Capitolo 9
Anche quella giornata ormai era giunta al termine, il sole era calato dando spazio alla notte.
Si erano fatte le 8:00 precisa di sera ed Arthur aveva appena terminato di prepararsi. L'ansia lo stava divorando sapendo che a breve sarebbe uscito con Alfred per andare in quel luna park.
La sua immagine era riflessa nello specchio enorme in camera sua mentre si sistemava di tanto in tanto la giacca e i capelli con un semplice movimento della mano da destro verso sinistra.
"Chissa come sarà questo luna park... sono curioso di sapere come si sará vestito Alfred...
Mh... stiamo per uscire insieme... ma aspetta...! Questo vuol dire che è un appuntamento?! OMG...!!"
In viso era diventato rossissimo ma perché? Neanche con la sua ex ragazza gli capitavano tali emozioni quando si immaginava i loro appuntamento, si insomma, quello che sentiva adesso non era per nulla paragonabile a quel che sentiva alla prima uscita con quella ragazza.
Ma davvero? Forse si stava sul serio dimenticando di lei? Ma come?.
-AAARTYYYY~
Si sentì urlare da fuori alla finestra.
Arthur si affacciò subito dal balcone di camera sua notando Alfred con la sua macchina che salutava l'altro accompagnato da un accenno di mano ed un sorriso solare.
Si portò poi entrambe le mani vicino alle labbra ma senza copirle come se quel che stava per dire grazie a quelle mani avrebbe ampliato il suo suono.
-Giulietta!! Scogli i tuoi capelli!!
Arthur a quella frase arrossì parecchio in viso, un rosso quasi pari ad un Vermiglio.
-I-Idiota sono un maschio! MASCHIO!
-Ah si? Peccato. Sarei salito volentieri con i tuoi capelli!
Rispose ironicamente con una risatina divertita. Arthur si aprì in un sorriso anch'esso divertito affacciandosi meglio dal balcone.
-Come minimo avresti strappato tutti i capelli della ragazza.
Ad ogni modo sto scendendo.
-Va bene, ti aspetto baby!
Arthur tornò subito dentro ma prima di uscire dalla stanza si mise un quintale di profumo correndo subito fuori alla porta e scendere le scale di fretta e furia, arrivando in un batti baleno da lui.
Gli si avvicinò appena intimorito intanto Alfred si godeva quello spettacolo di ragazzo, accorciando la distanza che li separava in modo da prendergli la mano.
-Altro che Giulietta...sei bellissimo stasera...-
Affermò l'americano, era davvero sincero in quel momento.
Arthur invece a quel complimento arrossì nuovamente sulle guance guardando qualcosa che non erano i suoi occhi.
-G-Grazie... Anche tu sei... sei carino stasera.
-Mi fa piacere le lo pensi.
Allora? Andiamo?
A quella domanda Arthur annuì sorridendogli, stringendo la sua mano e salire in macchina aspettando che l'altro partiva.
Dopo un 30 minuti di tratto in macchina arrivarono ad un bellissimo luna park pieno di luci colorate e giostre che superavano un paio di metri dal normale, tra cui la ruota panoramica e i binari delle montagne russe, c'erano persino giochi banali come colpisci il bersaglio, la casa degli specchi,la casa horror ecc...
Una volta che misero piede gli occhi di Alfred si illumiminarono proprio di quelle luci che ammirava, sembrava un vero e proprio bambino in quel momento.
-Hai visto Arty! Non è fantastico?!
-Oh si, è bellissimo.
-Dai dai andiamo!
Gli prese di scatto la mano stringendola come meglio poteva per infiltrarsi in mezzo a tutte quella gente per guardare e decidere da quel gioco incominciare.
Arthur lo seguì a sua volta, guardava un sacco di cose veramente carine ma il suo sguardo si soffermo in particolar modo su un peluche messo come premio in una bancarella del "Tiro al berdaglio"
-Mh....
Mugolò tra sé è sé quasi sofferente come se lo desiderasse ma non era mai stato bravo con i bersagli.
Alfred in quel momento si fermò, accorgendosi dello stato d'animo di Arthur che in quel momento sembrava non battere ciglio da quella bancarella, solo allora si accorse che quel che stava puntando i suoi occhi era proprio quel peluche enorme.
-Lo vuoi?
chiese sorridendogli sperando di attirare la sua attenzione e così successe, Arthur lo guardò di scatto incrociando i suoi occhi.
-Si...
-Allora lascia fare al tuo eroe! Però se lo riuscirò a prendere mi dai un bacino ok?
Arthur e quella richiesta arrossì violentemente ma si aprì in un sorriso quasi come se lo volesse stuzzicare da questa sua sfida.
-Mh... vedremo...!
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