1.
Ehilà, questa è la mia prima one shot ed è leggermente più lunga del solito, ma spero che la apprezzerete comunque e mi lascerete qualche commento per sapere cosa ne pensate, ne sarei molto felice.
Di questa storia troverete anche una versione in inglese (ENGLISH VERSION ON MY ACCOUNT), nel caso la preferiste. Detto questo, buona lettura :)
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Me ne stavo seduta sul mio incasinato letto ad una piazza e mezza, leggendo un libro che in realtà nemmeno mi interessava, quando sentii un insolito rumore provenire dalla mia finestra, perciò, con un po' di timore, afferrai la mia vecchia mazza da baseball e andai a controllare cosa stesse succedendo.
- Dio, Michael! - sospirai, sollevata. - Mi hai spaventata a morte! -
Il mio ambiguo migliore amico, Micheal, aveva scalato l'albero di fronte alla mia finestra e ora se ne stava lì davanti a me ad aspettare che lo lasciassi entrare.
- Scusa, Shay, non era mia intenzione. - sorrise, scavalcando la finestra senza il minimo problema. - Spero tu non abbia intenzione di colpirmi con quella. - asserì, indicando la mazza che avevo in mano.
- Dovrei farlo, idiota! Che diavolo ci fai qui? È tipo l'una di notte e domattina devi partire per il tour europeo! -
Esatto, Michael era il chitarrista dei 5 Seconds Of Summer, la nuova band che stava facendo impazzire la maggior parte delle adolescenti australiane.
Conoscevo tutti loro sin dall'infanzia, siccome Luke Hemmings, il cantante, era stato per un po' il mio vicino di casa e, anche quando si era trasferito in un nuovo quartiere, eravamo rimasti ottimi amici.
Mi aveva anche presentato gli altri membri della sua band e io mi ero immediatamente avvicnata a Michael, finché non era diventato letteralmente il mio migliore amico.
Osservai il ragazzo con i capelli blu che se ne stava nel bel mezzo della mia stanza in attesa che rispondesse alla mia domanda.
- Noi siamo migliori amici, vero? Posso fidarmi di te e tu mi vuoi bene. - asserì, con fare nervoso.
- Certo, perché me lo chiedi? -
- C'è una cosa... C'è una cosa a cui sto pensando da un po'. - mormorò, osservando le sue scarpe. - Shay, la prima volta dovrebbe essere con qualcuno di cui ti fidi e a cui tieni, giusto? -
Spalancai gli occhi per la sorpresa. - Stai parlando di sesso, Mikey? -
- Si, esatto. - annuì, arrossendo visibilmente.
- Hai trovato qualcuno di speciale e vorresti dei consigli? - gli domandai, con un sorriso affettuoso.
Lui arrossì ancora più violentemente. - No, Shay, io stavo pensando... Stavo pensando che forse noi due potremmo... -
- Aspetta... Tu vorresti che la tua prima volta fosse con me? - domandai, quasi urlando per la sorpresa. - Io non so niente del sesso, è anche la mia prima volta. - sussurrai, ormai quasi nel panico.
- È proprio per questo che voglio che sia con te. Significherebbe qualcosa per entrambi e non ci sprecheremmo per qualcuno che non tiene realmente a noi. - sentenziò, avvicinandosi un pochino.
Stava davvero succedendo?
- Non lo so, Michael, non sarebbe... Strano? -
- Suppongo che lo sia sempre. - ridacchiò nervosamente.
- E non cambierebbe le cose tra di noi? Mikey, sei il mio migliore amico e non voglio rovinare tutto solo per paura di non trovare qualcuno che mi ami abbastanza da meritare di essere la mia prima volta. - feci qualche passo incerto verso di lui.
- Ci renderebbe ancora più uniti. Un modo diverso di essere uniti, più intimo. - disse, dolcemente.
Lo osservai per qualche secondo, osservai i suoi grandi occhi verdi pieni di speranza e mi avvicinai, stringendo le braccia intorno ai suoi fianchi e nascondendo il viso nel suo petto. Immediatamente, lui ricambiò il mio abbraccio, strofinando il naso sui miei capelli. E quello, quello fu il momento in cui annuii.
- Si? - domandò, staccandosi un attimo per guardarmi negli occhi.
- Si, Mikey, anch'io voglio che la mia prima volta sia con te. -
Ed era vero. Lui era il mio migliore amico e mi conosceva meglio di chiunque altro al mondo.
Un enorme sorriso si aprì suo suo volto, ma ben presto si trasformò in uno imbarazzato.
- Quindi cosa dovremmo... Ahem, cosa dovremmo fare? - domandò, grattandosi il collo.
Presi un profondo respiro e poi mi alzai in punta di piedi per raggiungere le sue labbra, facendole combaciare timidamente con le mie.
- Si, penso che questo sia un buon inizio. - ridacchiò, tirandomi più vicina a lui e connettendo nuovamente le nostre labbra per un bacio più profondo, questa volta. La sua lingua scivolò lentamente all'interno della mia bocca per incontrare la mia, e il bacio divenne affamato.
Baciare Michael era strano, ma allo stesso tempo sembrava giusto.
Mi tirò su in modo che allacciassi le gambe ai suoi fianchi, così da potermi stendere gentilmente sul letto e posizionarsi successivamente su di me.
- Sei sicura? - domandò, e io annuii nuovamente, rivolgendogli un sorriso d'incoraggiamento.
- Hai un... Uhm... Un... Sai no, - borbottò, arrossendo violentemente. - un preservativo. -
Arrossii a mia volta. - Oh, non... Non è necessario, prendo la pillola. -
- Grande, fico. - ridacchiò, nervosamente, poggiando nuovamente le labbra sulle mie e baciando dolcemente il mio labbro inferiore.
- Mikey, - mormorai, con voce tremante. - non farmi male. -
- Non lo farò, promesso. - disse, baciandomi leggermente il naso.
Fu così che tutto ebbe inizio. Fu strano ed imbarazzante, ma mantenne la sua promessa: non mi fece del male. E sono ancora felice del fatto che la mia prima volta sia stata con lui, nonostante tutto ciò che accadde in seguito.
Parte 2 ------>
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