00:07, il mio cellulare squilla; lo prendo dalla borsa. Resto immobile a fissare lo schermo quando vedo chi è stato a cercarmi.
"Sono sotto casa della tua amica, scendi." È questo il messaggio che mi ha inviato Christian.
Il mio cuore comincia a battere all'impazzata, << Chi è? >> Blocco il cellulare. << Christian... >>
<< Cosa?! È che dice? >> Ivy non imparerà mai a farsi gli affari suoi, ma d'altronde cosa pretendo? Io faccio lo stesso!
<< È qui sotto, mi ha chiesto di scendere. >> La informo.
Spalanca gli occhi: << E cosa aspetti? Sei ancora qui? Vai! >>
Annuisco, prendo la giacca, me la infilo e corro giù per le scale, poi però, mi ritorna in mente quello che mi sono ripromessa oggi pomeriggio dopo essermi incontrata con Sandy.
Basta soffrire.
Cammino a passi sempre più lenti, man mano che mi avvicino a lui.
Non appena mi vede arrivare, mi corre incontro e mi prende per i fianchi sollevandomi da terra. Mi posa a terra e si fa avanti per baciarmi, ma io mi scanso. Mi sciolgo dal suo abbraccio e prendo le distanze. Mi guarda perplesso; tengo li sguardo basso.
<< Watson... >> Sussurra con tono interrogativo.
Aggrotto la fronte e alzo gli occhi su di lui: << Cosa vuoi da me Christian? >>
Inarca un sopracciglio.
<< Cosa vuoi? Rispondimi! >> Sbraito.
Scuote la testa: << Cosa dici Watson, che ti succede? >> Mi si avvicina, fa per sfiorarmi la guancia, ma arretro.
Incrocio le braccia al petto e li guardo male: << Perché non ti sei fatto più sentire? >>
Emetto un suono tra un sospiro e una risatina: << Ti sei trovata un'altra? >>
Mi guarda sempre più confuso, e io divento sempre più furiosa.
<< Cosa? Un'altra? Ma che cazzo
dici? >> Sospiro.
Mi passo una mano tra i capelli:
<< Senti, non so tu, ma per me puoi andartene a 'fanculo... >> Dico brusca e faccio per andarmene.
<< Watson! >> Mi afferra per un polso bloccandomi, mi volto di scatto:
<< Guardati! Guardati! >> Strillo.
<< Avevi detto che non mi avresti mollata! >> Sento le lacrime salirmi agli occhi.
<< Sai cosa c'è...? >>
<< Cazzo Watson potevi farlo anche tu! Nessuno te l'ha impedito! >> Mi urla in faccia.
Tiro via la mano liberandomi dalla sua presa. Mi massaggio il polso perché mi ha stretta con un po' troppa forza.
<< Vaffanculo Christian! >> Sbotto e me ne vado.
<< Vaffanculo a te! >> Eh no! Non mi sta bene.
Gli corro dietro, lui sta già andando via e mi fiondo alle sue spalle colpendolo a pugni dietro la schiena.
<< Sei uno stronzo! Uno stronzo! >>
Si volta e allora riprendo a colpirlo, sul petto; << Non sei nemmeno capace di chiamarmi per nome! Sei uno stronzo bastardo! >> Strillo con le lacrime agli occhi e il cuore in gola.
<< È così importante per te?! È così importante?! >>
Mi immobilizza prendendomi per i fianchi e attirandomi a se', con le mani sul suo petto, i suoi occhi azzurri sono più duri adesso.
<< Non capisci, lasciami andare! >> Mi dimeno per liberarmi, ma lui porta una mano dietro la mia nuca e preme le labbra sulle mie.
Con la lingua mi schiude le labbra.
La sua lingua trova la mia e mi bacia contro la mia volontà . La sua mano è nei miei capelli ora, prende alcune ciocche e li tira leggermente; con l'altra invece mi tiene stretta a lui.
Lo spingo via e gli mollo un ceffone:
<< Stronzo! >>
In lacrime me ne ritorno dagli altri.
Ivy viene verso di me sorridendo, ma non appena si accorge che sono in lacrime mi domanda il perché, io scuoto la testa asciugandomi le lacrime e togliendo quel poco di trucco che avevo messo. << Vado un momento in bagno. >> Annuisce e cammino a passo svelto.
Chiudo la porta del bagno e giro la chiave nella serratura. Davanti lo specchio, osservo la mia immagine, pietosa.
Ho tutto il trucco sbavato: l'eye-liner che avevo messo, non c'è più, il mascara si è completamente tolto, ho soltanto due macchie nere sotto gli occhi. Sciacquo il viso cercando di togliere quel poco che riesco a togliere, poi esco. Prendo la mia borsa e raggiungo gli altri in salotto.
<< Ragazzi scusate, sono stata davvero bene con voi. >> Mi rivolgo a tutti, poi aggiungo: << Mi ha fatto davvero piacere conoscervi. >> Sorrido a Lisa, Travis e Ron.
<< Io me ne torno a casa. >>
Ivy mi guarda preoccupata. << Grace vuoi che ti accompagni Ethan
a casa? >> Scuoto la testa: << Sto bene. >> Mento.
<< Ne sei sicura? >> Mi prende la mano e mi guarda con l'aria di chi è preoccupato.
Annuisco e forzo un sorriso, tiro su le spalle e mi raddrizzo.
<< Sto bene. >>
L'abbraccio, saluto di nuovo tutti e vado via.

Non appena rientro in casa, tolgo il vestito, lo lascio scivolare a terra, lancio le mie care décolleté nere da qualche parte e mi butto sul letto a pancia sotto.
Con la testa fra le mani scoppio a piangere.
Fa male, tanto male. Proprio nel petto, all'altezza del cuore...
⭐⭐⭐⭐
Buona lettura! Fatemi sapere cosa ne pensate! ❤