Il luschel mi fissava con quegli occhi malvagi, ma io non avevo un filo di paura nei suoi confronti. Lo reputavo solo come un animale che poteva anche fare a meno di esistere. Mi avvicinai molto lentamente al piccolo, che stava cercando di ricomporsi. Nel esatto momento in cui allungai la mia mano a un pezzetto di osso del bambino, Kyle, mi afferrò per la gamba ancora sana e mi sollevò in aria impedendomi di muovermi. Non riuscivo a capire tutto questo odio. 

Poi finalmente il "lupo" decise di darmi spiegazioni- Non puoi toccare e neanche sfiorare quel essere, perché se no sarai bandita per sempre da questa "città"- disse con tono solenne. Ok, questo spiegava abbastanza, ma avevo ancora un dubbio, come faceva ad essere certo che io sarei rimasta a vivere li?! Cioè ho capito che è una specie di animale preveditore, ma non penso che possa decidere il mio futuro.

 Così gli dissi-Cosa ti fa pensare che io voglia rimanere qui?- lui fece-Perché io so.-In che senso lui sapeva? Non aveva nessun senso! Però mi bloccai, perché avevo capito che non sarei mai riuscita a fargli dire quello che volevo sentire.

 Con molta tristezza dovetti allontanarmi dallo scheletrino che aveva ricominciato a giocare con la sabbia, come se si fosse dimenticato quello che gli era accaduto prima. Una volta giunti dentro la "città", mi accorsi che in realtà non era poi così male come all'esterno.

 Finalmente riuscii a trovare una posizione comoda sulla schiena di Kyle, che non sembrava affatto contento della presenza di un altro luschel che ci stava alle spalle. A me non dava ansia, però in qualche modo sapevo che aveva ragione ad avere un idea non molto piacevole al riguardo. 

La risposta concreata mi fu data solo 5 minuti dopo, quando l'animale si avvicinò a Kyle con l'intento di farmi cadere e quindi praticamente di uccidermi. Anche se 3 secondi prima non ero morta saltando dalla groppa del mio "amico" non voleva dire che non sarebbe accaduto adesso.

 Dopo quella riflessione mi resi conto che avevo appena chiamato Kyle amico. Mi sembrava di riavere Manu accanto, perché quel luschel mi dava lo stesso conforto, ma alla fine mi resi conto che non era possibile una cosa del genere, insomma la reincarnazione non poteva esistere, specialmente quando si è morti! Finalmente Kyle si era deciso a correre, o meglio a scappare da quel tizio che mi voleva morta. 

Iniziai a pensare che il mio amico fosse nato da una specie diversa, perché qui mi sembravano tutti assetati di morte, tranne lui. Dopo circa 20 minuti di corsa ci fermammo davanti a un palazzo diroccato e nello stesso momento le porte della struttura si aprirono, facendoci scoprire un mondo del tutto diverso da quello che si voleva dimostrare.