⭐️Capitolo 25⭐️
Mi sorprende molto che Christian mi abbia invitata a bere con lui.
Ho finito di servire l'ultimo cliente e aspettiamo che vada via.
<< Va' a prepararti, ci penso io qui. >> Dice sorridendomi, e io annuisco.
Da dove viene tutta questa gentilezza...
Vado nello spogliatoio e mi cambio, indosso il jeans e la felpa, con le converse nere.
Quando esco di lì, l'ultimo cliente è già andato via, e Christian sta già chiudendo tutto.
<< Sei pronta? >> Chiede sorridendomi.
Annuisco.
Mi si avvicina e mi accompagna alla porta portandomi una mano dietro la schiena.
Mi accompagna dolcemente.
<< Andiamo. >> Dice con tono dolce.
<< Copriti bene, fa freddo sulla mia moto. >> Mi fa l'occhiolino.
Chiudo bene la giacca, come ha detto Christian, poi salgo il cappuccio sopra la testa.
Christian mi porge il suo casco e sale sulla moto, poi mi fa segno di salire a bordo.
Mi posiziono dietro di lui sulla moto, si volta leggermente verso di me, e dice:
<< Tieniti forte. >>
Improvvisamente il ricordo di quella sera mi passa davanti agli occhi.
Sorrido.
<< Non andrò veloce, tranquilla. >> Mi prende le mani e se le avvolge alla vita.
Mette in moto e parte.
Venti minuti dopo, ci troviamo in un locale, molto piccolo, ma carino.
È un piccolo locale su due piani, una scala a chiocciola conduce al piano di sopra.
Christian mi prende la mano e mi porta via con se'.
Ci sediamo a un tavolo, uno di fronte l'altro.
Mi fissa negli occhi intensamente, e sono costretta a distogliere lo sguardo.
<< Watson... >>
<< Perché mi chiami sempre così? >> Chiedo. Non ho mai capito il perché, mi sembra così formale...
Scuote la testa. << Non lo so. Ti ho sempre chiamata così... >>
<< No. >> Inarca un sopracciglio,
<< Quella sera non mi chiamavi "Watson". >> Faccio le virgolette con le dita.
Fa un sorrisetto, << Quella sera non ti conoscevo bene... >>
<< Perché, adesso si? >>
<< Sei buona, ami i tuoi amici, tranne me, l'ho notato. >> Mi fa l'occhiolino e avvampo.
<< Ti piace lavorare e stare tra la gente, detesti quando i ragazzi ci provano con te senza averti nemmeno conosciuta davvero, detesti il disordine e... >> Alzo una mano interrompendolo.
<< Okay... >> Dico e lui sorride, e quel sorriso mi fa uno strano effetto. Piacevole. Mi fa battere il cuore, quello che non fa da tempo ormai.
<< Se vuoi continuo. >>
Scuoto la testa.
<< Ma cosa fai? Mi studi? >> Dico ironica.
Annuisce. << Studio sempre ciò che mi interessa... >>
Socchiudo gli occhi e lo guardo attentamente, poi sorrido.
<< Ci stai provando con me? >>
Fa una risata e il mio cuore comincia a battermi di nuovo forte.
Alza le mani, << Non potrei... >> Dice, poi dopo alcuni secondi di silenzio, dice: << Posso? >>
Ma fa sul serio?
Scuoto la testa. << No! >>
<< Watson... Perché non ti lasci avvicinare dai ragazzi? >> Mi si mozza il fiato.
<< Perché sono rimasta bruciata. >>
Annuisce con uno sguardo triste, mi prende la mano, e io la tiro via.
<< Scusa. >> Dice vedendo la mia reazione al suo gesto.
<< Mi dispiace, ma devo tornare
a casa. >> Mi alzo di scatto dalla sedia e corro giù per le scale e scappo via.
Quando arrivo a casa, trovo Dan che parla con Niko, più che parlare, sussurrano.
<< Dovevi baciarla quando siete rimasti bloccati nell'ascensore. L'ho bloccata apposta! >>
Sentire quelle parole, mi fa pensare.
