Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

⭐️Capitolo 39⭐️

Questa mattina mi sono alzata di buon umore: tornerò a lavorare e finalmente potrò ritornare a casa mia.
Voglio chiedere a Christian un anticipo dello stipendio per pagare il signor Roger.
So che è chiedere molto, sono appena tornata, ma farò un tentativo, e se dovesse rifiutare, aspetterò il mio stipendio senza discutere.
Voglio tenermelo stretto il lavoro questa volta. Molto stretto.
<< Tu oggi sei libera? >> Chiedo avviandomi alla porta.
Sandy è sul divano nel salotto che guarda la TV.
Si volta verso di me e annuisce.
<< Si, speravo di passare un po' di tempo insieme. >>
Scuoto la testa dispiaciuta.
<< Oggi è un grande giorno per me... Un'altra volta, di certo non mancheranno le occasioni. >>
Mi sorride e annuisce.
<< Sono felice per te; hai preso la giusta decisione. >>
Adesso lo credo anche io.
Saluto la mia amica ed esco di casa con un sorriso tutto denti.
Prendo l'autobus che mi ferma in centro e cammino a passo svelto per arrivare prima.
<< Buongiorno. >>
Spingo la porta, e quando entro non c'è nessuno.
<< Sophie... ?Ethan... ? >> Chiamo.
Non risponde nessuno.
La porta dell'ufficio si apre e compare Christian.
Rimango spiazzata, immobile, incapace di muovermi.
<< Christian... >> Sussurro.
<< Grace, buongiorno. >>
Indico la sala che è completamente vuota.
<< Non c'è nessuno. >> Gli faccio notare.
Annuisce ridacchiando, << Lo so, per questo sei qui... >> Inarco un sopracciglio e lo guardo confusa.
<< Come... >> Cosa intende dire? Non ho capito.
<< Devo parlarti di una cosa importante. Vieni. >> Mi fa segno di seguirlo.
Entriamo nel suo ufficio e chiude la porta.
Si siede dietro la scrivania e io sulla sedia di fronte a lui.
<< So che hai avuto problemi da quando... >> Si blocca, distoglie lo sguardo, e poi ritorna a guardarmi negli occhi: << Da quando ti ho licenziata. >> Mi rabbuio, sospiro.
Lui s'irrigidisce. << Ancora scusa per quello che è successo. >>
Scuoto la testa e forzo un sorriso.
<< Dicevo... >> Incrocia le braccia al petto, poi poggia i gomiti sulla scrivania; sembra agitato.
<< Ti darò in anticipo lo stipendio, così potrai risolvere i tuoi problemi e... >>
Il mio cuore manca un battito, ciò che mi ha appena detto, mi rende molto felice.
<< Grazie! >> Dico entusiasta.
Lui sorride dolcemente.
<< E per farmi perdonare del grosso errore che ho fatto, voglio invitarti a cena. >>
Tutto il mio entusiasmo svanisce.
No. Cosa?
<< Non accetto un no come
risposta. >> Chiarisce.
Lo avevo immaginato. Comincio a conoscerlo e a capire com'è fatto; ma naturalmente non lo conosco ancora bene.
<< Perché me lo chiedi se non accetti un no come risposta? >>
Ridacchia. << Perché non mi sembrava giusto che tu sapessi così, da un giorno all'altro che andremo a cena. >>
Prepotente.
Incrocio le braccia al petto, ritorno seria.
<< Grazie ancora Christian... >> Gli sono davvero grata; sinceramente non me lo sarei mai aspettata da lui.
Credevo di doverlo pregare per avere in anticipo il mio stipendio, invece non ho dovuto fare nessuna fatica.
Senza pensarci, corro dietro la scrivania e mi lancio tra le sue braccia, e lui rimane con le braccia aperte per la sorpresa di questo mio inaspettato gesto.
Avvolge le braccia attorno alle mie spalle, e solo quando lo fa, mi rendo conto di quello che ho fatto.
Immediatamente arretro, << Scusa. >>
Dico arrossendo per l'imbarazzo.
Sorride. << Non importa. Mi fa piacere che sei contenta. >>
Mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<< A che ora arrivano Ethan e
Sophie? >> Chiedo.
Guarda l'ora sull'orologio che ha al polso sinistro e dice: << Tra due minuti. >>
Annuisco.
<< Okay. Allora torno di là. >>
Mi volto per uscire, e quando sto per aprire la porta: << Watson... >> Mi volto.
<< Bentornata. >>
Sorrido, e lo ringrazio.
Esco dall'ufficio con il sorriso stampato sulle labbra; nel frattempo arrivano Ethan e Sophie.
<< Tu sei uno stronzo! >> Lui ridacchia.
S'immobilizzano appena mi vedono, poi corrono ad abbracciarmi.
<< Grace! >> Strilla Sophie.
<< Che bello! Sei qui! >> Quasi mi rompe un timpano.
Scoppio a ridere: << Ti avevo detto che avrei iniziato oggi. >>
Scioglie l'abbraccio e annuisce, << Lo so, ma... Sono contenta! >>
Io ed Ethan ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere di nuovo.
<< Sono felice che sei tornata. >> Ethan mi si avvicina e mi abbraccia di nuovo.
<< Anche io. >>
<< Di cosa parlavate prima? >> Porto le mani sui fianchi.
Sophie guarda Ethan: << Niente. Solo Ethan che fa lo stronzo. >>
<< Ma va'? >>
<< L'ho avvolta nella coperta ieri sera e attaccata alla colonna. >> Mi informa.
<< Uno stronzo. >> Sophie si finge arrabbiata, ma so che non lo è per niente. Lei adora Ethan e insieme si divertono sempre un mondo.
<< Abbiamo fatto un pigiama party ieri. >>
<< Al prossimo mi aspetto che ci venga anche tu. >> Dice.
Annuisco. Alzo le mani, << Assolutamente. Non voglio perdermi Sophie legata alla colonna... >> Sophie mi guarda male e scoppio a ridere.
<< Non prendertela. >> Dico.
Mi abbraccia. << Mi sei mancata. >>
<< Ma ci siamo comunque viste... >>
Annuisce: << Lo so; ma io dico che mi sei mancata qui. Vederti tutti i giorni qui, con noi... >>
Sono le 9:00, e i clienti cominciano ad entrare. Ci mettiamo subito a lavoro, e noto Christian che ci guardava.

