Capitolo 5
Le porte dell'ascensore si chiudono,Lucas preme il pulsante contrassegnato con il numero tre,a quanto pare i piani sono cinque,sei contando il piano terra.
Osservo il mio riflesso nello specchio dell'ascensore,io,Emma James,fianco a fianco con Lucas Scott. Non ci credo.
Sono emozionatissima,Lucas incontra il mio sguardo nello specchio e mi sorride,io ricambio cordiale.
Le porte si aprono su un lungo corridoio dalle pareti bianche.
A semplice vista mi sembra che ci siano circa sei uffici:tre per lato.
Lucas mi scorta fino alla seconda porta alla mia destra.
La apre.
Rimango a bocca aperta:al centro della stanza c'è una bellissima scrivania di legno e una di quelle bellissime poltrone da ufficio nera. In un angolo su un tavolo c'è una stampante e sulla parete sinistra ci sono alcuni raccoglitori.
La cosa che più mi piace è la finestra dietro alla scrivania:occupa gran parte della parete e da essa il panorama é molto carino.
Davanti alla scrivania c'è una sedia rossa. Lucas vi ci si siede dicendo «Accomodati pure,allora Emma,questo è il tuo ufficio,su questo piano c'è gran parte dello staff dell'azienda. Da domani,mi piacerebbe che tu portassi il tuo computer o Ipad per inserirvi i manoscritti che devi leggere,così che tu possa averli sempre a portata di mano. Inoltre vorrei che domani ti presentassi ai tuoi collaboratori. Ti farò sapere in che stanza e a che ora vi riunirò tramite Alexandra.» dice il tutto soppesando le parole tra loro,con un tono di voce autoritario e sicuro. Potrebbe essere intimidatorio,se solo non stesse sorridendo.
«Ehm..si,certo,la ringrazio!» rispondo imbarazzata.
Io? Presentarmi davanti a una squadra di professionisti? Okay,si,anch'io lavoro qui ma non sono hai livelli degli altri.
«Perfetto,allora ti lascio ambientare nel tuo nuovo ufficio,buon lavoro!» si alza e prima che io possa rispondergli esce dalla stanza lasciandomi sola.
E adesso? Che faccio?
Mi guardo intorno,la scrivania ha tre cassetti: li apro.
Nel primo trovo una busta bianca,con all'interno uno bigliettino di Benvenuto,che dettaglio carino!
Gli altri due sono vuoti,eccetto per una memoria USB e un foglio di carta.
Afferro il foglio e lo leggo.
"Signorina James,speriamo che l'ufficio sia di suo gradimento e che si trovi bene a lavorare con noi.
Ps:Nella memoria USB troverà una decina di manoscritti.
Attentamente
EverBooks"
Adesso do un'occhiata hai raccoglitori,sono organizzati in ordine alfabetico e sono tutti vuoti.
Vado verso la stampante e prendo un foglio bianco,e dopo esser tornata alla mia postazione estraggo una biro dalla borsa,ne ho sempre una dietro.
Subito inizio a stilare una lista di tutto ciò di cui ho bisogno per l'ufficio:
-Computer (mi trovo più comoda a lavorare sul pc,e per me è necessario).
-Oggettini carini per la scrivania (non vedo l'ora di "personalizzarla").
-Penne e matite varie (servono sempre)
Poi...ehm..non mi viene nulla in mente,bene,allora quando ne avrò bisogno prenderò il resto.
Ora tornando all'ufficio,la memoria USB,vorrei tanto aprirla e vedere cosa c'è dentro,si,insomma so che sono manoscritti ma,ma...non vedo l'ora di leggerli !
Inoltre non voglio annoiarmi,quindi...potrei vedere se mi prestano un computer per mandarmi i libri nel telefono e leggerli da li,solo per oggi.
Penso che ad Alexandra non darò fastidio,sembra una ragazza molto disponibile,anche se non l'ho guardata tanto...avendo Lucas di fronte non ne ho avuto la possibilità.
Allora è deciso,prendo la memoria USB e mi dirigo verso l'ascensore: non vedo nessuno nel corridoio,suppongo che il resto del personale arriverà più tardi.
Appena raggiungo il piano terra mi avvicino titubante alla scrivania,non so come iniziare a fare la mia richiesta.
Accorgendosi della mia presenza Alexandra alza lo sguardo dal computer e mi sorride,incitandomi a parlare.
«
Ehm..Alexandra,ecco io,volevo chiederle se per favore potrebbe aprire i file presenti in questa memoria» alzo la mano mostrando la USB « Per poi successivamente mandarmeli per mail,vorrei iniziare a lavorare...ma non ho il computer dietro...» concludo la mia imbarazzante performance guardandomi i piedi.
Alexandra ridacchia e io finisco per sorridere.
«Emma,possiamo darci del tu? Siamo giovani no? Abbiamo entrambe meno di trent'anni e non vedo perché usare questo tono così formale.» dice facendomi l'occhiolino,e subito mi sento meglio,sta cercando di farmi sentire a mio agio e sinceramente è brava,non mi sento più tanto in imbarazzo.
«Si,certo» rispondo sorridendo.
Vedendomi reazionare positivamente continua «Perfetto,allora per quanto riguarda il lavoro,non sei obbligata a iniziare adesso,sei appena arrivata e magari hai bisogno di ambientarti» mi guarda aspettando una risposta che non tardo a dare «Sinceramente non vedo l'ora di iniziare e credo che per ambientarmi ho già avuto tempo a sufficienza,mi sento inutile a stare seduta in ufficio senza fare niente»
Entrambe sorridiamo e lei sembra soddisfatta della mia risposta.
«Bene,allora mi metto subito all'opera.» esclama,porgendomi la mano,nella quale lascio cadere la USB sussurrando un grazie.
Alexandra inserisce la memoria nel computer e inizia a digitare al quanto rapidamente sui tasti.
«Emma,potresti darmi la tua mail per favore? Così ti mando subito i file»
«Si,allora... [email protected] »
La sento sussurrare un perfetto e poi inizia a mandarmi i documenti.
Sullo schermo appaiono le barre del caricamento mail,ora ci tocca aspettare.
« .it,sapevo fossi italiana,l'ho letto sul tuo curriculum,ma non pensavo usassi addirittura una mail italiana» esclama sorridendo.
«Ahahah,si,quella è la mia mail personale,quella professionale è identica,cambia solo per il @gmail.com» spiego impacciata.
«Capisco,suppongo ti serva la password del wi-fi vero? O te l'hanno già data?» mi domanda Alexandra
«Ehm..veramente ne sono sprovvista,non sapevo ci fosse una rete disponibile» sorrido imbarazzata...di nuovo!
«Non ti preoccupare rimediamo subito!» velocemente afferra un cartoncino bianco dalla scrivania e con una penna nera inizia a scriverci sopra. Appena finito me lo porge.
Nome wi-fi: "EverBooks"
Password: booksarelife01
Ha una scrittura bellissima,ordinata e pulita dai tratti precisi.
Sorrido quando leggo la password,e subito le faccio notare quanto mi piaccia. «Bella password,ahahah è azzeccatissima!»
Anche lei ridacchia,poi controlla il computer. E preme Enter,completando così l'invio della mail.
«
Fatto» esclama Alexandra,poi aggiunge « Il resto dei colleghi entra alle 9:00 per cui se non vuoi farti notare ti consiglio di sbrigarti a tornare nel tuo ufficio» ha capito tutto,non voglio che mi vedano,odio essere notata.
Sorrido e mentre mi restituisce la USB la ringrazio,quando faccio per salutarla e andare via mi ferma dicendo «Oh,Emma,alle 12:30 inizia la pausa prazo,non dimenticare che ti verrò a prendere io.»
Prendo nota mentalmente,me ne ero già dimenticata... «Certo,allora ci vediamo dopo,grazie di tutto!»
«Figurati,è stato un piacere» risponde gentilmente lei.
E così ritorno nel mio ufficio.
Appena dentro l'ufficio mi fiondo sulla mia nuovissima e bellissima sedia girevole nera,è comodissima!
Prendo il telefono e inserisco la password del wi-fi,dopodiché metto il cartoncino nella tasca della borsa.
All'istante una decina di notifiche fanno vibrare ila mio telefono,le scarto tutte,meno una:quella della mail.
Da: everbooks@gmail.com
A: james.emma@yahoo.it
Oggetto: Libri
Allegati
Scarico subito i manoscritti che si inseriscono automaticamente nella mia biblioteca.
Inizio a scorrere i titoli e ne trovo uno che mi incuriosisce particolarmente.
Lo apro e inizio a leggere.
Ormai sono le 12:25 così che inizio a chiudere il libro,sono arrivata circa a un quarto di esso,ma mi piace già:la trama é interessante,é dettagliato,grammaticalmente corretto e molto ben scritto.
Mentre aspetto Alexandra vado a leggere l'ultimo documento scaricato:sono i curriculum di tutti gli autori dei manoscritti.
Scorro l'indice cercando il nome della ragazza alla quale appartiene il lavoro che ho letto durante tutta la mattina e non appena lo trovo lo premo. Grazie al vincolo diretto che collega indice a biografia raggiungo subito il mio obbiettivo.
Inizio a leggere e mi sorprende piacevolmente notare che,la ragazza in questione ha sedici anni. Già ha sedici anni ha scritto un libro molto carino e sono sicura che arriverà lontano,sempre se,continuerà a coltivare questa sua innata passione per la scrittura.
Sento bussare alla porta e dopo aver detto avanti la vedo aprirsi.
Ecco Alexandra. È stata puntualissima.
Ci salutiamo ed entrambe ci avviamo verso l'ascensore,dalla prima porta a sinistra esce un ragazzo,sulla trentina anche lui,credo.
Saluta Alexandra e mi fa un cenno che ricambio timidamente.
Entriamo tutti e tre nell'ascensore e durante il breve tragitto continua a guardami i piedi.
Appena le porte si aprono mi butto fuori e seguita da un'Alexandra che ride ci avviamo al parcheggio.
«Ahahah,oddio!Ahahah,che figura! Certo che sei proprio timida,comunque non preoccuparti,domani avrai l'opportunità di presentarti a lui decentemente. Fa parte del tuo gruppo. È il tipografo della squadra per cui dovrai abituarti alla sua presenza.» conclude ridendo e io sorrido imbazzata a mia volta.
Ci avviciniamo a una Fiat rossa e Alexadra la apre,dev'essere la sua macchina.
«Dai sali,questo è il mio gioiellino» esclama dando voce hai miei pensieri.
Prendo posto nel sedile del copilota e Alexandra si siede al mio fianco avviando il motore.
***
Ciao a tutti,mi scuso per il grande ritardo fatto! È circa un mese che non aggiorno e mi sento terribilmente in colpa! Scusate,scusate,scusate!
Ho avuto problemi con la scuola e inoltre non sapevo come continuare la storia.
Avevo bisogno di una pausa e così ho smesso di scrivere.
Ora ho ripreso e non penso smettere. Quindi,non so quando aggiornerò di nuovo,ma prometto che non dovrete aspettare tanto!
Grazie per il supporto!
Non dimenticatevi di votare e commentare!
Baci.
Nicole.
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