Considerazioni finali
Video by Na Na
Ellen ver by AmaitoFuu
Viola ver. by Scarlet Azusa
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Questo è stato praticamente il primo RPG che ho giocato e ho praticamente imparato a memoria tutti i trabocchetti e gli indovinelli.
Essendo un gioco che non cambia molto a livello di Gamaleplay (per permetterti di fare la No-Save Run) puoi praticamente impare anche dove non morire male.
A livello di storia, è molto accurata e ben scritta da Fummy.
Ho letto tutto il manga e la light novel e ogni volta ho notato sempre dei particolari che prima non notavo.
"The Witch's House" non ha una storia come "Ib" per esempio.
Nel senso che "Ib" ti lascia con più interpretazioni sul viaggio della bambina, sì nel frattempo ti fa conoscere il mondo dove si ritrova e i vari personaggi, ma restano aperte le teorie dei vari giocatori che possono fare.
Mentre "The Witch's House" ti racconta le cose esattamente come stanno, tutta la storia è stata decisa e scritta ed è un bel po' più cruda e realistica a livello di tematiche.
Quello che ho apprezzato principalmente è che qualche prova da superare nella casa rappresenta una parte della personalità di Ellen oppure descrive una parte della sua storia e di come usando una certa simbologia si possa spiegare i vari significati psicologici.
Inizialmente ci troviamo in una casa al centro della foresta, simbolo fiabesco della vita piena di intrighi e di prove da superare, mentre la casa rappresenta la persona che vi ci abita, è come se entrassimo nella sua psiche.
La prima stanza e vera propria che visitiamo è la stessa dove il primo "amico" di Ellen è stato ucciso.
Dove questi secoli di omicidi sono iniziati.
La prima prova nella casa è quella di tagliare gli arti a un orso, è un flashforward su Ellen che si è tagliata le gambe prima dello scambio.
Il veleno della seconda prova è un riferimento alla cieca fiducia di Viola che nel momento in la sua amica doveva provare che fosse reale la sua amicizia, è stata tradita e lasciata con più dolore, sia fisico che mentale.
Il fatto di poter scegliere se berlo oppure impregnarlo con la chiave rappresenta il come Viola avrebbe potuto evitare questo se avesse appunto fatto "scattare la serratura", ovvero avesse capito di quanto la sua amicizia con Ellen fosse basata su falsi costrutti.
Il gesto di dare una mano come preso alla lettera dal cuoco rappresenta la percezione strumentale di Ellen sull'amicizia in cui tutti dovrebbero dare la loro vita per il suo benessere.
Oltre al fatto che rappresenta anche la trattativa tra lei e il Gatto Nero. Ovvero lei dà le zampe (le anime degli umani) al cuoco che la ricompensa con la chiave d'argento (la magia per curarsi e l'incantesimo dello scambio dei corpi) che le permette di andare avanti.
La terza prova è quella di liberare la farfalla.
Le due farfalle sono Ellen (quella blu) e Viola (quella gialla).
Questo è lo scambio di corpo tra le due.
Quando scambiamo le due farfalle nella ragnatela Ellen diventa quella gialla, reale e piena di vita, mentre Viola diventa quella blu, falsa e non reale.
Ellen è sia carceriera (il ragno) che prigioniera della casa (la farfalla) e l'unico modo che ha per uscire dalla casa è mettere un'altra prigioniera e carceriera al suo interno.
Per dare il bene a una persona con l'alterazione dell'equilibrio del mondo, per di picca bisogna dare il male all'altra.
La quarta prova è quella di farsi amica una rana, usarla per superare due prove e poi mandarla a morire nelle fauci di un serpente.
Questo rappresenta sia l'amicizia tra Ellen e Viola sia il modo in cui la prima sfruttava gli altri per i suoi interessi, senza alcuna cura per quello che potrebbero provare.
Il serpente è anche un simbolo fallico sullo sviluppo della fertilità, come quella che Ellen sta attraversando.
Entriamo nel giardino, la stanza preferita di Ellen.
Questa stanza rappresenta la parte più profonda della psiche di Ellen, ovvero l'ES dove risiedono tutti i suoi desideri e impulsi.
Al centro c'è un albero, altro simbolo fallico riguardante la crescita.
Sotto di esso c'è il fiore bianco che rappresenta sia la madre sia Viola, le più belle e amate del giardino.
I fiori gialli rappresentano la gelosia di Ellen nei confronti di Viola.
Le erbe rosse rappresentano le conoscenze di Ellen e le sue capacità di manipolazione, le sue bugie di cui solo piccolo pezzo sono reali.
L'ultima prova è quella di superare il fiume di veleno.
Con le scarpe della madre di Ellen.
Ellen entra nei panni di sua madre e analogicamente parlando è il passaggio dall'infanzia all'età adulta.
Per superare il complesso di Elettra, la bambina deve rinunciare all'amore del padre e identificarsi con la madre ed essere il più simile a lei.
Ma facendo questo passaggio comincia ad entrare nella fase quiescenza, ovvero la fase dove gli impulsi sessuali sono apparentemente spariti.
