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Cap. 33

Lauren la guardò come se avesse fatto una domanda stupida e senza che le servisse una risposta. Sorrise alla piccola. 《No. Loro non sanno niente di noi.》 Disse avvicinandosi alla porta. 《E se poi lo dovessero venire a sapere che lo accettino. Se non dovessero farlo, io e te combatteremo contro il mondo.》 Camila si alzò dal letto andando verso Lauren, fece scivolare le mani verso i fianchi della grande, facendo attenzione a non farle male a quello sinistro, stringendosi a lei. 《Hai appena accennato il titolo della canzone che canteremo.》 Rispose la piccola. Lauren sentì sulla sua pelle le labbra della cubana formare un sorriso. Prese le su mani, girandosi nell'abbraccio e guardando Camila negli occhi. 《Non ti piace?》 Chiese sussurrando con voce roca, facendo impazzire la mora. 《Molto.》 Rispose, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo. Rimase lì, ferma immobile, sentendo il cuore ritmico della grande battere, lasciando che solo quel piccolo pulsare, diventasse il suo principale su cui concentrarsi. Lentamente però, Camila venne riportata alla realtà sentendo la voce di Lauren, chiedendo se non avesse fame. Vennero interrotte da Chris, mentre apriva la porta della camera. Le ragazze si girarono, vedendo un ragazzo con uno sguardo sorpreso, ma molto malizioso. 《Oh, ho interrotto qualcosa?》 Chiese guardando la grande. 《Sì.》 Rispose secca Lauren, mentre la piccola scosse la testa, provando a sembrare il più normale possibile. 《Pazienza.》 Rispose il fratello diretto. 《Siete proprio fratelli. Diretti.》 Disse Camila ridendo, staccandosi dalla grande. 《Che cazzo vuoi Chris?》 Chiese Lauren sentendo una piccola agitazione dentro. Sapeva che quando nessuno bussava alla sua porta, non erano notizie buone, soprattutto se si fosse trattato dei fratelli. 《Lau. Il nonno ha annullato la sua cena del fine settimana.》 Disse Chris serio. Vide la sorella sbiancare e sapeva benissimo quello che sarebbe potuto accadere. 《Perché?》 Chiese con la gola secca. Da quando ne aveva memoria, suo nonno non aveva mai cancellato una cena con i suoi colleghi, nemmeno quando stava male. 《Sembra che voglia passare del tempo con noi.》 Rispose confuso il ragazzo e anche molto confuso. 《Non l'ha mai detto. Vero Lau?》 Lauren annuì alla domanda del ragazzo, tentando di capire per quale assurdo motivo il loro nonno avesse detto una bugia del genere. Poi però, un brutto pensiero le venne in mente e si girò verso la ragazza, la quale la guardò preoccupata. 《Qualcosa non va Lauren?》 Chiese la piccola. La grande si girò di nuovo verso il fratello. 《Non saprà mica che Camila è qui.》 Anche Chris stavolta sbiancò, ricordandosi dei problemi dell'uomo con Camila e del rapporto tra loro. 《Chris...》 sussurrò la grande. 《I-io... quando i genitori di Camila sono andati, mamma e papà si sono fatti dare il loro numero di telefono e hanno chiesto se Camila potesse rimanere a mangiare da noi e hanno detto che per loro andava bene.》 Lauren si girò isterica verso la camera. 《E come fa a saperlo?》 Alzò la voce. Non riusciva a trattenersi dalla rabbia. Sempre a venire a sapere ogni cosa facesse la nipote. Trovo un piccolo vaso di fiori sul mobile e con rabbia lo gettò per terra, frantumandosi in mille pezzi. Camila e Chris saltarono per lo spavento, vedendo Lauren serrare i pugni così forte da farsi venire le nocche bianche. 《Gliel'hanno detto mamma e papà.》 Rispose Chris deglutendo sonoramente. Lauren vide un coccio abbastanza grande del vaso per terra. Si inginocchio, caricando il pugno per loi sferrarlo sul vetro. 《Lauren.》 Disse Camila correndo verso di lei. Le prese la mano, osservando le piccole macchioline di sangue formarsi sulla sua mano. 《Lau, non lo sanno, l'hai detto anche tu. Non farti del male.》 Disse Chris avvicinandosi. 《Hai ragione. Scusami.》 Disse guardando il fratello. 《Scusatemi.》 Camila non aveva mai visto Lauren così arrabbiata, quasi avesse paura di lei, ma dentro di sé, sentì che quello, non era niente. 《Lolo...》 disse piano la piccola, prendendola una guancia e accarezzarla. 《S-scusami, non volevo.》 La piccola si avventò sulle sue labbra, baciandola aggressivamente. Si staccò non appena ebbe la necessità di ossigeno. Abbracciò Lauren chiudendo gli occhi. 《Wow... questo sì che era eccitante.》 Disse Chris, lasciando che le ragazza stavolta ridessero. 《Andiamo a mangiare. Ho fame. Per il vecchio ci penso io》 Disse Lauren alzandosi. Poi si guardò la mano, una piccola ferita sulla nocca, niente di più grave. 