Collego tutto.
Dan sapeva che stavo aspettando l'ascensore, è per questo che si è fatto trovare lì dentro.
Ricordo anche che ha provato a parlarmi della sera che l'ho visto con quella ragazza.
Era tutto un piano! Bastardo!
<< Lo so, e ti ringrazio per
l'aiuto, ma... >>
<< Bastardo! Mi hai presa in giro! >> Cammino a passo svelto verso loro, infuriata.
<< Grace... >> Mi guarda sorpreso. Non si aspettava di essere scoperto.
<< Sei uno stronzo! Non voglio vederti mai più! >>
<< Lascia che ti spieghi! >> Mi prende le mani, ma le tiro via, e gli mollo un ceffone.
<< Non voglio sentirti. Non voglio vederti mai più! Ti sei rivelato per ciò che eri: un falso egoista che pensa solo ai suoi desideri e a se' stesso! A te non importa se ferisci chi ti sta accanto. Tu non meriti il perdono! >> Strillo e corro via, chiamo l'ascensore e aspetto il suo arrivo, ma arriva prima Dan.
<< Mi piaci, okay? >> Mi prende per le spalle e mi fa voltare verso lui.
<< Ma noi siamo amici, o meglio. Lo eravamo. Hai rovinato tutto Dan. >>
<< Lo so. >>
L'ascensore arriva e si aprono le porte.
Entro dentro e Dan con me.
<< Non voglio ascoltarti. Sono stata chiara? >>
<< Invece mi ascolterai, che ti piaccia o no! >> Mi urla in faccia. Mi tiene con una mano il braccio e l'altra dietro la nuca.
<< Dan mi spaventi. >> Dico singhiozzando.
<< Miss Watson ha paura? Ma non eri quella che non aveva paura di
niente? >> Fa un sorrisetto malizioso.
Spalanco gli occhi. Ma cosa gli prende?
<< Dan sei ubriaco? Sei fatto? >>
Annuisce e comincia a far scendere le mani sui miei fianchi.
Per fortuna l'ascensore si ferma e le porte si aprono. Sono sul mio piano!
Gli tiro un calcio nel punto più sensibile e si piega in due.
Riesco ad uscire di corsa e andare alla porta di casa mia.
Cerco le chiavi nella borsa, ma non riesco a trovarle. E quando finalmente le trovo, non riesco a inserirle nella serratura, tanto che le mani mi tremano.
Ci riesco, e mi sento afferrare per i capelli e strattonare.
<< Stronza! >> Ringhia.
<< Dan! Dan! Questo non sei tu! >> Cerco di farlo ragionare.
Scuote la testa scoppiando in una risata isterica.
<< Quel Dan che conosci, quello non sono mai stato, dolcezza. Fa tutto parte di un piano. Il mio obiettivo era entrare nel tuo letto... >> Spalanco gli occhi.
Non ci posso credere!
<< Volevo farlo con le buone. Ma visto che non mi lasci altra scelta, dovrò usare la forza. >>
No, non te lo lascerò fare!
Gli mollo un altro ceffone e un calcio che lo fa piegare di nuovo in due.
Corro alla porta, giro la chiave e apro la porta, entro in casa e la richiudo velocemente alle mie spalle.
Poggio la schiena alla porta e scivolo lentamente a terra. In lacrime.
Perché le persone sono così crudeli?
<< Apri la porta stronza! Me la
paghi! >> Tira pugni alla porta.
Mi alzo velocemente da terra, prendo il telefono di casa e chiamo il 911.
Il cuore mi batte fortissimo. Sono terrorizzata.
<< 911 chi parla... >> Una voce maschile risponde alla mia chiamata.
<< Aiuto! C'è il mio vicino di casa che ha tentato di violentarmi! >>
Dopo aver dato l'indirizzo di casa all'agente di polizia, mi ha detto che a breve sarebbe arrivata una pattuglia.
Pensare che questa giornata era iniziata bene...
Si è conclusa un disastro.
⭐️⭐️⭐️⭐️
Buongiorno! Buona lettura! ❤️
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro