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°Capitolo Ventuno°

Canzone d'ispirazione: "Bad Day" di Daniel Powter

Alzarmi dal letto è sempre una tragedia, specialmente stamattina che fa più freddo del solito.
Vorrei rimanere a letto per dormire tutto il giorno come un ghiro, ma oggi non posso. Ho un esame molto importante e non posso mancare, altrimenti lo devo rimandare a febbraio e sinceramente non ho più voglia di studiare.
Ho già studiato fin troppo in questi giorni e ora sono pronta a togliermi questo peso.

Mi faccio coraggio e decido di alzarmi dal letto, per andare verso la finestra per controllare le condizioni meteorologiche.
Oh, è incredibile: c'è la neve e la cosa mi fa rimanere senza parole.
La cosa è piuttosto rara, visto che in Sicilia fa leggermente più caldo rispetto al Nord Italia.
Vabbè, vorrà dire che mi coprirò come un eschimese per andare in università.

Vado in cucina e faccio colazione molto velocemente.
Oggi sono sola in quanto mio padre e Mara sono già al lavoro mentre i miei fratelli, per loro fortuna, sono a casa da scuola per via della neve.

Dopo aver fatto colazione vado a vestirmi, cercando di coprirmi il più possibile e mettendo anche gli scarponcini da montagna .
Mentre li indosso, ridacchio ricordandomi di una figuraccia che avevo fatto quando andavo al liceo: stavo salutando il ragazzo che mi piaceva e andandogli incontro, gli ero scivolata addosso.
Si era persino fatto una bella risata con i suoi amici e solo ora, capisco perché mi aveva detto che era meglio rimanere soltanto amici.
A proposito di amore e di sentimenti, sto cercando di dimenticarmi di Christopher, anche se non nego che ogni tanto lo penso ancora.

Presto passerà tutto questo.

Prima di uscire di casa faccio una piccola sosta in bagno e con grande sorpresa, noto una bella macchia di sangue sulle mutande.
Ecco, ci mancavano pure le mestruazioni.

Questa non ci voleva!

Sono costretta a darmi un veloce ricambio delle mutande per non farsì che non si noti nulla.

Come odio queste improvvisazioni!

Una volta fatto inizio a dirigermi velocemente alla stazione, facendo attenzione al ghiaccio.

Mi dirigo al solito binario per andare a Catania e noto che non c'è moltissima gente.
Forse, a causa della neve, si saranno ritirati tutti in casa.
Secondo me è un po' esagerato: non è mica la fine del mondo.
Sinceramente va bene così: almeno ci saranno più posti liberi sul treno.
Dovrebbe arrivare tra venti minuti e nel frattempo, cerco di ripassare gli appunti.

Sento il suono della stazione che, di solito, usano per annunciare l'arrivo di un treno: immagino che dovrebbe essere qui a momenti.
"Il treno regionale diretto a Catania Centrale è stato cancellato, a causa di uno sciopero nazionale. Ci scusiamo per il disagio."

Ma come?

Ecco tra neve, ciclo mestruale e treno cancellato: può andare peggio di così?
E adesso come faccio con l'esame?
Posso solo fare una cosa: quello di rimandare, anche se so già che la professoressa mi odierà a morte per questo.

Durante il tragitto di ritorno a casa avviso Veronica che oggi non verrò in università per tutti i casini che ho avuto e come al solito, immagino che risponderà tardi.
Almeno l'ho avvisata.
Che rabbia: questa giornataccia non mi ci voleva proprio e sarà meglio che la passi dormendo tutto il giorno.

Arrivata a casa, vengo "accolta" da Giada e Guglielmo che sono in cucina a fare colazione e che litigano, come al solito.
Non li sopporto più e con il fatto che oggi è il primo giorno di ciclo, mi verrebbe voglia di insultarli.
Meglio che lascio perdere.
Questa giornataccia appena iniziata e non vedo l'ora che finisca.

