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Capitolo 14

La settimana passò in fretta e finalmente arrivò il tanto amato sabato, mentre il resto degli studenti si rilassava Tris, Luke e Chiara si rigiravano nei rispettivi letti tentando di prendere sonno.

Tutti e tre avevano lo stesso pensiero fisso in testa, la morte di Giorgia, il motivo era abbastanza semplice, quella notte, l'anno prima, la ragazza era morta.

I tre non riuscivano a non pensare a quella maledetta sera, a Giorgia che prendeva la macchina, in perfetta sobrietà, salutando tutti con la promessa di rivedersi il giorno seguente, promessa che però non era mai stata mantenuta.

Le colpa poteva essere, secondo quelli che avevano letto dell'accaduto al giornale, del destino, secondo i giudici della ragazza, secondo gli amici di Giorgia dell'altro autista. Indipendentemente dalla causa, ciò che era successo non cambiava di una virgola, la loro amica non c'era più.

Quella sera la loro comitiva aveva deciso di fare una festa in onore del compleanno di uno di loro, tutti accettarono, Giorgia compresa. Quasi tutti erano ubriachi, tranne la ragazza che aveva sempre preferito rimanere sobria. Dopo che la festa fu finita Giorgia decise di prendere la macchinetta e di ritornare a casa, ma a casa non ritornò mai più.

Una macchina le andò contro, l'altro conducente se la cavò con qualche ferita, ma per Giorgia non era stato lo stesso, quando l'ambulanza arrivò per la ragazza era già troppo tardi.

Tris tentò di andare avanti, alla fine decise semplicemente di smettere di pensarci facendo credere a se stessa di averla superata, ma dalla sua reazione non appena controllò che giorno era sul calendario si capiva facilmente che aveva solo finto che non le importasse niente.

Theo, Blaise e Pansy avevano tentato, inutilmente, di parlarle, ma la ragazza non aveva la più minima intenzione di uscire dalla camera.

Draco invece era andato a cercare Luke per tentare di avere una qualche spiegazione, ma da quello che gli aveva detto il prefetto dei tassorosso Luke era nella stessa situazione dell'amica.

I ragazzi decisero di andare a distrarsi e di non pensare a Tris per un po', la ragazza rimase a dormire per tutta la mattinata ma all'arrivo della sera cercare di non pensarci era diventato davvero impossibile.

Tris si avviò verso il dormitorio tassorosso senza farsi vedere da nessuno. Pronunciò la parola d'ordine e si diresse verso il dormitorio maschile per cercare la stanza di Luke.

Vide il cognome Anderson su una porta e decise di bussare.

- Vi ho detto di andarvene.- disse Luke.

- Luke sono io, Tris.- rispose la ragazza.

Dopo aver aspettato un po' si ritrovò davanti Carla davanti.

- Entra.- le disse lei quasi sussurrando, aveva gli occhi gonfi e il mascara colato. Tris non se lo fece ripetere due volte.

Trovò Luke sul letto in lacrime, non lo vedeva in quello stato dal funerale della sorella.

Giorgia e Luke avevano un rapporto bellissimo, Luke era il suo "protettore" e non si allontanava dalla ragazza nemmeno per un secondo.

A Carla si spezzava il cuore vedendo il ragazzo così, non riusciva a fare nulla per aiutarlo e si sentiva in colpa per questo.

- Tu come ti sei sentita quando lei è morta?- chiese Luke rivolto a Tris.

Le due ragazze notarono immediatamente che Luke non riusciva a dire il nome della sorella, Tris si sentì cadere il mondo addosso poiché ci aveva messo mesi a far capire a Luke che non usare il nome della sorella non l'avrebbe riportata indietro.

- Semplice, mi sentivo come se non fosse vero, forse ancora è così. Per me Giorgia è ancora in quella macchina, pronta a tornare a casa.- disse Tris. Luke e Carla annuirono, era evidente che per tutti e tre la situazione era la stessa.

- Ho un'idea ma non so quanto potrebbe fare schifo.- disse Carla dopo aver riflettuto a lungo su un modo per aiutare Luke. Tris la guardò come per spronarla a continuare.

- Potremmo chiedere a Silente di lasciarci andare alla sua tomba, insomma per andarla a salutare e renderci conto che non tornerà mai a casa.- disse abbassando la testa aspettandosi una pessima reazione da parte di Luke.

- Non credo che la situazione possa peggiorare ulteriormente quindi andiamo a chiederlo.- disse Luke.

