⭐Capitolo 84⭐
Questa mattina quando sono arrivata al bar e Christian mi ha salutata, sono scappata via senza dire niente.
Non voglio che Miranda venga a farmi visita a casa, di nuovo.
Lo so che ho detto che non voglio che mi si dica cosa posso o non posso fare; però mi ha spaventata, e sinceramente non voglio problemi.
Voglio starmene in santa pace...
Ieri a pranzo mi sono divertita tantissimo con Patrick, e abbiamo passato anche il pomeriggio insieme; ho imparato a conoscerlo un po': è molto divertente e gentile, buono, ama gli animali, e proprio come me, ha sofferto a causa di una ragazza. In poche parole, per niente fortunato in amore. Che dire... Una coppia perfetta!
Sorrido nel ricordarlo.
<< Cos'è quel sorrisetto sotto
i baffi? >> Mi volto verso Sophie.
<< Cosa? >>
<< Perché sorridi? >>
Faccio spallucce: << Deve esserci per forza un motivo? >>
Ridacchia: << Io non rido senza motivo, a meno che non abbia qualche rotella furori posto! >> Mi fa l'occhiolino.
Scoppio a ridere: << Sei spiritosa. >>
Incrocia le braccia al petto: << Allora me lo vuoi dire cosa ti è successo? >>
<< Ho incontrato un ragazzo, è... >>
Sophie strilla entusiasta, chissà cosa crede...
<< È solo un amico Sophie... >>
Mi da una leggera gomitata e mi fa l'occhiolino, << Si, un amico... >>
La guardo male: << Perché non mi credi se ti dico che è così... Se ti dico che è un amico, è un amico. >> Dico brusca.
Alza le mani: << Okay. Scusa. Va bene, è come dici tu. >>
Vedo che ci resta male per come l'ho risposta, ma certe volte mi da sui nervi. Le dico una cosa e lei dice il contrario.
Mi dai sui nervi...
Christian...
Guardo in direzione dell'ufficio, e sono tentata di andare per parlargli...
Senza rendermene conto, sto camminando proprio verso l'ufficio, ma quando vedo la porta aprirsi, mi volto per andare via: << Watson... >> Christian mi chiama.
Mi volto e sospiro, << Ciao
Christian... >>
<< Cosa succede? >>
Scuoto la testa, non rispondo, mi volto e cammino, << Watson desidererei una risposta! >> Esclama, mi afferra per un braccio e mi fa voltare: << Se ho fatto qualcosa, dimmelo. Sembrava stesse andando meglio tra noi. >>
Rido nervosa: << Meglio? Mi chiedo cosa intendi tu con "meglio". >> Dico brusca facendo le virgolette con le dita.
Sussulta, << Non capisco... >> Dice sussurrando.
Porto le mani sui fianchi e sposto il peso da una gamba all'altra.
<< Hai capito invece. >> Dico seccata.
<< Watson... >> Sussurra avanzando verso di me di qualche passo e io arretro. << Non avvicinarti, sei la causa di tutti i miei guai. >> Parlo di nuovo senza pensare.
Lo vedo trattenere il respiro: << Stai parlando di nuovo senza pensare Watson? >> Chiede.
Aggrotto la fronte e scuoto la testa, ma naturalmente sto mentendo.
Si rattrista: << Pensi davvero ciò che hai appena detto? >>
A malincuore annuisco e lui annuisce.
<< Io non credo. >>
Si avvicina di nuovo e mi prende le mani, cerco di tirarle via, ma lui stringe forte, lascia una mano, e mi prende per un fianco attirandomi a se.
<< Ti ho detto di lasciarmi. >>
<< Watson che hai? >> Sussurra fissandomi intensamente negli occhi.
Mi bruciano gli occhi, le lacrime minacciano di uscire, ma io riesco a cacciarle dentro.
Mi sfiora la guancia: << Piangi? Perché Watson...? >> Il suo tocco mi regala un brivido piacevole.
Mi divincolo dalla sua presa e fuggo via, di nuovo.
⭐⭐⭐⭐
Piccino il capitolo, lo so.. 😥
Spero comunque che vi sia piaciuto.. ❤❤
Commentate e votate! ❤❤❤
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