5. La stanza delle Necessità
Tra lamentele per la fatica di dover trovare un vestito adatto al tema Black&White, trucco, preparazione e la fatica di trovare la fantomatica stanza delle Necessità - "Non sappiamo arrivare nemmeno a pranzo e loro organizzano una festa in una stanza che va e viene?" ha borbottato Yvonne la terza volta che abbiamo sbagliato direzione- quando arriviamo la festa è già nel pieno del suo svolgimento.
Mi guardo intorno e mi rendo conto che la stanza è decorata con grande attenzione e gusto, non riesco a fare a meno di chiedermi chi sia stato a pensarla in questo modo, se lo sapessi mi complimenterei di sicuro.
"Andiamo a prendere da bere?" propone Yvonne con gli occhi che brillano per l'entusiasmo
Annuisco perché tanto con tutto il rumore che c'è non sentirebbero cosa dico e mi dirigo verso il bancone degli alcolici sicura che le altre due mi seguiranno subito. Quando arriviamo al tavolo prendiamo i bicchieri e brindiamo alla prima serata nella nuova scuola.
Chiacchieriamo per un po' e poco dopo ci raggiungono anche i ragazzi. Louis è preso dalle risate mentre Adrien è piuttosto scarmigliato e affannato.
"Ora so cosa intendesse tua cugina quando ha detto che alle scale piace cambiare" borbotta indispettito mentre Louis ci racconta la scena di lui che deve correre per riuscire a compiere gli ultimi scalini dal momento che la scala si stava già allontanando dal corridoio in cui il biondo lo aspettava.
"E io che credevo fosse un modo di dire o una battuta di qualche genere" commenta Colette quando abbiamo tutti smesso di ridere
Scuoto la testa mentre le rispondo "C'è anche uno scalino che scompare da qualche parte e se non ti ricordi rimani incastrato col piede, solo che non ricordo esattamente dove"
"Ce n'è più di uno" risponde una voce dietro di noi "E poi ci sono porte che non sono davvero porte e altre che si aprono solo se glielo chiedi gentilmente. Per far apparire la maniglia per entrare in cucina ad esempio devi fare il solletico alla pera nel quadro di una natura morta, ma questo non ve l'ho mai detto perché noi studenti non dovremmo saperlo"
"Rox!" esclamo guardando mia cugina che si è appena avvicinata ed è intervenuta nella nostra discussione "Credo di non averti mai vista tutta in tiro"
Lei lancia un'occhiata alla gonna bianca e la canottiera nera che indossa, un outfit semplice ma carino e poi lei è una ragazza bellissima per cui le sta d'incanto.
"Sì be' non è il mio genere, ma per festeggiare l'arrivo dei miei cuginetti questo e altro" fa un attimo di silenzio e poi in un sussurro, come se ci stesse confidando un segreto, aggiunge "E poi Claire mi avrebbe lanciato qualche strana fattura se mi fossi presentata in pantaloni e maglietta"
"Ti ho sentita!" ribatte piccata la ragazza dietro di lei che aveva appena finito di parlare con un ragazzo moro e si stava giusto voltando verso di noi
"Ma voi inglesi avete tutti questa strana abitudine di comparire nelle conversazioni degli altri all'improvviso?" chiede Colette divertita
"No, solo Roxy... e a quanto pare stare troppo a lungo insieme ha fatto prendere questo vizio anche a lei" ride Louis ignorando le lamentele di nostra cugina al sentire quel soprannome che tanto odia e indicando Claire nell'ultima parte di frase
Abbiamo conosciuto Claire oggi a cena e abbiamo scoperto che è una compagna di dormitorio di Roxanne nonché la sua migliore amica. Sono molto diverse, dove Rox è un maschiaccio che vivrebbe in jeans e sneakers e passerebbe la sua vita sulla scopa, l'altra è un'appassionata di moda che preferisce di certo un pomeriggio dall'estemagica a leggere il Settimanale delle Streghe, ma hanno anche molte cose in comune e soprattutto si completano a vicenda. Esattamente come io, Yvonne e Colette.