<< Watson puoi darmi un po'
d'acqua? >> Christian si siede sullo sgabello di fronte a me.
<< Certo. >>
<< Grazie. >> Mi prende la mano, e io rimango allibita.
Guardo la sua mano che tiene la mia, la tira via: << Scusa. >>
Scuoto la testa.
Cosa gli prende?
<< Watson... >>
Ha subito la mia attenzione, e aspetto che parli. << Per te va bene se ti do il turno 7:00-13:00 e 14:00-23:00? >>
Cosa?
È troppo, davvero troppo, ma io ho bisogno di lavorare e non posso rifiutarmi.
<< Ti aumenterò lo stipendio. >> Non posso non accettare, devo approfittare dell'occasione che mi sta dando.
<< Si. >>
Sorride. << Ne sono contento. So che sono tante ore; ti pagherò bene... >>
<< Ti ringrazio. >>
Gli sono davvero grata, però non voglio che lo faccia solo perché sa che ho difficoltà economiche.
<< Ho bisogno di voi tutti i giorni. >>
Annuisco.
Prende il bicchiere d'acqua e ritorna nel suo studio.
<< Cosa voleva? >> Sophie si avvicina a me e indica nella direzione di Christian.
<< Faccio il vostro stesso turno. >>
Sophie mi salta adesso!
<< Staremo insieme tutti i giorni! >> Scoppio a ridere. << Si... >>

Al termine della giornata, Sophie per festeggiare il mio ritorno, ha deciso di voler andare a ballare.
Dico deciso perché lo ha deciso lei, io non avevo intenzione di festeggiare, però non volevo che se la prendesse, così le ho detto di sì.
<< Allora sbrigati e vai a prepararti, io ho quasi finito qui. >> Dice.
Annuisco.
Corro nello spogliatoio e mi cambio.
Quando ritorno dentro, Sophie sta finendo di pulire il banco.
<< Avevi detto che avevi quasi finito, invece stai ancora pulendo. >> Le faccio notare.
Sbuffa: << Mi è caduto il bicchiere d'acqua. >> Strofina nervosamente la pezza sul banco.
Scoppio a ridere, mi porto una mano alla bocca.
<< Sei una combina guai. >>
Lei mi guarda male ma poi ridacchia.
<< Io sono pronto. >> Ethan ci raggiunge. Noto che Sophie lo guarda confusa. << Che c'è? >>
<< Vieni anche tu? >> Chiede.
Annuisce: << Perché ti aspettavi che non venissi? Guarda che Grace è anche mia amica. >> Dice irritato. Sembra gli abbia dato fastidio la domanda di Sophie.
Sophie si acciglia: << Guarda che ho fatto una semplice domanda, non credevo venissi anche tu. Cosa ti prende Ethan? >> Chiede infine. Nonostante le abbia dato fastidio il suo comportamento, non riesce proprio a stare arrabbiata con lui. Gli vuole troppo bene.
Sospira nervosamente. << Ho litigato con Ivy. >> Spiega.
Spalanco gli occhi: << Cosa? E perché? >> Mi sembra strano che abbiano litigato, non è mai successo da quando stanno insieme.
Va be', c'è sempre una prima volta, però comunque mi sembra strano...
<< Cosa è successo? >> Chiedo.
Sbuffa, << Non voglio parlarne. >> Sospira. << Allora andiamo? >> Cambia discorso, e decido di lasciar perdere; se vorrà me ne parlerà quando vorrà, anche se so già che verrò a saperlo prima da Ivy...
<< Andiamo! >> Esclama Sophie.
Ethan prende la mano di Sophie che diventa rossa in volto. << Scusa per prima. Sono un'idiota. >>
Sophie lo guarda sconvolta, scuote la testa e sorride imbarazzata: << Non importa. Va tutto bene. >>
Ethan l'abbraccia e lei rimane immobile, con le braccia lungo i fianchi.
Sono sorpresa quanto lei per lo strano comportamento di Ethan.
Mi chiedo se quello che è successo con Ivy non abbia cambiato qualcosa nella loro relazione.
<< Sono il vostro bodyguard personale questa sera. Guai a chi si avvicina alle mie ragazze. >> Ethan prende me e Sophie per i fianchi e ci attira a se'.
Io e Sophie ci lanciamo sguardo confusi, e lei fa spallucce.

Entriamo in macchina: Sophie si siede avanti accanto a Ethan, e io dietro.
<< Allora dove avete deciso
di andare? >> Guarda Sophie e poi si volta dietro per guardare me; io faccio spallucce.
<< C'è una discoteca qui dietro l'angolo. >> Lo informa.
Annuisce. << Ho capito quale dici, e Sophie... Non è dietro l'angolo, è a tre isolati da qui. >> Lei gli fa la linguaccia e lui scoppia a ridere.
<< Non sei per niente brava con le indicazioni, rassegnati. >>
Sophie sbuffa.
<< Ti odio... >> Dice Sophie, ma lo dice giusto per dire; non è per niente vero.
<< Io ti amo invece. >> Sophie a queste parole impallidisce.
Rimane con gli occhi spalancati e fissa Ethan che la guarda dritta negli occhi.
Me passa una mano davanti al viso:
<< Hei! Non ci avrai creduto? Guarda che scherzavo. È ovvio che ti odio anche io... >> Le lancia un'occhiatina.
Sophie strizza gli occhi: << Ma io non ti odio. >> Dice.
<< Nemmeno io. >>
Alzo gli occhi al cielo, se continuano così, non andremo da nessuna parte.
<< Ragazzi, dovremmo andare. Che vi volete bene come fratelli lo abbiamo capito; adesso Ethan, metti in moto e parti. >>
Lui annuisce e fa come dico.

Quando arriviamo, ricordo quel giorno come fosse ieri.
La discoteca di cui parlava Sophie, è la stessa dove incontrai per la prima volta Christian.
Non avevo capito parlasse di "questa" discoteca.
Ethan parcheggia l'auto ed entriamo.
<< Voi prendere posto, io prendo qualcosa da bere. >> Annuiamo e andiamo alla ricerca di un tavolo dove sederci.
Quando lo troviamo, togliamo le giacche e ci sistemiamo.
<< Ma tu lo hai visto? >> Si sporge in avanti per farsi sentire.
Annuisco. << L'ho visto. Ma cosa gli è preso? >> Scuote la testa. << Non ne ho idea. È strano. >>
Annuisco.
Un ragazzo, presumo lavori qui, mi porta da bere: succo alla pera. Ma io non l'ho ordinato!
<< Io non ho ordinato niente, il nostro amico sta prendendo da bere per
noi... >> Informo il ragazzo.
<< Quell'uomo le ha offerto questo succo, io faccio solo quello che mi viene detto di fare. >>
Annuisco e lo ringrazio.
Guardo nella direzione indicatomi, e vedo Christian. Christian?!
Lo saluto e gli sorrido per ringraziarlo. Spero abbia capito.
Bevo il succo, << Si sta avvicinando. >>
Parla Sophie.
Mi volto, ed è proprio così...
Viene verso di noi.
<< Ciao... >> Saluta. Guarda Sophie e poi posa gli occhi su di me.
Mi sorride.
⭐️⭐️⭐️⭐️
Salve!!!! Scusate il ritardo! Buona lettura! ❤️

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro