Festa pt.2
AVVERTENZA:
Sabato pubblicheró la terza parte di questo capitolo(eh si era diviso in tre prti) e dopo quella pubblicazione, dalla settimana prossima cambieró il modo delle pubblicazioni, dato che ho quasi finito(me ne mancano tre)di avvantaggiarmi tutti i capitoli yeee
Lily
Non ci credo, una festa! Io li uccido tutti, TUTTI! Non è possibile. E certo, tanto non ci sta la Evans in circolazione e quindi si puó fare baldoria fino a tarda notte. E invece no, cari miei. La Evans è tornata.
Entro nel mio dormitorio e di slancio mi butto sul mio letto iniziando a dare pugni al cuscino.
«Eih ma non si saluta?»mi chiede una voce dietro di me. Appena mi giro noto che è Alice, sicuramente è tornata dalle vacanze ed è venuta a sapere cosa mi è successo una settimana fa.
«Alice!»urlo io alzandomi e andandole incontro per poi saltarle al collo facendola cadere, trascinando anche me sul pavimento.
«Lils, come stai? Ti hanno fatto del male? Giuro che li uccido tutti, uno ad uno, gli strappo pezzetto del cervello per ognuno e poi ci faccio un gelato e glielo ficco nel c...»ma la interrompo premendole una mano sulla bocca e iniziando a ridere. Mi è mancata la mia Alice violenta come sempre.
«Sto bene, sono appena uscita dall'infermeria e...C'È UNA CAZZO DI FESTA IN SALA COMUNE!»dico io alzandomi e facendo avanti e indietro. Poi apro le ante dell'armadio e tiro fuori qualche vestito per poi mettermi abbastanza comoda per commettere un omicidio.
«L'ideatore è stato Potter, mi ha chiamata e mi ha detto che la festa era per l'inizio dell'anno e...»ma la interrompo per cacciare un urlo spropositato.
«GIURO CHE LO AMMAZZO!»inizio a vestirmi e metto una maglia nera di volant con le maniche squarciate, una gonna a righe dorata e delle calze ad esagoni neri circondati da delle linee doro. Mi metto un rossetto rosa e un po' di mascara, di più di quello che metto di solito ma chissene frega, devo commettere un omicidio e devo essere il massimo per sedurre Potter e attirarlo nella mia trappola.
(Foto di Lily del capitolo)
«Muoviti Alice, sei pronta?»le chiedo io dirigendomi verso la porta e aprirla. Mi giro e la vedo che mi guarda a bocca aperta ancora con il suo pigiama da unicorno che aveva comprato l'estate scorsa.
«Emh...»ma io le sorrido facendole capire che ci saremmo viste più tardi per poi scendere le scale del mio dormitorio.
Più scendo i gradini più sento le grida dei ragazzi aumentare a ritmo di musica. Ma la cosa più grave è che più scendo più sento un odore di alcool abbastanza potente che mi si infiltra all'interno delle mie povere narici.
Oh me la pagheranno, eccome se lo faranno.
«Lily?! Ti sei svegliata?!»mi domanda una voce che conosco benissimo e che mi fa piacere di sentire. Anzi no. Avrei preferito sapere che Remus non si fosse presentato alla festa di quell'idiota incoscente che non è altro. Ma sono migliori amici...doveva rifiutare lo stesso.
«Si si sono viva e...cosa sta succedendo qui?!»grido io per sovrastare le urla degli altri ragazzi che continuano a ballare e a divertirsi mentre io faccio un bel discorsetto al mio migliore amico che, oltretutto, non centra niente in questa situazione. Il vero problema del giorno è Potter. Solo lui poteva fare un casino del genere! Un'idiota di quella portata, e chi se lo immaginava. Io ovviamente. Perchè sono sempre stata l'unica a conoscere il vero aspetto di James Potter: un pallone gonfiato, ecco cos'è.
«Beh...io non centro niente, l'avevo detto che doveva stare più attento, non guardarmi così Lily sai benissimo a chi mi sto riferendo. Ma non prendertela con lui. Sai, è stato ogni giorno vicino a te in infermeria per vedere se stavi bene. Sembrava perduto, te lo giuro. Si sentiva in colpa per aver litigato con te e se fossi morta non se lo sarebbe mai perdonato»mi spiega lui, forse nella speranza che io mi addolcisca in qualche modo che ancora non conosce, ma che solo Alice nè è a conoscenza.
«Ah si? Beh, non mi interessa! Doveva pensarci prima di fare quest'idiozia!»ribatto io per poi girarmi e fare per andarmene alla ricerca di quel caprone insolente, ma Remus mi afferra per il polso e mi fa voltare nuovamente verso di lui.
«Posso chiederti una cosa?»annuisco e lui continua:
«Perchè ce l'hai con lui?»
Io lo guardo sorpresa da quello che mi sta chiedendo e con la fronte corrucciata.
«Remus sei ubriaco vero?»lui annuisce con un sorrisino e ora posso capire il motivo del suo comportamento e della sua stupida domanda come se lui non fosse la persona con cui mi sfogo di solito.
«Eih Evans, non sapevo saresti venuta.»mi dice Black mettendomi un braccio sopra le spalle e facendomi annusare tutto il suo odore di alcool. A quanto pare è ubriaco anche lui per avermi messo un braccio sulle spalle.
«Levati Black, dimmi dov'è Potter, renditi utile per una volta»intimo scontrosa sgusciando da sotto il suo braccio da tricheco obeso, anche se è abbastanza magro.
«Sta giocando al gioco della bottiglia, a proposito, mi sono ricordato cosa dovevo chiedere, CHI VUOLE GIOCARE AL GIOCO DELLA BOTTIGLIA?!»grida lui per sovrastare le voci di tutti gli altri ragazzi. Non siamo molti calcolando le assenze di quelli dal primo al terzo anno che sono andati a dormire un po' di tempo fa.
Quasi tutti quelli che ci sono, tranne i ragazzi che stanno ancora ballando, si raggruppano vicino al punto in cui si giocherà questa partita dove intravedo quella testa di rapa di Potter.
«Potter»lo richiamo io con le braccia serrate al petto. Lui si gira verso di me con una sigaretta tra le labbra e passandosi una mano tra i capelli.
«Evans? Sei viva! Che gioia!»dice lui per poi afferrarmi il braccio e tirandomi giu. Sarà la serata più lunga della mia vita, forse sarebbe stato meglio se li avessi fatti morire tutti d'alcool.
James
Forse far finta di essere ubriaco per stare un po' accanto alla Evans non è la mossa giusta, ma almeno ho l'opportunità di parlarle liberamente senza che mi schianti da qualche parte. In realtà sono leggermente brillo, ho bevuto una bottiglia di non mi ricordo cosa, peró non posso dire di essere completamente ubriaco!
«Come stai?»le chiedo io avvicinando il mio viso al suo che, a contatto con il fumo della sigaretta si ritrae improvvisamente scutendo le mani come per cacciare una mosca.
«Ora meglio»dice lei incrociando le gambe e poggiando i gomiti su di esse, annoiata.
«A chi tocca?»chiedo io guardando il cerchio che si restinge sempre di più. Ogni tanto qualcuno si alza e se ne va o a dormire, o via perchè si annoia o ha di meglio da fare, oppure per l'imbarazzo di aver detto o fatto qualcosa dopo essere stato obbligato.
«A me»dice Sirius girando la bottiglia che capita davanti alla Evans. Io e mio fratello ghignamo e, con uno sguardo, lui capisce quello che voglio che lui faccia fare alla rossa.
«Ubriacati»una parola sola la fa sbiancare completamente, anche se non si nota molto dato che ha già la pelle pallida di suo.
«Scordatelo»ringhia la Evans facendo per alzarsi ma Sirius la richiama ancora.
«Ah quindi posso dire a tutti che sono riuscito a far crollare l'orgoglio della grande Grifondoro perfetta e Caposcuola Evans, ho ragione?»ghigna ancora mentre sento che la Evans si risiede e inizia a bere una bottiglia di Whisky Incendiario con una velocità assurda. Quando stacca le labbra dal beccuccio la poggia sul pavimento e posso capire dalla sua espressione che gli sta già iniziando a girare la testa.
Il gioco continua così. Tutti quelli che riuscivano a far girare la bottiglia verso la Evans la facevano bere fino all'ultima goccia rimasta sul fondo di ogni bottiglia fino a farla iniziare a ballare su un tavolo.
«Evans sicura di stare bene?»le chiedo io, che credo di essere rimasto l'unico brillo della festa perchè tutti gli altri sono ubriachi o svenuti e addormentati un po' ovunque nella Sala Comune.
«Certo ragno pelosino!»dice lei chinandosi verso di me e grattarmi i capelli in testa in un modo dolce, una dolcezza che non sapevo che la Evans avesse.
«Prendimi!»dice lei allargando le braccia e buttandosi a peso morto verso di me che, accorgendomi solo dopo qualche secondo di quello che stava facendo, la prendo quando ormai si è già quasi schiantata sul pavimento.
«Fatta male?»domando io guardandola ridere ancora senza un apparente motivo.
«Nahhhhhh! Adesso balliamo!»mi ordina lei alzandosi di scatto dalle mie braccia e offrendomi la mano.
«Evans domani te ne pentirai»sussurro io conoscendo alla perfezione la ragazza. Sono sicuro al centodieci per cento che quando mi rivedrà una volta sobria e consapevole di quello che stiamo per fare mi sputerà in faccia o mi calpesterà.
«Ma cosa diiiiici!! Dai Potter balliamo!»mi implora ancora lei tirandomi verso il centro della stanza in cui è partita una musica lenta. Questo vuol dire che dovremmo fare un ballo di coppia...
«Potter sai come si balla vero?»mi chiede lei vedendomi incantato nei miei pensieri. Sbuffa e mi prende le mani tra le sue piccole e fredde posizionandole tutte e due sui suoi fianchi da cui ricevo una stranissima scarica elettrica. Perchè mi sta succedendo questo? Insomma, non siamo nulla. Si, ultimamente mi sta simpatica ma per me non è niente di più, è solo un'amica.
Poi mi stringe il collo tra le braccia facendo sfiorare le sue dita tra i miei capelli scompigliati come faceva mia madre quando ero piccolo.
Iniziamo ad ondeggiare e continuiamo a farlo fino al termine della musica, in cui lei avvicina il suo viso al mio e, quando è talmente vicino da farmi riuscire a contare tutte le sue lentiggini mi sussurra:
«Baciami»questa parola mi fa andare letteralmente fuori di testa. Ho, per la prima volta nella mia vita, la possibilità di assaggiare le sue labbra e...cosa sto facendo? Perchè mi interessa sapere di cosa sanno? Perchè mi interessa baciarla? Perchè mi sembra che questo sia un traguardo che ho sempre bramato?
«Non posso...»dico io allontanandomi da lei prendendo tutto il mio autocontrollo, anche se i miei ormoni mi dicevano di fare tutt'altra cosa di lei.
«Perchè?»mi domanda lei tristemente riavvicinandosi a me.
«Perchè sei ubriaca e non posso, anzi non voglio, usarti»sussurro io quando sfioro il muro della Sala Comune che, piano piano inizia a svuotarsi.
«E da quando ti interessa usare una ragazza o no?»mi domanda lei di nuovo vicina a me a tal punto da farmi sentire il suo odore del fiato pieno di alcool.
Ripenso alle parole che ha appena detto e non capisco perchè abbiano avuto uno strano effetto su di me. È vero. Perchè mi interessa se la sto per usare o meno? È questo che faccio. Ma perchè con lei non voglio farlo?
«Da quando ho capito che ti amo...»sussurro io mentre lei si avvicina sempre di più a me per poi poggiare le sue labbra sulle mie.
Io spontaneamente le stringo le braccia dietro la schiena e capovolgo la situazione, facendo attaccare la sua di schiena al muro.
Solo ora capisco quanto io sia nella merda. Mi sono innamorato della Evans e, da ora in poi, non posso fare a meno di lei.
Spazio me!
Evviva, altro capitolo di merda yeeee! Comunque, volevo farvi sapere che questo capitolo sarà diviso il tre parti invece delle solite due perchè boh non so mi ha preso l'ispirazione, sapete come sono brava io a scrivere le parti lovvosehh.
Beh, al prossimo capitolo!
Ah e...
Il 26 giugno 2017 Harry Potter e la Pietra Filosofale compiva 20 anni. Vuol dire che 20 anni fa è iniziata la grande avventura che ci ha insegnato a sognare e a vivere veramente. Grazie J.K.❤ #HarryPotter20
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