Sto per chiamare la professoressa di cardiologia per avvisare lo spostamento dell'esame quando...

"Preparati, ti porto io in università! 😉"
È un messaggio di Martino.

Come faceva a saperlo? Sicuramente glielo avrà detto Veronica.

"Ti ringrazio, Marty. Non voglio che ti disturbi"

"Perché dovresti essere un disturbo per me?"

"Ma non devi andare al lavoro?"

"Ho chiesto un'ora di permesso, stai tranquilla. Ci vediamo tra poco!❤"

Martino mi stupisce sempre di più.
Io non so cosa mi trattenga dal fatto di non provarci con lui, anche se penso di avere una ragione.
Forse è la paura di soffrire oppure non ho ancora accettato che la mia storia con Christopher sia finita.
Scuoto la testa per scacciare i brutti pensieri e controllo la mia situazione.
Sono perfetta così, tanto devo solo andare a fare l'esame e non fare una sfilata per Roberto Cavalli.
Bene, ora non mi rimane altro che aspettare Martino e nel mentre mi rimetto a ripassare gli appunti.

"Scendi. Sono sotto casa! ;)"

Appena leggo il messaggio di Martino, esco subito.
Tra meno di un'ora, devo fare questo esame e ringrazio al cielo che c'è Martino che mi sta aiutando.
Salgo in auto e Martino mi sorride.
«Buongiorno Marty»
«Buongiorno Dile! Dai, partiamo!» dice, per poi accendere il motore .
Ora mi sento meno ansiosa, rispetto a prima.

«Tutto ok?» mi chiede Martino, mentre sto ripassando tutti gli appunti.
«Così,così. Devo fare questo esame importante, sono agitata e ho anche il ciclo mestruale: insomma, un casino...» ribatto.
«Non preoccuparti, andrà tutto bene...»
«Dici?»
«Oh, sí... Ne sono sicuro»

Io gli sorrido e sento che mi sta venendo una gran voglia di baciarlo.
No, non posso farlo. Noi siamo solo amici.

«A proposito, grazie per il passaggio...» bisbiglio.
«Di nulla. Mia sorella mi ha detto dell'esame e non ho esitato neanche un attimo...»
Martino è proprio da ammirare.
È un ragazzo molto premuroso, quello che non era Christopher.

Christopher...

Solo a pensare quel nome mi fa battere il cuore, ma allo stesso tempo me lo spezza.
La verità è che non ho ancora accettato quello che è successo e mi manca, ma allo stesso tempo so di non meritarmi quello stronzo.

«Diletta?»
«Eh?» rispondo, scuotendo la testa.
«Ti vedevo un po' pensierosa... A cosa pensi?»
«A niente...»
È più forte di me.
Io credo sempre di riuscire a nascondere la tristezza quando, in realtà, non ci riesco.
«Sicura? Te lo leggo in faccia che sei un po' triste...»
«No, non sono triste. Sono solo un po' agitata per l'esame, tutto qui...» mento.
Non mi piace mentire, ma non ho scelta.
Lo faccio per far sì che Martino non si preoccupi di me e ora è meglio che continuo a ripassare.
Questo esame è molto più importante di un cuore spezzato.

Appena arrivati davanti all'università, Martino parcheggia la macchina.
Lo ringrazio per l'ennesima volta per il passaggio e gli do anche un veloce bacio sulla guancia.
Martino mi fissa con uno sguardo dolce.
È la prima volta che lo guardo da così vicino e inizia a piacermi seriamente.
Sento che sta per succedere qualcosa di nuovo.
Le sue labbra stanno per avvicinarsi alle mie e stranamente mi sento benissimo.
Non sto neanche pensando a Christopher.

BIP!

