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Thinking out Loud

Il profumo di petricore stuzzica le narici della corvina, rannicchiata sul gradino del portico di casa, che guardava la pioggia cadere senza sosta.
Imbacuccata in una felpa nera, stringeva a se un lembo dell'indumento, come se avesse il timore che possa scappare da un momento all'altro.
Prese un grande respiro e fece cadere lo sguardo sulla fedina in oro bianco che teneva fra le mani. Non poteva credere che il giorno dopo, quel capitolo della sua, anzi, loro vita, sarebbe giunto al termine.

La loro vita Matrimoniale andava alla grande, ma questo per i primi tre anni.
Tutto ad un tratto, cominciarono i primi disguidi, i primi fraintendimenti, le prime liti, i primi silenzi, poi tutto andò più veloce della luce e adesso...il divorzio.
Dopo la loro separazione, Lauren decise di frequentare delle sedute di psicoterapia e di cambiare.
Aveva capito di avere problemi di fiducia, e innumerevoli ferite dovute alle sue precendi relazioni, ma con Camila era diverso, sapeva di potersi fidare di lei. Il loro amore era genuino.
Eppure le incomprensioni c'erano state, i problemi venivano affrontati, sì, ma mai come si deve.
Sia lei che Camila avevano sbagliato, e forse, non erano pronte ad una responsabilità come quella del Matrimonio.

Sul viso della corvina di formò un piccolo sorriso, intrappolò il piccolo gioiello nella mano stretta a pugno e se la portò al petto, mentre una calda lacrima scese indisturbata sul suo viso.
-<<Non doveva finire così>>-
Con la mano libera si asciugò la guancia e tirò sù col naso.
Un brivido di freddo l'avvolse.
Era ora di rientrare.
-
Si sedette di peso sul morbido divano bianco tenendo tra le mani una tazza con del Té caldo al suo interno, di sottofondo c'era della semplice musica al pianoforte.
Mentre scrollava la home di Instagram al cellulare, una determinata canzone partì, facendo alzare di scatto la testa della ragazza.

Thinking out loud. Era la loro canzone.
Un sorriso fece spazio sul suo volto, e i ricordi tornavano alla mente:
-
-<< No Lauren, non so ballare.>>-
La cubana sorrise imbarazzata, non voleva fare una figuraccia durante il loro primo appuntamento.

-<< E allora? Ci siamo solo noi, Camz.>>-
La ragazza dagli occhi scuri si torturava le mani mentre spostava lo sguardo, dal piatto ormai vuoto, alla ragazza che si trovava in piedi di fronte a lei.
-<< Sono negata, potrei pestarti i piedi.>>-
Cercò di dissuaderla, fallendo miseramente.

-<< Devi solo seguire i miei movimenti, nessun piede verrà maltrattato, fidati>>-
La incitò la ragazza dagli occhi color smeraldo con tono divertito.

Camila sospirò con un sorriso e si alzò dalla sedia, sotto lo sguardo trionfante della corvina, che appena la vide avvicinarsi alzò il volume della Tv.

Dopo essersi riavvicinata, si mise davanti a lei e appoggiò delicatamente le mani alla vita della cubana.
-<< Rilassati e fatti trasportare dalla musica.>>-
Disse a bassa voce la corvina, guardandola negli occhi.

Il tono che usò fece rimanere senza parole Camila, che annuì e allacciò le braccia al collo della ragazza senza proferire parola, non voleva rovinare l'atmosfera che si era creata.

Le candele sparse per il salotto creavano un'atmosfera magica, fuori dal mondo, e la voce di Ed rendeva il tutto ancora più perfetto di prima, con loro due che ondeggiavano dolcemente seguendo la canzone.

Al termine della canzone le due ancora non si erano staccate, ma rimasero così per un po'. Entrambe con un dolce sorriso stampato sul volto.

-

Lauren aprì l'armadio alla ricerca di una coperta da portare con se. Prese la prima che le capitò sotto mano e il profumo dell'ammorbidente alla lavanda le solleticò le narici.
Nel prenderla, però, qualcosa cadde a terra. Un maglioncino di Camila.

Come ha fatto ad arrivare lì? Camila non aveva portato via tutta la sua roba?

Con la mano libera, la corvina si piega e prende l'indumento.
Se lo girò tra le mani e lo avvicinò al viso, sorrise, profumava ancora di lei.
-

-<< Devi proprio andare?>>-
Le chiese la corvina, mettendo il broncio più adorabile che potesse fare.

-<< Mi piacerebbe rimanere, ma devo tornare a casa prima che i miei mi diano per dispersa.>>-
Disse con un sorriso la giovane cubana, guardando l'espressione adorabile della ragazza ancora stesa sul letto.

Nonostante Lauren sapesse giocare bene le sue carte, Camila non poteva accontentarla questa volta.

La corvina sbuffò sconfitta e alzò la schiena per potersi sedere e per poter guardare meglio la sua interlocutrice.
-<< D'accordo...>>-
Il suo sguardo cadde sul cuscino, e le si accese una lampadina immaginaria.

-<<Camz, potresti abbracciarlo?>>-
La castana alzò un sopracciglio e chinò la testa di lato.
-<< Perché?>>-
-<< Tu fallo e basta>>-
Nonostante l'assurdità della richiesta, la ragazza più bassa prese il cuscino porso dalla compagna e lo abbracciò forte a se.

-<< Penso che questa sia la richiesta più assurda che tu mi abbia mai fatto>>-
Affermò con tono divertito, restituendogli il cuscino.

