Capitolo 17, Ciò che conta
"Allora fammi sapere se fai il provino!" dissi avviandomi verso l'uscio.
"Okay..." borbotto Levi aprendo la porta.
"Ciao Hanji."
Ci guardammo neglio occhi per qualche istante più del necessario, ma Levi chiuse ugualmente la porta cone se niente fosse.
Ero rimasta a casa sua davvero tanto, mi aveva mostrato alcuni libri, avevamo parlato molto e alla fine avevo pure cenato lì. Era piuttosto tardi.
Mi avviai verso casa, ricordandomi improvvisamente di come me n'ero andata, senza dire nulla, nel bel mezzo di un litigio.
Ebbi paura: non sapevo cosa mi avrebbe potuto dire mio padre.
Suonai il campanello, incrociando le dita.
Sentii una voce biascicare qualcosa, poi dei passi.
"Chi cazzo è a quest'ora?"
"Ehm... sono io, Hanji... papà..."
La porta si aprì e mi ritrovai di fronte la figura tonda di mio padre.
"Porca troia! Dove diamine eri finita?!"
"Ho fatto un giro..."
"Eh, un giro dici! Sei andata da qualche parte a farti i cazzi tuoi, anche se io ti stavo chiamando. A quanto pare hai bisogno di una punizione.
Beh, vattene dove vuoi.
Qui non entri oggi."
"Ma ch-"
La porta mi venne sbattuta in faccia.
"Ti prego, apri!"
Nessuna risposta.
Colpii la porta più volte, urlai, lo pregai di aprire, ma non successe nulla.
Mi girai: la macchina di mia madre non c'era, e probabilmente non sarebbe tornata per qualche giorno, quindi non potevo sperare che mi aprisse lei.
"E va bene, come vuoi."
Tornai indietro e chiamai Levi al citofono.
"Hey Levi, sono Hanji."
"Che vuoi ancora?"
"Mi hanno cacciata di casa."
Sentii subito il rumore del portone del palazzo aprirsi.
"Grazie..."
Salii su.
Levi aveva un pigiama a pois rossi, ma non ebbi il tempo di prenderlo in giro poiché mi chiese spiegazioni, e io gli ricordai che mi aveva portato via nel bel mezzo di una litigata.
"Mi hai praticamente dato la colpa."
"Potrebbe essere.", risposi sorridendo.
"Non ti chiederò scusa."
"Lo so."
"Anzi, visto che dormirai qui, avrai un enorme debito con me."
"Un enorme debito che salderò in felicità!"
Levi sospirò, poi mi portò nella sua stanza.
"Dormi pure nel mio letto, io vado sul divano."
"No, no, mi dispiace, resta tu qui..."
"Non c'è problema. Usa pure la doccia se ti serve, ma vedi di non allagare tutto."
Aprì l'armadio e prese una coperta e dei cuscini.
"Io vado a dormire che ho sonno.
Buonanotte."
"Buonanotte..."
La porta si chiuse ed io restai sola nella stanza.
Ero un po' triste, mi sentivo veramente in debito con Levi, inoltre non ero mai stata cacciata in quel modo di casa.
Volevo solo riposare, quindi mi levai i vestiti, restando in biancheria intima, spensi la luce e mi sdraiai sul letto.
Passarono un paio d'ore, ma non ero ancora riuscita ad addormentarmi.
Mi alzai per andare in bagno ed uscii dalla stanza, ma nel buio mi persi per casa, ritrovandomi nel salotto, di fronte a Levi dormiente sul divano, accucciato in posizione fetale, stringendo fra le braccia il cuscino.
La testa mi disse di lasciarlo dormire, ma quella posizione così carina mi tenne inchiodata lì di fronte a lui.
Mi sedetti in un angolo, sul bordo del divano, ed osservai il suo petto alzarsi ed abbassarsi ritmicamente.
Lentamente, vi posai una mano sopra.
Il suo corpo era tiepido, ed io mi lasciai incantare da quel calore.
Guardai le sue labbra rosee, che da tanto bramavo fortemente, e mi ci avvicinai.
Gli accarezzai dolcemente la guancia, indecisa su cosa fare.
Volevo baciarlo, ma era così sbagliato farlo mentre dormiva....
Nient'altro che una vigliaccheria.
Eppure, per qualche motivo, credevo che forse se non lo avessi fatto in quel momento, non sarebbe mai successo.
È che avevo paura, paura che se fossi stata rifiutata non avremmo più parlato come prima, che non ci saremmo più visti.
Restai un tempo indefinito lì, china su di lui, senza volermi spostare, ma neppure portando a termine la mia azione.
Mi chiesi come mai non si fosse ancora svegliato.
"Sei crudele, sai...
Per quale motivo una cosa così bella non può essere sfiorata..."
Sussurrai, mentre appoggiavo le labbra sulla sua guancia.
Poi la sua voce ruppe il silenzio, spaventandomi.
"Basta così."
Era stato sveglio tutto il tempo?
Sentii un brivido lungo il corpo.
Che cosa avrebbe fatto?
"Sei proprio una maniaca..." disse Levi con voce stanca, ma non dava l'impressione di essere arrabbiato.
Non staccava quegli occhi freddi da me, e non riuscii a muovermi un millimetro.
"Ti faccio così paura?"
"Un... po'..."
Non riuscii più a mantenere lo sguardo e guardai per terra.
Al buio probabilmente Levi non lo notò, ma ero arrossita dalla testa ai piedi, completamente in imbarazzo.
Mi diedi della stupida e cercai di dire ai miei muscoli di muoversi e tornare nel mio letto, ma non mi ascoltatono e restai ancora lì bloccata su di lui, in mutande, desiderando di scomparire all'istante.
Poi, inaspettatamente, le sue braccia mi avvolsero e mi strinsero a lui.
Si spostò, e mi ritrovai sul divano, sotto di lui.
"Adesso lasciami dormire."
Detto ciò, appoggio la testa sul mio petto e chiuse gli occhi, senza smettere di stringermi.
Ci misi qualche istante a metabolizzare la cosa, ma quando finalmente ci riuscii, il cuore esplose nel mio petto, martellando incessantemente.
L'ansia e la paura erano andate via, lasciando spazio ad un tepore che andava via via espandendosi lungo il corpo.
Ero così... felice.
Alla fine, tutto il dolore e la rabbia che avevo provato mentre era via, erano svanite in quell'istante, come se appartenessero ad un'altra vita.
Chissà cosa stava provando, mi chiesi.
Se per lui quel gesto non significava molto, o se stava tremando, similmente a come stavo facendo io.
Ma alla fine non importava, finche avrei potuto stringerlo fra le mie braccia in quel modo, tutto il resto avrebbe avuto un valore relativo.
Contava solo l'amore.
Lui, il mio amore.
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Due Parole All'Autrice
Indovinate chi è tornatooo
(Come se non fosse più che palese)
Mi raccomando, ringraziate Hanji-Zoe-Ackerman, se non fosse per lei che ogni tanto mi riporta sulla terra, non aggiornerei mai.
Comunque credo che questo sia il capitolo più romantico che abbia scritto.
Credo.
Non sarà l'ultimo, ehehe.
Bene, spero che lo abbiate apprezzato.
Io intanto invece ringrazio tutti voi che state leggendo queste parole per sopportarmi ancora al 17esimo capitolo.
Continuate a dirmi cosa ne pensate!
Beh, alla prossima❤
Theme Song capitolo 17:
Time Forgotten
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