Era una sera di fine luglio e Beatrice stava in camera sua a scriversi con un ragazzo. Le arrivò un messaggio dalla sua migliore amica, Carla, che le chiedeva di uscire. Beatrice però le diede buca, il motivo non lo sapeva nemmeno lei, ma quel giorno si sentiva davvero strana come se stesse per succedere qualcosa di importante.

Mentre pensava a ciò il campanello della porta suonò, lei scese di corsa pensando che fosse il padre che era tornato da lavoro. Non appena aprì la porta però si ritrovò davanti un uomo che non conosceva quindi la richiuse immediatamente. L'uomo bussò nuovamente ma Beatrice non aveva la più minima intenzione di aprirgli, poteva essere un ladro, anche se quale ladro busserebbe mai alla porta della casa che vuole derubare.

- Cerco Beatrice Black.- urlò lui quando si accorse del fatto che  Beatrice non avrebbe mai aperto. La ragazza dal canto suo rimase scioccata, nessuno l'aveva mai chiamata Black, forse quell'uomo conosceva la sua famiglia? Senza pensarci due volte gli aprì immediatamente la porta. L'uomo entrò in casa e Clary uscì immediatamente dalla cucina, l'espressione felice della madre si tramutò immediatamente in una preoccupata.

- è arrivato il momento Clary.- disse l'uomo.

- Se non vi dispiace ovviamente potete dirmi che diavolo sta succedendo?- chiese Beatrice che aveva già iniziato a perdere la pazienza.

- Siediti Beatrice.- le disse la madre.

- Possiamo aspettare Adam oppure?- chiese nuovamente Clary rivolta all'uomo che era nel loro salotto.

- Mi dispiace Clary, non abbiamo tempo.- disse l'uomo sedendosi sul divano.

- Il mio nome è Remus Lupin, e sono il tuo padrino Tris.- La ragazza rimase scioccata da quella rivelazione, milioni di cose le passavano per la testa, perchè non l'avevano cercata? perchè si erano ricordati di lei solo ora? e soprattutto perchè aveva il desiderio contrastante di uccidere e abbracciare quell'uomo?

Tutti i dubbi che avevano caratterizzato la sua infanzia tornarono a galla, le notti passate a piangere con la paura di essere solo un enorme sbaglio.

- Ho 15 anni, 15 anni in cui potevi cercarmi, sarai il mio padrino sulla carta ma non nella vita quindi esci immediatamente da questa porta ed esci dalla mia vita come hai fatto per 15 anni.- urlò la ragazza con la faccia bagnata dalle lacrime.

- Beatrice per favore ascoltalo.- disse la madre.

- Tu lo sapevi? E non mi hai detto nulla? - disse Tris stavolta rivolta alla madre.

- Tris siediti e lascia che si spieghi.- disse Clary. Tris si sedette controvoglia, voleva capire.

- Tuo padre si chiama Sirius e tua madre si chiamava Rose...- iniziò a dire Remus. Raccontò a Beatrice del mondo magico, di come era sopravvissuta all'attacco dei mangiamorte e di come nessuno ne sapeva nulla. Delle ricerche che avevano fatto per ritrovarla e del suo rapporto con il padre.

- Em si divertente, quindi io sono una strega, tu sei un mago e io sono sposata con Harry Styles dico bene?- 

- Chi è Harry Styles? è un bravo ragazzo?- chiese Remus sorridendo.

- Provami che sei un mago.- disse Beatrice alzandosi in piedi scioccata dal fatto che il suo padrino non conosceva Harry Styles. Remus non se lo fece ripetere due volte, sollevò la bacchetta e fece levitare Beatrice in aria. Beatrice dal canto suo rimase a bocca aperta non appena pioggiò i piedi per terra.

Suo padre entrò in quell'esatto momento, guardò la moglie con uno sguardo triste e successivamente spostò lo sguardo verso l'uomo che gli avrebbe portato via la figlia.

Clary e Adam erano due maghinò che avevano avuto il coraggio di distaccarsi dalla famiglia e andare a cercare più fortuna nel mondo babbano e, tenendo conto del fatto che ora gestivano uno dei brand di moda più famoso del paese, ci erano riusciti più che bene. Avevano anche adottato una ragazza poichè purtroppo Adam era sterile e ora avevano una famiglia perfetta.

Perfetta fino a quando un loro amico di infanzia non venne a casa loro per avvisarli della vera natura della figlia, ricordandogli che la traccia sarebbe ricomparsa ai suoi 15 anni e che lui sarebbe dovuta andarla a prendere per portarla nel mondo a cui apparteneva. 

Inizialmente Clary si riufiutò, ma quando Remus le spiegò che Beatrice poteva essere l'unica salvezza per il mondo magico decisero di fare come diceva lui.

Clary aveva già preparato da tempo la valigia a Beatrice, dicendole che sarebbero andate in vacanza ad agosto e che aveva bisogno di vestiti, in realtà era semplicemente a conoscenza del fatto che a breve la figlia sarebbe andata via.

- Beatrice, vai a prendere la valigia, tu e Remus dovete andare.- disse la madre controvoglia. Tris ritornò al piano di sotto in poco tempo, salutò i genitori con la promessa di rivedersi tra poco.

- Tris, dammi il braccio.- disse Remus pronto a smaterializzarsi. Tris fece come gli aveva detto e in poco tempo si ritrovò in un'altra strada. Remus la portò fino ad una casa e le fece leggere un biglietto.

Tris non credeva ai suoi occhi, due case si spostarono e ne apparse un'altra nel mezzo, si avviò spinta da Remus verso la casa che era appena apparsa e suonò il campanello. Remus si mise davanti a lei non appena la porta si aprì.

- Amico mio da quando sei diventato un ritardatario? La riunione è cominciata un'ora fa.- disse l'uomo ridendo.

- Ho avuto un leggero contrattempo Felpato.- rispose lui ridendo e spingendo in avanti Beatrice.

Il sorriso di quell'uomo iniziò a bagnarsi di lacrime, riconobbe immediatamente la figlia, così simile a lui con qualche tratto della madre.

- Beatrice?- domandò come per avere la conferma del fatto che tutto ciò non era solamente un sogno ad occhi aperti.

- Papà?- rispose lei con le lacrime agli occhi, felice del fatto che ciò che aveva sognato per anni era finalmente diventato realtà.

Beatrice si lanciò immediatamente nelle braccia del padre, in un abbraccio caldo e protettivo. Sirius promise a se stesso che non avrebbe lasciato andare la figlia mai più, si staccò dall'abbraccio e la condusse in casa.

ECCO A VOI IL SECONDO CAPITOLO REVISIONATO, PER TUTTI COLORO CHE HANNO INIZIATO ORA LA STORIA STO FACENDO UNA REVISIONE DI TUTTI I CAPITOLI PERCHè CRESCENDO è CRESCIUTO ANCHE IL MIO MODO DI SCRIVERE E I PRIMI CAPITOLI NON MI PIACCIONO PIù QUINDI VI CHIEDO SCUSA PER L'ENORME DIFFERENZA TRA I CAPITOLI GIà REVISIONATI E QUELLI CHE STO ANCORA REVISIONANDO

VE SE AMA

- GIULIA