio e mi butto sotto le doccia.
Dieci minuti dopo, sono fuori.
Ho dovuto fare in fretta, non posso perdere altro tempo.
Con l'asciugamano avvolta attorno al mio corpo corro in camera e mi vesto in fretta. Indosso un abito bordeaux con le maniche a tre quarti, di pizzo, la gonna scende morbida ed è lunga fin sopra le cosce.
Una piccola cintura nera in vita, e indosso le mie care décolleté nere.

Mi trucco giusto un po': faccio una linea sottile con l'eye-liner, un po' di illuminante sugli zigomi, mascara, blush rosa e gloss; arriccio i capelli alle punte, e sono pronta!
Infilo la mia giacca e prendo la borsa, ci metto dentro il cellulare, la chiudo ed esco di casa.
Ivy abita a pochi isolati da casa mia, a piedi sono cinque minuti.
L'aria gelida mi fa rabbrividire, muoio di freddo. Stupida io che ho scelto un'abito invece dei miei soliti jeans e felpa. Adesso starei più calda.
Per quel che ci riesco aumento sempre di più il passo, e ho anche avuto la brillante idea di mettere o tacchi!

Arrivo da Ivy infreddolita, i piedi sono talmente congelati che mi fanno male, non mi sento più le mani e ho il naso rosso come quello di Rudolph, la renna di Babbo Natale.
Busso il campanello e prego che vengano ad aprirmi in fretta; << Grace! >> Esclama Ivy quando apre la porta.
<< Hei... >> Riesco a stento a parlare.
Batto i denti per il freddo.
<< Cazzo! Ma stai congelando!
Entra! >> Già...
Entro e abbraccio Ivy che mi strofina le mani sulle braccia, dietro la schiena per riscaldarmi.
<< Ti sei voluta conciare così, adesso muori di freddo... >> Mi canzona e io le lancio un'occhiataccia.
<< Vieni... >> Mi fa segno di seguirla in salotto, e di sedermi sul divano accanto ad Ethan che sta chiacchierando con un gruppo di ragazzi. Credo siano suoi amici; non li ho mai visti prima: c'è anche una ragazza, molto bella, capelli biondi e occhi azzurri.
<< Grace! Ciao! >> Non appena Ethan si accorge della mia presenza, scatta in piedi e mi abbraccia.
<< Ti presento i miei amici... >>
<< Lui è Travis. >> Un ragazzo moro e occhi castani. Gli stringo la mano e mi presento.Faccio lo stesso con gli altri due: Ron e Lisa.
Ron sembra esattamente Ron Weasley di "Harry Potter": capelli rossi e occhi azzurri.
E be', che dire. Il nome è lo stesso!
Mi viene da ridere ma devo trattenermi; sono convinta che i suoi genitori lo hanno fatto apposta.
<< Allora ci mettiamo a tavola? >> Chiede Ivy. La guardo attentamente, non me ne ero resa conto, ma questa sera è radiosa più che mai. Lo è da un po', di preciso da quando è tornata con Ethan.
Ha indosso un abito nero lungo, con la coda di pizzo, maniche a tre quarti di pizzo. Ha i capelli raccolti in uno chignon morbido, ed è truccata molto leggera: un po' di mascara, blush e rossetto rosso.
<< Che c'è Grace? >> Mi sorprende a fissarla.
Incrocio le braccia al petto: << Hai detto a me di aver esagerato, ma tu ti sei vista? Sei bellissima! >> Dico sinceramene. Lei scuote la testa: << Non ho detto che hai esagerato; non ti vesti mai così, o meglio, quasi mai. >>
Esatto Ivy. << Stai bene. >>
Le sorrido e la ringrazio per il complimento.
Prendiamo posto a tavola, io mi siedo vicino a Ivy che sta seduta a capotavola, e di fronte ad Ethan che sta seduto accanto a Ivy. Accanto a me, è seduta Lisa, Travis e Ron invece accanto ad Ethan.
Cos'è? Abbiamo fatto lato uomini e lato donne?
Ridacchio tra me e me.
<< Cosa c'è? Perché ridi? >> Oh ma quanto è curiosa...
Scuoto la testa e faccio spallucce come a dire: nulla di importante, non fate caso a me.
Ivy si alza per andare in cucina seguita da Ethan; cinque minuti dopo, tornano con il tacchino arrosto con verdure e salse di mirtilli. Solo a guardarlo mi viene fame. Ethan lo posiziona al centrotavola; uno alla volta, passiamo i piatti e Ivy li riempie.
<< Bene... Cominciamo, o non finiremo prima della mezzanotte. >>
Scoppiamo tutti a ridere e cominciamo a mangiare.
Come dessert invece c'è il Christmas Pudding che io decisamente, ADORO!

A fine cena sono piena come... Come... Non so come chi... Be', sono piena. Sento che sto per esplodere. Bevo un po' d'acqua e mi lascio andare sulla sedia poggiando la schiena allo schienale. Sospiro.
Ivy mi guarda e ride: << Sei piena? >> Lisa la segue a ruota.
Metto un finto broncio, ma poi scoppio a ridere anche io. << Smettetela! Tra poco rotolo! >> Esclamo divertita.
<< Tutti qui tra un po' rotoliamo, tesoro. >>
Scatta in piedi e io sussulto: << Potremmo andare tutti a rotolare! >> Scherza. Lei ride, mentre noi altri le fissiamo senza parole. Mi chiedo certe volte dove le cacci certe battute.
<< Che ore sono? >> Chiede Travis.
Mi piacciono questi ragazzi, sono davvero divertenti. Perché Ethan non ce li ha mai presentati?!
<< Mancano venti minuti a mezzanotte. >> Lo informa Ethan guardando l'ora sul cellulare.
Annuisce e si mette a sedere sul divano.

Appena scatta la mezzanotte, Ivy strilla entusiasta: << Buon Natale! >> E ci scambiamo gli auguri, e i baci.
Consegno i miei regali ai miei amici che mi ringraziano e scartano con il sorriso sulle labbra, e anche loro consegnano un regalo a me.
Lo scarto e quando scopro che cose non riesco a credere ai miei occhi!
Il profumo della "Liu Gio"!
Lo volevo da tanto, ma non ho mai potuto comprarlo...
Li abbraccio e li ringrazio per il magnifico regalo.
Mi rabbuio perché mi rendo conto dell'insignificante regalo che ho fatto ad entrambi.
Ivy mi si avvicina, mi conosce fin troppo bene. Mi prende le mani e con voce dolce dice: << Fai così tutti gli anni, e io ti ripeto le stesse cose tutti gli anni. >> Mi carezza la guancia.
<< Grace, non devi preoccuparti, okay? È il pensiero che conta. E poi sai benissimo che a me i regali non interessano, mi basta che ci sei. >>
Cerca di confortami.
<< Allora amore posso anche smetterla di farti regali. >>
Ivy si acciglia, si volta verso Ethan ed esclama: << No! Tu me li farai! >>
Scoppio a ridere, l'espressione di Ethan è così buffa.
<< Certo amore, scherzavo. >> Si passa una mano tra i capelli.
Ivy torna a posare l'attenzione su di me: << Hai capito? >> Annuisco.
<< E ora abbracciami, stupidina. >>
Mi butto tra le sue braccia e lei mi stringe forte.
⭐⭐⭐⭐
Sera... Dopo questo è in arrivo un altro capitolo!
Continuate a leggere e lasciate una stellina! ↙️ e commentate in tanti! Bacioni! 😘😘😘

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