Venerdì pomeriggio sono in camera mia a studiare per la verifica di scienze, quando sento bussare alla porta.

-Avanti- Mi aspetto di trovarmi davanti Paolo o Serena, perciò mi ritrovo parecchio sorpresa quando scopro che è Alessandro.

-Che vuoi?- ero nel bel mezzo di un esercizio di chimica e non ho voglia di starlo a sentire.

Alessandro si siede sul mio letto e mi guarda con la solita aria strafottente-Gioelino, hai niente in contrario se chiedessi di uscire alla tua amichetta?

-Stalle alla larga

Mi sembrava strano che non avesse ancora tirato in ballo l'argomento. Ha mantenuto la parola più a lungo di quanto immaginassi.

- Perché? Visto che non le hai ancora chiesto di uscire con te deduco che tu non sia interessato a lei. Io di certo non mi farei sfuggire un bocconcino come quello se ne avessi l'occasione.

Mi sforzo di ignorare il modo in cui ha chiamato Ari. Un "bocconcino". Che idiota.

-Ari non è quel genere di ragazza - ribatto.

-Che genere?

-Quelle che si fanno fregare da te e dalle tue paroline dolci.

-Bha, io non ci giurerei. Sono tutte uguali. Dicevi la stessa cosa di Giulia.

-No, ti sbagli- Arianna, non è come Giulia. Lei è diversa. Deve esserlo.

-Allora posso o no?

-Ti ho già detto di no- ripeto.

-Perché?

-Perché è mia amica

-La vuoi tutta per te?

-Non sono affari tuoi - la voglio, ma non per il suo stesso motivo. Io voglio stare con lei perché sono innamorato di quella ragazza, lui perché desidera il suo corpo.

-Ho capito, la vuoi tu. Visto che le hai messo gli occhi addosso prima di me ti lascio qualche giorno di vantaggio, ma se non ti svegli allora sarà la mia prossima ragazza. Intesi?

-No, Arianna non si merita un trattamento del genere. Per favore lasciala perdere.

-No, te l'ho già detto. Lo sai che io non cambio idea tanto facilmente.

Purtroppo ne sono consapevole.

-Siamo cugini, siamo parenti. Dovremmo andare d'accordo. Io e Paolo siamo buoni amici, lo stesso vale per tua sorella. Noi cugini siamo molto uniti escluso te. Pure tu potresti fare parte del nostro gruppo se non fossi così odioso con noi.

-Pensi davvero che mi importi qualcosa far parte del vostro club di sfigati?

-Si, tu sei solo geloso. Ecco perché ci tratti così.

-Geloso, e di cosa? - finge una risata.

-Del fatto che tu sia sempre escluso, qualsiasi cosa facciamo.

-Certo

-Da picccolo eri simpatico, sai? Mi piaceva giocare con te. Ma da quando hai iniziato ad andare alle superiori sei cambiato. In peggio.

-Mi sono stancato di sentire tutte le tue stronzate. Me ne vado. Ricorda: ti lascio alcuni giorni- si alza dal letto e si avvicina all'uscita.

Lo guardo in cagnesco senza ribattere.

-Ciao ciao sfigato- Alessandro esce dalla stanza sbattendo la porta dietro di se.

Perché deve essere così odioso? Non deve assolutamente avvicinarsi ad Ari, non deve farla soffrire, non deve succederle la stessa cosa che è capitata a Giulia, non me lo perdondrei. Lui mi ha messo in guardia, devo fare qualcosa prima che sia troppo tardi.