Quando si riattivano nell'adolescenza, la ragazza cercherà un altro partner e vivrà una vita più felice e sana.
Ma Ellen non ha fatto questo passaggio e infatti ricercherà questo amore nel padre di Viola, ma colei che non supera questo complesso ha un carattere molto insicuro e con vari disturbi della personalità.
In più lei ha lasciato che questa ossessione si sviluppasse in forme contorte e maliziose, di sicuro non porterà a nulla di buono e arriverà probabilmente a uccidere il suo nuovo padre per paura di non essere amata neanche da lui.
(Ricordatevi che il complesso di Elettra è molto più complicato di così e che è figlio del suo tempo. Lo sto utilizzando per analizzare Ellen che corrisponde al caso junghiano di colei che non lo ha superato.)
L'ultima stanza che visitiamo è la stanza della strega. Quella dove Ellen si è risvegliata quando ha fatto il patto con il Demone e quella dove ora Viola giace, abbandonata al suo inevitabile destino.
È interessante notare come il tutto sia iniziato e finito con un tradimento di fiducia.
Dopotutto Ellen ha iniziato il suo cammino per realizzare il suo desiderio quando il suo primo amico l'ha abbandonata ed è scappato dopo aver visto la vera lei.
E alla fine, Viola inizia ad odiare Ellen quando colei che considerava la sua amica l'ha abbandonata per realizzare il suo desiderio contorto di essere amata.
Un ciclo che si ripete.
Un'altra cosa che ho notato è di come tutti i personaggi più importanti, Ellen Viola e il Gatto Nero, arrivino a dire "non voglio più vederlo/sentirlo" quando qualcosa che odiano gli si presenta davanti.
Ellen cerca di negare la sua vera forma quando esce dalla casa, sia per sua volontà che per colpa del cavaliere.
Rimane così sconvolta, disperata e piena di odio per sé stessa tanto da non volerla più vedere e cerca di negarla a tutti i costi, arrivando anche a rimuovere i ricordi legati ad essa.
Viola cerca di negare a sé stessa che prova dei sentimenti negativi su Ellen. Comincia a fingere di non avere affatto paura di lei. Anche quando la situazione diventa sempre più orribile, Viola continua a non voler ammettere che questa parte di lei esista.
Il Gatto Nero non voleva che Ellen morisse in un vicolo cieco, perché era qualcosa che non poteva accettare di vedere accadere.
A differenza di Ellen e Viola, non nega i suoi sentimenti verso la prima e sul fatto che la considera come un qualcosa di troppo prezioso da lasciare incustodito. Ma questa autoconsapevolezza lo porta anche a non comprendere davvero i sentimenti di Ellen e a non essere affatto di conforto.
Negare le cose orribili che accadono oppure impedirle tramite dei metodi tossici non è mai un buon modo di affrontare la realtà.
Infatti la negazione di Ellen della sua forma malata e deformata la porta al punto che non riesce più ad alzarsi dal letto a causa del suo spirito infranto.
La negazione di Viola sui suoi veri pensieri su Ellen la portano pian piano a fingere che la sua amicizia con lei sia reale e arriva a non fidarsi più di suo padre.
Questo sarà la sua condanna.
Il volere del demone di non vedere Ellen morire in un vicolo buio e freddo lo porta a ferirla a causa dei suoi pensieri egoistici di tenerla rinchiusa per "proteggerla".
Il tema principale alla fine è che nella realtà non ci sarà mai davvero un finale felice per i buoni e neanche per i cattivi.
Viola, la ragazza amata da tutti, non se ne rendeva conto e lo dava per così scontato che era disposta al sacrificio del suo corpo per permettere a Ellen di essere libera per un giorno, dal suo corpo malato.
Anche quando gli altri, come suo padre e il gatto nero (che stava in realtà aiutando Ellen a farla disperare ancora di più) cercano di farle notare che forse tutto quello che sta facendo è correre dentro una trappola della strega per semplice pietà, lei decide di fare lo stesso lo scambio, salvo a scoprire che avevano ragione.
E ora ne dovrà pagare le conseguenze perché non tornerà più nel suo corpo, morira per colpa di suo padre ed Ellen vivrà per sempre con lui.
Allo stesso tempo ha mostrato davvero come Ellen fosse solo una bambina innocente che non voleva altro che essere amata, ma è finita in un mondo in cui era destinata a essere odiata e messa da parte da tutti a causa della sua malattia. Ecco perché era disperata nel trovare una cura per il suo corpo malato e ha colto la prima possibilità che ha avuto. Sarà amata, ma non del tutto. L'amore che proverebbero non sarebbe sincero perché quello sarà destinato a qualcun altro (Viola) e quel qualcuno di cui lei si è sbarazzata per il suo corpo era l'unica che l'amava sinceramente per davvero.
In più il suo destino è quello di soffrire per l'eternità e il suo cammino porterà sempre distruzione a causa della sua visione di amore contorto.
In conclusione: questo gioco è davvero fatto bene ed è molto crudele nei suoi messaggi.
Ebbene ho finito questo enorme papiro che è "The Witch's House"
Ci vediamo con l'epilogo.
Ollina2912
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