Non ci posso credere!

Non puó essere.successo.a me. Come cazzo ho fatto a cadere così?

Però devo ammettere che é stato favoloso.

Sarà il corpo piccolo e morbido ma é stato veramente fantastico. É stato come se fosse la prima volta che facessi sesso con una donna.

In questo caso,una ragazzina.

Di 16 anni.

Ed che hai fatto? Sai che cosa rischi se qualcuno lo viene a sapere?!

Il mio telefono squilla. Ho ricevuto un messaggio.

Mi vieni a prendere a scuola?

Ecco! E ora?

Non dovrei,devo starne fuori e non immischiarmi. Ma le mie gamba mi reggono,le mie mani prendono le chiavi e guido fino alla sua scuola.

Come sempre é pieno,tutti felici di uscire da quella prigione.

La individuo subito.E' sulle scale che ride con le sue amiche,alzo la mano per suonare il clacson ma lei mi vede,saluta le sue amiche e corre in macchina.

-Ciao!-e mi da un bacio sulla guancia-Non chiedermi come é andata a scuola oggi,é stato un completo disastro!

-Non ti chiedo ulteriori spiegazioni,altrimenti non finiremo mai la giornata.Che ti va di fare?

-Non lo so.Andiamo di nuovo da te?

No.Dovrei dire,ed infatti l'ho dico e poi ritorno a guardare la strada.

-Ho fame,-continua-perché non andiamo a mangiare qualcosa?

-Dal tuo amico del mare?-chiede speranzoso

-Ah,ti é piaciuto,allora?Mi dispiace ma non é aperto,oggi.

Mette i piedi sul cruscotto e si rilassa completamente.

-Andiamo da te.Se il tuo frigo é pieno,posso preparare qualcosa.

Mi faccio scettico,un pò dubbioso e timoroso.Che succede se adesso la porto di nuovo a casa mia?Che guai correrei ancora di più?

-Tranquillo,non ti avveleno.Mi hanno insegnato bene.-dice facendo un sorriso a trentadue denti che la fa sembrare un bambina.

**************

Una volta arrivati lei va subito in cucina e rovista nel frigo.

-Rilassati pure,qui ci penso io.

Seguo il suo consiglio e mi addormento sul divano.

Non ho passato una bella nottata.Non ho fatto altro che pensare e ripensare a quello che era successo.Io avevo provato a resistere,sul serio,ma é stato più forte di me.Un desiderio che avevo da così tanto tempo e che mi stava uccidendo dentro.E dovevo sfogarmi.

Ed é stato incredibilmente fantastico.

-Ed!

Mi sento chiamare e prima che riesca ad aprire gli occhi,mi arriva un cuscino in faccia.

-Che c'è?

-E' pronto il pranzo.Forza,in piedi!

Mi tira su e mi porta in cucina,tutta salterellante.La tavola é apparecchiata e lei mi fa sedere servendomi per bene.

-Buon appetito!

Mando giù gli spaghetti,come se mi aspettassi chi sa che sapore.Magri quello del veleno per topi.

Invece non é così.

-Buono.

-Grazie!Pasta alla boscagliola!

-Non lo conosco.

-E' una ricetta italiana.

-Tu da dove vieni?

-Da parte di padre sono argentina e da parte di madre cilena!

Ecco perché é così bella.

-Interessante.Ma sei abbastanza pallida.

-Lo so.Merito del nonno italiano.

Dopo aver pranzato,lei pulisce i piatti e io li rimetto a posto.Mi giro un attimo e mi ritrovo le sue labbra addosso.

All'inizio la assecondo,ma poi il mio cervello mi mette in allarme e la stacco con forza e con molta fatica da me.

-No.Dobbiamo parlare quello che é successo.

-Non c'è ne é bisogno.Spegni il tuo cervello e lasciti andare.

E così faccio.Tornando a sentire di nuovo la sua pelle morbida e calda sotto le mie dita.