⭐Capitolo 85⭐
È tutto il pomeriggio che non faccio altro che sfuggire a Christian, lo so che è infantile, ma lui non vuole proprio mollarmi, e io non saprei che altro dirgli.
Perché non mi lascia in pace! Cosa devo fare per fargli capire che non lo voglio intorno a me?
<< Grace puoi venire un momento ad aiutarmi con questo ordine? È troppa roba e non riesco a portare tutto. >>
Annuisco e corro ad aiutare Sophie.
<< Dai a me questo, tu porta l'altro vassoio. >>
Guardo attentamente e in effetti è pieno, anzi, sono pieni, tutti e due.
<< Ma quanta gente è? >> Chiedo.
Scoppia a ridere. << Non puoi nemmeno immaginare... >> Esclama continuando a ridere.
Insieme arriviamo al tavolo e in effetti... Sono ben quattro tavoli uniti: quattro persone a entrambi ai lati, quindi sono otto, più i due a capotavola, e siamo arrivati a dieci.
A capotavola c'è una signora di mezza età dai capelli biondi platino, ha un'espressione arrabbiata, e non mi piace; non lo so, ma non mi piace come persona.
Forse non dovrei giudicare, infondo non la conosco nemmeno, ma a pelle... Non mi piace.
<< Salve! >> Sophie sorride a tutti e si scusa: << Ho chiesto aiuto alla mia collega. >>
Tutti mi fissano e mi sento parecchio in imbarazzo. << Salve... >> Dico sorridendo.
<< Ecco a voi. >> Li serviamo, poi, proprio quando stiamo per andare via, la signora dai capelli biondo platino ci richiama: << Tra un po' dovrebbero arrivare altri due o tre dei nostri amici, vi chiamo, così venite a prendere l'ordinazione. >> Annuiamo e andiamo via.
<< Quella lì mi fa venire i brividi. >> Commenta Sophie a bassa voce per non farsi sentire.
Annuisco: << A me non piace per niente. Fortuna che non sono l'unica a pensarlo. >>
D'un tratto si ferma e io con lei, si rabbuia e si guarda i piedi: << Sophie... >> Sussurro, mi guardo intorno, poi torno a posare gli occhi su di lei.
<< Mi dispiace se a volte sono così rompiscatole. >>
<< Cosa? >>
<< Io scherzo, però a volte sono davvero stressante. Questo lo so, forse è per questo che Ethan ha smesso di amarmi. >>
Le prendo le mani e scuoto la testa:
<< Non pensarlo nemmeno Sophie. Si, sei stressante, questo non lo nego, però non è per questo motivo se è successo quello che è successo con Ethan, okay? >> Annuisce. << Non pensare mai più una cosa del genere perché non è assolutamente vero. >>
Le scende una lacrima sul viso e se l'asciuga.
<< Mi dispiace. >>
<< È tutto okay. Andiamo? >>
Tira su col naso e annuisce.
<< Come va con Christian? >> Chiede e il mio cuore si ferma per qualche secondo.
<< Andava bene. >> Dico fissando il vuoto per non guardarla negli occhi:
<< Ma? >> Inclina la testa per incontrare i miei occhi.
Sospiro: << Ma questa mattina è venuta Miranda a farmi visita. >> Dico distorcendo il viso al ricordo di quella lurida sgualdrina.
Sophie spalanca gli occhi, << Cosa?! Dici sul serio? >>
Annuisco. << Cosa voleva? >>
<< Ha... Ha visto il bacio di quella
sera. >> Abbasso gli occhi, << E... Ieri sera ci ha visti insieme. >>
Sophie a bocca aperta mi guarda esterrefatta. << Cosa avete fatto?! >>
La guardo male: << Scusa. È più forte di me. >> Incrocio le braccia al petto e inarco un sopracciglio: << Vedo... >> Borbotto.
<< Non abbiamo fatto niente Sophie. Abbiamo solo bevuto qualcosa insieme. >> Ascolta attentamente ogni mia singola parola studiandomi per bene.
<< Sicura che non sia successo altro? >>
Annuisco: << Dubiti della mia
parola? >>
Alza gli occhi al cielo e si gratta il mento: << Non saprei. >>
<< Be devi non farlo. Ti ho detto la verità. Non è successo niente. Abbiamo solo bevuto insieme; nient'altro. >>
A fine serata sono esausta.
Christian mi ha fatto chiamare più volte nel suo studio, ma io non ci sono andata, è venuto persino da me, ma l'ho ignorato. Mi parlava, diceva che non sopportava questa situazione, che non capiva perché mi comportassi così con lui, ma non gli ho dato alcuna risposta, non l'ho degnato di uno sguardo.
È andato su tutte le furie e ha lanciato a terra una bottiglia di vetro riducendola in mille pezzi.
Ethan lo ha trascinato via con se', io sono rimasta immobile, terrorizzata, a fissare i pezzi di vetro.
Mezz'ora dopo, Ethan è andato via portandosi con se Christian.
<< Grace va tutto bene? >> Sophie mi si avvicina.
Faccio spallucce: << Sto bene. >>
<< Vuoi che venga a casa con te? >> Chiede.
Scuoto la testa: << No, ti ringrazio. >>
<< Sei sicura? >>
Annuisco. << Ti vedo pallida Grace, sei sicura di stare bene? >>
Mi volto di scatto: << Ho detto di sì! Quante volte devo ripetertelo Sophie, cavolo! >> Sbotto.
Mi pento all'istante del mio comportamento; non se lo merita, infondo è preoccupata per me...
<< Scusa Sophie. Sto bene. >>
Sento le lacrime bruciarmi gli occhi e poi scorrermi sul viso, questa volta non riesco a reprimerle.
<< Grace... >> Sophie mi abbraccia e io tra un singhiozzo e un altro le confermo ancora di stare bene, anche se è evidente che non è vero.
Tutt'a un tratto mi sento talmente sola, e vorrei, desidero qualcuno al mio fianco. Anche i miei genitori mi mancano; be'... Loro mi mancano ogni giorno, ma non come in quest'ultimo periodo... Li vorrei con me.
Da quando la mia storia con Jim è finita; restare sola era il mio unico desiderio, non volevo soffrire; stavo bene.
Ma adesso... Da quando... Christian mi ha baciata... Non so, qualcosa dentro di me è cambiato.
<< Va tutto bene Sophie, torniamo a casa. >> Dico, lei annuisce e dice di andare via prima, Ethan ha dato le chiavi a lei cosicché potesse chiedere.
Saluto Sophie e vado via.
Sulla strada verso casa, cammino a passo svelto; è parecchio buia, e prima arrivo a casa, meglio è...
È tardi, ma ho bisogno di parlare con un amico... E per la prima volta dopo cinque anni, non mi viene da chiamare né Sandy né Ivy. Da quando ho conosciuto Patrick, non so, ma sento più il bisogno di confidarmi con lui che con le mie migliori amiche.
Digito il suo numero e aspetto che risponda al cellulare.
"Pronto Grace! Tutto okay? Perché chiami a quest'ora?"
L'ho fatto preoccupare inutilmente.
Avrei potuto tranquillamente chiamarlo domani...
"È tutto okay... Cioè, non proprio, avevo bisogno di parlare con te, ma... Scusa, ti ho svegliato. Mi dispiace. Buona notte."
Riattacco prima che possa impedirmi di riattaccare.
Devo smetterla di pensare che le persone ci saranno sempre per me.
Anche loro hanno una vita propria, non possono essere sempre pronti a consolarmi...
⭐⭐⭐⭐
Seraaaaaa!!! Buona lettura! ❤
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