Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

⭐Capitolo 103⭐

30 dicembre.
Se sto contando i giorni? Si.
Voglio buttarmi alle spalle tutto quello che è successo, soprattutto con Christian. È lui il motivo principale.
Chi l'avrebbe mai detto che un altro uomo sarebbe stato la causa del mio malumore. Io che mi ero ripromessa di non far capitare più una cosa del genere; e invece? Eccomi qui. Depressa in casa mia. Zero voglia di uscire, zero voglia di vedere qualcuno. Niente. Non voglio fare assolutamente niente. Attendo la fine per cominciare tutto da capo. Devo solo sperare che questo nuovo anno non prenda la stessa piega di quest'ultimo periodo...
Ho passato tutta la mattina a pulire casa, aiuta a distrarmi, e stranamente mi tira anche un po' su di morale. Sono una maniaca dell'ordine, e oltre ai problemi che ho avuto con Christian, il casino che avevo in casa non mi aiutava affatto. Mi piace mettere in ordine...
Lo so. Sono strana, ma sono fatta così...
E mentre pulivo tutta casa, ho ascoltato praticamente tutte le canzoni che ho nella mia playlist. Lo faccio sempre. Si, ci metto molto più tempo a pulire, perché tra una passata di pezza su una mensola e l'altra, ballo a ritmo di musica, e quindi mi prende più tempo di quanto in realtà ci vuole.
Per non parlare di quando comincio a cantare a squarciagola! Prendo il telecomando della TV e faccio finta che sia il microfono; credo che un giorno comprerò un vero e proprio microfono, e allora saranno guai. Quando sarà, nessuno potrà più fermarmi.
Ridacchio ripensando a questa mattina.
Se mi vedesse qualcuno, penserebbe che non ci stia con la testa. In effetti è così... Ma infondo quando ti ritrovi a essere sola in casa, con nessuno che ti guarda e ti giudica; è in quel momento che ti senti libera di fare ciò che ti piace.
Adesso però non ho nulla da fare, guardo l'ora, sono le 11:23.
Chissà! Magari potrei fare un dolce! O almeno ci provo! Non sono brava in cucina, okay, per niente! È che non mi piace!
Apro il terzo cassetto del mobile della cucina, e prendo un libro che contiene tutte le ricette di dolci. Solo a guardarli in fotografia mi fa venire acquolina in bocca...
Comincio a sfogliare le pagine di questo meraviglioso libro. Credo un giorno le farò tutte. Devo solo perfezionarmi un po'.
Mi blocco non appena vedo una foto con una fetta di torta che è... Oddio! Gli occhi mi si sono fatti a cuoricino!
<< Mud Cake al cioccolato. >> Leggo il nome della torta. Leggo gli ingredienti e dopo aver fatto un resoconto di tutto, dopo essermi assicurata di avere tutto, mi metto all'opera.
Prendo: burro, cioccolato, cacao amaro, zucchero, zucchero di canna, crema di liquore, farina, bicarbonato, lievito, sale e... no! Mi mancano le uova!
Giro la testa a scatti, mi do un'occhiata, indosso una tuta, con il giubbotto da sopra non si vedrà come sono conciata.
Indosso le scarpe da ginnastica, mi do una sistemata ai capelli, prendo la borsa ed esco di casa.
Arrivo al supermercato in cinque minuti. Voglio solo comprare le uova e poi tornarmene nella mia tana. Dove nessuno è ammesso.
A passo svelto vado dritta dove sono le uova. Compro due pacchi da sei - potrebbero sempre servirmi - e vado alla cassa.
La ragazza indossa una maglia di lana rossa, sembra essere molto calda, e un cappellino grigio, i capelli legati, la coda di cavallo dondola a destra a sinistra quando si muove.
Dovrei lavare i capelli...
Fisso le sue unghie mentre passa le uova ed emette un "bip".
Sono sicuramente ricostruite.
Chi riuscirebbe a crescere le unghie in quel modo!
Sono a punta, rosse. Se le sarà fatte rosse per il periodo di Natale? Probabile. C'è chi lo fa. L'ho fatto anche io una volta. Quando avevo 13 anni.
Chiesi a mia madre di mettermi lo smalto - dato che io ero e sono negata- rosso. Lei mi chiese perché volessi mettere il rosso quando avevamo colori che si adattavano di più a una ragazzina di 13 anni.
<< Perché è Natale. >> Risposi ingenua.
Sospiro al ricordo. Erano tempi belli quelli... Anche se per poco. Non avrei mai immaginato che sei mesi dopo avrei perso i miei genitori. Mai...
<< Sono sei dollari. >> La voce stridula della ragazza mi riporta alla realtà.
Le sorrido e pago. Metto tutto in una busta e scappo via.
Proprio mentre esco, urto contro qualcuno e cado a terra, e con me le uova.
<< Ahi... >> Mi lamento massaggiandomi il sedere indolenzito.
Improvvisamente mi ricordo delle uova che sono a terra. Mi precipito sulla busta per vedere se si siano rotte e, sono tutte rotte. Nemmeno una salva.
Mi alzo sbuffando, poi alzo lo sguardo sulla persona che ho urtato.
<< Tu? >> Dico incredula, e il mio cuore manca un battito.
<< Mi dispiace. Non ti ho vista. >>
Aggrotto la fronte. << La prossima volta guarda dove cammini! Mi hai fatto rompere tutte le uova! Grandioso... >> Sbotto.
Faccio per andarmene, ma mi prende per un braccio e io lo spingo via.
<< Lasciami! >> Strillo e comincio a correre diretta verso casa.
Cavolo ho lasciato le uova lì a terra!
No, non torno indietro, non voglio rischiare di incontrarlo di nuovo.
Me ne torno a casa e rinuncio al dolce, senza uova non posso fare niente.
Sbuffo. Perché deve andarmi sempre tutto storto!
Mi lascio cadere sul divano. Fisso lo schermo nero della TV; praticamente il vuoto.
Suonano alla porta. << Chi sarà
mai... >> Mi alzo controvoglia e vado ad aprire, ma non c'è nessuno. Controllo meglio guardando a destra e a sinistra. Nessuno.
<< Stupidi ragazzini. Ancora con questi scherzi... >>
Faccio un passo indietro per chiudere la porta, e mentre sto per chiuderla, abbasso lo sguardo a terra, e vedo un sacchetto, proprio davanti la mia porta.
Lo osservo attentamente: è una busta del supermercato, mi accovaccio per prenderla e vedere cosa contiene.
Due pacchi di uova da sei, ma sono tutti interi.
Ma cosa?
Mi alzo ed entro in casa, chiudo la porta e poso la busta sul tavolo. Caccio i pacchi di uova e li poggio sul mobile della cucina, dove sono tutti gli altri ingredienti che avevo preso per fare la torta.
Noto un bigliettino, lo prendo e lo apro per leggerlo.
"Scusami tanto per prima, davvero... Ti ho ricomprato le uova, non devi darmi niente. È colpa mia se si sono rotte. Scusami tanto ancora. Buona giornata. Christian."
Porto il biglietto al petto e alzo gli occhi al cielo. È stato molto carino da parte sua, ma non volevo che mi ricomprasse le uova.
Sinceramente mi sono un po' pentita di come l'ho trattato prima. E non è stata colpa sua, anche io ero distratta.
Senza che me ne renda conto, sto già prendendo il cellulare e digitando il numero di Christian.
Porto il cellulare all'orecchio: << Rispondi... >> Sussurro.
"Watson..." Sembra sollevato della mia chiamata, e questo, in un certo senso mi rende felice.

"Christian... Io... Ecco..." Comincio a balbettare. Mi sento una stupida quando mi succede.

"Non c'era bisogno di chiamarmi per ringraziarmi. Te l'ho detto. È stata colpa mia quindi..." Lo interrompo.

"No."

"Cosa, no?"
Già... Non mi sono spiegata bene.

"Non è colpa tua. Anche io ero distratta, e ti ho chiamato per ringraziati, ma anche..."

"Okay, be'... Io... Scusa, devo chiudere. Ci si vede."
Riattacca prima che possa aggiungere altro.
Sembra essersela presa per come l'ho trattato. Be' me lo sono meritato.
Butto il cellulare sul divano e continuo a fare quello che stavo facendo: torta "Mud cake al cioccolato".
Tiro un forte sospiro e poi tiro su le maniche della felpa per mettermi all'opera. Chissà cosa ne uscirà...
Prendo un coltello e un piatto di plastica, poi taglio il burro in piccoli pezzi.
Prendo un pentolino, accendo il fuoco e ce lo poggio sopra, metto dentro il burro e la cioccolata, e comincio a mescolare fino a quando non si sono mischiati per bene. Spengo il gioco, poi ci aggiungo lo zucchero, lo zucchero di canna, la crema di liquore e il cacao. Mescolo di nuovo, poi ci aggiungo le uova e mescolo di nuovo. Setaccio la farina con il lievito e il bicarbonato, poi l'aggiungo alla miscela e mescolo ancora. Prendo un po' si carta da forno e fodero una tortiera rotonda, poi verso il tutto in essa. Accendo il forno a 170 gradi e una volta riscaldato metto a cuocere la torta.
<< Okay... >> Prendo un pezzo di cioccolata che è rimasto sul mobile e lo metto in bocca, rileggo velocemente la ricetta e il procedimento per accertarmi  di aver fatto tutto bene.
<< Dice che per vedere quando è cotta: introdurre uno stuzzicadenti, e deve essere pulito quando viene estratto. >>
Poggio i gomiti sul mobile. Improvvisamente mi è venuto un terribile dolore alla schiena, sarà sicuramente stato perché sono stata molto tempo in piedi.
Mi stiracchio un po', poi ritorno alla mia torta. Speriamo sia buona...
Continuo a leggere. Dice che la torta deve essere umida; bisogna lasciarla raffreddare e far sciogliere in un pentolino o in un microonde - nel mio caso in un pentolino, dato che non ho il microonde - della cioccolata al latte, poi versarla sulla torta ed estendere con una spatola il cioccolato fuso, fino a farlo scivolare intorno ai bordi della torta.
Guardo attentamente la mia torta. Devo dire che non è male, devo solo vedere com'è venuta. Prendo un coltello ne taglio una fetta, poi prendo un cucchiaino e l'assaggio.
Non male. Devo solo migliorarmi...
Il mio cellulare squilla e vado a prenderlo per rispondere:
"Sophie..."

"Grace, hai d fare?" Chiede subito.
Fisso lo sguardo a terra, sui miei piedi, e penso se devo fare qualcosa di interessante. No. Niente.

"No, perché?"

"Ti va di andare in giro per i negozi?"
Sospiro come se mi sentissi soffocare.
Scuoto la testa anche se non mi può vedere.

"Non mi va Sophie..." Mi fisso di nuovo i piedi, poi alzo gli occhi e guardo l'ora sull'orologio appeso in cucina: 15:57. Wow! Ma quanto c'ho messo per preparare il dolce?!

"Dai Grace. Vieni... Verrà anche Mary." Arriccio il naso.
Non per Sophie o Mary, ma non mi va proprio di uscire.

"No Sophie. Scusa. Ma non mi va proprio di uscire."

La sento sospirare.
"Va bene. Non insisto."

Sorrido. Per fortuna questa volta ha capito che è inutile insistere.

"Grazie..."

Dopo qualche secondo di silenzio, Sophie ricomincia a parlare facendomi una domanda: "Domani è la vigilia di Capodanno, ti va di venire da me? Ci sono anche i ragazzi... Dopo cena usciamo di casa e andiamo a vedere i fuochi. Ti va?"

Perché vuole per forza farsi dire di no?
"Sophie... Non mi va. Non per voi. Ma sono io che..."

"Va bene." Sospira.
Sorrido. Stranamente oggi è molto comprensiva. Strano. Molto strano.

"Grace... Non è un buon periodo per te. Vero?"
Mi salgono le lacrime agli occhi.

"Per niente." Confermo.

"Cosa ti succede amica mia..." dal suo tono di voce posso capire che sembra essere molto preoccupata. Mi dispiace preoccuparla così tanto.

"Non preoccupati. Starò bene."

Restiamo a chiacchierare per molto tempo.
Guardo l'ora, si sono fatte le 20:04. Mangio un altro po' si dolce, poi vado in bagno a fare pipì: << Ecco cos'era quel mal di schiena! >> Esclamo.
Mi è venuto il ciclo. È in anticipo, doveva arrivarmi tra cinque giorni. Bene. Prima mi viene, prima mi passa.
Mi lavo, metto l'assorbente, poi vado in camera a cambiarmi per andare a dormire. Non mi interessa che è presto; sono esausta. Voglio andare a dormire; smettere di pensare.
Mi infilo sotto le coperte e chiudo gli occhi aspettando che il sonno prenda il sopravvento su di me.
⭐⭐⭐⭐
Sera! Allora vi è piaciuto il capitolo? Scrivetemi in tanti.
Alla prossima! Vi adoro! 😘

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro