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⭐️Capitolo 8⭐️

<< Watson! Qui vogliono ordinare! >>
Christian mi chiama; si trova proprio accanto ai clienti. Ma dico, non può prendere lui l'ordinazione per una volta?
Sbuffo. << Arrivo. >>
<< Senza fare storie Watson.
Ricordi? >> Mi provoca. Alzo gli occhi al cielo. Quanto lo detesto; lo prenderei a schiaffi.
È capace di farmi salire l'istinto omicida.
Prendo l'ordinazione "senza fare storie", e vado al banco per prendere ciò che serve, e li porto ai clienti.

A fine serata, sono esausta. Mi siedo a un tavolo. Sospiro. Mi passo una mano nei capelli tirandoli indietro.
Chiudo gli occhi.
<< Watson? >> Riapro gli occhi.
<< Si? >> E mi volto verso lui.
<< Questo è il tuo ultimo giorno di prova. Sei assunta. >> Dice serio.
Si volta per andare via.
<< Posso chiederti una cosa? >> Dico, e lui si ferma.
<< Dimmi. >>
<< Più che altro è una curiosità... >>
Incrocia le braccia al petto.
<< Perché chiudi a mezzanotte? Altri bar rimangono aperti... >> Mi stringo nelle spalle e un brivido di freddo.
L'aria si è parecchio rinfrescata e ho soltanto la felpa.
<< Perché ho 26 anni, e voglio godermi la vita. Non ho bisogno di soldi. Dovresti farlo anche tu... >> Dice.
<< Cosa? >> Chiedo.
<< Goderti la vita. >>
Scuoto la testa, faccio spallucce,
<< Non posso. Ho bisogno di lavorare perché ho bisogno di guadagnare. Ho una casa da mantenere... >>
<< Perché vivi sola? >> Chiede.
Il mio cuore si ferma, e sento le lacrime salirmi agli occhi, ma le ricaccio dentro.
<< Non ti conosco abbastanza per confidarti i miei segreti. >>
Si acciglia. << Allora non parlarmi. >>
Ma tu guarda questo impertinente!
<< Sei tu che hai fatto la domanda, e io ti ho semplicemente risposto che non voglio parlare con te. >>
<< A domani Watson. >> Dice e mi fa segno di uscire.
Lo osservo per un attimo, mentre chiude il bar, poi abbassa la saracinesca.
Mi volto e me ne vado per la mia strada.
Mi stringo nelle spalle e mi strofino le braccia cercando di riscaldarmi.
Spero di arrivare in fretta a casa, o finirò col prendermi una polmonite.
<< Grace! >> Mi sento chiamare e riconosco la voce.
Mi volto e sorrido, << Ciao Dan! >>
Dalla sera in cui l'ho invitato a prendere un caffè da me, siamo diventati amici.
Non è per niente male come persona.
Deve solo imparare a rispettare di più le donne; gliel'ho detto quella sera.
<< Sai Dan... Tutto il palazzo sa delle tue notti movimentate. >> È così che gli ho detto.
Da quel giorno, non l'ho più visto in giro in compagnia di ragazze. Mi sorprende.
Mi chiedo cosa lo abbia fatto ragionare: il fatto che le persone sappiano delle sue scappatelle e sparlino di lui?
Chissà!
<< Che fai a quest'ora in giro? >>
<< Ho appena finito di lavorare, sto tornando a casa. >> Tremo perché un altro brivido di freddo ha attraversato il mio corpo.
<< Ma tu stai gelando! >> Ferma la moto e scende.
Mi abbraccia, poi scioglie l'abbraccio e si toglie la giacca, me la fa indossare.
Ridacchio: << Mi va grande. >> Dico guardando le mie mani che non escono al di fuori delle maniche della giacca.
Scoppia a ridere anche lui.
<< Ma non mi congelerò ancora di più sulla moto? >> Chiedo guardando la sua moto.
Scuote la testa mentre mi porge il casco.
<< La mia giacca ti terrà al caldo. >>
Mi fa indossare il casco e me lo aggancia.
<< Ma tu morirai di freddo! >>
Scuote la testa, << Non puoi nemmeno immaginare quante volte ho dimenticato la giacca a casa. Sono sempre stato bene; non preoccuparti, non soffro il freddo. >> Mi rassicura, allora faccio spallucce e salgo a bordo sulla sua moto.
In cinque minuti arriviamo a casa.
<< Io adesso devo andare. >> Dice e gli porgo il casco.
<< Ti ringrazio e scusami per il disturbo, ti ho fatto arrivare fino a qui quando è evidente che non dovevi tornare a casa. >>
Scuote la testa, << Tutto okay. Tranquilla. Non ti avrei mai lasciata sola in piena notte e a congelare. >>
Qualcuno lo avrebbe fatto, e lo ha già fatto. Questo "qualcuno" è Christian.
Mi fa l'occhiolino e sorrido.
<< Vai da qualche ragazza? >>
Improvvisamente si fa serio.
<< No. Mi hai aperto gli occhi. Ho capito che non voglio più condurre questa vita, voglio mettere la testa a posto. Sono ormai cresciuto per fare ancora queste stronzate. Ti ringrazio. Lo devo solo a te. >>
Arrossisco e mi sfiora la guancia.
<< Buona notte Grace. >>
<< Notte Dan. >> Lo saluto e chiamo l'ascensore che come al solito ci mette una vita ad arrivare.
Appena entro in casa, il mio cellulare vibra.
È un messaggio da un numero sconosciuto. Chi sarà mai?
"Domani vieni direttamente nel pomeriggio, alle 16.00. Sophie ed Ethan faranno il turno di mattina."
Dal messaggio, capisco che si tratta di Christian.
Ma come ha fatto ad avere il mio numero di cellulare? Io di certo non gliel'ho dato, e mai mi sarei azzardata a darglielo. Devono essere stati sicuramente Sophie o Ethan.
"Okay." Invio il messaggio e poso il cellulare sul tavolino del soggiorno, e vado a cambiarmi. Ho bisogno di fare una doccia. Ho i muscoli tutti tesi, e ho bisogno di rilassarmi. Una doccia è proprio quello che fa per me.

Questa mattina mi sono svegliata prima che la sveglia suonasse.
Faccio colazione e sistemo un po' la casa. Ho la mattina libera, quindi mi ci posso dedicare tranquillamente.
Prima di tutto riordino il letto, poi tolgo un po' di polvere, riordino in cucina: lavo le tazze.
Finito di pulire, chiamo Ivy e Sandy.
Insieme decidiamo di incontrarci a un bar per fare due chiacchiere.
È da un po' che non le vedo, e mi manca passare il tempo con loro.
Mi preparo in fretta ed esco di casa.
Quando arrivo al bar, le vedo entrambe correre verso di me a braccia aperte.
<< Ragazze! >> Ci abbracciamo.
<< Grace! Come stai? Non ti fai più vedere in giro, e non ti fai nemmeno più sentire! >>
Abbasso lo sguardo, << Lo so, scusate ragazze, ma il nuovo lavoro mi prende tanto tempo. >>
<< L'importante è che tu stia bene. >> Dice Ivy.
Guardo l'ora sul cellulare.
<< Tra tre ore devo andare. Abbiamo tre ore di tempo, cosa vi va di fare? >>
Chiedo. Lascio a loro la scelta, tanto per me è indifferente.
<< Shopping! >> Ivy alza la mano, e io e Sandy la guardiamo male.
Su questo io e lei andiamo d'accordissimo.
Sia a me che a Sandy non piace fare shopping; solo quando è necessario, invece Ivy... Lei farebbe tutti i giorni shopping.
<< E allora cosa proponete voi! >> Ivy incrocia le braccia al petto e mette il broncio come una bambina capricciosa.
<< Passeggiare... A me basta quello. >>
Dico.
<< Sul serio, voglio solo passare del tempo con le mie migliori amiche. >>
Sandy mi sorride e annuisce, poi ci voltiamo entrambe verso Ivy che tiene ancora il broncio, poi però annuisce anche lei.
<< Vada per la passeggiata... >>
<< Grazie ragazze. >>

Sono le 15.30 ed è meglio che mi avvii se non voglio rischiare di arrivare in ritardo al lavoro.
<< Ragazze, adesso devo andare. Ci vediamo presto. Ve lo prometto. >>
Ci abbracciamo di nuovo e poi vado via.
Arrivo chissà come al bar in anticipo di venti minuti.
Ethan e Sophie devono ancora finire il loro turno, allora decido di dare una mano.
Magari se Christian mi vede così collaborativa, mi guarderà con occhi diversi e magari non mi tratterà più me; ma naturalmente non è così...
<< Cosa ci fai qui? >> Chiede.
<< Io... Sono arrivata prima, così ho pensato di dare una mano
ai ragazzi. >>
Mi scruta, si porta una mano sul mento: << Io ti pago delle ore. E tu non puoi venire e metterti a lavorare nelle ore non tue! >> Mi urla in faccia.
Le persone presenti nel bar si voltano tutte a guardare Christian, e poi me.
Avvampo, divento rossa per l'imbarazzo.
Gli piace farmi sentire così?
<< Guarda che io ho scelto di aiutarli, tranquillo non devi pagarmi le ore in più! >> Lascio ciò che stavo facendo e corro in bagno.
Scoppio in lacrime.
Perché le persone devono sempre trattarmi così? Cosa ho fatto di male per meritarlo?
Vorrei poter mandare al diavolo Christian e urlargli in faccia che il suo stupido lavoro non mi serve, ma la verità è che mi serve eccome.
Devo tacere e sopportare. Non posso fare altro.
⭐️⭐️⭐️⭐️
Ditemi un po'... Ma quanto vi piace questa storia?
Da 1 a 10..
La verità, non mi offendo.. 😉
In ogni caso, se il capitolo vi è piaciuto cliccate sulla stellina.
E sono tanto curiosa di sapere cosa ne pensate dei nuovi personaggi!
Chi vi piace di più?

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