La ragazza dagli occhi verdi strinse a se il cuscino con un sorriso e fece sprofondare il viso su di esso.
-<< Anche se sta notte non ci sarai, avrò il tuo profumo accanto a me.
E io amo il tuo profumo>>-

-

Lauren sorrise al ricordo e accarezzò il morbido maglione con nostalgia.
Girò il capo verso il comodino, che un tempo era di Camila, e si avvicinò ad esso. Si sedette sul letto e prese il quadretto girato e steso con la parte della cornice posta verso il soffitto.
La foto raffigurava loro due, le loro siluette, illuminate dal sole, che in quel momento stava tramontando, molto vicine con solo le fronti che si toccavano, e entrambe sorridevano felici.

La corvina guardò la foto con malinconia. Sembravano così felici al tempo.
Strinse la cornice tra le mani.
No, la loro storia non poteva finire così.

Così la corvina si ritrovò in un batter d'occhio di fronte alla casa della sua ex Moglie.
La giovane prese un respiro profondo prima di uscire sotto la pioggia battente per dirigersi verso la porta dell'abitazione.

Il giardino era ben curato, molto probabilmente era stato tagliato da poco, e la casa è dipinta di un marroncino molto chiaro, che posava bene con il marrone poco più scuro dello zerbino vicino alla porta d'entrata.

Lauren bussò tre volte con mano  tremolante, e con grande sorpresa, la ragazza le aprì quasi immediatamente.

-<<Lauren?>>-
Camila guardò con stupore la figura davanti a lei, non si sarebbe mai aspettata una sua visita, almeno non in questo momento.

-<<Ciao...Camila>>-
La salutò la corvina con imbarazzo, mentre giocava nervosamente con le mani,non sapendo come comportarsi.

-<< Possiamo parlare? >>-
La castana, con la voce della ex compagna, ritornò sul pianeta terra e annuì solamente, invitandola ad entrare.

-<< Siediti. Vuoi qualcosa da bere?>>-
Le chiese poi, ma la corvina rifiutò gentilmente l'offerta e la invitò a sedersi, battendo il palmo della mano sul tavolo dove c'era un posto a sedere.

-<< Innanzi tutto, volevo chiederti scusa.>>-
Iniziò Lauren, continuando a torturarsi le mani.
-<< Scusami se non ti ho mai detto tutto quello che mi passava per la testa. Per non averti dato ascolto... E per non averti fatto sentire amata più del necessario.>>-
Se Camila prima si sentiva scombussolata, ora era definitivamente senza parole.
Non avrebbe mai pensato di ritrovarsi, il giorno prima del divorzio ufficiale, nel suo soggiorno con la sua ex Moglie a parlare e di capire il perché si fossero lasciate.

La corvina la guardò con occhi pieni di pentimento, e la castana non riuscì a reggere quello sguardo, così, puntò i suoi occhi verso le sue mani.

-<<Non sei l'unica a doversi scusare, Lauren. Ho fatto anche io i miei errori.>>-
Camila, dopo aver preso un po' di coraggio, alzò finalmente lo sguardo e guardò negli occhi la corvina.
-<< Scusami per non esserti stata vicino abbastanza..e per non aver lottato per tenere unito il nostro Matrimonio... scusami per tutto>>-
Disse con sincerità, posando la propria mano su quella della ex, che sorrise al gesto.

-<< La porti ancora?>>-
Chiese con sincero stupore, notando la fede ancora infilata all'anulare della ragazza.

-<<Si...non me la sono mai tolta a dire il vero>>-
Rispose con un sorriso malinconico sul volto, guardando l'anello al dito.

-<<E tu? L'hai buttata dentro qualche fossa oh...>>-
La cubana rise divertita e scosse la testa.
-<<In realtà...>>-
Camila alzò la mano destra, mettendo in bella vista la fede.
-<< Non ho mai avuto il coraggio di toglierla in realtà. Ci ho provato più di una volta, ma ho sempre fallito>>-
Lauren rimase piacevolmente colpita dalla dichiarazione della cubana, non se lo sarebbe mai aspettato da lei.

-<< Ricordi il giorno del nostro matrimonio?>>-
Le chiese con un piccolo sorriso, chinando di poco la testa.
La castana sorrise a sua volta e si sistemò i capelli con la mano libera.
-<< Certo che me lo ricordo, quella notte non chiusi occhio.>>-
Ricordò con malinconia Camila, poggiando la tempia sul palmo della mano.
-<< Ero agitatissima quel giorno, ma appena ti vidi camminare verso l'altare, ogni preoccupazione svanì...c'eri solo tu e nessun'altro.>>-
Lauren sorrise al ricordo e intrecciò il suo sguardo con quello di Camila.
-<< Con quell'abito eri un'incanto.
La Donna più bella sulla terra, soprattutto quel giorno>>-
Disse infine la corvina, con occhi lucidi.
-<<non mi pentirò mai di averti sposato>>-
Camila sorrise commossa e asciugò una lacrima solitaria cadere sulla guancia di Lauren.

-<< Diamoci una seconda possibilità>>-
Camila strabuzzò gli occhi.
-<< So che non sarà facile, ma voglio riprovarci.>>-
La tranquillizzò la corvina, stringendo una mano della cubana tra le sue.
-<< Ci andremo piano?>>-
La corvina annuì.
-<< Certo. Ti rivoglio nella mia vita, Camila.>>-
La castana sorrise con tenerezza e posò l'altra mano su quella della compagna.
-<< Ora ricordo cosa mi fece innamorare di te>>-

Will your eyes still smile from your cheeks

And darling I will be loving you 'til we're 70
And baby my heart could still fall as hard at 23
And I'm thinking 'bout how people fall in love in mysterious ways
Maybe just the touch of a hand
Oh me I fall in love with you every single day

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