Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Davvero

  Martha impiegò comunque un paio di giorni per far sbollire la rabbia. Lei e Sirius continuavano a recitare la parte della coppietta più felice di Hogwarts, ma lui vedeva nei suoi occhi che non era tutto a posto, non come voleva far vedere. Ma lei era fatta così, sorrideva anche quando dentro aveva un mostro.
La sera dopo, in Sala Comune, stavano seduti a guardare il fuoco.
"So che sei ancora arrabbiata." Le disse lui.
Lei lo guardò, senza dire nulla.
"So anche che sei arrabbiata con te stessa perché sei arrabbiata con me."
"Si. E tu dovresti avercela con me, per questo."
"Non potrei mai prendermela con te, Redfort. Non è colpa tua, ne colpa mia, ne di Rose. Forse fu colpa di una Burrobirra, ma non ha avuto nessun valore, non più delle altre molte ragazze con cui sono stato prima che tu entrassi nella mia vita."
"Sirius?"
"Dimmi."
"Ti amo. Più di ieri, e meno di domani."
"Come potresti non amarmi?" rispose, sfoderando il suo sorriso Malandrino.
Lei rise e gli si rannicchiò di nuovo sul petto. Lui le baciò i capelli. "Ti amo anche io."
La mattina dopo, scesero a colazione stranamente in orario. Rose, per la prima volta, si sedette accanto a loro. Salutò sua sorella con un bacio sulla fronte e gli altri con un cenno del capo e un sorriso cortese. Sirius le fece un cenno, mentre Remus si sentì onorato di averla accanto a loro.
Quando arrivarono i gufi per la posta del mattino, un gufo grigio e piccolo mai visto prima entrò e si posizionò tra Martha e Rose, con una lettera per Martha.
Martha aprì la lettera con mano tremante.
"È da parte di mio padre." Disse, guardando i suoi amici.
"Leggila, no?" rispose James.
Martha, piccola mia,
ieri Rose ci ha scritto di te, per la prima volta dopo settimane. So che sei nostalgica, e che non ti fai sentire per questo. Comprendo la tua scelta e la rispetto, ma questa volta, purtroppo, devo scriverti.
Rose dice che sei felice. E questo rende felici sia me, che tua madre.
Rose dice che sei felice e che, per la prima volta, hai accanto a te un bel ragazzo.
Tua madre si è commossa, io ho avuto un attimo di smarrimento. La mia bambina!
Conosci tua sorella e sai che ha descritto questo Sirius in ogni suo dettaglio. Purosangue, Malandrino, ribelle, portato per Difesa contro le Arti Oscure ed Incantesimi. Rose sostiene che sia un ragazzo intelligente e che tu sia davvero felice con lui.
La tua felicità è la nostra.
Perché a volte te ne dimentichi, bambina mia?
Il Natale con Sirius, Lily e James? La tua felicità è la nostra. Se sei felice delle tue scelte, noi saremo felici insieme a te.
Vorremmo comunque vederti e conoscere le persone che sono al tuo fianco. La cena di Natale non sarebbe la stessa senza di te, e a tua madre non costa nulla aggiungere tre posti al nostro tavolo.
Vi aspettiamo, quindi, per la cena di Natale, la vigila di Natale, per l'ora di cena.
Tua madre ha già iniziato a dare di matto all'idea che due Purosangue mettano piede in casa nostra: non deluderla.
Ti voglio bene,
papà
P.S. il gufo è nostro, è nuovo. La vecchia Scotty è morta la scorsa settimana. Lui si chiama Mini.