Un potente clacson di auto ha rovinato questo tragico momento che si era creato e sono un pó dispiaciuta.
«Caspita, si è fatto tardi... Devo andare a fare questo maledetto esame...» confabulo, per poi scendere dall'auto.
«Fammi sapere, poi, com'è andata...» ribatte Martino, sorridendomi.
Io gli faccio il gesto di approvazione e corro subito all'interno dell'università.
Ce l'ho fatta, ringraziando al cielo.

Nel primo pomeriggio chiedo a Mara un passaggio per andare a casa. Questo dolore mestruale è davvero odioso, specialmente il primo giorno.
Ho provato a prendere un moment, ma non mi fa effetto. Ho proprio bisogno di sdraiarmi e magari, di farmi una bella dormita.

Appena arrivo a casa, mi scaldo l'acqua per metterla nella borsa d'acqua calda e mi dirigo in cameretta.
Mi sdraio sul letto e posiziono la borsa d'acqua calda calda verso la zona delle ovaie.
Sembrerebbe che il dolore stia diminuendo piano, piano.
Nel mentre, guardo un punto fisso e penso a una cosa: a quello che è successo stamattina con Martino.
Noi siamo solo amici e ci stavamo per baciare e ancora non me ne resto a capacitare.
La vera domanda è: Sto iniziando davvero ad avere una cotta per Martino? E se fosse solo una situazione che ho creato per dimenticarmi di Christopher?

Chiaramente io lo amo ancora, ma lui non più o, forse, non mi ha mai amata.
Due lacrime rigano il mio viso ed è meglio per me che chiudo gli occhi e che mi metta a dormire, almeno dissolvo tutta questa confusione che ho per la mente.

Quando mi sveglio, è quasi sera.
I dolori mestruali non li ho più, ma mi sento ugualmente uno schifo.
Sarà meglio che vado a farmi una bella doccia, almeno mi rigenero un po'.
Dopo la doccia, decido di andare a mettere qualcosa tra i denti. Ho proprio una fame da lupi, proprio oggi che ho il ciclo.
Mi preparo soltanto un bel bicchiere di latte caldo e un panino con la nutella.
Alla faccia di chi dice che la nutella fa schifo. Io la mangerei sempre, se solo non facesse ingrassare.
«Come stai?» mi chiede Mara, entrando in cucina.
«Va un po' meglio...»
«Bene, dai. Ho visto che sulla La7 ci sono le repliche delle puntate di Grey's Anatomy...»
Mmmh, quasi quasi mi rivedo qualche puntata di Grey's Anatomy, anche se l'ho visto troppe volte.

Quando ritorno in cameretta, accendo la tv.
Riesco a riconoscere immediatamente la puntata : è una delle puntante più belle che io abbia mai visto.
Si tratta di quando Derek deve scegliere tra Addison, la moglie odiosa anche se molto bella, e Meredith.
Le frasi di Meredith mi fanno quasi piangere e mi chiedo come faccia Derek a non accorgersi che lei è davvero innamorata di lui.
Mah.

Alla prima pausa di pubblicità, do' una veloce occhiata al cellulare.
Mi accorgo solo ora di avere un casino di messaggi e in effetti, non lo guardo da oggi pomeriggio.
Quindi, decido di leggerli:

"Hey, stai meglio?"
È Veronica.

"Ciao Dile. Com'è andato l'esame?"
È Martino.

"Ciao. So che non vorrai più sentirmi, ma ho il dovere di darti delle spiegazioni.
Hai ragione ad essere arrabbiata con me perché dovevo essere da te, ma ho avuto un problema familiare abbastanza grave.
Mia madre ha avuto un attacco di ictus e ho dovuto prendere il primo aereo per l'Australia.
Sono tornato soltanto due giorni fa e se non ti ho scritto prima, è perché ho avuto tanta paura che ti arrabbiavi. Spero che tu riesca a capirmi e quindi, a perdonarmi."
È di Christopher.

È ritornato ancora.
Sento il cuore che mi batte e mi viene anche da sorridere, ma i ricordi mi fanno notare che lui mi ha fatto soffrire e che ho passato un Capodanno di merda per colpa sua.
Non so se rispondergli oppure no.
Meglio che non ci penso.
Voglio godermi il finale della puntata di Grey's Anatomy, poi se ne parlerà.

Finito la puntata , il mio pensiero va a quel messaggio di Christopher.
Mi ha reso felice, ma al contempo mi ha procurato molta rabbia.
Lui mi ha trascurato in tutto questo tempo e mi chiedo quanto sia sincero quel messaggio.

Rispondo oppure no?

Ci ho pensato, devo rispondergli.

"Oh, guarda chi si fa sentire... Pensavo che ti fossi smarrito all'aeroporto di Catania. Sparisci per due settimane e ora il coraggio di ricontattarmi. Ti odio Christopher!"
"Amore mio, non fare così. Sono state due settimane terribili per me. Mia madre ha rischiato di morire e sono stata accanto a lei. Ho dormito tutte le notti in ospedale per stare vicino a lei, persino a Capodanno."

Una parte di me si sta intenerendo, ma sono ancora su tutte le furie.
Ho la sensazione che mi stia prendendo per il culo.

"È andata davvero così?"
"Sì, amore: te lo giuro. Perché avevi qualche dubbio a riguardo?"
"Certo. Ho persino pensato che ti divertivi a scopare con altre ragazze"
"No, quello mai. Quando ero in Australia, non facevo altro che pensarti e a volte, mi mettevo piangere perché mi mancavi troppo"

Il mio stomaco si sta restringendo e il mio cuore inizia a battere molto più forte di prima.
No, stavolta non deve vincere lui.

"Io non so se crederti ancora oppure no. È già la seconda volta che ti comporti così. Io ti odio"
"E io ti amo... Come la mettiamo?"

Sono tornate ancora tornate le farfalle nello stomaco.
No, non voglio innamorarmi ancora di lui.
Io mi merito di meglio.

"Allora, non mi credi?"
"No"
"Guarda qui, almeno hai la prova che non ti prendo in giro"

Poco dopo, Christopher mi manda delle foto che riguardano la sua città, un corridoio di un ospedale e di un suo selfie, insieme a una ragazza e che sorridono vicino a una signora su un letto di ospedale.
Mi domando chi sia quella ragazza.
Il mio stomaco inizia a bruciarsi dal nervoso e inizio a pensare che sono ancora gelosa di lui.

Diletta, è inutile che fai l'arrabbiata... Tu lo ami ancora...

"Chi è quella ragazza?"
"È mia sorella..."
"Sembrate molto intimi, però..."
"Lo siamo, infatti. Io e mia sorella abbiamo un bellissimo rapporto..."

Mi rendo conto di esagerare e di volerlo perdonare, ma ho tanta voglia di metterlo sulle spine, proprio come ha fatto lui con me.

"Ora ci credi?"

Sono davvero combattuta.

"Diciamo di sì, ma voglio del tempo per riflettere."
"Mi dispiace tanto. Io ti ho ferito e non ne vado orgoglioso. Pensaci amore: io non ti deluderò più, promesso."

Dovrei essere incazzata a morte e avere il desiderio di ucciderlo, ma non ci riesco: sto piangendo perché mi è mancato troppo e perché mi rendo conto che lo amo ancora, nonostante tutto.

"Ci penserò su. Ora vado a letto, buonanotte."
"Buonanotte piccola...❤"

Se prima ero confusa riguardo a lui, ora penso di non avere più dubbi. Ho voglia di dare un'altra chance a Christopher ma prima deve soffrire, così potrà capire quello che ho passato per lui.

Vedremo come va...

- Spazio Autrice -

Eccomi qua con il mio nuovo capitolo! Che ne pensate?
È meglio Martino o Christopher per Diletta? Fatemelo sapere con un commento qui sotto!
Al prossimo capitolo!

Alessandra

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