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capitolo 83


WES



La tranquillità era qualcosa a cui non ero più abituato, anche se forse non lo ero mai stato, mi resi conto, quando osservai la mia figura allo specchio. Ero pronto per andare a trovare Kevin quella sera, si trattava di un'uscita ordinaria, prima un film, poi una semplice pizza. Era assurdo, pensai, non riuscivo a capire come avessi fatto a guadagnare quella calma, come fossi riuscito a farlo mio e a normalizzare la mia intera esistenza.
Con quei pensieri in testa uscii dalla mia stanza, salutai con una mano Celine in fondo al corridoio, quasi in procinto di entrare nella sua, ma ovviamente non ricevetti risposta. Me lo aspettavo e non mi importava, io ero in pace con me stesso da quando ero riuscito a parlarle e non potevo fare altro al momento per rendere la sua situazione meno difficile. Non ci saremmo fatti vedere insieme, Kevin ed io, questo era ovvio. I genitori di Celine non erano a conoscenza del perché i due si fossero lasciati così in fretta, ed io non volevo che i Wayright odiassero Kevin ... in fin dei conti se io non avessi messo lo zampino con ogni probabilità Celine e lui sarebbero ancora stati insieme adesso.

Uscii di casa non notando niente di particolare. Seth doveva essere a lavoro, mentre Chris era probabile che si stesse preparando per il party privato, mio fratello si era dileguato quello stesso pomeriggio. Sapevo che doveva c'entrare quell'enorme figlio di puttana di Nikolaj nei suoi atteggiamenti strani, sperai soltanto che iniziasse a godersi un po' più la vita ... non valeva la pena rovinarsela per uno come quello.
Svoltai l'angolo dell'isolato e come concordato Kevin mi stava aspettando a bordo dell'auto che aveva affittato per quelle ultime settimane di vacanza. Era un figo pazzesco, pensai, mentre i miei occhi passavano in rassegna la perfezione del suo viso allungato e ben rasato, per poi scendere giù, alle sue mani sottili, il petto muscoloso, stretto in una maglietta blu, le gambe lunghe, appoggiate contro lo sportello dell'auto.

- Come diavolo avrei potuto non notarti quel giorno al funerale del nonno? - senza rendermene conto avevo parlato a voce alta, facendolo ridere appena. Era lusingato, come se non lo sapesse quanto fosse terribilmente figo.
- Ammettilo che mi hai notato soltanto perché stavo accanto a Celine ... - mi provocò lui, prima di fare il giro dell'auto e sedersi al posto di guida.
Avevo voglia di baciarlo, ma decisi che era meglio aspettare ed allontanarci un po' dal quartiere – Non fare l'idiota ... certo, quello ha influito ma mi faceva impazzire quel tuo modo algido di fare ... sembravi così determinato ed irraggiungibile ... -
- Era l'impressione che volevo darti ovviamente. Poi le cose si sono complicate, tu hai avuto quell'incidente in scooter e la possibilità di perderti mi ha sconvolto ... quello è stato il momento in cui ho realizzato davvero quanto fossi ormai perso di te. -
Lo ricordavo, ricordavo ogni cosa, la mia finta amnesia, il volerlo portare al limite giorno dopo giorno, poi la notte passata insieme, gli incontri sporadici e nascosti, infine la sua decisione di mettere fine a tutto.
- Ed eccoci qui adesso ... ad uscire come due persone normali. Cinema e pizza ... -
Kevin rise, ed io non potei fare a meno di cercare la sua mano mentre lui faceva esattamente lo stesso gesto, ci ritrovammo a sorridere – E' stata la mia estate più folle questa. Ogni cosa è cambiata per me, ogni piccola certezza è crollata, eppure non sono spaventato, Wes ... -
- Hai a che fare con me, dovresti esserlo invece. - gli dedicai la mia migliore occhiata sensuale, di rimando la sua mano scivolò piano sulla mia coscia, accarezzandola. Mi ritrovai piuttosto eccitato.
- Emh, forse possiamo rimandarla questa cena ... il tuo appartamento non è così lontano, vero? -
Kevin rise forte – Qual è il problema? Non ce la fai ad aspettare fino al dopo serata? - mi provocò con voce bassa e maliziosa.
Mi avvicinai a lui, lo sentii fremere subito, poi iniziai a percorrere l'incavo del suo collo con le labbra, cospargendolo di baci umidi e sensuali – E tu, Kev? Sei così sicuro di farcela? -
Kevin gemette appena, la mia mano stava vagando dove non avrebbe dovuto in aggiunta ai baci – W-wes, dai ... f-fammi guidare. -
Risi appena, alla fine cedetti – E va bene, facciamo come vuoi tu, inglesino. Dopotutto l'attesa accresce il desiderio. - lo provocai appena.
Quello mi lanciò una lunga occhiata, era ancora decisamente eccitato, potevo vedere i brividi scorrere ancora sulle sue braccia scoperte. Non avevamo fatto altro che vivere rintanati nel suo appartamento di recente, capivo perché volesse fare anche altro. Doveva sentirsi come un detenuto domiciliare da quando Celine ci aveva beccati in pieno.
- Non sarà così quando andremo via dalla California – potevo quasi leggere i suoi pensieri e questo lo stupì parecchio a giudicare dall'espressione sorpresa che apparve sul suo viso.
- Lo so ... dobbiamo solo stringere i denti, no? -
- Già, è chiaro che qui siamo limitati, abbiamo già fatto abbastanza per lei, farci beccare insieme sarebbe troppo sinceramente. -
Kevin sospirò forte – Già ... non volevo che finisse così con Celine ... abbiamo trascorso tre lunghi anni insieme, dopotutto. -
- Ti capisco, ma non poteva che finire in questo modo, Kev. - l'avevo sempre saputo, soltanto che fino a poche settimane prima non mi sarei fatto alcun problema nel distruggere il mondo di mia cugina.
- Sei riuscito a parlarle? - senza rendermene conto eravamo arrivati in centro, Kevin stava parcheggiando.
- Parlarle ... è una parolona, ma sembra che mi abbia ascoltato per qualche minuto, ho cercato di farle capire che tutto questo non era intenzionale, che era successo e basta e che entrambi siamo dispiaciuti ... -
- E' già tanto che non ti abbia preso a pugni – commentò Kevin affranto – proverò a parlarle, glielo devo, almeno questo ... -



Non aggiungemmo nient'altro, smontammo dall'auto e ci dirigemmo verso i locali centrali di South Gate. Era un sabato sera e come ogni giorno di punta c'era davvero un grande casino lì intorno, cercammo di farci strada tra la gente, Kevin mi mise un braccio intorno alla vita con grande naturalezza e non potei fare a meno di sorridere.
- Che strano, andarmene in giro con te ... - commentò scuotendo la testa – e pensare che fino ad un mese fa ti detestavo con tutto il cuore. -
Lo guardai, sollevando un sopracciglio – Sono i geni Reed questi, non è colpa tua, pivellino, sono io a risultare irresistibile – gli dissi, sfiorandogli appena il collo con le labbra. Kevin sobbalzò, vidi la voglia nei suoi occhi prendere possesso di ogni cosa.
- Vorrei che ti sbagliassi ... - commentò stringendomi ancora un po' di più a lui – ehi, ma quello non è tuo fratello? -
Seguii lo sguardo di Kevin ruotando appena alla mia destra. Era decisamente Matt, ed era anche decisamente brillo. Se ne stava abbracciato a Juri, stavano sedendo su un muretto con un bel po' di alcolici in giro e altrettanti ragazzi dall'aria ancora meno normale del suo amico.
- E chi diavolo è quello? - Kevin era senza parole.
- Juri, solo Juri ... -
- Solo? -
Capivo ciò che Kevin stava cercando di dirmi, in effetti qualsiasi parola esistente non era neanche lontanamente abbastanza per descrivere Juri Leineau, il migliore amico di mio fratello Matt.
Juri era di una stravaganza spaventosa, ogni componente in lui sembrava urlare un solo messaggio " TOGLIETEVI DALLE PALLE, SONO TOTALMENTE FUORI DI TESTA". Era figlio di artisti e come tale era cresciuto, aveva capelli scuri al momento, ma non c'era da fare molta affidabilità su quello, amava sperimentare su se stesso praticamente come una donna, erano lisci e li portava lunghetti, con un ciuffo più lungo che ricadeva sul suo zigomo destro. Matita nera agli occhi, un filo di rimmel che risaltava le sue iridi scure, tra il castano e il verde. Aveva delle belle labbra carnose ed un'aria sfrontata, da gran rompipalle, eccetto in quei rari momenti in cui si imbambolava su qualcosa e allora sembrava perfino peggio.
Era vestito con il suo solito estro, camicia a scacchi aperta sul petto, i suoi capezzoli erano ben visibili, così come il piercing su quello destro, aveva dei pantaloni di pelle strettissimi e pieni di lacci alla vita e sui fianchi che lasciavano ben poco all'immaginazione. Completava il tutto con degli scarponcini neri ed un foulard blu elettrico che scendeva fino alla vita.
- E' ... è tipo il suo ragazzo? - mi chiese Kevin, ancora confuso.
- No, in compenso potrebbe essere il ragazzo di tutti gli altri. - commentai, sorridendo appena – i suoi vivono vicino casa nostra, sono dei tipi strambi ... -
- Ma dai ... - commentò lui, sarcastico.
- Ci conosciamo da sempre comunque. E' un bravo ragazzo, sotto sotto ... - non avevo neanche finito di dire quelle parole, Matt si era accorto di noi e adesso si stava sbracciando alla grande per attirare la nostra attenzione. Anche gli altri tipi ci avevano notati, mi resi conto che doveva trattarsi di una band a giudicare delle custodie disseminate ovunque sul marciapiede. Juri si fece spazio nella folla, poi mi si gettò letteralmente addosso.
- Weeeeeees! - per poco non caddi tanta fu la sorpresa di dover sostenere il suo corpo – quanto tempo!!! -
- Ehi, Juri ... - stavo per liberarmi da quell'abbraccio, ma l'altro fu più veloce. Mi piazzò un bacio sulle labbra come di consueto prima di abbandonarmi per prestare tutta la sua attenzione su Kevin, adesso. Quello era smarrito, aveva lo sguardo ancora puntato su Juri e le labbra lievemente aperte.
- Tu sei il suo ragazzo? - lo stava studiando con attenzione, sperai che non se ne uscisse con una delle sue, ma non potevo ambire a tanto – mmm, ho sempre tifato per Wayne, non lo nego, ma tu hai un bel culo, capisco perché Wes si sia trovato in difficoltà. - commentò un attimo dopo, sorridente. Kevin stava per ribattere qualcosa, ma Juri fu più veloce, era dannatamente bravo nel baciare la gente di soppiatto. Lo fece anche con Kevin.
- Ehi! Ma che cosa ... - gli misi una mano sulla spalla mentre Juri si stava già dileguando verso il resto della combriccola.
- Lascialo perdere, è normale. Lo fa sempre. -
- Ragazzi, perché non vi unite a noi? - Matt faceva fatica perfino a parlare tanto era perso, lo vidi aggrapparsi all'amico che lo sostenne.
- Sì, dai ... fatevi un bicchierino. - commentò uno dei tipi, i suoi occhi chiari erano puntati su di noi con estrema attenzione, la sua mano intorno alla vita di Juri, con l'altra reggeva anche mio fratello.
Conoscevo gli amici di Juri e sapevo come sarebbe potuta finire una serata iniziata in quel modo. Sperai che Matt fosse abbastanza in sé da capire cosa stesse succedendo, ma dovevo fidarmi di lui, era maggiorenne e meritava di divertirsi un po' in giro senza preoccuparsi troppo, soprattutto dopo la batosta presa da quel bastardo di Nik.
- Per questa sera passiamo! Stiamo andando a mangiare qualcosa, voi divertitevi. Juri, da un'occhiata a mio fratello. -
- Tranquillo, Wes, i miei amici gliene daranno anche quattro o cinque. - rise piano, maliziosamente, poi si sdraiò sulle cosce del tipo che aveva parlato prima, un secondo ragazzo gli prese le gambe e se le piazzò in grembo.