《Sicura di stare bene?》 Chiese Camila. Lauren annuì, prendendo per mano la piccola. Tutti e tre andarono in sala da pranzo, dove videro, Taylor, i loro genitori e il nonno a capotavola seduti. Lauren vide il nonno fulminarla. Talmente spaventoso da far tremare la grande. Si ricompose però, quando sentì la mano di Camila nella sua. In quel momento, un'immagine sfocata le fulminò la mente. Era molto sfocata e quello che vide fu soltanto lei da piccola insieme ad un'altra bambina. Poi più niente. Si portò la mano sulla fronte, massaggiandola. 《Lau, tutto bene?》 Chiese Chris. Lauren annuì, camminando verso la tavola. Due posti alla sinistra del nonno e uno vicino a Taylor. Lauren decise di sedersi vicino all'uomo, e alla sua sinistra Camila, titubante. 《Buonasera.》 Disse l'uomo con voce prorompente. 《B-buonasera signor Jauregui.》 Disse Camila con un filo di voce, venendo seguita da tutti i membri della famiglia, tranne che Lauren. L'uomo si girò verso la nipote, alzando un sopracciglio. 《Il gatto ti ha oer caso mangiato la lingua?》 Chiese freddo il nonno. La grande continuava ad osservarlo, con le sopracciglia puntate verso il basso e lo sguardo più tagliente che avesse mai fatto. Lauren ancora non si decise a parlare. 《Lau.》 Venne ripresa dal padre. 《Per favore.》 Chiese poi con tono più dolce. Non volendolo deludere, Lauren lo salutò con un 'buonasera' borbottato. Il silenzio che si creò all'inizio fu davvero imbarazzante e Camila o Lauren non osavano nemmeno guardarsi, entrambe per paura e Taylor e Chris poterono notare la tensione. Alla fine però, quel silenzio venne interrotto dal nonno, chiedendo a suo figlio, alla cognata e i nipoti, come stesse andando fuori città. Mentre i quattro membri della famiglia iniziarono a raccontare, la cena venne servita. Per Lauren sembrò strano non vedere Richard servirle la cena. E questo non poté che rattristarla. Quando finirono di parlare, l'uomo si rivolse a Camila, con una domanda che fece arrabbiare Lauren ancora di più. 《Le piacciono le ragazze signorina Cabello?》 Chiese L'uomo mangiando il suo pasto, lasciando tutti a bocca aperta. Chris sputò completamente l'acqua che stava bevendo. Camila rimase con la forchetta a mezz'aria guardando scioccata, la sfacciataggine dell'uomo. Sentì Lauren tirare una ginocchiata al tavolo, iniziando a muoversi nervosa, forse, più arrabbiata che nervosa. Guardò tutti i presenti, con un'espressione confusa, per poi riportare il suo sguardo sull'uomo. Sentì ancora Lauren tirare un'altra ginocchiata, ancora più forte al tavolo. 《Lauren. Che maleducazione è questa?》 Disse il nonno alzando la voce. Lauren si girò verso di lui, sbattendo le posate sulla superficie. 《Senti da che pulpito.》 Disse. Tutti quanti videro la tensione tra i due formarsi. Camila cercò di calmare Lauren, mettendole la mano sulla gamba, muovendola su e giù, volendo che la grande la guardasse. La stessa cosa, lo fece Michael, parlando agli altri, facendo finta che tutto non fosse successo. 《Ok. Penso che questa fosse una domanda poco educata papà.》 Disse Michael strofinandosi le mani. 《Mi è passata la fame.》 Disse Lauren buttandosi sullo schienale, prendendo la mano di Camila, ancora appoggiata sulla sua coscia. Il nonno si alzò furibondo dal tavolo, sbattendo altrettanto le posate, avviandosi verso l'uscita. E mentre passò dietro Lauren, lasciò un commento non indifferente per la grande. 《Non la vedrai mai più.》 Sussurrò continuando a camminare verso l'uscita. Un'altra immagine, più nitida stavolta. Lo stesso commento del nonno, ma questo quando Lauren era ancora piccola e capì che quella volta non poteva nulla, ma adesso, adesso poteva fare veramente qualcosa.
In quel momento, forse presa dalla rabbia per come avesse trattato Camila o per come decidesse della sua vita, prese in mano la bottiglia vuota di vino sul tavolo alzandosi di scatto e correndo verso il nonno. Anche i presenti si alzarono scioccati per la scena, urlando il nome di Lauren, preoccupati, implorando di fermarsi, ma in quel momento non le importò nulla. Alzò le braccia, con la bottiglia tra le mani, avventandosi sul nonno, urlando ormai fuori di sé.

Ciao c:
Volevo ringraziare tutti quelli che mi hanno fatto gli auguri
Mi ha reso davvero felice 😍😍 grazie veramente di cuore 😍😍 mi ha fatto più piacere leggere i vostri commenti di auguri, che non riceverli da chi mi conosce dall'asilo (brutti stronzi)
Ancora grazie mille per tutto *--* non potrei essere più felice
-A

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