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⭐️Capitolo 29⭐️

Sono passati tre giorni da quando Christian mi ha licenziata.
Sono tre giorni che ho cominciato a girare di nuovo per trovare lavoro, ma finora non ho trovato niente.
È tutta colpa di Miranda. Quella stronza!
Chissà da quanto voleva togliermi di mezzo...
Ed era arrivata solo da due settimane. Ma tu guarda!
Cammino per strada; il cellulare squilla e lo prendo dalla borsa per rispondere.
"Pronto?"

"Grace. Ti disturbo?"

Sospiro: "Vorrei poterti dire di si, il che significherebbe che io stia lavorando, ma non è così; quindi no, non mi disturbi."

"Mi dispiace Grace..."

"Ivy... Dimmi..."

"Volevo chiederti... Ti va di vederci oggi?"

Sospiro disperata: "Mi dispiace Ivy, ma non me la sento, sto tornando a casa dopo un'intera mattina a girare per la città; vorrei riposarmi."

"Non importa. Vuoi che..."

Scuoto la testa. "No, grazie. Ho solo bisogno di riposare un po', domani devo uscire di nuovo a cercare lavoro."

Quando riattacco, mi accorgo appena che sono arrivata a un incrocio, e il semaforo dei pedoni è rosso.
Mi fermo in tempo.
Aspetto fino a quando il semaforo da rosso diventa verde, e attraverso la strada.
Passo davanti il bar di Christian, e la curiosità mi assale: avrà già trovato qualcuno? Che abbia preso il mio posto?
Improvvisamente noto Christian passare, e mi nascondo; non voglio che mi veda.
Lo vedo parlare con Ethan e poi andare via di nuovo.
Sospiro. Come sono sfortunata...
Decido di andare via prima che mi scopra; così a grandi passi mi allontano e cammino verso casa.
<< Ciao Grace! >> Mi sento chiamare, e di scatto mi volto.
Le mie labbra si allargano in un sorriso,
<< Jonathan! >> Mi butto tra le braccia del mio migliore amico.
Lo sento ridere: << Hei! Cos'è tutto questo entusiasmo? >> Sciolgo l'abbraccio e lo guardo in volto.
Gli do un piccolo colpetto sul petto:
<< Cos'è questo entusiasmo? Tu mi chiedi questo? Stupido. Da quanto è che non ci vediamo! >> Lo rimprovero.
Si rabbuia.
<< Hai ragione, scusa, ma sai Allison non mi lascia mai da solo e... >>
<< Devi farti rispettare mio caro, se decidi che vuoi stare un po' per i fatti tuoi, tu glielo devi dire. Senza peli sulla lingua. >> Incrocio le braccia al petto.
Scuote la testa: << Non sai com'è fatta, Grace... >> Abbassa lo sguardo.
<< Scusa se te lo dico, ma credo che ti tratti più come il suo cagnolino da compagnia che come il suo
fidanzato. >>
Lui scuote la testa, << Lo so, ma io la amo. >>
<< Okay... Ma lei ti ama? Se davvero ti amasse, allora capirebbe anche quando hai bisogno dei tuoi spazi. >>
Sospira affranto: << Questo è vero, ma non è così semplice come credi con Allison. >>
<< Stupido. >> Gli passo una mano nei capelli amichevolmente.
So quanto la ama: quando hanno iniziato ad uscire un anno fa, raccontava sempre a me e alle ragazze di Allison; di come fosse fantastica, adorabile, anche se non lo è mai stata, però quando si ama, i difetti non sono difetti, vedi la perfezione in quella persona.
Ecco perché si dice che l'amore è cieco.
<< Dove stai andando? >> Chiede.
<< A casa. >> Mi guarda dubbioso inarcando un sopracciglio.
<< Ma perché non lavori? >>
Sospiro.
Scuoto la testa. << Mi ha licenziata. >>
Spalanca gli occhi, << Cosa? >> Dice sconvolto.
<< Per colpa di una mia collega che non sa tenere la bocca chiusa, ma sono sicura che stava già escogitando qualcosa per togliermi di mezzo; ha trovato l'occasione perfetta... Deve avermi sentita parlare di Christian, il mio capo... O meglio, il mio ex capo, e lei. >>
Mi guarda confuso: << Non capisco. Cosa avresti detto su di loro? >>
<< So che non è bello parlare degli altri, ma sai... Si chiacchierava. >>
<< Lei e Christian escono insieme. >>
Annuisce. << Adesso capisco. >>
<< Io però ancora non ho capito come le siano arrivate queste voci... >> Sbuffo.
<< E hai trovato niente? >> chiede.
Scuoto la testa. << Niente di niente. >>
Posa una mano sulla mia spalla,
<< Sono sicuro che qualcosa
troverai... >>
Faccio spallucce, << Lo spero. >>
<< Ti accompagno a casa, vieni. Ho la macchina qui vicino. >>
Annuisco e lo seguo.

Cinque minuti dopo siamo sotto casa mia. Prima di scendere dall'auto, lo ringrazio ancora per il passaggio e lo abbraccio. Lui ricambia.
<< Fatti vedere, amico. >> Dico scherzosamente.
Scoppia a ridere e mi fa il segno di "okay" con le dita.
<< Certo, amica. >> Mi fa l'occhiolino e scoppio a ridere.
<< Dico sul serio, ci manchi. A me e alle ragazze; vogliamo vedere il nostro migliore amico più spesso. >>
Annuisce ancora.
<< Ciao Johnny... >> Scherzo.
Mi guarda male però con aria divertita.
<< Detesto quando mi chiami
Johnny. >>
Sorrido: << Lo so. Per questo ti chiamo così! >> Scoppia a ridere.
<< Ciao bellezza! >> Dice e mi saluta con un cenno della mano.
<< Ciao belloccio! >>
Aspetta che io entri nel palazzo, per poi andare via. È davvero un perfetto gentleman.
Nonostante non sopporti Allison, la invidio molto...
Ha un ragazzo d'oro accanto a se'.
Il problema è che non se n'è resa conto.
Spero se lo sappia tenere stretto.
Avessi avuto io questa fortuna...
Ma ormai per me è troppo tardi. Ho capito che l'amore non fa per me.
Nessuno mi ha mai amata davvero.
⭐️⭐️⭐️⭐️
Buongiorno!
Un aggiornamento prima di rimettermi a studiare!
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Buona lettura! 📖😘

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