Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

20 - Francesca

Ritornare da Paulo, accettare la sua proposta, sapere del suo contratto... È stato tutto così bello, ma anche in qualche modo strano, tanto che tutt'ora non mi sembra vero niente. La sensazione è quella di essere in una bolla che potrebbe scoppiare da un momento all'altro e farmi ripiombare nella realtà. Per questo ho deciso di vivere e basta questi momenti, in attesa di rendermi conto che questa è davvero la mia vita. Oppure che la bolla scoppi e che si lasci dietro almeno questi bei ricordi.

Ieri Paulo mi ha rinfilato l'anello al dito, e questa volta ho giurato che sarà davvero per sempre, e poi abbiamo smesso di parlare. Volevamo solo godere l'uno della compagnia dell'altro. Stare in silenzio. Capire esattamente cosa pensava l'altro solo guardandolo negli occhi. Percepire tutto quell'amore che avevo cercato di far finta che non ci fosse.

A dire la verità, Paulo aveva anche tentato il colpo, dicendomi che se ci saremmo sposati allora potevamo anche... Ma non aveva finito la frase, mettendosi a ridere al vedere la mia faccia.

- Va bene, va bene! - Aveva alzato le mani. - Non sia mai che smetti di farmi soffrire! Ma tanto ormai è solo questione di tempo, poi sarai tu a implorarmi! Aspetta solo di scoprire le mie doti...

Mi aveva fatto ridere, ma soprattutto mi aveva riscaldato il cuore. Perché nonostante, ora me ne rendevo conto, la nostra storia fosse fatta di miei veti e sue attese, era capace di scherzarci sopra, di non farmela pesare.

Per questo, appena prima che si addormentasse accanto a me, gli avevo chiesto scusa. E lo avevo ringraziato.

Lui si era girato stupito.

- Perché?

- Perché finora non ho fatto altro che dettare condizioni. E tu mi hai sempre assecondato. Sono stata un'egoista, ti ho fatto soffrire, ma non me l'hai mai rinfacciato. E credo che questa sia la più grande dimostrazione di amore incondizionato che potevi farmi. Spero un giorno di poter fare altrettanto...

Paulo mi sorride.

- Sei andata oltre i tuoi pregiudizi, le tue convinzioni, eri pronta ad affrontare una delle tue paure più grandi e lasciare tutto solo per seguirmi. So che non è facile stare con un calciatore, me ne sono reso conto con le mie storie precedenti. Ma ora siamo qui. E non mi interessa come ci siamo arrivati, ma solo che sarà per sempre. Davvero, questa volta.

Ecco, tutta questa magia, questa magnifica bolla è scoppiata in secondo.

Credevo di aver trovato un equilibrio, di aver fatto pace con tante cose, ma è bastata una sola frase a farmi cadere di nuovo.

Stavamo facendo colazione, pronti - ora sì - a parlare, discutere di tutto quello che c'è da decidere per il nostro futuro, quando Paulo ha sganciato la bomba.

- Senti, pensavo... Tra un mese c'è la cena di Natale della società... Potrebbe essere il momento giusto per ufficializzare la cosa...

Il mio bicchiere di spremuta rimane a metà strada tra la bocca e il tavolo, sostenuto da una mano che mi stupisco non tremi.

Non so dove trovo le parole, so solo che inizio a parlare ancora prima di essermi resa conto di aver aperto la bocca.

- Ma come ufficializzare? Vuoi renderlo pubblico? Siamo riusciti a nasconderci finora...

Ha perso la pazienza, lo vedo dal lampo nei suoi occhi, anche se, almeno all'inizio, cerca di sembrare calmo.

- Certo, vivendo come nemmeno i mafiosi latitanti! Mi pareva che si fosse detto che dobbiamo sposarci, o sbaglio? Come pensi di poter continuare così? Ci sposiamo in casa mia? E alla vicina cosa diciamo? Che ho chiamato una squadra delle pulizie? E poi? Marito e moglie fanno tutto insieme, che vita potremmo fare se nessuno deve vederci insieme? Smettiamo di uscire di casa? E ai nostri figli cosa diciamo? Che sono identico al calciatore, ma che in realtà sono solo un criminale che deve nascondersi? Finora ti ho capito, ti ho sostenuto e ho fatto tutto quello che volevi, ma ora le condizioni sono cambiate!

Ha ragione. Ha pienamente ragione e lo so anche io, ovviamente. Non so nemmeno perché ho detto quelle cose. Sapevo benissimo, mentre impazzivo per trovare un treno per Torino, quali sarebbero state le conseguenze della mia scelta. Ma non ero pronta a sentirmelo dire. E ora ho paura. Paura di dover affrontare questa storia alla luce del sole, ma soprattutto del fatto che Paulo non voglia più, si sia stufato del fatto che ogni giorno che passa pongo nuove condizioni, creo nuovi problemi.

Questa volta le parole non vengono, non riesco a formulare una frase decente per spiegarmi. E lui mi anticipa:

- Ti prego, non fare quella faccia! Non posso camminare sulle uova ogni volta che dobbiamo parlare per paura che tu te ne scappi di nuovo!

È arrabbiato, ma dopo una pausa quello che mi rivolge è uno sguardo da cane bastonato.

- Per favore, non scappare! Parliamone, ma insieme. Qualunque sia il problema cerchiamo di risolverlo insieme.

- Paulo, io... Lo so che hai ragione. Hai tutte le ragioni del mondo. Sapevo che prima o poi saremmo dovuti uscire dall'anonimato. È assolutamente ovvio che sarebbe successo. E non so da dove mi sia uscita quella stupidata di prima. Però...

I suoi occhi mi incalzano, ancora prima delle sue parole.

- Però?

- Però siamo sicuri che sia una buona idea farlo in maniera così plateale? Cioè, fino al giorno prima l'unica donna della tua vita è tua madre e il giorno dopo sei addirittura fidanzato? I giornalisti mi, ci, pedineranno anche in bagno, per capire com'è possibile...

Paulo mi guarda, serio.

- I giornalisti ti pedineranno in ogni caso, dovrai abituarti al fatto che la gente potrebbe riconoscerti e che quando usciremo insieme ci sarà sempre qualcuno che vuole una foto o un autografo, magari anche da te. Dovrai essere preparata al fatto che potresti non accorgerti di niente e poi trovarti il giorno dopo sulla copertina di qualche rivista mentre fai la spesa o vai dal medico. Detto così sembra un inferno, e in effetti all'inizio può esserlo, ma poi ci fai l'abitudine. Sei una ragazza normale, non il tipo che si denuda in piazza per festeggiare lo scudetto, non sei sui social e non fai la modella, per cui sarà molto più semplice e tranquillo.

Annuisco. È la prima volta che parliamo seriamente di quest'argomento e apprezzo molto che stia cercando di farmi un quadro il più preciso possibile, senza spaventarmi, né tranquillizzarmi banalizzando la situazione.

- Per quanto riguarda la cena, hai ragione. Sarebbe troppo... Come hai detto prima?

Sorrido intenerita dal suo italiano che migliora ogni giorno, ma che ogni tanto inciampa ancora.

- Plateale.

- Ecco, sarebbe troppo plateale. Però mi piacerebbe lo stesso che venissi... In questi anni ero l'unico con la ragazza che ci andava da solo. Però prima ci sono altre cose da fare...

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro