⭐Capitolo 86⭐
È passata quasi una settimana, e la situazione sembra tornata alla normalità, con l'unica differenza che Christian mi tratta con freddezza, e mi chiama solo quando è necessario.
È ciò che volevo: allontanarlo di nuovo da me, anche se non avrei voluto.
Sono confusa, molto confusa; non so cosa voglio...
Il giovedì è diventato il mio giorno preferito. Perché? Posso restarmene a casa! Soprattutto quando fuori si gela...
Ha nevicato, e ora tutta la città è bianca: è uno spettacolo fantastico!
Vorrei uscire, chiamare i miei amici, ma ho troppo freddo. Quando mi sono svegliata e ho aperto la finestra per far passare aria, mi sono congelata.
A questo punto resto al caldo; mi preparo una bella cioccolata calda e un bel film. Cosa si può volere di più dalla vita?!
Prima di tutto, una bella doccia calda, poi la cioccolata calda. Faccio tutto con calma; sono le 9:47, ma nessuno mi corre dietro. Perfetto!
Faccio scorrere l'acqua e nel frattempo che aspetto che si riscaldi, faccio pipì e poi mi spoglio.
Mi stringo nelle spalle: << Brrr... >> Devo comprare qualcosa per riscaldare l'ambiente. Fa troppo freddo.
Tocco l'acqua con un dito per controllare se si è riscaldata, e le tiro subito via.
È ghiacciata ancora!
<< Sbrigati! Sto congelando! >> Me la prendo con la doccia.
Questo mi fa sorridere; chi è che si mette a urlare con una cosa inanimata?
Io, ovvio no?
Controllo sul cellulare se mi sono arrivati messaggi o chiamate dai miei amici: zero. Chissà cosa stanno facendo...
Apro la playlist del mio cellulare e clicco su una canzone: "Treat You Better" di Shawn Mendes.
Mi piace questa canzone e mi piace il cantante. Per essere un ragazzo di soli diciotto anni, ha una voce da paura.
E poi è anche un bel ragazzo!
Okay Grace... È solo un ragazzino, tu hai ventitré anni, cerca di ragionare!
Selezionata la canzone, ricontrollo l'acqua che finalmente è diventata calda.
<< Ahi! >> Tiro via la mano e soffio sul dito. Okay, adesso è un po' troppo calda. È bollente! Ma molto meglio che ghiacciata...
Entro e la regolo in modo che non sia né troppo calda, né troppo fredda.
Una volta regolata, mi metto sotto il getto d'acqua e lascio che il mio corpo prenda calore.
Chiudo gli occhi e i miei muscoli che si erano irrigiditi per il freddo, si rilassano.
<< Ora si che si ragiona. >>
Una volta riscaldata, comincio a cantare sulle note della canzone del bellissimo Shawn Mendes.
Canto a squarciagola mentre mi insapono i capelli e poi il corpo.
Sciacquo e poi faccio una seconda passata, ma la canzone è finita e ne è iniziata un'altra: "Born To Die" di Lana Del Rey.
Un'altra bella canzone!
Canto anche questa a squarciagola. Spero solo che i miei vicini non mi sentano, eh... Be'... Se sentono; spero che non mi prendano per pazza!
Esco dalla doccia, mi vesto e asciugo i capelli.
L'aria calda del phon è piacevole.
Finito di asciugare i capelli, mi preparo la cioccolata calda, e proprio quando sto per sedermi sul divano per guardare un film, il mio cellulare comincia a squillare.
Sbuffo. Chi sarà? Poso la tazza con la cioccolata sul tavolino davanti il divano e mi affretto a prendere il cellulare e rispondere.
"Ciao Sandy!"
"Hei! Straniera! Non ti fai più sentire!"
Dice con tono scherzoso, ma so che c'è un po' di verità in quel che dice.
Ha ragione; sto sbagliando tutto. Non mi faccio più sentire...
"Mi dispiace. Che fai? Hai visto che freddo? Come state?"
"Si, fa freddissimo! Hai visto ha nevicato!" Dice con voce moscia.
Mi viene da ridere immaginando la sua espressione scocciata. So che odia la neve, il freddo.
"È bellissimo! Grace! Andiamo a divertirci un po'!" Sento Ivy urlare.
"Ci siete entrambe? Che bello!" Esclamo.
Sento uno strano rumore e Sandy borbottare: "Grace hai da fare? Possiamo venire da te?"
Alzo gli occhi al cielo; non posso dire che vorrei starmene da sola a vedere un film bevendo la mia cioccolata calda, non mi sembra giusto; e poi adesso che sento entrambe, mi è venuta voglia di passare il tempo con loro...
"Venite! Vi aspetto!" Esclamo.
Sento Ivy urlare dalla gioia e Sandy chiedere cosa stia capitando.
Povera Sandy...
"Andiamo da Grace!" Parla con Sandy.
Riattacchiamo e preparo altra cioccolata calda per le mie amiche.
Infondo non è un male se vengono!
Possiamo anche vedere il film e bere cioccolata calda insieme!
Trenta minuti dopo Sandy e Ivy sono sul mio divano, con una coperta sulle gambe che bevono la cioccolata che ho preparato per loro.
Guardo Ivy spensierata, e mi viene automatico chiederle: << Con Ethan? >> Non appena lo sente nominare arrossisce e si volta verso me con un sorriso sulle labbra.
<< Lo amo, ma ho paura che mi faccia soffrire di nuovo. >> Spiega.
Scuoto la testa: << Ti assicuro di no. Lui ti ama. >>
<< Ma se dovesse cambiare di nuovo idea? >> Abbassa gli occhi sulle tazza che tiene sulle gambe.
<< Non lo farà, ne sono sicura. >>
<< Come puoi esserlo? Hai visto cosa ha fatto? Mi ha lasciato per stare con Sophie, e ora ha lasciato lei perché vuole tornare con me... Non lo so Grace; nonostante lo ami ancora, non lo so. Ho bisogno di tempo, tanto tempo, e se lui saprà aspettare... >>
Annuisco: << Aspetterà. Lo so. >> La interrompo.
Sospira e fissa gli occhi sullo schermo della TV. << Lo spero. >>
<< Potremmo vedere il film senza parlare? >> Borbotta Sandy.
Ridacchio: << C'è qualcuno qui di cattivo umore... Cosa c'è? >>
Si raddrizza sul divano e dice senza guardarmi: << Niente. Guardiamo il film. >>
Annuisco e ci rimettiamo a vedere il film.
Nel pomeriggio ha chiamato Jonathan, e poco più tardi ci ha raggiunte.
<< Grace che dici di ordinare le
pizze? >> Pizza!
Subito annuisco, non posso dire di no alla pizza!
<< Sei sempre la solita Grace... >> Ivy scoppia a ridere.
<< Perché a te non piace la pizza? >> Mi fingo offesa, ma in realtà sono felice. Felice che i miei amici siano tutti qui. Manca Patrick. Lo chiamo. Forse non ha nulla da fare e può raggiungerci.
<< Voi intanto chiamate le pizze, io devo fare una telefonata. >> Dico allontanandomi con il cellulare in mano.
<< Si certo Grace. Le chiamiamo noi le pizze! >> Esclama Jonathan. << Hei!!! Pizze! Venite >> Scherza.
Scoppio a ridere: << Stupido... Hai capito cosa intendevo. >>
Si porta una mano alla fronte mettendosi sull'attenti.
<< Certo capo! >> Esclama e scoppiamo a ridere.
Digito il numero di Patrick e quando risponde, sorpreso, gli chiedo di venire a casa, naturalmente se non ha impegni, e lui accetta.
"Devo fare solo una cosa, poi vengo..."
Dice.
Riattacchiamo e ritorno dagli altri.
<< Chi dovevi chiamare signorina Watson? >> Ivy mi guarda con un aria furba e mi fa l'occhiolino.
Alzo gli occhi al cielo. << Un mio amico. >>
Ivy scatta in piedi dal divano facendo cadere a terra la coperta che aveva sulle gambe. << Chi è? >> Chiede.
Scuoto la testa: << Non lo conosci. L'ho incontrato a un bar in città. >>
<< Dove lavori? >>
<< Un bar in città. Se avessi detto al bar, si che intendevo dove lavoro. Ma dato che ho detto un bar, no. Non è dove lavoro. >> Sbotto. Mi guardano allibiti. Sinceramente non so nemmeno io perché ho risposto in maniera così brusca.
<< O...Kay... E... Come si chiama se posso saperlo? >> Ivy esita.
<< Patrick, è simpatico... >>
Annuiscono con un sorriso.
Suonano il campanello e vado ad aprire, e non appena vedo il volto di Patrick, mi compare un sorriso sulle labbra.
Mi butto tra le sue braccia e lui mi prende al volo.
Scoppio a ridere, perché stavamo quasi per cadere.
<< Vieni, ti presento i miei amici. >> Dico prendendolo per mano e conducendolo dentro. Chiudo la porta, lo prendo per mano e gli faccio strada; nonostante sia venuto già due volte a casa mia, nonostante gli abbia detto di fare come fosse a casa sua, continua a vergognarsi.
<< Vieni... >>
Annuisce e mi segue.
Entriamo in salotto dove ci sono i miei amici seduti sul divano a chiacchierare, e appena entriamo, si ammutoliscono.
Fissano me e Patrick, poi spostano gli occhi sulle nostre mani; non mi ero accorta che lo tenessi ancora per mano, subito la lascio.
<< Ragazzi, lui è Patrick, un mio nuovo amico. >>
Ivy si alza di scatto e si avvicina a Patrick con un mega sorriso sulle labbra. Gli porge la mano: << Ciao. Io sono Ivy... >> Gli fa gli occhi dolci.
Ivy, cosa stai facendo?
Lui la stringe e ricambia il sorriso:
<< Patrick. >>
Annuisce: << Lo so. Grace ci ha parlato di te prima... >> Spiega.
D'un tratto cala il silenzio, mi dondolo sui talloni: << Allora Patrick! Ti va la cioccolata calda? Ce n'è in
abbondanza! >> Esclamo.
Lui annuisce e così vado in cucina a prendergliene una tazza.
Mi fermo e mi volto; guardo Ivy e dico:
<< Vieni con me? >>
Lei annuisce e mi segue in cucina.
La guardo male mentre verso della cioccolata in una tazza.
<< Che c'è? Perché mi guardi così? >>
Inclina la testa di lato: << Che ho fatto? >> Poso la tazza sul piano della cucina e incrocio le braccia al petto: << Fai sul serio? >>
Scuote la testa facendo spallucce: << Non capisco... >>
<< Ivy... Cos'era prima quella sceneggiata? >>
Inarca un sopracciglio guardandomi confusa: << Ma di cosa parli? >>
<< Ivy! Hai fatto gli occhi dolci a Patrick non negarlo! >> Dico alzando la voce.
<< Sei gelosa? >> Chiede.
Scoppio in una risata: << I gelosa? No. Ma tu hai detto che Ethan... >>
Alza le mani e mi interrompe, << Ho capito. >>
<< Grace. Amo Ethan, nessun altro, e prima, be'... Era solo per gentilezza. Se diventerà il ragazzo della mia... >>
La interrompo prima che termini la frase: << No. Ti stai sbagliando. Siamo amico Ivy. Nient'altro. >>
Annuisce: << Okay. >>
<< Torniamo di là? >> Annuisco e insieme torniamo in salotto.
<< È ancora calda. >> Gli porgo la tazza e lui la prende.
Prendiamo posto sul divano e subito Ivy chiede a Patrick come ci siamo conosciuti; così cominciano i racconti.
Vedere tutti i miei amici riuniti, a casa mia, e con me, mi rende felice.
Non è vero che sono sola. Adesso lo vedo; sono circondata da persone che mi vogliono bene, e io ne voglio a loro.
⭐⭐⭐⭐
Nuovo aggiornamento!
Spero che questo capitolo vi piaccia! Se vi è piaciuto votate, e se vi va lasciate un commentino.
Ah! Domandina.. Cosa ne pensate di Patrick?
Scrivetemi in tanti! Baci! ❤😘
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