Viola: "Non sono spaventata."

Ellen: "Vedi, sono malata."

Ellen: "La mia malattia mi tiene a letto.
Resto qui tutto il giorno a dormire.

Sei la prima a venire a trovarmi oltre al dottore, Viola-chan.

Ecco perché sono stata così sorpresa di vederti.

Sono Ellen.

Vorresti essere mia amica?"

Viola: Non c'era modo che non potessi dirle di no.

Il fuoco sotto la pentola si è fermato.
Dev'esserci qualcun altro qui.

Viola: "......

Grazie per avermi ospitato."

Apparentemente la ragazza malata- Ellen- vive in una casa nella foresta, ad essere curata per la sua malattia.
Sembra che anche le persone che si prendono cura di lei vivano lì.

Da come ne ha parlato, ho la sensazione che non le piacciono molto gli altri.

Quella casa è davvero esistita?

Quella ragazza era davvero lì?

Non posso fare a meno di chiedermelo.

Viola: "Oh cielo.

Papà sarà presto a casa dal lavoro."

Sicuramente non è di queste parti.

Dopotutto non ho mai incontrato nessun'altra con gli occhi d'oro come i suoi. 
E quei capelli color lavanda sono certamente rari.
Forse si è trasferita qui da una terra lontana?

Forse pensavano che l'aria fresca e pulita nei boschi le avrebbe fatto bene.
Ma costruire una villa così imponente in cui far vivere una bambina?
Incredibile.

Viola: Potrebbe essere la figlia di qualche nobile straniero.
Forse anche una principessa.

(Viola be like: *gay thoughts*)

Viola: Non era un sogno dopotutto.

Ellen: "Viola-chan!"

Ellen: "Sei tornata a trovarmi. Sono così felice!

Hanno detto che questo è per te, Viola-chan."

Viola: "Per me?
Grazie.

Quello è il tuo gatto?"

Ellen: "Sì.
Bhe non è esattamente il mio animale domestico, ha solo deciso di vivere qui per conto suo."

Viola: "È così?"

Gatto Nero: "Mrooow..."

Viola: "Non è affatto vero- dice"

Ellen: "Hee. Hee."

Viola: "Um, originariamente non sei di questa zona, vero Ellen?"

Ellen: "...No.
Sono venuta qui molto tempo fa.
......Come fai a saperlo, a proposito?"

Viola: "È il colore dei tuoi occhi.
È piuttosto inusuale."

Ellen: "Oh, capisco.

L'ho letto in un libro una volta.
Di come le persone qui intorno non abbiano gli occhi d'oro...

Fammi vedere...
Ah.
Stai parlando di questo, vero?

Viola: "...!"

Il solo provare a leggerlo mi fa girare la testa, ma una ragazza anche più giovane di me lo sa leggere senza problemi...?

"Puoi davvero leggere questo libro, Ellen-chan?"

Ellen: "Sì.
Non posso uscire, vedi.
Quindi leggere libri è tutto quello che posso fare."

Viola: "Non puoi uscire?"

Ellen: "No.
Non è che la mia malattia sia contagiosa o altro.
Le mie gambe tuttavia, fanno male quando mi muovo."

Viola: "Capisco.

Quanto tempo hai vissuto qui, Ellen-chan?"

Ellen: "È difficile da dire, sono stata qui per quanto posso ricordare.
Vivevo in un altro posto, ma.........
...non me lo ricordo davvero."

Viola: "Che mi dici dei tuoi genitori?"

Ellen: "Vivevamo insieme.
Ma...
...non sono venuti a trovarmi da quando sono qui."

Viola: "......!?"

Hanno allestito una bella stanza per lei ma da allora non sono più stati qui?

Viola: "Devono...
...essere occupati con i loro lavori."

Ellen: "Lavori?"

Viola: "Sì.
Voglio dire, mantenere una casa così grande per farti vivere al suo interno...
Deve costare tanti soldi, giusto?
Poi, ci sono le commissioni del dottore...
...e i costi della medicina.
Stanno lavorando sodo per il tuo bene, Ellen-chan, quindi non hanno tempo per vederti."

Ellen: "Hmm...

......È davvero per il mio bene che stanno lavorando sodo...?"

Viola: "Sì
Ne sono sicura.

Anche mio padre è spesso in ritardo sul lavoro"

Ellen: "È così...?

Hey.
I tuoi occhi sono verdi, giusto Viola-chan?"

Viola: "?
Sì."

Ellen: "I tuoi capelli brillano luminosi come il sole.
E tuoi occhi sono lucidi come le foglie.
Che belli.

Hey.
Avvicinati e fammeli vedere"

Viola: "I miei occhi non sono così speciali, sai."

Ellen: "Non è vero-
Sono davvero belli."

Ellen: "Mostrameli"

Hai qualcuno che ti ama.
Saperlo mi rende davvero felice.

CONTINUA