- Cavolo, sono del tutto andati. Quando incontro questa gente mi rendo conto di non aver mai vissuto la mia adolescenza a dovere. - commentò Kevin quando fummo all'interno della pizzeria.
Mi venne da ridere, sembravamo davvero due anzianotti attempati – Beh, io ne ho combinate parecchie ma ti assicuro che la nuova generazione ha tutto un altro modo di vedere il mondo ... -
- Un po' li invidio ... - commentò, con lo sguardo lontano – sono così giovani eppure sanno già cosa vogliono, mentre io ... l'ho capito solo adesso. - i suoi occhi erano puntati su di me, senza rendermene conto il mio corpo aveva agito prima del resto, sfiorai la sua mano, ferma sul tavolo, poi la strinsi alla mia, incurante del resto.
- Beh, l'importante è scoprirlo prima o poi, no? -
E noi adesso lo sapevamo.

MATT

Era come se il mio corpo fosse ricoperto di spine, così mi sentivo da quel giorno, sentivo un dolore perenne e terrificante in ogni lembo della mia pelle, persino respirare era doloroso. Poi lo incontravo, anche per breve tempo, persino di sfuggita nel corridoio ed allora quelle spine laceravano la mia carne e la mia anima sanguinava. Ero patetico, non riuscivo neanche a sostenere quello sguardo, mi circondavo di un alone spesso di rabbia per evitare che lui vedesse quanto stavo soffrendo, per evitare di farlo avvicinare. Ogni volta che lo guardavo ripercorrevo nella mia mente quella notte, quando qualcosa dentro di me mi aveva spinto a guardare dalla finestra e li avevo visti, stretti l'uno all'altro ed il mio cuore si era spezzato. Aveva sentito una fitta così forte da credere di stare per morire e niente di quello che lui avrebbe mai potuto dire avrebbe cancellato quella visione, quella menzogna. Ero innamorato perdutamente ma dovevo tentare di ritrovare la strada adesso o quell'amore mi avrebbe fatto diventare pazzo.

Poi quella chiamata, Juri sarebbe stato a South Gate, mi si era aperto un mondo, era come una dannata ancora di salvezza, qualcuno con cui parlare, a cui chiedere di farmi dimenticare quello che stavo passando. Juri era un uragano ed io speravo solo che mi travolgesse e spazzasse via il dolore.

E così fu, mi ritrova con lui, circondato di gente e mi sentivo leggero, felice, non pensavo a niente, incontrammo Wes e Kevin ed ero felice che anche mio fratello adesso stesse bene. Intorno a Juri tutto aveva una strana atmosfera, tutto sembrava dannatamente allettante e consentito, potevo smettere di soffrire, pendermi una pausa dalla mia vita e dalla mia mente.

Mi ritrovai barcollante per le strade di South Gate, retto unicamente da uno degli amici di Juri, un tipo davvero affascinante, era il bassista di nome Jax.

- Abbiamo solo un paio di pezzi – mormorò al mio orecchio – siamo la band di apertura .... Quindi poi possiamo goderci la festa -

Io risi lievemente imbarazzato, il suo tono non lasciava molto all'immaginazione - beh ... io sono in giro con Juri ... magari ci ribecchiamo –

- Farò in modo che succeda – disse quello passandomi una mano lungo la vita.

Era una strana sensazione ma anche eccitante, Juri continuava a lanciarmi occhiate di approvazione, e quel tipo mi piantonava senza sosta. Finalmente qualcuno a cui piaci sul serio, si disse una parte di me, qualcuno che non devi nascondere, qualcuno che non ha una relazione che ti tiene segreta. Portai lo sguardo all'orologio per cercare di distrarmi e vidi che ormai era quasi ora di andare.

- Cazzo, è tardi ... - dissi al mio amico alle prese con quello che doveva essere il fidanzato del momento, un bel tipo dallo sguardo tenebroso e dai numerosi tatuaggi – ho promesso a Chris e Sean che ci saremmo visti all'ingresso –

- E sarà lì che ci troveranno! – sentenziò Juri gettandosi su di me e circondandomi le spalle con un braccio.

Così ci mettemmo in marcia per raggiungere la villa che si trovava nei paraggi, la gente era ancora in fila per entrare, il chiasso era quasi insopportabile e il posto era davvero enorme. Ci aggirammo nella folla per un po' ed alla fine incontrammo Chris e Sean, entrambi vestiti di tutto punto, sembravano già brilli almeno quanto me.

- Ehi cugino – salutai – va tutto bene? –

Quello abbozzò un sorriso – qui è una figata ... ma entrare sarà arduo, la fila è spaventosa – constatò.

- Lasciate perdere la fila – si intromise Jax – venite con noi, entriamo dal retro con gli strumenti –

Mi prese per mano e mi trascinò via, Chris e Sean mi seguirono ridendo forte, non potevo fare a meno di sentirmi in imbarazzo ma la grande quantità di alcol che avevo in circolo mi suggeriva di non preoccuparmi.

Fummo dentro qualche minuto dopo, la sala della festa era enorme, stentai a credere che fosse davvero una casa. Sembrava più un enorme salone di cui non si conosceva la fine esatta, se non da alcune scalinate lontane sul fondo. Per il resto era munito di molti angoli bar, divanetti, uno spazio immenso per ballare e la postazione per la band, la gente era ovunque, oltre ad essere più variegata rispetto alle solite feste organizzate tra ragazzi della nostra età.

- Mai stato in posti come questo? – mi chiese Jax.

- No ... - dissi lievemente in imbarazzo – non sono un amante di questo genere di feste ... ma visto che c'era Juri ho accettato ... -

- Si vede sai ... che non sei un tipo di quelli che si incontrano qui in giro – mormorò ancora una volta – sei stato una piacevole scoperta Matt Reed ... -

Poi un tipo gli disse che era arrivato il momento di andare così finalmente si allontanò da noi, quando mi voltai tre paia di occhi mi fissavano compiaciuti.

- Ragazzi! Andiamo! Non guardatemi in quel modo ... - misi in chiaro.

- Ma bravo Matt, hai preso il pesce più grosso dello stagno – disse Chris ridendo mentre Sean gli dava il cinque.

- Ma dai ...- cercai di sdrammatizzare.

- Ti assicuro che è così – commentò compiaciuto Juri sdraiandosi su di me – Jax non fila mai nessuno .. sai è uno sofisticato, mai che qualcuno sia degno delle sue attenzioni ... mentre a te fa una corte spietata da tutta la sera. –

Ad un tratto Chris notò qualcosa nella folla – Ehi, ho visto Rachel, non credevo ce l'avesse fatta con i biglietti ... vado a salutarla ... vi ribecco qui? –

Noi annuimmo mentre Chris e Sean si alzavano, rimasti soli Juri si voltò verso di me e mi dedicò uno dei suoi sorrisi più seducenti.

- Allora Matty ... perché non mi dici che succede ... volevo chiedertelo da un po'! Dov'è finito il tuo adorabile e sexy sorrisino da bravo ragazzo innocente? –

A quella domanda mi feci di nuovo cupo, mi aspettavo che lui lo notasse, a Juri non sfuggiva mai niente – Sono successe delle cose di recente ... ho conosciuto un ragazzo ... -

- Davvero?! – scattò dritto a sedere dedicandomi la sua completa attenzione.

- Già ... ma è complicato ... lui ... Cristo, non lo so ... ha un ragazzo – tentai di raccapezzarmi, non sapevo da dove iniziare a raccontare i problemi che mi tormentavano.

- Questo non conta – disse quello, facendo un cenno sbrigativo con la mano – dimmi perché non potreste stare insieme –

Sospirai – Te l'ho detto ... è più grande di me ... molto più grande, poi c'è questo ragazzo e lui neanche me lo ha detto – presi un grosso respiro – e cazzo Juri, è mio zio ... -

Quello parve un attimo sorpreso – Quello che non conoscevi? Di cui mi hai scritto negli sms ... il figlio illegittimo? –

- Esatto – ammisi sconfitto – oddio .... Sei l'unico che lo sa Juri, vedi di stare zitto –

Quello annuì sbalordito – è ... è... -

- Orrendo? –

- Così romantico! – io ero sconvolto mentre lo sguardo di Juri si faceva ogni istante più estasiato – wow ... un amore travolgente e proibito! Segnato dal dolore ancora prima di cominciare! Questa storia finirà malissimo Matt! Ma dannazione, devi andare fino in fondo! –

Ero sconvolto – Non parlarne come se fosse uno di quei romanzetti storia che scrivi tu nel tempo libero ... Juri, la mia vita sta andando a rotoli ... - mi misi le mani tra i capelli – lui ... mi ha fatto sentire come nessun altro ... ed ora non so cosa fare –

- Quanto in là siete andati?-

- Parecchio – ammisi io con un leggero tremore nella voce.

- Cavolo .... Allora qualcuno ha colto il tuo bel forellino – disse compiaciuto e poi mi stampò un bacio in fronte – benvenuto nel mondo delle persone grandi –

Poi tirò fuori il suo fedele taccuino e cominciò a scrivere qualcosa – Piantala! Non prendere appunti sulla mia vita privata per le tue storielle! – commentai irritato.

Ad un tratto sentimmo suonare, la band aveva cominciato così ci sollevammo dai sedili e ci piazzammo proprio sotto il palchetto, Juri era incaricato di fare le foto durante l'esibizione e per quanto mi riguardava buttai giù qualche altro bicchiere e cacciai via i brutti pensieri.

- Che mi dici di te? – chiesi al mio amico – come li hai conosciuti questi tipi? –

- Sai come sono fatto ... sono sempre alla ricerca di qualcosa di eccitante – mi ricordò – e la mia lunga ricerca mi ha condotto ad Axel ed il suo gruppo ... ma alla fine mi sono ritrovato invischiato nella mia solita sfiga –

- Non dirmelo ... - momorai, già sapevo a cosa portava quella frase.

- Esatto ... ero a caccia della mia anima gemella, ma anche stavolta non sono riuscito a trovare l'amore completo ... perché devo trovare l'amore carnale e quello platonico separati? – mi chiese intristito – Credimi, Duncan è così profondo ... basta un cenno per capirci alla perfezione, abbiamo perfino le stesse passioni ... Ma poi c'è Axel, quel gran figo di Axel con quei dannati pettorali che farebbero sbavare anche l'etero più convinto del mondo! – io scossi la testa e lui sospirò – che merda, sei proprio fortunato tu ... -

- Certo, che fortuna innamorarsi di un parente ... questo conduce ad una storia d'amore dannatamente semplice e rosea – commentai sarcastico.

- L'importante è che sia assolutamente incontenibile ... il vero amore deve farti a pezzi, deve sconvolgerti .... Deve ... cambiarti dentro ... - continuò estasiato scattando altre foto – io voglio assolutamente trovarlo -

- Ti cederei il mio ... non mi piace come mi fa sentire – ammisi.

- Allora non è ancora al suo meglio –

Sentii qualcuno toccarmi una spalla così mi voltai automaticamente verso mio cugino, adesso c'era anche Rachel con lui, oltre all'inseparabile Sean ovviamente. Così riprendemmo la serata, ascoltammo altri pezzi ed una volta che Juri fece foto a sufficienza ci spostammo per cercare qualcosa da bere al bar. Proprio lì vidi Chris irrigidirsi.

- Oh no ...- esordì – ragazzi, io vi aspetto ai divanetti –

- Che succede? – chiesi.

- Solo un tipo che non ho assolutamente voglia di incontrare ... anzi due tipi ... - Chris si stava defilando alla velocità della luce.

- Allora andiamo –

Quando mi voltai vidi Juri con indosso l'espressione che mi faceva tanto paura, era totalmente estasiato, stava fissando una coppia seduta al bancone dei drink, probabilmente gli stessi tipi da cui Chris voleva scappare. Il primo era un ragazzo della nostra età più o meno, molto carino, con un fisico atletico e un bel sorriso sexy, mentre l'altro era un uomo adulto, sulla trentina, con i capelli castani ordinatamente pettinati all'indietro ed un alone di fascino chiaramente percepibile perfino da lì. Abbassò appena la testa in direzione dell'altro, sembrava ascoltare il suo interlocutore con molta attenzione, di tanto in tanto si lasciava andare ad una risata. Era lui che Juri stava puntando, ne ero certo, la spia nel mio cervello lampeggiava guai, soprattutto quando vidi il più giovane allontanarsi e l'uomo restare solo al bar.

- Cosa diavolo ha intenzione di fare il tuo amico? – Chris mi raggiunse, era visibilmente allarmato – non è una buona idea provarci con Scott ... è impegnato ... e fidati, Lewis è pazzo –

Sospirai mentre osservavo il mio migliore amico darci dentro con le sue mosse di seduzione, seduto elegantemente sullo sgabello adiacente a quello di Scott.

- Fidati, ormai Juri è in modalità rimorchio, niente potrà fermarlo ... sarebbe anche peggio cercare di dissuaderlo –

- No, no, no ... questo non va bene, Matt ... - Chris scuoteva la testa, evidentemente sotto shock .

- Andiamo, lascia perdere ... tu non lo conosci - risposi, ormai rassegnato al peggio.

- Vi siamo mancati? – disse ad un tratto una voce che avevo imparato a riconoscere.

I ragazzi della band avevano finito i loro pezzi per il momento e si erano radunati intorno a noi, avevamo preso altro da bere e le chiacchiere erano tornate a farla da padroni insieme alle bevute. Vidi l'amico di Chris ben felice delle attenzioni dei ragazzi ed anche Rachel sembrava estasiata della compagnia, l'unico che non sembrava per niente coinvolto da quell'atmosfera di puro divertimento era proprio mio cugino. Era un'annata pessima per tutti i Wayright a quanto sembrava.

- Cazzo, dovremmo venire più spesso da queste parti – esordì uno di loro puntando lo sguardo nella folla – sono tutti così dannatamente arrapanti i ragazzi da queste parti? –

Seguii il suo sguardo tra la folla ed un attimo dopo capii a chi si stesse riferendo, proprio in quel momento il fratello di Rachel stava passando accanto ai nostri divanetti, inutile dire che Tyler attirò l'attenzione di tutto il nostro gruppo che non perse tempo a fare considerazioni al riguardo.

- Perché non la piantiamo? – protestò all'improvviso Chris – finiamoci la dannata bottiglia e smettetela di parlare di questo e quell'altro! –

Sean gli lanciò un occhiata carica di preoccupazione, nessuno sembrò fare caso a niente, del resto erano tutti parecchio alticci e accettarono di buon grado la proposta di Chris. Possibile? mi chiesi, Tyler e Chris?

Non ebbi molto tempo per elaborare quel pensiero perché Jax mi stava trascinando in pista, mi ritrovai stretto al suo corpo e sentivo le sue labbra vagare pericolosamente lungo il mio collo.

Ad una parte di me quelle attenzioni non dispiacevano ed in un primo momento non mi scostai, anzi ne ero felice. Portai le labbra al suo viso e lo baciai, rimanemmo cosí per un po', stretti in quel bacio con la gente urlante intorno. Poi senti di nuovo le sue mani scendere verso i miei glutei, la sua bocca che si muoveva rapida al mio orecchio.


- Ci sono un mucchio di camere qui ... Perché non andiamo di sopra? - sussurró.


