Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 43

Mark
Non posso credere a quanto sta accadendo, ha preso l'iniziativa, spiazzandomi completamente e inizio a pensare che probabilmente anche lei prova qualcosa per me, ma poi i dubbi prendono il sopravvento, mandandomi ancora più in confusione. Adesso devo smetterla di pensare sempre al peggio e godermi il momento, prima che possano vederci. Stringo le mie braccia intorno al suo corpo e la spingo verso il muro, baciandola con passione e come se fosse l'ultima volta. Le accarezzo la schiena e mi lascio trascinare da quel bacio che desideravo da troppo. Vorrei che il tempo si fermasse in questo preciso istante, lei mi dà forza vitale ed io ne sono attratto in un modo assurdo, che non so spiegare. Le poso una mano sul seno e stringo delicatamente, mentre la mia eccitazione cresce a vista d'occhio. Devo fermarmi, non posso commettere un errore così stupido, a pochi metri ci sono i miei genitori e se ci vedessero sarebbe un casino. Mi allontano dalle sue splendide labbra, senza avere scelta e noto la delusione sul suo viso, dopodiché abbassa lo sguardo verso il pavimento, imbarazzata. Quando fa così è ancora più bella e la sua innocenza mi fa diventare pazzo.

«Ragazzi, cosa fate in quest'angolo?» chiede mio padre con un sorriso smagliante.

Cazzo, è spuntato dal nulla ed è ubriaco, fortuna che mi sono fermati in tempo.

«Nulla.» rispondo prontamente e mi allontano da lei.

«Emy, mi concedi un ballo?» chiede in modo teatrale, mentre fa un inchino.

Lei ridacchia e afferra la sua mano. Si allontanano insieme ed io mi sento improvvisamente vuoto. Quando questa festa sarà conclusa le dirò tutto, non posso più aspettare e poi quel sogno della scorsa notte voleva dire qualcosa, ne sono sicuro.

Emily
Mi sono divertita tanto con Bryan, ha lasciato che bevessi qualche bicchiere di vodka alla fragola e adesso sento di poter conquistare il mondo. È una sensazione fantastica e tutto sembra meno complicato, ora capisco perché Mark beva così tanto. Quando l'ho baciato, mi sono sentita un po' in colpa per la sua ragazza, ma ora non me ne frega niente e potrei fare molto di più, l'alcol mi dà molta forza e gli ormoni sono alle stelle. Bryan e Cindy hanno già tagliato la torta e ora stanno ballando a ritmo di musica caraibica, ignorando tutti gli invitati, me inclusa. Mark è sparito di nuovo, ma stavolta non sembra importarmi, mi sento bene, mentre ballo da sola. L'unica pecca sono queste scarpe, mi stanno massacrando i piedi e potrei schiantarmi al suolo da un momento all'altro, ma ribadisco che non mi importa. Mi fermo un attimo per riprendere fiato, dopodiché decido di andare verso il tavolo degli alcolici, voglio bere solo un altro shottino, poi smetterò, lo giuro. Ti stai rendendo ridicola! Sta zitto, qui sono tutti ubriachi e di certo non faranno caso a me. Sto per versare il liquido nel bicchiere, quando qualcuno me lo impedisce, strappando la bottiglia dalla mia mano.

«Basta, hai bevuto abbastanza.»

Ma io questa voce la conosco. Mi volto alla mia sinistra e vedo Mark. Perché spunta sempre nei momenti meno opportuni, proprio come il mio amato Gollum?

«Dammela, ne ho bisogno.» mi lamento.

«Sembri un'ubriacona.» mi prende in giro.

«Non sono affari tuoi.»

Mi avvicino a lui per recuperare la bottiglia ma non me lo permette e la fa cadere sul pavimento, riducendola in mille pezzi.

«Ops.» ghigna.

«Tu sei matto.» ridacchio.

«Davvero? Quella ubriaca sei tu.»

«Non sono ubriaca.» rido ancora.

«Oh, sì.»

«No.» metto il broncio. «Tornatene dalla tua ragazza.» gli do una piccola spinta e cerco di oltrepassarlo, ma afferra il mio polso e noto la sua espressione divertita, come se stesse guardando un clown. «Solo perché credi di essere irresistibile, non vuol dire che tu lo sia.» borbotto, irritata per i suoi sguardi invadenti. «Anche se...» mi mordo il labbro e non stacco gli occhi da lui. «mi piaci, da morire.» Chiudi quella dannata boccaccia. Ho solo detto la verità, cosa vuoi? Oh, no, gli ho detto che mi piace. Continua a fissarmi, ma stavolta in modo serio e sembra che ci sia rimasto di stucco. D'un tratto mi trascina fuori dal locale e ci ritroviamo nei parcheggi. «Dove mi porti, fa freddo.» mi lamento.

«Ti piaccio?» mi chiede, guardandomi negli occhi, ma non so cosa dire. «Allora?»

«Sai, una volta ti ho detto che ti amo.»

Sta zitta, rimbambita! Porto entrambe le mani sulla bocca e lo fisso con gli occhi sgranati. Oddio, cosa mi sta succedendo, non riesco a fermare le parole, come se il mio corpo fosse stato posseduto da chissà quale entità. È l'effetto dell'alcol, porca miseria, perché ho bevuto tanto? Mi sento come se potessi dirgli ogni cosa, senza dovermi preoccupare delle conseguenze.

«Tu... mi ami?» chiede a disagio.

«Sì!» Porca miseria! «Cioè, no! Cacchio...» mi poggio contro una macchina e tiro un lungo respiro, evitando il suo sguardo. Quel bacio mi ha scossa e anche montato la testa, per non parlare della quantità di alcol che ho nel corpo, è colpa sua. Vorrai dire tua, sei stata tu a berlo. Mark afferra nuovamente la mia mano e continua a trascinarmi come un sacco di patate, mentre l'aria fredda mi sfiora la pelle, facendomi rabbrividire. Pochi secondi dopo, ci ritroviamo nella sua macchina e non so come ho fatto ad entrarci, visto i giramenti che sto avendo con tutto quel correre. Accende i riscaldamenti e si volta nella mia direzione. «Perché mi guardi in questo modo?» chiedo con aria divertita.

«Anche io te l'ho detto.» dice, confondendomi. «Quant'è difficile... forse avrei dovuto bere, in questo modo sarebbe stato tutto più semplice.»

«Esatto, mi sento proprio bene, sai?» sghignazza e scuote la testa in senso negativo. «Sembra tutto così bello... anche tu, sei ancora più bello.» Ancora? «Ops.»

«Ti amo, Emy.»

Mi volto di scatto nella sua direzione e lo fisso incredula. Sono troppo ubriaca oppure l'ha detto sul serio? Resto a bocca aperta e l'unica cosa che riesco a fare è scoppiare a ridere. Porca miseria, sei messa proprio male. Hai ragione, mi ha detto che mi ama e lo trovo divertente. Cacchio, mi ama?

«Dai, sii serio.» ridacchio in modo nervoso.

«Non sono mai stato più serio in vita mia.» mi guarda con insistenza.

Smetto di ridere e sento che mi manca il respiro.

«Puoi spegnere i riscaldamenti?» chiedo, respirando a fatica.

Una strana sensazione di calore mi avvolge e mi rendo conto di aver bisogno d'aria.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro