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⭐️Capitolo 40⭐️

<< Cosa ci fai qui? >> Chiedo.
<< Passo la mia serata in discoteca. Come te... Non posso farlo? >>
Scuoto la testa e scatto in piedi.
<< No! Assolutamente no! Cioè si! Puoi... >> Abbasso lo sguardo.
Che imbarazzo.
Lo sento ridacchiare e alzo gli occhi su di lui.
<< Ti piace? >> Chiede indicandomi il succo che ho tra le mani.
Annuisco, << Si, grazie. >>
<< Non dovevi offrirmelo però... >>
Scuote la testa: << Io volevo però. >>
Nel frattempo arriva Ethan con una bottiglia di birra, una lattina di Red Bull e un succo.
<< Ecco a voi signor... ine...
Christian! >> Guarda sorpreso Christian che guarda me.
<< Ethan, speravo ci fossi anche tu. Due ragazze sole in un posto del genere, non credo sia il caso. Per strada ci sono sempre malintenzionati. >>
Mi lancia un'occhiatina.
Ma cosa fa?
Ethan annuisce. << Sono qui anche per questo. Non le avrei lasciate andare da sole. >>
Sophie gli dà un colpetto sul braccio:
<< Guarda che non sei nostro
padre. >>
<< Ma sono come un fratello per te, e non ti permetto di venire in questo posto da sola. >>
Sposto immediatamente lo sguardo da Ethan a Sophie che ha smesso di respirare.
Lei continua a dire che non prova niente per Ethan, ma so che non è così.
Lei è innamorata di lui: si vede da come lo guarda, da come cambia espressione quando lo vede, da come è felice quando lui è con lei.
Non può negare l'evidenza.
Mi sento afferrare per un polso, e subito vedo che è Christian.
<< Posso parlarti? >> Chiede.
Stringe il mio polso sempre di più.
Annuisco, cerco di tirare via il polso dalla sua presa, ma più cerco di tirarlo via, più lui stringe.
Senza permettermi di dire qualcosa ai miei amici mi porta via.
<< Guarda che non c'è bisogno di tirarmi! >> Mi lamento.
Si ferma all'improvviso e gli finisco addosso.
<< Sta' attenta... >> Frigna.
<< Tu ti sei fermato all'improvviso, non è colpa mia. >> Lo rimprovero.
<< Tu sta' più attenta la prossima volta. >> Ma che arrogante!
<< Io torno dai miei amici. >> Mi volto di spalle per raggiungerli, ma mi afferra per un braccio e mi fa voltare.
<< Devo parlarti. >>
Scuoto la testa. << Torno da Ethan e Sophie... >> Mi divincolo dalla sua presa e vado via lasciandolo così su due piedi.
Ritorno dai miei amici che mi guardano perplessa.
<< Ma dov'eri finita? Sei sparita. >>
Sbuffo. << Christian... Mi ha trascinata via con se'. >> Dico irritata.
<< E cosa voleva? >> Chiede Sophie.
Scuoto la testa e faccio spallucce.
<< Tu continui a dire di no, ma secondo me lui è interessato a te. >>
<< Basta Sophie. Non è così. >>
Dico irritata. Mi siedo accanto ad Ethan e bevo il mio succo.

Quando usciamo dalla discoteca è mezzanotte e mezzo.
<< Accompagniamo prima Sophie e poi accompagno te. >> Dice Ethan mentre ci avviamo alla macchina.
<< Posso andare a piedi. >>
Scuote la testa, << Assolutamente
no. >> Mi apre la portiera e mi fa salire dietro; lo ringrazio e lui mi sorride.
Sophie entra davanti senza aprire bocca. << Sophie... >> La chiamo.
Non mi ha più rivolto la parola dopo che l'ho risposta male.
<< Cosa vuoi Grace, sono stanca, parliamo domani. >>
<< Mi dispiace per come ti ho risposto, ma... >> Si volta di scatto verso di me: << Grace... >> Si interrompe perché Ethan entra in machina. Ci guarda per un momento a entrambe.
<< Ragazze, non potete tenervi il broncio. >> Guardo Sophie che invece guarda dritto avanti a se'.
<< Accompagnami a casa Ethan. >> Sibila. Ethan annuisce e sospira.
Credo mi terra il broncio per un po'.
Accompagniamo Sophie a casa, e quando lei va via, io passo avanti accanto ad Ethan.
Allaccio la cintura e sospiro esausta.
<< Devi avere pazienza con lei, non le sta bene quando qualcuno le dice di smetterla, le passerà. Non puoi nemmeno immaginare quante volte abbiamo litigato io e lei. Eppure vedi... Ci vogliamo bene e andiamo
d'accordo. >> Mi viene da ridere.
<< Con te è diverso Ethan. Lei... >> Mi blocco immediatamente; stavo per dire qualcosa che non devo assolutamente dire.
Se dicessi la cosa sbagliata Sophie non mi perdonerebbe.

