VII CAPITOLO
Il giorno arrivò come il rammarico della notte precedente incisa sulla propria pelle.
Come si aspettava sarebbe successo , si svegliò solo.
Harry era sparito, ma Louis continuava a ripetersi fosse meglio così e in realtà in quell' istante neanche se ne preoccupava più di tanto, perché aveva problemi più angoscianti da risolvere.
Come un eccessivo bisogno di vomitare tutto l'alcol ingerito la sera prima.
E cazzo.
Perché non riusciva mai a darsi una calmata?
Costrinse i suoi arti ancora cigolanti ad alzarsi dal letto, si passò una mano sul viso corrugato dal sonno.
E poi afferrò il cestino in legno di fianco al letto e ci vomitò dentro.
Fisicamente Louis in quel momento si sentiva una vera merda, con un post-sbornia tremendo e con una scelta pessima portata sulla schiena.
Prese il cuscino e ci Buttò la testa sopra emettendo un urlo soffocato.
E cavolo, basicamente si era già ripromesso che non avrebbe preso altre scelte sbagliate, ma se in realtà non fosse stata una scelta sbagliata...?
E sono i dubbi come questi, quei piccoli momenti di silenzio o ripensamento, che la maggior parte delle volte risultano frivoli e insensati, che Louis vorrebbe a tutti i costi ignorare. Ma non ci riusciva la maggior parte delle volte.
O forse poteva essere tutta colpa del post-sbornia.
Ma comunque decise di uscire dalla sua stanza, perché anche se ancora con la testa pesante e lo stomaco sottosopra, non voleva passare un'intera giornata a non fare niente.
Niall poteva di certo essere una delle persone più rumorose e frivolo he Louis avesse mai visto.
Ma non si poteva nascondere il fatto che avesse un gran cuore.
Louis lo osservò dal uscio della porta mentre sistemava la coperte che stavano coprendo Harry, ancora perso nel suo pacifico e calmo riposo.
Un sorriso compiaciuto gli comparve sulle labbra
"Oh Louis, non ti avevo visto. Come stai?" Domandò Niall e lo fece a bassa voce perché non voleva creare disturbo a Harry e lasciarlo dormire.
Louis ci pensò un secondo, come stava? Aveva passato l'ora precedentemente con il suo secchiello in mano a vomitare- non avrebbe mai più bevuto tutta quella quantità di whiskey e vino e molto probabilmente non andrà più a una festa per i prossimi tre anni- ma comunque non stava poi così tanto male.
"Tutto bene grazie" rispose alla fine sorridendo ed era davvero strano e insolito che Louis riservasse una qualunque forma di apprezzo per qualcuno, soprattutto se quel qualcuno lo trovava antipatico.
"Sono felice, usciamo da qui però, non vorrei disturbare Harry" affermò il biondo raggiungendo l'uscita dove ancora era bloccato Louis, con le dita tremanti e il rimorso di aver criticato un ragazzo come Niall.
Ed era normale, faceva tutta parte del modo strano che aveva Louis di comportarsi, alcune volte totalmente superficiale.
"Come hai conosciuto Harry?" Chiese curioso Louis mentre i suoi piedi percorrevano il pavimento di quell'immenso corridoio che portava ai giardini.
"L'anno scorso, sai non ho molti amici qui, anzi non avevo nessuno oltre a Harry, forse non sembra ma faccio davvero fatica a trovare delle amicizie che siano sincere." Annunciò il biondo emettendo un sospiro calmo.
Fu un colpo al cuore, perché di certo non se lo aspettava.
"Vivi con la tua famiglia?" E il suo tono era semplicemente curioso, inquisitorio.
"No no, i miei non vivono a Eroda, sono venuto qui solo" disse, Louis si mise a tacere, si sentiva fin troppo frivolo, "credo di averti giudicato male" disse alla fine mentre guardava Niall estrarre dal suo taschino un sigaro e accenderselo.
Niall fece un sospiro profondo ed esagerato prima di incurvare gli angoli della sua bocca verso l'alto "penso di fare sempre una brutta impressione, inizialmente" aggiunse.
"E io dovrei smetterla di giudicare sempre tutti senza prima conoscerli" annunciò emettendo una risata nervosa e priva di divertimento ma che a Niall rispose subito con un raggiante sorriso.