Martha guardò Sirius e sorrise.
"Che dice?"
"Che il gufo si chiama Mini."
"Che fine ha fatto Scotty?" domandò Rose.
"Ehm, è morta."
Rose rimase di sasso. "Ma no, aveva ..."
"Dieci anni, Rose."
"Okay, non era giovane, ma ..."
"Lui è carino." Tagliò corto Martha, carezzando la testa del piccolo gufo grigiastro.
"Martha." La richiamò Sirius. "Tesoro mio, oltre al nome del gufo, cosa dice la lettera?"
"Che vuole che io, te, Lily e James andiamo alla cena di Natale, il ventiquattro. Che mia madre è su di giri all'idea che due maghi Purosangue mettano piede nella nostra casa Babbana, e che ..."
"No, ferma, quindi passerete davvero il Natale con me e James?"
Lily lo guardò. "Mi pare avessimo già detto di si."
Sirius, con la sua espressione da bambino in un parco giochi, tornò a guardare Martha. Ne avevano parlato il pomeriggio prima, ma Sirius vedeva ancora una sorta di ombra negli occhi di Martha, e non ci aveva creduto.
"Si, Sirius, avevamo già detto di si!" rispose lei, ridendo.
Lui le mandò un bacio.
"Però io i primi di gennaio torno a casa, l'ho promesso a Petunia."
"Chi è Petunia?" chiese Remus.
"Mia sorella." Lily non era troppo entusiasta nel rispondere.
Remus annuì e disse che si sarebbero visti a Trasfigurazioni, prendendo le sue cose ed allontanandosi. Peter parlava con altri Grifondoro.
Martha incrociò gli occhi di Remus, stanchi e sottolineati da delle pesanti occhiaie. Iniziò a calcolare il calendario lunare, e, senza rendersene conto, stava contando con le dita.
"Cosa conti?" le chiese Rose.
"Io? Ehm. Il mio ciclo." Rispose lei seria.
Rose scosse la testa e fece la faccia di chi non voleva saperne di più, e Martha sogghignò. Guardò Sirius e lui le strizzò l'occhio.
Quel giorno, prima di cena, Lily e Martha scoppiarono in una crisi per decidere cosa portare per il Natale con James e Sirius. Il vestito per la notte di Capodanno era l'argomento principale.
"Ma non sappiamo neanche cosa faremo!"
"Si, ma a te non importa, tu non devi ... cioè, non mi aspetto che tu capisca, Martha!"
"Cosa no devo fare?"
"Non importa."
"Si che importa!"
Lily non diceva mai nulla per sbaglio, ogni sua parola aveva un senso.
"So che cosa stavi per dire." Le disse Martha, sedendosi sul letto. "Stavi per dire che io non devo far colpo su nessuno, perché io sto con Sirius."
"E io su chi dovrei fare colpo?"
"Su James!"
Lily rise in modo falso e nervoso. Sembrava aver adottato la tattica seconda la quale l'attacco era la miglior difesa.
"James Potter è il ragazzo più arrogante ed egoista che io conosca, e ..."
"Lily Evans è la ragazza meno capace di mentire che io conosca, invece."
Lily si sedette sul letto accanto a lei, e, con aria imbronciata, appoggiò la testa sulla spalla dell'amica.
"Puoi permetterti di cambiare idea su di lui, Lily ..."
"Solo i sassi non cambiano idea." Completò lei.
"Puoi permetterti di provare delle emozioni per lui."
Lily non rispose, se non con un sospiro, e Martha, le ricordò, di nuovo, che le voleva bene.

 Rose stava scendendo dal dormitorio per andare a cenare in Sala Grande, salutò James e Sirius che stavano cercando (di nuovo) di studiare Storia della Magia. Rise nel vederli seriamente concentrati.

"Rose?" La fermò Sirius.
"Si?"
"Tua sorella è di sopra?"
"Si."
"Con Lily?" chiese James, e qualcosa gli brillò negli occhi.
Sirius lo guardò. Aveva l'impressione che James fosse cotto di Lily, ma sapeva perfettamente che non lo avrebbe ammesso nemmeno sotto Cruciatus.
"Con Lily." Rispose perplessa Rose. Le aveva appena viste litigare per un maglione.
"Perché non scendono?" chiesero all'unisono.
Rose sorrise. "Stanno ... decidendo cosa metter nel baule per Natale. Si stanno letteralmente litigando i vestiti. Alcuni vestiti sono miei, tra l'altro."
Martha e Lily avevano questa passione per rubare i vestiti dall'armadio di Rose mentre lei dormiva. Ma lei le lasciava fare, erano le sue sorelle, alla fine, ed erano bellissime con i suoi vestiti addosso.
"Vorrei tanto salire a vedere, per Godric." Disse Sirius ridendo e scuotendo la testa. Poi nei suoi occhi brillò qualcosa che Rose non riuscì a capire. James rispose al suo sguardo e chiuse il libro. Ringraziarono Rose frettolosamente e corsero verso il dormitorio maschile. Rose rise, e scosse a sua volta la testa. Beata sua sorella che li capiva.
Lily e Martha stavano in piedi, ognuna sul proprio letto. Entrambi i letti erano sommersi di vestiti, dai maglioni alla biancheria. Nei loro occhi brillava una scintilla di guerra. Martha aveva tolto il maglione e la cravatta, aveva i capelli raccolti da una matita e continuava a mangiarsi le unghie. Lily aveva tenuto sia il maglione che la cravatta, come sempre, e i capelli scivolavano come sempre in modo morbido sulle spalle.
"Mi serve quel dannato maglione grigio, Lily. Per favore."
"Serve anche a me."
"Sta meglio con la mia gonna blu."
"Tua sorella ne ha uno molto simile."
"Di un colore molto diverso."
"Ma ne hai almeno tre di quel colore!"
"Mi serve per la cena dai miei, con la gonna blu!"
"Metti uno dei tuoi, diamine!"
"Ti presto la maglietta rossa, dai!"
"Non sta con i capelli!"
"Li raccogli, li tiri su e sta benissimo!"
"Quando mai mi hai vista con i capelli tirati in su, Martha?!"
Martha fece per ribattere, ma poi vide come il suo baule apparisse leggermente sformato. Come se ci fosse qualcuno di invisibile di mezzo. Rimase con la bocca aperta, il dito puntato e le parola sulla punta della lingua. Si guardò attorno. Il dormitorio era vuoto, tutti erano scesi per cena, quindi si sentì libera di prendere un paio di mutante e lanciarle sopra a quello che sembrava davvero essere il Mantello dell'invisibilità di James.
Quando rimasero sospese a mezz'aria, come se fossero sulla testa di qualcuno, urlò: "FELPATO! RAMOSO!"
Loro, ridendo come due bambini, si sfilarono il Mantello.
James prese in mano le mutande (davvero piccole) con fantasia floreale che gli erano piombate in testa. Le guardò, rise, e poi le porse al suo amico. "Credo che siano affare tuo, fratello ..."
Sirius, che non aveva ancora smesso di ridere, prese in mano quel capo di biancheria e le osservò con cura. "Carine." Disse, dopo un po'. Poi, fece per porgerle a Martha, che stava ancora in piedi sul letto con espressione furiosa.
"Carine?" domandò, alzando un sopracciglio.
"Si, sono carine."
"No!" Martha batté i piedi sul materasso.
"No?" domandò lui, stupito, continuando a guardare le mutandine che teneva in mano.
"No, Sirius, non ti è permesso pensare che le mutande di Lily siano carine."
In quel momento, i due Malandrini smisero di ridere. Martha sembrava ancora più furiosa, e Lily aveva incrociato le braccia sul petto e sul suo viso era dipinto un accenno di sorriso.
"Scusami, Lily."
Era forse la prima volta che Martha vedeva Sirius in imbarazzo.
"Non fa niente." Rispose Lily con una punta di imbarazzo.
"Erano carine davvero, Lily." Commentò James.
"E non erano davvero affaracci tuoi, Potter."
"Nel caso non lo avessi notato, Evans, io ho una passione per gli affaracci altrui. Soprattutto se si tratta di mutande."
"Lo avevo notato, si." Rispose lei, scendendo dal letto.
"State litigandovi i vestiti per Natale?" chiese Sirius, spostando lo sguardo da un baule all'altro.
"Si, ma James, sei davvero sicuro che non-"
"Non disturbate, Martha. Smettila di chiederlo. I Potter hanno accolto me come un figlio quest'estate, e ..."
James lo fermò con un gesto. Con una falcata, salì sul letto di Martha, in piedi, come lei, e le accosto la bocca all'orecchio. Poi, urlò: "SONO DAVVERO SICURO!"
Martha si coprì l'orecchio e si buttò sul letto ridendo. "Tu sei pazzo, Potter! Credo di essere diventata sorda!"
"Oh." Esclamò Sirius. "Quindi posso insultarti liberamente quando fai domande così idiote?"
"NO!" rispose lei. E questa volta, gli lanciò un reggiseno viola. Lui lo prese al volo e lo tenne in mano come se fosse maledetto.
"Questo è tuo?" chiese, dopo pochi secondi.
"Sì!" rispose lei.
"Allora lo tengo." Rispose, e, come se niente fosse, se lo mise in tasca.
"No, tesoro, dai, poi non posso più mettere le mutande uguali ..."
"Non puoi mettere le cose diverse?" chiese James, guardandola come se fosse pazza.
"Le cose?" chiese Lily, che teneva ancora le braccia incrociate sul petto.
"Pezzo sopra e sotto."
"No, naturalmente!" rispose Martha come se fosse davvero ovvio, rimettendosi in piedi.
"Perché no?"
"Metti caso che succeda qualcosa e mi debbano spogliare, che figura ci faccio con le mutande viola e il reggiseno diverso, perché il tuo amico mi ha rubato il reggiseno viola?!"
"Si, James." Esclamò Sirius. "Metti caso che un troll la violenti nel bagno insieme a Mirtilla Malcontenta, che figura ci farebbe?" poi estrasse il reggiseno dalla tasca e lo fece roteare come fosse una fionda.
"Certo, perché sia Mirtilla che il troll farebbero caso alla biancheria che ..."
"POTTER! BLACK!" tuonò una voce dall'ingresso del dormitorio.
Sirius si rimise il reggiseno di Martha in tasca e scorse la professoressa McGranitt a pochi metri da loro.

"Siete in guai seri!" 


Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro