⭐Capitolo 81⭐
D'un tratto la porta si spalanca e io sussulto.
<< Watson... Cosa fai qui? >>
Christian viene verso di me.
<< Ho sentito puzza di bruciato e accanto a questi, ho... Ho trovato questo. >> Gli porgo il biglietto e lo legge.
Aggrotta la fronte, serra la mascella e poi straccia il biglietto.
<< Tranquilla. >> Mi rassicura.
<< Christian, non c'è solo la mia vita in pericolo, ma anche la tua. >>
Mi prende la mano: << Come hanno scritto nel biglietto, vogliono i soldi, e li avranno, e ti prometto che non ti sfioreranno neanche con un dito. Te lo prometto. >> Il suo tono di voce, e il modo in cui lo dice, mi rassicura.
<< Ho paura. >> Mi sfiora la guancia:
<< Non averne. >>
Resto immobile, con il cuore che comincia a battermi all'impazzata, e lui mi fissa intensamente negli occhi.
<< Come hanno fatto ad entrare? >>
Guarda alle mie spalle e mi volto:
<< Dalla finestra. >> La indica.
Sbuffa portandosi le mani sui fianchi:
<< Mi toccherà aggiustarla. >> Borbotta.
Cala il silenzio. Mi guardo i piedi dondolandomi sui talloni.
<< Io e Miranda... >>
Lo interrompo, scuoto la testa: << Non voglio sapere niente. Non mi interessa Christian. >>
Mi guarda ferito. << Okay. >>
Esco e ritorno da Sophie ed Ethan.
<< Cos'è successo? >>
<< La puzza di bruciato veniva dall'ufficio di Christian. >>
Sophie spalanca gli occhi e si porta le mani alla bocca: << Cosa? Com'è successo? >>
Non posso dirgli tutto, così faccio spallucce e scuoto la testa.
Si gratta il mento e alza gli occhi al cielo: << Strano. Molto strano. Eppure non c'era nessuno all'ora di pranzo! >>
<< Basta pensare a questo; ringraziamo Ethan per averci portate a mangiare la pasta al formaggio più buona del mondo! >> Esclamo.
Incrocia le braccia al petto: << Se è per questo, avrei voluto offrirvi il pranzo, ma non me lo avete permesso! >>
Scoppio a ridere: << Ethan sei dolce, e gentile, ma grazie. Preferisco pagare io il mio pranzo. >> Dico.
Sophie mi guarda e poi posa gli occhi su Ethan, annuisce: << Già... Anche io. >>
<< Quando stavamo insieme però pagavo sempre io. >> Le fa notare.
Vedo Sophie rabbuiarsi, "Ethan non dovevi dirlo..."
<< Hai ragione, scusa. >> Dice Sophie con un filo di voce.
Scuote la testa e avanza a grandi passi verso lei, << No, non era questo che intendevo dire. Non credere che non volessi farlo... >> Lei abbassa gli occhi e vedo quanto soffre.
<< Ethan, smettila per favore. >> Dico.
Se non si accorge lui di Sophie, sarò io a fargli notare quanto sta male.
<< Mi dispiace. >>
Lei si stringe nelle spalle: << È tutto okay. >>
Sophie no. Non è tutto okay.
Il resto del pomeriggio passa in fretta per fortuna, è molto lento per Sophie.
Non ha fatto altro che sospirare.
Quanto la capisco; anche io ho passato quello che lei sta passando.
Il cellulare squilla, lo prendo dalla tasca del grembiule e leggo sullo schermo: sconosciuto. Chi sarà mai?
Decido di scoprirlo e rispondo.
"Pronto?" Dall'altra parte c'è il silenzio.
"Pronto? Chi è?"
Riattacca e così riattacco anche io.
<< Chi era? >> Chiede Ethan venendo verso di me con il vassoio pieno.
Scuoto la testa: << Non lo so, era un numero sconosciuto. >>
<< È anche tardi, chi chiamerebbe a quest'ora? >>
Scoppio a ridere. << Che c'è? >> Chiede, e nel frattempo si stiracchia.
<< Sono solo le otto, non è tardi... >> Gli faccio notare.
<< Lo so, ma sono stanco morto, quindi per me è tardi. >> Mi fa l'occhiolino.
Ridacchio, poi lo vedo farsi serio, si guarda intorno: << Dov'è Sophie? >> Chiede.
Sapevo me lo avrebbe chiesto.
<< Al bagno. >>
<< Credi abbia sbagliato a ricordarle di noi? >> Chiede. Sembra davvero abbattuto.
Annuisco: << Hai sbagliato anche a nominare Ivy l'altra volta. >>
<< Hai ragione. Sono un coglione. >>
Scuoto la testa postandomi le braccia al petto. << No, non sei un coglione. >> Dico. Ci ripenso, e in effetti!
<< Si, sei un coglione. >>
<< È che non so cosa dire! Mi sento così in imbarazzo quando c'è lei! È complicato.
<< Si, lo so. Posso immaginare. Tu l'hai amata e lei ti ama ancora... >> Mi copro la bocca con entrambe le mani. Ho parlato troppo! Stupida Grace!
<< Cosa? >>
<< Ethan, dimentica cosa ti ho
detto. >> Scuote la testa: << Hai detto che mi ama ancora, come posso fare finta di niente! >>
<< Sssh! >>
Sentiamo sei passi e mi volto di scatto: è Sophie.
Ethan le corre incontro: << Mi ami ancora? >> Chiede.
Sophie avvampa, spalanca gli occhi e guarda me. << Cosa? >>
<< Rispondi, mi ami ancora? >>
Abbassa lo sguardo e tace.
<< Mi dispiace Sophie. Mi dispiace davvero. Ma io... >>
Sophie alza la testa, sorride, ma io so quanto sta soffrendo in questo momento; e tutto questo per colpa della mia stupida boccaccia che non riesco a tenere chiusa.
<< Va tutto bene. >>
<< No. Non ti amo. >> Mente. Lo so che mente.
<< Perché Grace ha detto... >>
<< Grace parla sempre troppo, senza pensare. >> Lo interrompe.
Si, questo è vero. Ma è vero anche che lei è ancora pazzamente innamorata di lui.
<< Okay; in ogni caso, mi dispiace. >> Sorride ancora, ed è il sorriso più finto che gli abbia mai visto fare. Spero che questo Ethan lo capisca, infondo la conosce da molto più tempo di me!
<< Dolcezza? Signorina? >>
Mi volto e vedo un gruppo di ragazzi guardare proprio me.
<< Si, te. Come devo chiamarti? Ti va bene amore della mia vita? >> Come si permette! Quanto è irritante.
<< Vorremo ordinare, grazie! Puoi venire? >> Aggiunge.
Annuisco, sbuffo, guardo i miei colleghi e mi avvio al tavolo dove sono seduti quegli stupidi.
<< Eccola, l'amore della mia vita. >> Dice un ragazzo moro dagli occhi castano scuro. Carino, ma fastidioso!
<< Non sono l'amore della tua vita. >> Dico brusca.
<< Sai che mi sono innamorato di te? Questo come lo chiamate voi ragazze, amore a prima vista? >> Fa un sorrisetto furbo.
Inarco un sopracciglio: << No. Quello non è amore. È una stronzata. >>
Il ragazzo mi fissa negli occhi con ancora il sorriso stampato sulle labbra.
Quanto vorrei toglierglielo con un pugno!
<< Roy la ragazza non è interessata! >> Esclama il ragazzo seduto accanto a lui prendendolo in giro.
<< Amico lei è pazza di me. >> Ribatte.
Mi squadra da capo a piedi.
Sbuffo: << Allora cosa volete
ordinare? >>
Poggia la schiena allo schienale della sedia e allunga un braccio dietro le spalle del suo amico. << Ti va di uscire con me, bambolina? >>
Cosa?! Scoppio a ridere e tutti mi guardano sbigottiti.
<< Cosa c'è? Che ho detto di così divertente? Se ti faccio divertire così tanto, presumo che le cose tra noi non potrebbero andare più che bene. >> Afferma convinto.
<< Non credo. >> Giro i tacchi e me ne vado. << Hei! Amore! Dove vai? Dobbiamo ordinare! >> Dice alzando la voce per farsi sentire dato che mi sono allontanata.
<< Ethan per favore vai tu. >> Dico.
Mi guarda preoccupato: << Che è successo? >>
<< Stronzi... >>
Annuisce e senza fare altre domande si avvia a quel tavolo.
<< A me puoi dirlo cosa è successo? >>
Sbuffo. << Quel moro ci ha provato con me. >> Lo indico e lei guarda.
<< Carino... >> Commenta.
La guardo disgustata: << È un idiota. >> Borbotto.
Scoppia a ridere. << Dai Grace... >>
<< No Sophie... >>
<< Giusto, tu aspetti Christian. >> Ammicca.
Alzo gli occhi al cielo, << No! >>
Non è affatto vero!
<< Io cosa? >> Christian sbuca dal nulla facendo sussultare entrambe.
Mi volto di scatto verso lui e mi fissa intensamente negli occhi, e io resto immobile, senza aprire bocca...
⭐⭐⭐⭐
Scusate se pubblico solo oggi..
Ieri avevo scritto solo metà capitolo, poi mi sono bloccata, non avevo idee.. Spero che vi piaccia e scusate!!!! 🙏🏻 ❤
Vi adoro!
Commentate in tanti e votate 😘😘😘
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