"Tutti tengono a farsi un giudizio affrettato prima di conoscere è normale" rispose prima di scoppiare a ridere.
E sul serio, Louis non aveva idea di cosa ci fosse di tanto divertente ma era così coinvolto da non poter non scoppiare a ridere pure lui.
Non aveva timore di tutti quei occhi indiscreti che lo stavano fissando, perché in quel momento non gli importava e non lo scalfiva minimamente.
Era passata una settimana da quando Louis aveva capito di essersi sbagliato con Niall.
Ed erano stati giorni piacevoli passati a divertirsi e- o leggere libri in giardino, o meglio Louis leggeva, Niall si limitava a fumare il suo sigaro e a parlare.
Parlava anche troppo quel ragazzo per i gusti di Louis, ma pian pian stava iniziando a conoscerlo fino in fondo, rompendo pure lo strato più persistente e intento a non srotolarsi del suo carattere.
Niall era di certo il ragazzo più leale che Louis avesse mai potuto incontrare.
E sotto la maschera da ciarlatano si nascondeva una persona sinceramente buona.
Era fantastico, tutto questo era davvero fantastico.
Se si parlava di Louis e Niall, ma non se si parlava di Louis e Harry.
Louis sapeva che le cose sarebbero andate a peggiorare dopo la sera della festa e per carità non è che si aspettasse di vedere Harry sorridergli sprizzando gioia da tutti i pori, o che il loro rapporto sarebbe risbocciato. Ma comunque...
Harry avrebbe perlomeno potuto ignorare il ciò, continuando a mantenere quel bel rapporto "pacifico" che si era formato.
Ignorarlo proprio come aveva fatto Louis, perché no...non è che pensasse sempre a quella sera, o al sapore delle labbra di Harry incise sul suo corpo.
Non è che si facesse scivolare lentamente una mano tra le gambe, pensando alle sue labbra tremanti che urlavano il suo nome "Louis" come un flebile Sussurro.
Comunque.
Non era un problema.
Non lo era perché Louis sarebbe andato da Harry con o senza voglia, perché la voglia se la sarebbe fatta venire.
Era necessario per lui mettere un fremito a tutto il viva vai di sentimenti che gli si erano bloccati nel petto.
Louis continuò a camminare fino a girare l'angolo della sfarzosa camera di Harry, posta proprio sopra l'immensa fontana situata al centro del giardino.
Si sentì lo stomaco pesante e occupato dall'ansia, cercò di darsi un fremito e poi con le mani tremanti aprì la porta, per Louis era rilassante immergersi in quell' odore di pagine e vernice, ogni volta che metteva piede nella camera di Harry raggiungeva un calmo e pacifico silenzio e tranquillità.
Ma di certo non poteva essere tutto sempre rosa e fiori, per questo Louis si era paralizzato davanti alla scena che gli era stata parata davanti agli occhi.
Un ragazzo aveva appena spinto Harry contro il muro, il suo petto era scoperto e metteva in mostra i suoi muscoli marmorei.
Le mani del ragazzo vagavano indistintamente sui fianchi del riccio senza preoccuparsi di essere delicato o passionale.
Harry invece continuava a lasciarsi toccare buttando verso l'indietro la testa, facendo intravedere così le vene del suo collo.
Il ragazzo non sembrava volerci andare di certo piano, continuava a divorare il suo corpo con mani affamate e prive di vergogna e una bocca forse, fin troppo bagnata.
Louis rimase indignato a guardare la scena fin quando non scorse l'estraneo infilare una mano all'interno dei pantaloni di Harry.
Louis non disse nulla, rimase disgustato e con un sapore amaro in bocca prima di uscire dalla stanza sbattendo la porta.
Angolo autrice:
Hey spero vada tutto bene, ceh che stiate bene. Comunque volevo dirvi che nel prossimo capitolo troverete una scene davvero molto simile a "you bring me home" in caso ve lo dovreste chiedere, si ho preso spunto, ma comunque lo scriverò pure nel (appunto) prossimo capitolo.
Uhh dimenticavo, per la scena del ragazzo che lo fa con Harry davanti agli occhi di Louis...ho preso più o meno, spunto da Y&b. Più o meno perché le dinamiche sono completamente diverse, andando avanti con la storia si capirà tutto meglio
All the love
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