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"Spiegami allora." incrocio le braccia al petto mettendomi davanti a lui per farlo fermare
"Non qui."
"Perchè non qui?"
"Perchè ci sono delle persone in giro che potrebbero sentirci e spettegolare per tutta la scuola."
"Hai paura che facciano la spia su di te?" Chiedo fermandomi
"Si" il suo viso mi guarda, è girato verso lo spazio che ci separa, con quell'aria da bambino triste che piaceva solo a me, e tuttora mi piace solo che non devo farglielo capire.
"Con me non attaca chri"
"Ora mi chiami anche chri?"
"Si giusto per non pronunciare il tuo nome per intero.." dico facendo la disgustata, io amo il suo nome, christian così dolce solo al pronunciarlo.
Si, lo amavo ancora ma sapevo che avrei dovuto smetterla con lui e tutto il resto..
"Quanto ti ho fatto incazzare!"
"C'è un che di sarcastico nella tua voce. Perchè? Lo trovi strano?"
"Si molto, ma ora andiamo."
Si gira per poi aprire la porta con uno scatto veloce.
"Lo seguo sbuffando" non che mi vada di seguirlo, ma a scuola non avevo proprio voglia di restare..
"Bene" si gira verso di me mettendo le mani in tasca
"Spiega velocemente ho fretta"
"Hai fretta? E per andare dove?"
"Non sono affari tuoi" incrocio le braccia
"Invece si" fa dei passi verso me
"No invece, e stammi lontano!" Alzo la voce mettendo la mano davanti come per fermarlo
Ride come se veramente ci fosse qualcosa di buffo in quello che sto facendo, mette la mano sulla mia e me l'abbassa. rimango ferma a fissare quel suo gesto come se fosse qualcosa di nuovo per me, ma poi riabbasso lo sguardo verso il marciapiede
Fa dei passi in più eliminando la distanza che fino a pochi secondi fa c'era tra noi
"Guardami" mi mette le dita sotto il mento per alzarmelo
"N-no.." gli nego scuotendo la testa con meno voce del previsto
"Si guardami chris" dice serio mantenendo lo stesso tono di voce.
Devo tenergli testa e non fargli capire di essere la più debole fra i due.
Allora alzo lo sguardo, ma me ne pento immediatamente, i suoi occhi mi fanno tremare ogni cazzo di volta!
Si avvicina a me di più, ma capisco sin dall'inizio le sue intenzioni, glielo devo impedire.
Ma tutto ciò che vorrei dirgli non esce e tutto quello che riesco a dire e un sottile e piccolo "No"
Si ferma e mi guarda
"Cosa no?" Domanda fermandosi
"Non farlo" rispondo tremolante davanti ai suoi ochhi, i suoi.
"Vabene solo perchè me lo chiedi Lerwin" si allontana puntandomi il dito addosso
"Lerwin?" Chiedo
"Non è il tuo cognome?"
"Si che lo é, ma non hai il diritto di pronunciarlo"
"Ora anche questo?" Ride così tanto divertito
"Si anche questo." Dico per niente divertita
"Lo sai inizio a pensare che tu mi odi."
"Inizi a pensare bene."
"Lo sai? mi piaci di più da arrabbiata"
"Lo sai? Non me ne frega niente." Cercavo di sembrare più acida del solito, ma non ci riuscivo, non riuscivo nemmeno a convincere me stessa dal tono che davo alle mie parole..
"Invece penso che te ne freghi qualcosa" fa uno scatto verso di me appoggiando le braccia ai lati del muro dietro le mie spalle
"Sul serio.." mi chiede piano
"Cosa sul serio?"
"Sul serio non provi più niente per me?"
Mi morsi il labbro come tutte le volte in cui mi trovavo indecisa, e annuisco senza riuscire ad emettere un suono
"Non è vero." Dice abbassando lo sguardo
"Si che è vero"
"No." Si allontana finalmente lasciandomi respiare aria che fin ora era stata veleno amaro nei miei polmoni..
"Perchè? Spiegami perchè così all'improvviso hai deciso di non pensare più a me." Si mette le mani dietro la schiena girandosi
"Perchè?!" Urlo andandogli dietro
"Tu! Sei stato tu insieme ad evelyne quella sera! Tu mi hai fatto cambiare idea!"
"Io!? Ti ho spiegato che non è come sembra!"
"E allora perchè? Spiegami il perchè ti stavi stusciando addosso a lei?"
"Ero ubriaco e avevamo litigato cazzo! io avevo paura che fosse finita tra noi!"
"Facevi bene ad avere paura perchè è proprio così. Tra noi è finita." Cercai di trattenere le lacrime alzando il tono di voce e mi voltai per poi allontanarmi con passo veloce da lui, strinsi i pugni e abbassai lo sguardo in terra sfinita.
appoggio la schiena ad un muro appena svoltato l'angolo e urlo forte per scacciare via il tutto.
Mi lascio cadere a terra sul marciapiede e piango ma senza pentirmene, di ciò che ho appena fatto. Rimango ancora lì a osservare il vuoto con gli occhi di tutti i passanti puntati su di me con disgusto, si faccio schifo, a me stessa agli altri, a tutti.
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