CAPITOLO 19
MARGHERITA
Quando Lorenzo risale in macchina mi dice-Ora ti porto fuori a pranzo
- No, non fa niente- dico, non voglio si prenda il disturbo.
- E offro io- aggiunge.
Lui avvia il motore della macchina e io non protesto più perché so che faremo comunque quello che dice lui. Accende la radio.
- Ascolta quello che vuoi-mi dice.
Cambio canale alla ricerca di una canzone che mi piace quando sento una canzone che amo. Bellezza incanto e nostalgia di Alessandra Amoroso.
Le mie speranze navigavano la via
sulle note di quella canzone
scritta da noi due,
rimirando all’alba un’emozione
che non perderò mai più.
- Ti prego canta questa canzone con me, è stupenda- dico
- Non so le parole- mi risponde.
- Non ci credo!
Lui sospira e inizia a cantare, è un leggermente stonato, ma non importa.
-Mi culla ciò che poi sarà
bagnato di malinconia.
Bellezza, incanto e nostalgia.
Mi perdo nell’ostilità
che non mi ha fatto stare lì
e mi ha costretta a dire addio.
Cantiamo assieme tutta la canzone e mi diverto un sacco.
-Non sapevo che fossi così intonata.
- Diciamo che me la cavo.
- Oltre all'attrice dovresti fare anche la cantante avresti successo .
Scoppio a ridere.
- Ti ha mai detto nessuno che sei un grande bugiardo?- chiedo.
- No, perché io dico sempre la verità
- Certo- dico sarcastica.
- Cosa vorresti insinuare?
- Niente- dico ridacchiando - Com'è che un duro come te conosce le canzoni di Alessandra Amoroso?
- Ho una cuginetta che l'adora e mi fa sempre ascoltare le sue canzoni.
- Devi farmela conoscere perché pure io amo Alessandra Amoroso, l'ho sempre seguita da quando è entrata ad Amici.
- Siete uguali allora.
- Quanti anni ha tua cugina?
- Quindici.
- Ed è normale o come te?
- Io sono normale!
- Non proprio- dico per prenderlo in giro.
- Cos'ho di anormale?
- Sarebbe una lista lunghissima.
- Fammi qualche esempio .
- I tatuaggi, i vestiti, l'aria da duro quando in realtà sei tutto il contrario. Sono convinta che tu in realtà non sei così e quando sei con gli altri fingi di essere qualcun'altro.
- Forse hai ragione- dice lui dopo un'attimo di silenzio.
- Come sempre- dico per scherzare.
LORENZO
- Allora aiutami a cambiare- le dico serio.
- Ma io non ho mai detto che non mi piaci così
Le sorrido. Questa ragazza è davvero speciale peccato che vuole solo essere mia amica, io vorrei altro da lei.
Parcheggio al ristorante e scendiamo dalla macchina. Le prendo una mano e l'accompagno all'interno. Appena ci sediamo al nostro tavolo e apriamo i menù le dico- Prendi tutto quello che vuoi.
- Grazie, ma non sei obbligato a pagare anche per me.
- Lo so che non sono obbligato, ma io pago comunque anche per te.
- Perché sei sempre così carino con me?
Perché per me sei speciale.
- Non lo so
MARGHERITA
Appena risaliamo in macchina dopo aver pranzato mi suona il cellulare. È Clara, mia cugina. Non la sento da tanto, ma siamo sempre andate molto d'accordo noi due.
- Ti dispiace se rispondo?- chiedo a Lorenzo
- No, fai pure.
- Ciao Cla, come stai?- le chiedo.
- Ciao Marghe, ho una sorpresa per te-mi dice con un tono allegro.
- Lo sai che io amo le sorprese.
- Sono alla stazione centrale, sono venuta a trovarti.
- Davvero? Sono contentissima- rispondo allegra.
- Puoi venire a prendermi in stazione o prendo un taxy?
- Vengo io, ma devi aspettare mezz'oretta- dico
- Allora ti aspetto anche perché non ho molti soldi- mi dice Clara.
- Non vedo l'ora di rivederti.
- Anche io
Riattacco e dico a Lorenzo- Mia cugina è venuta a trovarmi ora mi aspetta in stazione .
- È da tanto che non la vedi?
-Da mesi, mi accompagni a casa? Devo prendere la macchina per raggiungerla in stazione.
- Ti porto direttamente in stazione, non è meglio?
- Non voglio sfruttarti troppo- dico.
- Ma va! A che stazione è?
- Quella centrale.
- Andiamo, un quarto d'ora o al massimo venti minuti siamo là.
Sorrido felice di aver trovato un amico.
Quando arriviamo in stazione io mi guardo attorno alla ricerca di Clara. Quando la vedo le vado in contro seguita a ruota da Lorenzo e l'abbraccio stretta.- Ciao Cla! È un sacco che non ci vediamo.
- Marghe, mi sei mancata molto.
- Anche tu- le rispondo.
- Pensavo che saresti arrivata più tardi- mi dice.
- Ho avuto un passaggio dal mio taxista personale- dico indicando Lore.
- Ciao, sono Lorenzo. Eravamo appena usciti dal ristorante quando hai chiamato, così le ho dato un passaggio- spiega lui.
- Io sono Clara
- Forza signorine, vi accompagno a casa, sarete stanche- dice Lorenzo
- Grazie Lore- dico sorridendo.
Ci incamminiamo verso la macchina di Lorenzo. Lui carica la piccola valigia di Clara nel baule e io mi siedo davanti.
- Cantiamo un'altra canzone?- propongo ridendo.
- Quale?- risponde Lore.
- Adesso scegli tu- dico.
- Poiché tu adori Alessandra cantiamo una sua canzone- risponde lui.
- Amore puro- propone Clara.
Cantiamo a squarciagola tutta la canzone stonando leggermente. Finita quella ne cantiamo un'altra, non smettiamo finché non arriviamo davanti a casa mia.
- Eccoci arrivati- dico. Clara scende dalla macchina e apre il baule.
- Vengo a prenderti domani mattina- mi dice Lorenzo prima che pure io possa scendere.
- Perché?- chiedo.
- Devi aiutarmi a mettere a posto quello che abbiamo comprato oggi- risponde lui come se fosse ovvio.
- Scusa, ma non posso devo passare tutta la giornata con Clara- non posso passare troppo tempo con lui.
- Allora vieni un altro giorno- mi dice.
- Ti mando un messaggio per dirtelo.
- Va bene.
- Grazie Lore.
- Per cosa?
- Per il pranzo e per il passaggio.
- Figurati- risponde e mi si avvicina e mi schiocca un bacio sulla guancia.
- E questo cos'era?- chiedo sorpresa.
- Un bacio
- Lo avevo capito anche da sola.
- Era per dirti che ti voglio bene .
- Che tenerone- dico prendendolo in giro.
- Anche io voglio un bacio- mi dice porgendomi una guancia. Appoggio le mie labbra sulla sua guancia e la sua corta barba mi punzecchia leggermente.
- Devi farti la barba- dico.
- Stamattina non avevo voglia.
- Male, ora vado perché Clara mi aspetta.
- Va bene, ciao.
- Ciao- dico scendendo dalla macchina e raggiungo mia cugina.
- Forza entriamo.
- Carino il tuo ragazzo.
- Lorenzo non è il mio ragazzo, siamo solo amici- dico.
- Certo, dicono tutti così!
- Guarda che è la verità- dico aprendo la porta.
- Va bene, ti credo!
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