4. Arianna
Dopo aver conosciuto Gioele ero decisamente più tranquilla. Mi era sembrato un bravo ragazzo ed era simpatico, al contrario di ciò che mi aveva detto Marta. Certo, aveva l'aria dello sfigatino, ma non mi interessava minimamente il suo aspetto.
Ero rimasta colpita dalla sua statura, era più alto di quanto immaginassi: almeno una trentina di centimetri più di me e io non ero di certo bassa. Mi piacevano i suoi capelli neri e ricci, gli davano un'aria simpatica e mettevano in risalto gli occhi verdi. Ero convinta che non sarebbe potuto capitarmi di meglio.
-Dove eri finita? - mi chiese Anna quando rientrai in classe dopo l'intervallo. Di solito stavo in sua compagnia.
-Ti spiego dopo- separai il mio banco dal suo e presi un foglio a protocollo a righe.
La prof di inglese, la Rossi, entró in classe e inizió immediatamente a distribuire le verifiche. Appena lessi le domande mi tranquillizzai, ero in grado di rispondere più o meno bene a tutte. Mi misi subito all'opera, cercando di concentrarmi su Beowulf e sulla storia inglese. Ad un certo punto sentii un calcio sotto la sedia. Guardai la prof, ma era troppo impegnata a farsi gli affari suoi, così mi girai verso Anna sperando di non essere beccata.
-La cinque? - sussurró con aria implorante.
Alzando gli occhi al cielo controllai sul mio foglio quale fosse la domanda e le comunicai la risposta. Per fortuna la prof non si accorse di nulla. Le suggerivo volentieri perchè anche lei mi aiutava quando ne avevo bisogno. Era solidarietà fra compagne di banco.
-Grazie! Ti adoro- sussurró lei.
La prof alzó lo sguardo dal libro che stava leggendo e io mi affrettai a tornare a scrivere per non destare sospetti. Quando consegnai ero abbastanza ottimista sul risultato. Non sarebbe potuta andare meglio.
-Ora mi dici dov'eri finita?- chiese Anna quando riunimmo i banchi.
Annuii- La Riva sostiene che io debba prendere ripetizioni in matematica. Oggi mi ha presentato un ragazzo che mi darà una mano.
-Ah, pensavo qualcosa di più interessante. Almeno è carino?- commentó lei.
-È simpatico e strano, ma in senso buono ovviamente.
-Ho capito, è brutto.
Ma perché tutti dovevano giudicare in base all'aspetto? Preferii ignorare il commento e presi il libro di storia. Quel giorno doveva interrogare, ma poiché io avevo già un voto potevo permettermi il lusso di non stare attenta dato che non ne avevo voglia. Inizii a divagare con la mente.
Mancava davvero troppo all'estate e io ero già stanca di stare a scuola, non vedevo l'ora di andare in quarta.
-A che pensi? Hai l'aria distratta, sei offesa con me?-mi chiese Anna.
-Offesa? Per cosa?- chiesi.
-Perché ho detto che quel ragazzo è brutto.
-Gioele?
-Quindi ha un nome.
-No, non mi sono offesa, perché dovrei?- ero confusa.
Lei alzó le spalle e io decisi di ignorarla. Certe volte preferivo restare sola coi miei pensieri a farmi compagnia. Presto anche l'ora di storia finì e finalmente era giunta l'ora di tornare a casa. Non ne potevo più di stare rinchiusa fra le mura della scuola.
Raggiunsi Marta e Andrea in stazione: noi tre tornavamo sempre a casa assieme.
-Ho conosciuto Gioele, non è male- dissi.
-Bene- commentó Andrea.
-Domani iniziamo con le ripetizioni.
-Dove vi trovate?- si informò Marta.
-Non lo so, dopo gli mando un messaggio-non mi era proprio venuto in mente e mi sentii stupida all'idea. Avevamo pensato a tutto tranne che a quello.
Appena arrivai a casa spiegai a mia madre che la prof aveva intenzione di farmi prendere ripetizioni da Gioele. Lei fu entusiasta all'idea quasi quanto la Riva, sosteneva fosse un'ottima idea. Dopo pranzo mi rinchiusi in camera con la scusa dei compiti, ma in realtà mi buttai sul letto ad ascoltare un po' di musica. Misi la riproduzione casuale e la prima canzone che partì fu Tenerife sea di Ed Sheeran.
And all of the voices surrounding us here
They just fade out when you take a breath
Just say the word and I will disappear
Into the wilderness
Should this be the last thing I see
I want you to know it's enough for me
'Cause all that you are is all that I'll ever need
Ascoltai la musica per quasi un'ora, quando finalmente decisi di alzarmi dal letto mandai un messaggio a Gioele: "Ciao! Domani dove ci incontriamo per le ripetizioni?".
Non avevo proprio voglia di iniziare a studiare, ma dovevo farlo così iniziai dalla materia che preferivo: fisica. Finii in fretta fare i pochi problemi che aveva lasciato la prof di compito, erano molto facili. Chiusi il libro e controllai il telefono. Gioele mi aveva risposto.
"A casa mia o in biblioteca, scegli tu".
Gli risposi che avrei preferito andare a casa sua. Io in biblioteca proprio non riuscivo a concentrarmi: troppe persone, troppi libri, troppe distrazioni.
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