⭐️Capitolo 47⭐️
<< Sandy, Grace! >> Jonathan corre verso di noi sventolando le braccia in aria.
Scoppiamo a ridere.
<< Ciao Johnny! >> Lo prendo in giro; mette subito il broncio.
<< Abbracciamoci! >> Strilla, e Sandy distorce il viso.
<< No, grazie. >>
La guardiamo male: << Che c'è? >>
<< Sei acida. >> Commenta Jonathan.
<< Non è un buon momento per lei. >>
Riferisco.
<< Qualche ragazzo? >> Le da una leggera gomitata.
Guardo Sandy che a sua volta guarda me.
Giusto... Lui non sa.
Scuote la testa. << No. >>
<< Mmmh... >> La guarda attentamente; come per studiarla...
<< Sei sicura? >>
<< Non rompere Jonathan! >> Sbotta.
Lui alza le mani e le chiede scusa.
<< Ma cosa hai fatto ai capelli? >>
Mi porto le mani alla faccia, << Se non ti piacciono sta' zitto. I capelli sono miei e faccio quello che mi pare,
okay? >> Jonathan mi guarda perplesso e io faccio spallucce.
Scuote la testa, << Non dicevo quello, solo... Perché? >>
Sandy si acciglia: << Ma perché mi fate tutti la stessa domanda?! Perché si! >>
È un po' nervosa oggi Sandy, lo è da un bel po', meglio non farla innervosire ancora di più.
<< Allora Johnny, come va? >>
Intervengo prima che Sandy strozzi il nostro amico.
<< Cosa intendi, con "come va"? >> Fa le virgolette con le dita.
<< No, perché ci sarebbero un bel po' di cose da dire. >>
<< Con Allison? >> Chiedo.
Incrocia le braccia al petto. << Era qui che volevi arrivare? >>
<< Abbastanza bene; da quando le ho parlato si è calmata un po', non è più appiccicosa come prima. >>
Spalanco gli occhi meravigliata.
<< Le hai parlato? >>
Annuisce. << Non è odiosa come prima. Ve lo assicuro. >>
Il cellulare di Sandy prende a squillare, la vedo prenderlo con molta fretta, speranzosa; ma quando legge sul display cambia espressione.
<< Che c'è? >> Chiedo preoccupata.
<< È Ivy. Sta arrivando. >> Ci informa.
Annuisco. Mi avvicino a lei allontanandomi da Jonathan, e dico a voce bassa per non farmi sentire.
<< Speravi fosse lei? >> Chiedo. Non so quale sarà la sua reazione quindi attendo una sua risposta con ansia.
<< Si, lo speravo. >>
Le carezzo la schiena affettuosamente per consolarla un po'.
<< Cosa confabulate voi due? >> Jonathan si avvicina a noi.
<< Niente. >> Dico.
Ci guarda sospettoso.
<< Non nascondete niente voi due? >>
Entrambe scuotiamo la testa.
<< Certo che siete strane forti voi ragazze. >>
<< Anche voi ragazzi non scherzate, eh? Non si capisce mai cosa vi passa per la testa. >>
Si, mi riferisco a Christian.
<< Voi siete molto più complicate. >>
Lo guardo in cagnesco.
<< Basta. Volete litigare su chi è più complicato? >>
Entrambi ci voltiamo verso Sandy.
<< Si! >> Rispondiamo all'unisono.
Inarca un sopracciglio: << Voi siete pazzi. >>
Ridacchiamo.
Nel frattempo arriva Ivy con un ragazzo.
Ma è il ragazzo del ristorante, Mirko.
Cosa ci fa con lei?
<< Ragazzi! >> Ci saluta con un mega sorriso.
La salutiamo, e ci soffermiamo sul ragazzo.
<< Lui è il mio ragazzo. >> Precisa.
La guardiamo sconvolta, almeno io e Sandy, Jonathan invece è contento perché naturalmente non sa cosa è successo negli ultimi giorni.
<< Piacere io sono... >> Allunga la mano, ma io non gliela stringo.
<< Mirko. >> Dico guardandolo male.
<< Lo so. Il ragazzo del ristorante giusto? >> Gli lancio occhiatacce.
Lui annuisce timoroso.
<< Mirko, io sono Jonathan, il migliore amico di queste tre signorine e quindi della tua ragazza. Me la lasci abbracciare, vero? >>
Jonathan, che fai...?
Lui annuisce e abbraccia Ivy.
<< Da quanto tempo. >> Dice.
Lei sorride stretta tra le braccia del nostro amico e annuisce.
Quando finalmente Jonathan scioglie l'abbraccio, tiriamo Ivy tenendola poi a braccetto.
<< Ivy, il tuo ragazzo? Cosa ti prende? Lo conosci da quanto? Cinque
giorni? >> Sussurro.
<< Una settimana. >> Mi corregge.
La guardo male. << È lo stesso. >>
<< Ivy... >> Comincio, ma mi interrompe.
<< Ethan si è fidanzato con
Sophie, da quanto la conosce? Da qualche mese? >> Dice sempre a bassa voce per non farsi sentire.
<< Si conoscono da una vita. Sono cresciuti insieme. >>
<< Ah... >> È l'unica cosa che dice.
<< Non mi interessa. Io sto bene con lui, e poi di Ethan non mi importa più niente. >>
Incrocio le braccia al petto: << Allora perché lo hai nominato? >> Sbuffa.
<< Smettila. >>
Decido di chiudere qui il discorso, o andrà sicuramente a finire che ci rovineremo la giornata.
<< Allora Mirko, dove hai detto che lavori? >> Sento Jonathan parlare a Mirko.
<< Non l'ho detto. >>
<< E quindi, dove lavori? >>
<< Faccio il cameriere in un
ristorante. >> Spiega.
Jonathan annuisce.
Ivy si avvicina al suo "ragazzo", e si butta tra le sue braccia.
Lo bacia appassionatamente; davanti a noi.
La guardiamo tutti sconvolti.
Questa non è Ivy. La Ivy che conosco io non fa queste cose in pubblico.
Lei stessa ha sempre detto che fare certe "smancerie", come le definiva lei, è disgustoso.
Ora però è lei a farlo.
Sandy sbuffa, poi tossisce, e i due si staccano l'uno dall'altro.
Noto gli occhi di Mirko, sembra molto preso da lei. Spero solo che quello che dice Ivy sia la verità e che non lo stia prendendo solo in giro.
<< Cosa vi va di fare? Io ho tutto il giorno libero! >> Esclamo.
<< Davvero? >> Chiede Jonathan.
<< Si, il giovedì. >>
<< Che ne dite di andare a mangiare qualcosa e poi andare al cinema? >> Propone Mirko.
<< Si, va bene. >>
A pensarci però non sembra male il ragazzo. Sembra davvero un bravo ragazzo, e sinceramente mi dispiacerebbe se Ivy lo prendesse in giro; nessuno merita di essere tradito.
Siamo appena usciti dal cinema, sono le 18:24.
Sto ancora tremando: non ho mai desiderato quanto oggi che il film finisse.
Tutti hanno voluto vedere un film Horror, di cui ancora non ho capito il nome; ma non ho nemmeno voglia di capirlo e non voglio nemmeno raccontarlo.
Ho paura. Non mi piacciono.
Questa notte avrò gli incubi, me lo sento.
Saranno sicuramente incubi del tipo: anziani signori con la sega elettrica in mano che vogliono tagliarti la testa o farti a pezzettini.
O bambole assassine... O...
Okay, adesso basta...
<< Non portatemi mai più a vedere film del genere. Sto ancora tremando dalla paura! >> Piagnucolo.
<< Non fare la bambina, sei adulta? >>
Jonathan mi prende in giro.
Porto le mani sui fianchi: << Si, ma sai... Questi non sono il genere di film che guardo io. >> Quasi gli urlo in faccia.
Scoppia a ridere: << Si, tu guardi quelli sentimentali; dove l'amore vince sempre, dove tutti vissero felici e contenti. >>
Si sta prendendo gioco di me.
<< Jonathan piantala! >> Mi sto innervosendo.
Lo so che è una sciocchezza, ma io non critico il genere di film che guardano gli altri.
Metto il broncio. << Io sono stanca, torno a casa. >>
<< Dai Grace! Non te la sarai mica presa? Stavo scherzando! >>
Lo guardo male: << No, sono solo stanca, okay? >>
Mi guarda con un sorrisetto stampato sulle labbra. Se non la pianta lo prendo a schiaffi.
<< Va bene. È come dici tu. Ci vediamo allora. >>
Annuisco. Saluto tutti con un cenno della mano e vado via.
Quando arrivo a casa, butto tutta la mia roba sul divano e mi chiudo in bagno.
Doccia, ecco una bella doccia è quello che fa per me.
Domani devo andare a lavoro, e devo prepararmi per affrontare una lunga e dura giornata; e dico dura perché se c'è Christian non sai mai cosa ti aspetta.
⭐️⭐️⭐️⭐️
Holaaaaaaaaa!
Spero che vi sia piaciuto! Buona lettura! ❤️
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