Questa mattina sono di nuovo a lavoro,
spero di chiarire con Sophie; non voglio che ce l'abbia con me.
Mi avvicino a lei; sorride a Ethan, sembra così tranquilla, ma appena mi vede, cambia espressione.
Torna ad essere seria.
<< Sophie mi dispiace. Ti prego perdonami. >>
Alza gli occhi su di me. Accenna a un sorriso. << Grace, mi passerà. Sono fatta così... >> Annuisco e lei mi sorride.
Christian mi passa accanto, mi sfiora il braccio, si ferma accanto a me, mi sussurra all'orecchio: << Tra cinque minuti ti voglio nel mio ufficio. >>
Va via e io rimango allibita.
Come si permette di darmi ordini? Assolutamente non ci andrò...
<< È di cattivo umore questa mattina; lo hai fatto incazzare ieri? >> Si sporge in avanti Ethan per sussurrarmi all'orecchio, lo guardo male e sbuffo nervosa.
<< Io non ci andrò. >>
<< Grace, è incazzato, non farlo incazzare ancora di più. >> Adesso ci si mette anche lui?
<< Non sono costretta ad andarci per forza. >>
Ridacchia, << Si, ma lui è il capo. >>
È vero, ma io non ci vado. Punto.
È il capo, ma non mi può licenziare perché è stato lui stesso a chiedermi di ritornare a lavorare per lui.

Sono passati quei cinque minuti.
Sono seduta sullo sgabello a bere un po' di thè caldo, oggi è fredda l'aria.
Sophie mi guarda con un po' meno rabbia. Ne sono felice.
Aveva ragione Ethan: le passerà.
La porta dell'ufficio si spalanca e Christian che viene a passo svelto verso di me.
<< Ti avevo detto che ti volevo nel mio ufficio tra cinque minuti. Sono passati. Perché non sei venuta? >> Ringhia a qualche centimetro dal mio volto. Riesco a sentire il suo profumo.
Un aroma di vaniglia, e di piccante.
Delizioso...
Scuoto la testa. Ma che pensieri mi faccio?
<< Non sono obbligata a fare tutto quello che mi dici. >>
Spalanca gli occhi e mi afferra per un polso, << Christian! >> Strillo.
Mi trascina con se' nell'ufficio.
Mi divincolo dalla sua presa e lo guardo in cagnesco.
<< Mi dici cosa ti ho fatto adesso? >>
<< Ieri te ne sei andata. >> Dice dispiaciuto.
<< Mi da fastidio come ti comporti con me, ecco perché me ne sono andata. >>
Incrocia le braccia al petto e mi guarda con noncuranza.
<< Mi ascolti? >>
<< No! >> agli urlo in faccia e me ne vado.
Mi rimetto a lavoro con la speranza di non rivederlo per il resto della giornata. 

<< Grace, noi andiamo, ci vediamo domani. Buona notte. >> Ethan e Sophie vanno via.
Li saluto con un cenno della mano.
Devo solo finire di pulire il banco, e vado via anche io.
C'è silenzio. Tanto silenzio.
Sento la porta aprirsi, e il rumore dei passi.
Viene verso di me.
Sospiro, perché non può lasciarmi in pace?
<< Christian lasciami in pace. >> Dico prima che possa fare qualcosa, ma lui ignora le mie parole e si posiziona alle mie spalle.
Mi prende per le braccia e mi fa voltare.
È a un soffio dalle mie labbra, il mio cuore comincia a battere all'impazzata.
Spalanco gli occhi e rimango immobile.
Le sue labbra sono a un millimetro dalle mie: sta per baciarmi.
Chiudo gli occhi rimanendo ferma non sapendo che fare.
Le sue labbra non toccano le mie, anzi, si allontana: << Non ti bacerò. Ma ti piacerebbe. Dì la verità... >> Dice sicuro di se'.
Lascia le chiavi sul banco e dice:
<< Chiudi tu, io vado via. >>
Se ne va lasciandomi in balia delle emozioni.
Quando esce rimango sola; riprendo a respirare. Non mi ero nemmeno resa conto di aver smesso.
Cosa mi succede?
⭐️⭐️⭐️⭐️
Cosa le succede? 😏
Hahahaha
Buongiorno!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Buona lettura! ❤️

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