Ci spostiamo in pista a ballare e per un po' non penso ad altro che divertirmi, poi mi sposto al bancone per prendere un po' d'aria e prendere qualcosa da bere e vengo raggiunta un attimo dopo da Colette e Adrian che hanno ben pensato di lasciare i due futuri piccioncini da soli nella speranza che si diano una svegliata una buona volta.
"E così hai scoperto anche tu che Rose ha sempre ragione" riprendo il discorso di qualche ora prima
"A mie spese" mormora Adrien rabbuiandosi al ricordo di quello che è successo e facendo ridere Colette e me "A proposito, dici che vedremo anche lei stasera?"
"Che c'è Dri? Ti sei preso una cotta per la più intelligente dei Weasley?"
"Che? No, non è il mio tipo" mi risponde e guardandolo so che non sta mentendo "Solo che è un volto amico e, se non contiamo i nostri compagni francesi che non vorrei contare visto che mi piacerebbe conoscere gente nuova, lei, Roxanne e Claire sono praticamente le uniche persone con cui abbiamo parlato finora"
"Non aspettarti di vedere mia cugina ad una festa clandestina" gli dico ridendo "Nemmeno l'apocalisse la distrarrebbe dal suo ruolo di perfetta caposcuola. Le voglio un bene dell'anima ma quando si tratta di rispettare le regole è peggio di sua madre il che è tutto dire visto che, durante il suo primo anno, zia Hermione ha detto, e cito testuali parole dai racconti di papà e zio Ron, 'Avreste corso il rischio di essere uccisi... o, peggio, espulsi!'"
Colette e Adrien scoppiano a ridere alle mie parole, poi Coco ci allunga due bicchieri e brindiamo alle feste.
All'improvviso la mia attenzione viene attirata dalla chioma corvina di Albus. Riesco a distinguere fin da qui i suoi brillanti occhi verdi, al momento accesi da una luce divertita, e il sorriso sincero sulle sue labbra. È tranquillamente appoggiato al muro e sta chiacchierando con i suoi due soliti amici.
"Ora vado da lui" decido diventando di colpo seria. Noto i miei due amici voltarsi a guardarmi e le loro espressioni si fanno subito dispiaciute
"Lils, vuoi che veniamo con te?" mi chiede Colette
"No Coco, tranquilla" le dico con un sorriso "Al è... riservato, è meglio che gli parli da sola"
"Allora ci vediamo dopo e se no direttamente in stanza dato che è già tardi"
Annuisco di nuovo e non aggiungo nulla, mi allontano semplicemente in direzione di mio fratello. Quando arrivo davanti a loro vedo Malfoy osservarmi a lungo e con uno sguardo che probabilmente incute timore a molti, ma non gli presto attenzione
"Sev" dico per attirare l'attenzione di mio fratello "Possiamo parlare?"
Ci mette un attimo prima di rispondere, ma alla fine annuisce e si dà una spinta col piede per allontanarsi dal muro a cui è appoggiato. Saluta i suoi due amici con un cenno del capo e mi precede qualche metro più distante.
"C'è qualcosa che non va?" mi chiede subito
"Non proprio" dico sapendo che non crederebbe ad un no secco perché mi conosce bene "C'è un posto più tranquillo?"
"Vieni" mi fa cenno e mi guida fuori dalla stanza delle necessità e dentro un'aula vuota che sigilla col Colloportus e silenzia in modo che nessun professore di passaggio possa sentirci e metterci in punizione
Si siede sulla cattedra e io faccio lo stesso su uno dei banchi in prima fila ma entrambi non diciamo una parola. Alla fine spezzo il silenzio ammettendo
"Sono preoccupata. C'è qualcosa che ti turba e non riesco a capire cosa"
Vedo che non risponde così continuo "Con i tuoi amici sembri sereno e felice quindi forse è con me che hai un problema. Parlarmene Sev, risolviamo la questione"
Per un attimo l'ombra di un ghigno divertito aleggia sul suo volto, poi dice "È per questo che discutevi con Scorpius? Hai avuto la geniale idea di andare a chiedergli cosa avessi che non andava?"
Sembra essere piuttosto divertito dalla situazione e la cosa mi innervosisce.
"Sì" ringhio alla fine "E si è comportato da perfetto stronzo"
"È davvero bravo a fare lo stronzo quando vuole" Al alza gli occhi al cielo ancora con quel sorrisetto divertito impresso sulle labbra
"Bene, appurato che ti sei scelto un migliore amico di merda possiamo tornare al punto della situazione?"
Vedo che vorrebbe dire qualcosa in difesa di Malfoy, spiegarmi perché si è comportato come ha fatto, ma alla fine decide di evitare. Sospira e si passa una mano tra i capelli prima di prendere la parola.
"È questo" sbotta dopo qualche altro secondo passando la mano da me a lui "Non so cosa fare, come comportarmi"
Sorrido leggermente sapendo quanto Albus odi non avere le situazioni perfettamente sotto controllo, altro aspetto del suo carattere che lo classifica come un perfetto Serpeverde.
"Tu sei... preoccupato?" gli chiedo scettica per avere conferma
"Mi stai prendendo per il culo?" mi chiede inarcando un sopracciglio
Torno subito seria e scuoto la testa "Ma di cosa dovresti preoccuparti?" gli chiedo "Non sarà diverso che a casa"
"Invece sì" esclama lui "Salazar, Luna! Io e Sir abbiamo accettato la tua decisione di andartene dall'altra parte dell'Europa perché è la tua vita e devi essere tu a decidere di essa, ma non è stato così semplice. A casa siamo solo tre fratelli, ma ora tu sei qui e io non ho idea di come comportarmi e cosa invece ti farebbe allontanare di nuovo"
Non pensavo che la mia decisione li avesse scossi così profondamente, sapevo che erano dispiaciuti ma non avevo davvero capito cosa avessero provato.
"Voi non avete mai fatto niente di male, non mi avete fatta allontanare" gli dico sinceramente avvicinandomi e prendendogli una mano tra le mie "Volevo solo poter seguire la mia strada, andare in un posto in cui mi avrebbero conosciuta come Lily e non di riflesso a papà o a voi. Questo non perché non vi voglia bene semplicemente per poter capire da sola chi sono davvero"
"E credi che non te l'avremmo lasciato fare? Io sono una Serpe Luna, e tutti mi hanno accettato lo stesso. E se papà e zio Ron erano sconvolti immagina Sir che ha vissuto la scena in diretta..." commenta lui "È praticamente svenuto nel mezzo della sala grande ma per quanto odiasse le serpi ha continuato a volermi bene e a starmi vicino"
Ridiamo entrambi al pensiero della scena, poi torno seria e riprendo la parola
"Ora che sono cresciuta è diverso ma al tempo avevo semplicemente paura di vivere una vita già scritta senza scoprire mai davvero se era quella adatta a me" ammetto
A questo punto Albus sospira e dice "Sei una ragazza forte Luna, avresti trovato la tua strada comunque anche se avessi dovuto spianartela a suon di calci e pugni. In ogni caso io non te l'avrei impedito e nemmeno Sir nonostante il suo essere esasperatamente iperprotettivo"
Gli sorrido e lo abbraccio "Mi prometti che da ora vedrò il mio Sev? Lo stesso di sempre?"
"Compreso quello che ti fa diventare i capelli verdi se tenti di fregarlo?" mi chiede con un sorrisetto e so che ora è tutto a posto
"Tu provaci soltanto e rimpiangerai di avermi qui a Hogwarts"
"Oh ma tu non conosci il castello bene quanto me sorellina, non puoi vincerla questa battaglia" nei suoi occhi si è accesa una luce di perfidia che mi diverte moltissimo
"Staremo a vedere fratellone, staremo a vedere" ghigno
Ciaoo!🤩
Scusate ma ieri è stata una giornata molto piena. Comunque dai non ho fatto neanche troppo ritardo ahah
Fatemi sapere cosa pensate del nuovo capitolo e del chiarimento tra i due fratelli Potter😉
Alla prossima,
Un bacio😘
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