°Capitolo Undici°
Canzone di ispirazione: "Mi manchi" di Fausto Leali.
I giorni passano e la mia vita da universitaria, per quanto possa essere dura, mi soddisfa.
Il rapporto con Veronica e Giorgio migliora sempre di più e ovviamente non scordo mai le mie amiche di sempre, ci si vede sempre appena c'è un sabato libero, visto che siamo tutte impegnate tra studio e lavoro.
Per quanto riguarda il mio rapporto con Christopher, penso che sia diventato il motivo per cui vivere davvero.
Vorrei tanto che pensasse di vedersi Dal vivo, ma continua a dirmi che, forse, si può fare per Natale.
Spero davvero che succeda...
Stamattina appena arrivo all'università, do un'occhiata alla bacheca che mi avvisa che il 7 novembre, ho il mio primo esame del primo semestre.
Questo significa notti insonni e nervosismo alle stelle.
Vabbè, per il momento non ci penso e adesso mi dirigo al corridoio ove c'è la macchinetta del caffè. Io, Veronica e Giorgio abbiamo un rituale prima di iniziare le lezioni: berci il nostro caffè.
«Buongiorno!» esclamo sorridente ai due ragazzi.
Loro si voltano e agitano la mano per salutarmi allegramente .
«Bonjour!» dice Veronica, facendomi una smorfia buffa.
Inserisco le monetine e ordino il mio caffè d'orzo macchiato. Buono come sempre, poi condividerlo in ottima compagnia, è molto piacevole.
«Oh, ragazzi! Ho appena visto la bacheca e ho l'esame è il 7 novembre, e voi?» chiedo.
«Il 10...» dice Giorgio, atteggiandosi come fosse un personaggio di una serie TV.
Più lo guardo, più mi convinco che assomiglia davvero a George O'Malley.
Una volta gliel'ho pure detto e lui dice che effettivamente adora quel personaggio, essendo un fan accanito di Grey's Anatomy.
«Anch'io ho l'esame il 7....» reclama Vero.
«Ah sì, a che ora?»
«Alle 10:00, il tuo?»
«Alle 9:30... Ho una paura...»
«Ma no ragazze, non dobbiamo avere paura. Noi ce la faremo...» ribatte Giorgio, cercando di incoraggiarci.
In effetti, ha davvero funzionato.
Non mi devo preoccupare, andrà tutto bene. In fondo ho ancora due settimane di tempo per studiare tutti gli appunti del primo mese.
Mancano ancora dieci minuti all'inizio delle lezioni e li spendiamo tra chiacchierare, pettegolezzi scherzando su tutto, fino a quando non giungono le nove.
Verso le due e mezzo, all'ora di pranzo, decido di lasciare università per concedermi qualche ora di studio per l'esame in arrivo. Purtroppo, devo saltare le lezioni pomeridiane e per gli appunti, non mi devo preoccupare: me li passerà Veronica.
Mangio velocemente un trancio di pizza in un piccolo bar, che si trova lì vicino all'università e mi rifugio in biblioteca, così posso riuscire a studiare in pace senza essere disturbata dalla vita movimentata che c'è in casa mia.
Finisco di studiare alle 5 meno un quarto. Questa giornata è giunta al termine.
Non sembra, ma l'università ti stanca e anche fin troppo.
Prendo il mio solito treno e guardo fuori dal finestrino, pensando a Christopher.
Mi viene da sorridere perché se adesso sono felice, è grazie a lui ma allo stesso tempo, mi rattrista.
Lui non è qui.
Non posso abbracciarlo, non posso toccarlo, non posso sentire il profumo della sua pelle, non posso baciare quelle belle labbra che ha e non posso rimanere incantata a quegli occhi blu come l'oceano. Insomma, non posso viverlo.
Mi manca tantissimo la sua presenza fisica e a volte, il dolore è talmente forte che quasi mi uccide.
"Hey amore...❤"
Provo così a scrivergli per non pensare a quel sentimento negativo.
Arriverà il giorno in cui smetteremo di mandarci cuoricini su WhatsApp e che ci abbracceremo, ascoltando i nostri cuori che battono forte dalla gioia.
"Ciao piccola, finalmente questa giornata è finita... Sono stanco morto, tu?"
"Sto iniziando a studiare per l'esame che ho tra due settimane. Ho tanta paura..."
"No, piccola mia... Tu ce la farai come sempre...❤"
"Il tuo ottimismo è la qualità che amo..."
"Grazie amore... ❤"
È inutile che continuo a dirmi che sono infatuata: io sono davvero innamorata di questo ragazzo.
In questo momento, avrei davvero tanta voglia di andare a Roma per passare un'intera notte con lui, facendomi coccolare fra le sue braccia .
Spero davvero che per Natale riesca a venire...
Arrivata a casa, sento delle voci in cucina.
Le riconosco: Sono i miei nonni.
Che bello, era da quasi un mese che non li vedevo.
Appena mi avvio in cucina per salutarli, loro si avvicinano per abbracciarmi e mi sento meglio. Se prima in treno mi sentivo triste e impaurita per l'esame in arrivo, ora mi sento accolta e amata.
Mi siedo un attimo in cucina, chiedendo il motivo della loro visita e mi raccontano di essere ospiti a cena, perché vogliono festeggiare insieme a noi un grande evento: il loro settantesimo anniversario di matrimonio.
Caspita, settant'anni sono tanti e mi chiedo come abbiano fatto sopportarsi, ma capisco anche che il loro amore è proprio vero.
Altro che le coppiette di oggi, che litigano per motivi stupidi e che si lasciano dopo poche settimane.
Come invidio l'amore dei miei nonni...
Quando siamo tutti a cena, la nonna ci racconta i momenti più belli passati con il nonno e io provo a immaginare come sarebbe la storia tra me e Christopher tra moltissimi anni, quando saremo sposati e che, quindi, avremo anche i figli e poi, nipoti.
Ah, sarebbe fantastico...
«Diletta?» mi chiama mia nonna, facendomi interrompere il mio sogno ad occhi aperti.
Io scuoto la testa e cerco di ritornare nella realtà.
«Tutto bene, tesoro?» mi chiede Mara.
«Sì, sì... Sono solo molto stanca. Sai, oggi ho studiato parecchio per l'esame...» ribatto, dicendo una bugia bianca.
«Quale esame?» chiede mio nonno.
«E' il primo esame del primo semestre...»
«Ce la farai...» dice mio padre, incoraggiandomi.
« E il fidanzatino l'hai trovato?» mi domanda mia nonna .
«Ehm... No» mento.
Vorrei tanto raccontare che sono felicemente fidanzata con il ragazzo più fantastico che io abbia mai conosciuto, ma ho tanta paura di essere giudicata per il fatto che ci siamo conosciuti in chat.
Per ora evito di dirlo, visto che saranno anche capaci di ricordarmi che è pericoloso conoscere gente sconosciuta su internet e mi dà fastidio, quando lo ripetono spesso perché mi fanno sentire una bambina.
Meglio una bugia bianca che mi salva il culo, piuttosto che domande da tribunale.
La cena prosegue con tanto di torta e alcune foto insieme ai nonni, che festeggiano il loro fantastico traguardo.
E' davvero stupendo, anche se mi mette un po' di malinconia.
Vorrei tanto davvero che tutto questo succedesse anche a me, avendo qui il mio Christopher.
La sua mancanza si fa sempre sentire e non posso farne a meno.
Verso le undici di sera i miei nonni vanno via , ringraziandoci per aver passato un anniversario fantastico.
Sono contenta per loro.
Do' la buonanotte a tutti e mi rifugio in camera mia.
Controllo il telefono e vedo che Christopher non mi ha più scritto da questo pomeriggio. Forse starà ancora studiando, però poteva scrivere almeno un messaggio.
D'altronde, posso capire che studiare per un esame universitario non sia così facile.
Gli scrivo velocemente un messaggino della buonanotte e vado a letto, e in men che non si dica son già sprofondata nel mondo dei sogni.
- Spazio Autrice -
Eccoci qua alla fine del capitolo...
Aspettatevi di tutto, succederà di tutto! ;)
Spero che abbiate gradito il nuovo capitolo e fatemi sapere! Al prossimo capitolo!
- Alessandra -
https://youtu.be/M4LgHI3wnDc
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