MIA
Sono prigioniera in casa mia.
Dopo aver sentito la mia discussione con le ragazze,le miei amiche sono state cacciate via e rinchiusa in camera mia a chiave.
Mi hanno lasciati chiusa lì per due giorni.Poi mi hanno liberata.
L'aria in casa mia si era fatta pesante,non potevo continuare a stare lì.Nemmeno mio fratello mi rivolgeva più la parola e questo mi faceva stare male.E non sentivo Ed sa quando era iniziato tutto e questo m i faceva stare ancora peggio.
Se solo potessi parlargli,dirgli almeno che stava per diventare padre......
Ma era vietato ogni forma di comunicazione,quindi dovevo starmene zitta al mio posto.
****
La via vita era diventata pesante e uno schifo.Mi alzavo dal letto,non potevo mettere il naso fuori,neanche per prendere la posta.Sono una prigioniera e non dovevo aspettarmi niente altro che cibo.
Era come se mi avessero rinnegato come figlia.
Uno schifo.
Passando per la stanza,dei miei(inizio sempre la mia giornata,vomitando),sento mia madre piangere.Mi fermo e appoggio un orecchio per sentire che cosa stia succedendo.
-......io non so più he fare,che aspettarmi che succeda.
E' la voce di mia madre,che piange.Spio dalla toppa,e vedo mio padre che fa avanti e indietro per la stanza e mia madre sul letto con il viso tra le mani.
-Che cosa abbiamo sbagliato con lei?!
-Non lo so.Ma questo........é grave.Un bambino!No!
-E che vorresti fare?
-C'è una sola soluzione.E tu lo sai bene.
Vedo mia madre irrigidirsi e coprirsi la bocca,con lo sguardo scioccata.
-Non fare così.Sai bene anche tu che é la cosa migliore da fare.Sopratutto per lei e il suo futuro.
-Ma é un omicidio!
Non ascolto altro.Corro veloce in camera mia e chiudo la porta a chiave.Metto anche la scrivania davanti,per bloccarlo di più.
Vogliono uccidere il mio bambino!
No!NO!
Devo andarmene da qui.E' la sola cosa a cui riesco a pensare in questo momento.Devo proteggere il mio bambino.
Prendo la mia valigia e la riempio delle prime cose che mi capitano sotto mano.Mi metto delle scarpe,una giacca.
Prendo delle lenzuola e le lego insieme.Forse avrò visto troppi film,ma in questo momento non sto pensando con molta lucidità.
Prendo la mia valigia e lo lancia fuori,per mia fortuna,il prato fuori non fa fare molto rumore,così nessuno in casa mia può sentire.
Lego bene le lenzuola e poi,senza pensarci bene,scendo.Me la sono sempre cavate con la corda.
Una volta a terra prendo la valigia e mi metto a correre.Non so dove.Vado le mie gambe mi portano.
Davanti ad una casa bianca e gialla.
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