ºCapitolo Quindiciº
Canzone d'ispirazione: "Liquefy" dei The Servant
Da quando io e Christopher ci sentiamo anche su Skype, ci stiamo rendendo conto che il nostro rapporto si sta consolidando sempre più.
Ogni giorno è sempre così bello, ma la cosa migliore , però, è che mi ha confidato che a Capodanno, forse, riuscirà a venire qui a Catania.
Già me lo immagino: entreremo in un ristorante galante. Io e lui in veste elegante e le mie amiche ci salutano in lontananza , sorridendoci, e facendo i rispettivi complimenti per la bella coppia che siamo.
Io sarò contenta e orgogliosa di avere un uomo vero accanto a me.
«Signorina?» mi chiama il professore di Cardiologia, facendomi risvegliare da un mio ennesimo sogno ad occhi aperti.
«Le ricordo che siamo all'università, non a letto...» mi rimprovera il professore.
Io mi ricompongo e cerco di seguire la sua noiosa e lunga lezione.
Non vedo l'ora che finisca!
Io, Veronica e Giorgio ci ritroviamo a pranzo, sempre a commentare la mattinata trascorsa .
«Sapessi quanto lo odio quello...» esclamo ai miei due amici.
«Già, le sue lezioni fanno da ninna nanna...» interviene Veronica.
«A me non sembra male...» ribatte Giorgio con un'aria leggermente sognante.
Giorgio è diventato strano da quando ha conosciuto le mie amiche. E' più allegro, più positivo e ha iniziato persino a canticchiare.
Chissà cosa gli passa per la testa a quel ragazzo...
«Sei strano in questo periodo, Giorgio...» azzardo a dirgli.
«Strano?»
«Sì, non fai altro che canticchiare, sei cosi distratto ...»
«Non ho nulla... Sono soltanto molto positivo ultimamente...»
Qualcosa mi dice che la positività sia a causa di qualcuno.
Credo proprio che si stia innamorando. Infatti, ora che ci penso, ricordo che aveva accennato di trovare Anastasia molto carina, quindi, il collegamento ci potrebbe stare.
«Giorgio, ora ho capito tutto...» affermo.
«Capito, cosa?»
«Non fare il finto tonto... Tu sei innamorato»
«Innamorato, io? No, figurati!» risponde, cercando di nascondere qualcosa.
«Sì, certo e allora che ne pensi di Anastasia?»
Ecco, come non detto, appena ho pronunciato quel nome, Giorgio è diventato rosso come un peperone. Ora ho la conferma di ciò che pensavo.
«Ok, mi avete scoperto: non diteglielo, mi vergogno molto...»
«Perché dovresti avere vergogna?»
«Perché magari non sono il suo tipo ideale, magari è fidanzata o peggio ancora, potrebbe essere lesbica...» blattera Giorgio.
Io e Veronica ridiamo per le sue ipotesi e successivamente, tranquillizzo Giorgio, dicendo che Anastasia è etero e single e che deve provarci nella vita non si può mai sapere.
Sembra avercela fatta e dopo pranzo, facciamo una breve passeggiata nei corridoi dell'università, prima che iniziano le lezioni pomeridiane.
Le lezioni finiscono al solito orario e sono sempre più stanca.
Ci vorrebbe soltanto una cosa, per farmi sentire più carica : Christopher.
Durante il giorno ci sentiamo soltanto tramite sporadici messaggi, visto che siamo entrambi impegnati con l'università. Invece alla sera, possiamo decidere di fare una videochattata su skype oppure fare una lunga chiamata al telefono.
Solo le uniche soluzioni che abbiamo essendo distanti.
"Ciao amore, come va? Stasera videochat o chiamata?"
Scrivo così al mio Christopher, mentre il treno sta partendo da Catania.
Lui risponde subito dopo, dicendomi che stasera ci vediamo su Skype e che non vede l'ora di vedermi.
Eh già, anch'io non vedo l'ora...
Eccoci qua al nostro appuntamento su Skype.
Sono sempre così emozionata, proprio come la prima volta.
Più ci vediamo, più penso che il nostro rapporto diventi magico. Sento davvero di volere un futuro con lui.
Lo so ancora non ci siamo mai visti dal vivo, ma sono pienamente convinta che lui è la persona giusta per me.
Ecco lui mi sta videochiamando e io accetto, ma stavolta abbiamo deciso che useremo anche la voce per parlare, visto che sono sola in cameretta.
«Ehi, piccola...»
«Ehi...» ribatto, imbarazzata.
«Che hai fatto oggi?»
«Solite cose...»
Ti ho pensato, ti ho sognato ad occhi aperti e ti ho amato...
Anzi, ti amo già da adesso.
«Invece, io oggi ti ho pensato...»
Ecco che mi viene da sorridere, come sempre. Sembro una cazzo di ebete, ma non posso farci niente: lui riesce sempre a farmi sorridere, anche quando sono stanca.
«Se fosse lì, ti bacerei...»
Ora divento anche rossa in faccia, oltre che a sorridere di più.
Mi lascio così trasportare dalle sue dolci parole.
«Ti vorrei qui con me, amore mio...» sussurro.
«Sarà molto presto...»
«Sì, ma quando?»
«A Capodanno, amore...»
COSA? COSA? A CAPODANNO?
« Amore, scusami, ma ho capito bene... A Capodanno sarai qui a Catania?»
«Sì, piccola...»
Mi parte un gesto da esaltazione e avrei voglia di urlare, ma non posso: c'è tutta la mia famiglia che mi potrebbero scoprire.
Non posso credere che questo sogno stia diventando realtà...
«Sei felice?»
«Tantissimo...»
Christopher mostra uno dei suoi più bei sorrisi e ho fitta al cuore.
E' così bello...
«Lo sai che ti amo, vero?» mormora, facendomi innamorare di lui sempre di più.
«Anch'io...»
Una mezz'ora dopo, chiudiamo la videochat per l'arrivo del suo coinquilino e nonostante ciò, continuo a essere cosi felice per la notizia che mi ha dato.
Mi alzo dalla sedia per andare a preparare il necessario per il giorno dopo all'università, quando...
«Ecco perché sei così stranamente felice...» afferma mia sorella Giada, appoggiata sul cornicione della porta che mi fissa sorridendo, come se fossi nei guai.
Oh merda, sono stata scoperta... E adesso come mi giustifico?
«Non è come pensi...» reclamo, sperando di convincerla.
«Ma dai, e come mai vi siete detti "ti amo"?»
«Siamo soltanto amici e ce lo diciamo per affetto...»
Lei mi guarda,sconcertata.
«Dopo tutto, lo fai anche tu con le tue amiche, no?»
«Sì, certo... loro sono ragazze, però. A me sembra che, dal tono di voce, eravate fidanzati...»
Ecco, ora sono chiaramente in trappola: o dico la verità oppure invento una marea di cazzate, rischiando di annegarmi sempre più nelle mie bugie.
«Lo ammetto, Giada... E' il mio ragazzo...»
«Evviva! Ho indovinato!» grida.
«Sssh! Non voglio che nessuno lo sappia ...» le intimo, zittendola.
«Certamente...» risponde, facendomi un sorriso poco promettente.
Non mi fido molto di Giada. La conosco molto bene: dice di saper mantenere i segreti, poi è la prima che va a dire tutto e perciò, in questo momento non mi sento tanto tranquilla.
Prima di andare a letto, vado a salutare mio padre e Mara che sono seduti sul divano.
Mio padre mi guarda e mi fa un mezzo sorriso.
Che cosa sarà mai successo?
Non vorrei che quella pettegola di Giada avesse raccontato già tutto.
«Diletta, siediti...» ordina mio padre.
Io mi siedo, impaurita di avere un giudizio negativo sulla mia storia con Christopher.
Sono pronta a tutto, persino a ricevere una bella ramanzina.
Mio padre fa un leggero sospiro, fissandomi e confesso di avere un pò di paura.
«Figliola, ormai, sei diventata una donna ed è anche giusto che tu abbia un fidanzato, che inizi a provare nuove emozioni, nuove esperienze. Sono molto felice per te, ma mi sento il dovere di chiederti una cosa...»
«Dimmi, papà...»
«Non ti dimenticare mai della tua famiglia. Noi, nel bene e nel male, ci saremo sempre per te, un fidanzato chi lo sa. Te lo dico per il fatto che voglio ricordarti che i tuoi nonni sono stati di grande aiuto, quando tua madre se n'è andata. Ricorda sempre: la famiglia è tutto.»
Le parole di mio padre mi fanno quasi piangere dalla commozione, ma non c'è ombra di dubbio sul fatto che la famiglia sia più importante di Christopher.
Fanno parte dello stesso sentimento che si chiama "amore", ma quello che provo per la mia famiglia è differente, rispetto a quello Christopher.
Mi alzo dal divano e abbraccio fortemente il mio padre, in segno di gratitudine .
Sono davvero felice che lui abbia affrontato l'argomento "Fidanzato" con molta calma e comprensione. Mi aspettavo domande da tribunale, con le solite stupide raccomandazioni e magari anche , una bella discussione accesa . Invece no, non è successo niente e va bene così.
Ora potrò vivere questa storia con molta serenità e Christopher potrà conoscere i suoi suoceri e i suoi cinque cognati.
Ammetto che la scena mi diverte tanto, immaginando pranzi giganti e tante domande, ma per il momento vediamo come andrà il nostro primo incontro a Capodanno.
Non vedo l'ora che che arrivi Capodanno...
- Spazio Autrice -
Eccomi qua e scusate per il ritardo.
Ci sono giorni in cui sono impegnata al massimo e magari, non riesco maco ad avere il tempo per me stessa.
Spero sempre che la storia vi piaccia, ma non temete: la storia continuerà e vedrete dei colpi di scena incredibili! ;)
Al prossimo capitolo!
- Alessandra -
https://youtu.be/GZc7eCcyIbY
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