Io lo fissai torvo, che combini Matt? A chi vuoi farla pagare con questo gesto? Mi chiesi. Il volto di Nik si fece strada nella mia mente, il suo sorriso, il modo che aveva di guardarmi, lui mi credeva una persona buona. Cosa sarei stato se avessi accettato quell' invito? Non sarei piú stato me stesso ... Nonostante il dolore che provavo io non ero fatto per la vendetta ... occhio per occhio, odiavo quell'espressione. Non potevo farlo, né a me stesso e nemmeno a Nik. Cosí mi distanziai da Jax.


- Scusami io ... Non posso farlo... Sto attraversando una fase strana con un tipo e ..- tentai di spiegare.


- Se ti ha fatto venire qui da solo é un idiota ... - mi interruppe- lascialo perdere-


Tornó alla carica e ad un tratto la mia luciditá tornó a farla da padrona, lo allontanai bruscamente.


- Datti una calmata Jax ... Ho detto che sono impegnato!- sbottai.
Quello fece un gesto sbrigativo con la mano e se ne andó scocciato. Mi trascinai lungo la pista fino a ritrovare i divanetti, mi presi la testa fra le mani, disperato. Io sono impegnato avevo detto, con chi? Mi chiesi. Con mio zio? Con un uomo adulto che a sua volta ha una relazione? Ero sempre stato dannatamente sicuro della nostra storia anche se non avrei dovuto, sapevo quello che provavo e questo era abbastanza. Ma ora? Sollevai la testa gettando un occhiata fugace a quella massa di gente, vidi Sean e Rachel parlare animatamente, di Chris nessuna traccia. Ad un tratto un tonfo mi portó a girare la testa, Juri si era sdraiato accanto a me e fissava il soffitto con aria sognante.


- É perfetto Matty ... - mormoró estasiato - credo di avere quasi avuto un orgasmo mentre ci parlavo ...-


Scossi la testa - Non dirmelo ... Andiamo, é piú vecchio di te ... Non sai niente di lui! Sta persino con un ragazzo! Come vuoi che vada a finire!-


Quello sbuffò - Ed io che credevo che la tua nuova esperienza ti avesse aperto la mente! - io sospirai - ho scoperto che insegna alla Berkeley! Dimmi tu se non é destino!-


- Quale destino? - ero confuso


- Ma come? Parlo del mio sogno di una vita ! Quello di venire ammesso alla Berkeley!- disse Juri con trasporto. Peccato che in sei anni di conoscenza non lo avessi mai sentito parlare neanche una sola volta della Berkeley.


- Se lo dici tu ... - lo assecondai stremato.


- Stanotte mi fermo da te - disse alla fine - ho intenzione di conoscere l' uomo che ha preso la veriginitá del mio dolce Matty -


Io risi a crepapelle - Beh ... Sappi che lui potrebbe essersi fatto un'idea strana su noi due ... -

A quel punto mi fissò con gli occhi traboccanti di eccitazione - Ancora meglio ... Gli faremo sputare quanto tu sia importante per lui! -


Poi mi diede uno dei suoi baci a tradimento ed io fui grato che lui ci fosse, che non dovessi entrare in quella casa da solo. Qualunque fossero le conseguenze, indipendentemente da come sarebbe finita fra me e Nik, dalla mia parte avevo Juri e questo mi dava coraggio.

NOTE DELLE AUTRICI: Good morning guys! We are back u_u e potrebbe suonare come una minaccia, ma non lo è! Speravamo di allietare questo terribile lunedì (i lunedì sono sempre orribili) con un nuovo capitolo delle avventure di questi poveracci sfigati che altro non sono che i nostri Wayright! Una famiglia che non sa neanche cosa sia la fortuna in amore xD
Abbiamo introdotto questo nuovo personaggio super folle: Juri!
Cosa ne pensate? Vi piace? :P Di certo la sua presenza sembra aver risollevato il morale del povero Matt :)
Il prossimo capitolo sarà mooolto interessante, potrebbe esserci un certo riavvicinamento ... ve la sentite di provare ad indovinare? :P
Grazie di tutto per il vostro grandioso sostegno, speriamo di sentirvi presto :)
Baci e alla prossima!


- BLACKSTEEL -

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