I tre si avviarono verso l'ufficio di silente e trovarono davanti Piton che gli fece cenno di entrare.

Nell'ufficio c'erano Harry, Hermione e Ron, in condizioni normali Tris avrebbe indagato sulla loro presenza da Silente a quell'ora di notte, ma in quel momento la ragazza aveva altre priorità.

- Di cosa avevate bisogno?- chiese Silente.

- Abbiamo il bisogno di andare fuori da Hogwarts, motivi personali.- Silente fece cenno di no con la testa ma prima che il vecchio preside iniziasse a parlare il professor Piton lo bloccò.

- Se mi permette, le condizioni dei ragazzi sono davvero pessime, credo che abbiano bisogno di questa cosa.- disse Piton ottenendo il primo sorriso della giornata da parte di Beatrice.

Silente gli diede il consenso e i tre si ritrovarono in breve tempo in un cimitero babbano, davanti alla tomba di Giorgia.

Carla e Tris decisero di allontanarsi un po', per lasciare il giusto spazio a Luke, entrambe rimasero in silenzio, non trovando un argomento decente su cui parlare.

Quando Luke ebbe finito arrivò il turno di Carla e dopo di lei quello di Tris.

La ragazza si avvicinò alla tomba, toccando la foto dell'amica come se fosse ancora lì con lei.

- Ehy Giorgia, se ci sei, se esiste qualcosa dopo la morte forse in questo momento mi stai guardando e starai pensando a quanto io sia scema a parlare con una tomba. Ti voglio bene, non te l'ho mai detto esplicitamente ma te ne voglio un mondo. Mi sono fidanzata, lui si chiama Draco ed è carinissimo, sono sicura che se lo conoscessi lo adoreresti. Sei la migliore amica che io abbia mai avuto, non ti dimenticherò mai, tu non dimenticarti di me per favore. E aspettami lì, quando saremo di nuovo insieme potremmo finalmente tornare a divertirci. Mi manchi davvero tanto.- disse lei interrompendosi per scoppiare nuovamente a piangere, si sentiva una stupida a parlare con una tomba, ma era l'unico modo per stare vicino alla migliore amica e questo le faceva versare litri di lacrime.

- Perché te ne sei andata da quella festa? Perché non sei rimasta? Perché mi hai lasciato qui da sola? Sei la persona migliore che il conosca perché te ne sei andata? Non te lo meritavi, ci dovevo essere io su quella macchina al posto tuo.- continuò a dire con il viso coperto di lacrime.

Sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla, la ragazza si girò e vide Piton, il professore infatti era venuto con loro per ordine di Silente che voleva tenere protetta Beatrice il più possibile.

- So cosa si prova a perdere una migliore amica e so che non è bello, ma di sicuro ora è in un posto migliore.- disse lui.

- Non c'è un posto migliore, lei è morta e basta.- disse Tris continuando a piangere.

- Lei non è morta e basta, lei è sempre lì con te, la porti nel tuo cuore e probabilmente ora ti sta guardando orgogliosa, sei una ragazza forte Beatrice, non lasciarti abbattere.- disse il professore.

Tris nel mentre si era calmata, ma si era fatto davvero tardi quindi era ora di tornare, dopo un ultimo saluto all'amica i ragazzi rientrarono ad Hogwarts.

- Dormiamo insieme come ai vecchi tempi?- chiese Carla, i due annuirono e entrarono nella camera di Luke, si misero tutti e tre sul letto e si addormentarono in poco tempo.

La loro amicizia era fatta così, magari non passavano ogni secondo insieme, ma quando uno aveva bisogno gli altri due accorrevano senza problemi. Avevano sempre affrontato tutto insieme ed erano consapevoli del fatto che avrebbero continuato a farlo, fino alla fine.

ANCHE QUESTO CAPITOLO è FINITO

allora questa roba è un po' tratto dalle mie emozioni il che significa che è fatto male perchè io non sono capace ad esprimerle

domande

piaciuto il capitolo?

avete tirato qualche lacrima o siete insensibili come me?

la canzone che ho ascoltato oggi si chiama: spiegazione della mia prof di francese

E ORA UN PO' DI ROBA SU DI ME ANCHE SE NON VE NE FREGA UN CASPIO: la mia migliore amica (viva) si chiama giorgia, la mia saga preferita è divergent

VE SE AMA FINO AD UN CERTO PUNTO SENNò QUALCUNO NON FACCIO NOMI MI SGOZZA

- GIULIA

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