Cap. 4
《Ovviamente dopo aver creduto che Giulietta fosse morta, Romeo si tolse la vita con un potente veleno. Quando poi...》La lezione venne interrotta dal suono della campanella. 《Ok ragazzi, ci vediamo domani. Mi raccomando ripassate tutta la storia di Shakespeare, è possibile che faccia un compito a sorpresa.》 Lauren si alzò annoiata a morte. Odiava la letteratura di per sé, non fu mai un genio in questo campo. Odiava la trasmissione di sentimenti tramite le storie, odiava far vedere in pubblico i propri sentimenti. Per questo si comportava da dura. 《Mani, corri. Oggi c'è la pizza in mensa.》 Corsero per tutto il corridoio, riuscendo ad arrivare tra i primi e appropriarsi delle fette di pizza più buone. Quando si girarono però per vedere se ci fosse un tavolo libero, non ne trovarono nemmeno uno. 《Ciao Lauren.》 Un gruppo di ragazze andò vicino loro salutandola. Erano le solite fan, che facevano di tutto pur di farsi notare da Lauren. Ma a lei non poteva fregare a meno di niente, la fama era l'ultima cosa che le potesse importare veramente. Le salutò solo per rispetto. Un altro gruppo si girò verso Normani salutandola felici. Ogni giorno era così; tra saluti e impiccioni. Quando fecero il giro di tutta la mensa per trovare un tavolo, ne trovarono uno mezzo libero. Il problema erano tre ragazze. Anzi, una. Camila. Era insieme ad Ally e Dinah. 《Ehi andiamo a sederci vicino a loro.》 《No. Non ci penso nemmeno.》 Normani la squadrò. 《Preferisci mangiare in piedi?》 Lauren annuì poi vide tutte e tre le ragazze guardare verso di lei. 《Ti stanno guardando Lau. Io vado a sedermi da loro. Tu fa un pò quello che vuoi.》 La liquidò andando verso di loro e con un sorriso a 32 denti chiese di potersi sedere. Le fecero spazio e si sedette. Inziò a chiacchierare con loro, fino a quando Camila non indicò Lauren chiedendo cosa avesse. La ragazza di colore spiegò in breve cose le successe e si misero a ridere. Una vampata di calore colpì le guance di Lauren facendola arrossire. Si girò e vide un altro gruppo di ragazze venire verso di lei. Camila notò la scena e un fastidio allo stomaco la percosse. 《Lauren, quando farai i prossimi photoshooting? Oddio negli ultimi eri fantastica.》 Le ragazze saltellarono entusiaste. 《Ehm... non lo so... veramente non li volevo neanche fare...》 sorrise imbarazzata. 《Eddai Lauren. E le canzoni? Quando usciranno le tue prossime cover?》 《Ragazze, davvero non lo so..》 Rispose esasperata. Proprio quando stava per esplodere Camila arrivò in suo aiuto. 《Camila ma sei tu.》 Urlettarono insieme le ragazze. 《Sì. Volevo solo dirvi, che in realtà Lauren è timida e voleva tenervi tutto nascosto perché pensava che una sorpresa fosse davvero carina.》 Rispose sorridendo. Lauren notò con quanta facilità, le fece cascare come delle ingenue senza problemi. Aveva del talento, pensò la grande. 《Oooh per questo non sapevi cosa dire.》 Se ne andarono felici, senza fare altre domande. 《Wow...》 la mora la guardò sogghignando. 《Tutto qui quello che sai dire? Solo wow? Dovresti arricchire il tuo lessico, non so, magari leggendo più libri.》 La grande rimase di stucco, assorbendo la battuta abbastanza divertente della piccola. 《Grazie..》 fu l'unica cosa che disse Lauren per tutta la durata del pranzo. Alla fine andò a sedersi al tavolo Camila e compagna, sedendosi di fronte a lei. Per tutto quel lasso di tempo in cui sentiva Normani chiacchierare vivamente insieme alle ragazze, guardò Camila di sottecchi e notò anche con sopresa fare la stessa cosa. Vide quanto la sua migliore amica si trovasse a suo agio con le ragazze. Non l'aveva mai visto parlare così tanto, se non con lei e questo la rese felice. D'un tratto Dinah si girò di scatto verso la grande fulminandola. Se fosse stata Medusa, non solo l'avrebbe trasformata in pietra, ma l'avrebbe anche polverizzata. "Agghiaciante." Pensò la grande, sentendo i brividi lungo la schiena. Cercò di scacciarli bevendo dell'acqua.《Ora che me ne accorgo... che cavolo di proposta indecenta hai fatto a Camila?》 Lauren la guardò, poi quando si accorse di quello che disse le andò di traverso il liquido. La sua amica le batté la mano sulla schiena cercando di farla calmare. Poi guardò Camila. 《Sono le mie migliori amiche. Sanno anche i tipi di calze che indosso. Non potevano non saperlo.》 Sorrise Camila. 《Quindi sotto quella meravigliosa maschera da farfalla si nasconde la vera Camila eh? Un'ape con un pungiglione.》 Dinah si alzò di scatto. 《Ehi ehi. Ritira quello che hai detto.》 Disse puntandole il dito contro. "Un'altra spina nel fianco. Ma perché a me?" Scosse la testa e alzandosi dal tavolo, prese il vassoio allontanandosi. 《Lau... ehi Lau non andare... accidenti.》 Mani si mise una mano sulla fronte cercando di calmarsi. 《Scusatela. È molto irascibile.》 Sospirò sperando che le ragazze potessero capire. 《Non preoccuparti. A quanto pare non è l'unica ad avere una maschera.》 Concluse Camila. 《Vado a parlarle.》 La mora la fermò con un segno della mano. 《Vado io, resta pure qua Normani.》 La ragazza la guardò incuriosita, chissà cosa le passasse per la mente. Forse Camila non era come sembrava, magari poteva definirla una seconda Lauren. Perché persone come loro, non si sapeva mai cosa passasse loro per la mente. Camila inseguì la grande fino a quando non si fermò dietro ad una quercia enorme vicino al campo da baseball. Si accese una sigaretta e rilassò i muscoli. 《Una delle regole della scuola vieta il fumo. Potrebbe rovinare la tua voce e anche la tua carriera scolastica.》 Lauren mise in bocca la sigaretta, facendo un tiro profondo e lasciando che il fumo le invadesse i polmoni. Tirò giù il braccio e guardò come la sigaretta bruciasse velocemente. 《Vietato come l'alcol, marinare la scuola, andare alla feste facendo tardi, uso di sostanze stupefacenti e anche il lavoro.》 Concluse, marcando le ultime parole e guardando la piccola.《Non penso tu sia nella posizione giusta per potermi dire questo genere di cose.》 Finì la sigaretta, buttando poi il mozzicone per terra e spegnendolo con la scarpa. 《Perché mi hai fatto una proposta del genere Lauren?》 Chiese Camila avvicinandosi, per poi mettersi vicino alla grande. La grande stava gustando la vista dell'oceano, immenso e incomprensibile, un pò come loro due forse. 《Non saprei tu che dici?》 《Non saprei risponderti.》 In realtà lo sapeva eccome, ma c'erano talmente tanti motivi che uno sarebbe valso quanto l'altro. 《E tu perché hai accettato? Soprattutto, perché hai un lavoro? Accidenti sei la presidentessa del consiglio studentesco e in questa scuola entrano solo viziati figli di papà... e tu non sembri il tipo.》 Si girò guardando meglio la piccola. Aveva davvero un visetto simpatico, ingenuo ma per lo più, dolce. E gli occhi... Lauren non aveva mai visto occhi così belli di color cioccolato. E anche lì, solo lì, Camila notò quanto fossero belli gli occhi di Lauren. Gli occhi del verde più bello che avesse mai visto. 《Non posso dirti perché ho un lavoro, dovresti sapere perché ho accettato. Ieri ho detto che per la mia famiglia avrei fatto qualsiasi cosa...》 la guardò confusa. 《È per la tua famiglia che lavori? Che hai accettato la mia proposta?》La piccola annuì abbassando lo sguardo. La grande guardò l'ora sul cellulare. 《Le lezioni finiscono alle quattro. Ti va di venire a casa mia dopo?》 La cubana alzò di nuovo il viso cercando di capire se fosse per andare a letto o meno. 《I-io dovrei lavorare stasera..》 《Ti porterò in orario. Basta solo dirmi a che ora inizi.》 Ancora una volta Camila annuì. Perché no? Magari avrebbe potuto conoscere un pò di più la ragazza.
Eccomi qua c:
In questo periodo sono morta e mi dispiace :c ma la scuola è importante :o spero di continuare presto e spero che la storia vi stia piacendo ^^
-A
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