08
Izuku si stava aggrappando con tutte le sue forze al bordo del tavolo su cui era piegato, ma le spinte che Shota gli stava impartendo non lo aiutavano, anche se una mano lo sorreggeva, le gambe rischiavano di cedere da un momento all'altro troppa era il piacere che lo stava invadendo.
Si sentiva fremere fin nel midollo e il membro dell'uomo era così fottutamente grande che si sentiva colmare completamente.
«Più piano per favore...» gemette ad un cerco punto quando sentì una gamba cedere, ma con prontezza il corvino gliela afferrò per sollevarla sopra il tavolo, riuscendo così anche a penetrare con maggiore forza e più a fondo il verdino che ormai piangeva disperato per quella stimolazione senza freni,
«Resisti ancora un po'.» gli ordinò il maggiore piegandosi in avanti per posare la fronte fra le scapole del ragazzo, «Ancora poco.»
«Mi sento così strano.» ansimò Izuku in preda alla follia, «Sei così in fondo dentro di me che potrei rimanere incinta.»
Shota sentì la pelle d'oca a quelle parole.
«Chi ti ha insegnato questo vocabolario ragazzino?» rispose il corvino sculacciando sonoramente una natica del minore.
«Tu, la prima volta che mi hai scopato con il tuo cazzo gigante.» continuò il verdino voltando il volto per fargli vedere quando fosse colmo di piacere, «Sto venendo...non smettere e fammi venire...ti prego.»
«Maledetto ragazzi problematico...» ringhiò l'uomo sentendo come quei discorsi volgari avessero fatto effetto e l'orgasmo che cercava di trattenere stesse per esplodere.
«Guarda come mi stai scopando forte...ti risucchio bene sensei?» domandò il minore non riuscendo a trattene il suo secondo orgasmo, riversandolo sul tavolo dove il suo membro aveva continuato a sfregare rendendo impossibile trattenersi oltre.
«Cazzo sì...mi prendi benissimo.» disse appena il suo seme cominciò a riempire Izuku, gemendolo forte in preda al piacere di aver riempito a dovere quel ragazzino così sfacciato ed eccitante, «Comunque mi sa che veramente ti metterò incinta questo week-end se continui così.» e nel dirlo uscì ammirando come il proprio orgasmo colasse fuori dal minore per colare lungo le sue cosce.
«Allora è meglio se mi prendo le mie responsabilità.» rispose il ragazzo alzandosi per lasciare un tenero bacio a fior di labbra al corvino, prima di inginocchiarsi e cominciare a leccare il membro di lui con dovizia, «La pulirò a dovere.»
Una mano di Shota si andò a incastrare tra i capelli del verdino sulla nuca, tirandoglieli leggermente, non facendogli male, per allontanarlo da proprio membro che rischiava di tornare duro per quelle attenzioni.
«Invece andiamo a farci una doccia, penserai dopo ad assumerti le tue "responsabilità".» disse l'uomo aiutandolo ad alzarsi e prendendolo successivamente in braccio, conducendolo in bagno.
L'acqua venne fatta scorrere veloce dentro la vasca da bagno, mentre con il doccino il maggiore bagnava la pelle di Izuku che si sorreggeva in piedi con le mani protese davanti a se e appoggiate il muro, una gamba del corvino venne infilata fra quelle del ragazzo, premendo contro i testicoli, strusciandovisi appena addosso, ma il gesto serviva per aiutarlo a mantenersi dritto, mentre con l'altra mano lo penetrava per aiutarlo a pulirsi del seme che continuava a uscire da lui.
«Mi sa che hai esagerato Shota, mi hai riempito per bene questa volta.» disse il verdino voltando il capo e sorridendogli furbamente.
«È colpa tua, sai quanto mi piace quando sei volgare.» rispose il sensei una volta che l'altro fu completamente pulito.
«Davvero? Me ne ero dimenticato.» continuò con un tono di voce fintamente sorpreso lo studente che si voltò quando la gamba venne tolta e fu libero di muoversi, «Allora dovrò farmi perdonare veramente per tante cose questo fine settimana, spero di avere abbastanza tempo.»
«Lo troveremo oppure rischiamo che ti imprigioni nella mia camera da letto.»
«E io ne sarei contento.» e nel dirlo gli gettò le braccia al collo per poi baciarlo con passione, tanto che sembrava molto di più che si stessero divorando a vicenda.
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