Forced In (Parte 2)
Will they find our hiding place
is this our last embrace
or will the walls start caving in?
Muse, The Resistance
« Hermione! Hermione, alzati! »
La ragazza si sentì scuotere con vigore. Poi la coperta le venne strappata di dosso.
« Hermione, insomma... Oddio! » urlò Ginny, tanto da far svegliare la Grifondoro di soprassalto.
Qualcosa di molto luminoso quasi la accecò. La finestra era spalancata e tre facce sconvolte la fissavano di rimando; Ginny, la più vicina, aveva mollato la coperta in uno scatto ed era inorridita. Calì e Lavanda si premevano le mani sulle bocche nella perfetta imitazione di chi partecipa a un triste funerale.
Hermione prese a strusciarsi vigorosamente le palpebre. La testa le doleva come un martello e la schiena le formicolò di freddo.
« Insomma, ragazze, cosa...? » Poi si bloccò.
Per quanto intontita, un ricordo incredibile le si affacciò alla mente provocandole una trance dalla quale sarebbe forse stato impossibile risvegliarsi. Pezzi confusi e insensati le volavano alla comprensione provenienti da più direzioni sconosciute; soltanto quando, arrendendosi, rinunciò a scoprirne il significato, si lasciò andare a un sorriso sollevato e liberatorio.
« Oh, Ginny, non hai idea di che razza di incubo ho fatto stanotte. » Concluse, di buonumore.
« E' stato qualcosa di così folle che... ah! Morirai dal ridere quando te lo racconterò».
Dubbiosa, Ginny continuò a osservarla con una certa preoccupazione. « Intendi... un incubo peggiore dei tuoi capelli? »
Abbassando le braccia, Hermione sollevò risentita lo sguardo sulla Weasley.
« Ancora con questa storia, Ginny? I miei capelli sono così, punto e basta. Un casino completo. Non c'è modo in cui io possa risolvere, e in fondo nemmeno me ne importa ».
Calì e Lavanda, alle spalle di Ginny, si scambiarono uno sguardo atterrito. Il fatto che le civette fossero, per la prima volta in vita loro, a corto di parole, avrebbe costituito in tempi più felici una ragionevole fonte di sospetto per Hermione; invece, godendosi beatamente il silenzio creatosi, ne approfittò per soffocare uno sbadiglio dietro la mano del tutto incurante dell'aria perplessa con cui Ginny continuava a guardarla.
« Hermione... » disse lentamente, « Il fatto che tu sia indifferente a queste cose non è una giustificazione per, bè... questo. » Indicò la sua chioma con un dito quasi tremante. « Per caso, ehm... ti è successo qualcosa ultimamente? Sai, magari la scelta del colore indica un repentino cambiamento di vita... »
Ginny lasciò cadere il discorso, perdendosi ancora alla vista dei capelli di Hermione. Quest'ultima, che aveva all'inizio minimizzato il tutto con uno sbuffo scocciato, si sentì preda di quelle parole prima ancora che il suo cervello avesse realizzato l'enormità di quanto gli era appena stato detto.Colore?
Le mani di Hermione scattarono sui propri capelli. Una ciocca blu elettrico penzolò di fronte alla sua vista orripilata; in pochi istanti fu in grado di collegare tutto quanto. Malfoy. Il ricatto.Le lettere di Viktor. Finta fidanzata.
Sentendosi mancare, Hermione si lasciò ricadere con un tonfo sul cuscino.Non era stato un incubo. Era tutto vero.Così maledettamente vero.
« E' finita. » Mormorò tragicamente al soffitto. « La mia vita è finita ».
« Ma cosa...? » Accigliata, Ginny si sedette sul bordo del letto. « Hermione, si può sapere che ti prende? »
Hermione sollevò la testa e incontrò lo sguardo dell'amica. Al di là di esso, Calì e Lavanda ancora la fissavano come se non avessero mai visto niente di più sconvolgente in vita loro.Nessuno avrebbe dovuto sapere la verità, decise Hermione in un lampo.
Il ricatto di Malfoy doveva restare segreto così come i contatti che sarebbero sorti tra di loro; era una precauzione a dir poco necessaria, anche se le dispiaceva non potersi confidare con Ginny. In verità la spaventava ciò che la Weasley avrebbe potuto pensare delle lettere di Viktor, e la vicenda raccontata con l'omissione di questo particolare senza ombra di dubbio non avrebbe retto.
Temeva che avrebbe reagito come Ron; fraintendendo tutto quanto e additandola con parole poco gentili. Non se la sentiva di rischiare, non in quel momento.Decidendo quindi di fare buon viso a cattivo gioco, Hermione si diede definitivamente una calmata imbastendo un sorriso poco convincente.
« Sì, ecco... è stato un errore. » Indicò con disarmo la sua chioma blu. « Ho sbagliato un incantesimo, ieri sera, ed è venuto fuori questo ».
Sperò di averle convinte, anche se era un'ipotesi del tutto sconsiderata, e difatti Ginny scosse severamente la testa.
« Come avresti potuto sbagliare un incantesimo, se nemmeno avevi la bacchetta? » In un gesto, Ginny la prelevò dalla tasca dell'uniforme e gliela tese. «Eccola. Qualcuno l'ha lasciata di fronte al ritratto della Signora Grassa ».
Senza parole, Hermione la prese. Si sentiva sempre peggio ad ogni minuto che passava.
« Sì, stavo proprio dicendo, » continuò con convinzione, « che ho sbagliato incantesimo poco prima che qualcuno me la rubasse. Ma adesso è tutto a posto, no? E' tornata » concluse puntandola sui propri capelli, che tornarono della loro tonalità normale.
Ma ovviamente, come si era aspettata, Ginny non si bevve nemmeno una di quelle scuse patetiche. Osservando Hermione con una smorfia, si voltò appena in direzione delle civette.
« Ci potreste lasciare sole per un momento? » Dalle facce di Calì e Lavanda, Hermione intuì che non avrebbero mai potuto ricevere un ordine peggiore; era ovvio che non aspettassero altro di sapere succosi pettegolezzi da spargere in lungo e in largo fino a raggiungere ogni singolo studente della scuola. Eppure, a conti fatti, qualcosa da dire ce l'avevano.
I capelli blu elettrico di Hermione Granger era qualcosa su cui, secondo la diretta interessata, ci sarebbe stato molto da discutere e spettegolare. E mentre le guardava andarsene, avvilite, dal dormitorio, Hermione non dubitò che ancora prima che lei scendesse, tutto Grifondoro avrebbe già saputo del suo colpo di testa.
Quando la porta si chiuse, Ginny tornò a rivolgersi a Hermione.
« E cosa mi dici di Ron? » domandò casualmente.L'altra sudò freddo. « Non saprei. Ieri sera ci siamo persi di vista ».
« Oh, andiamo! » Sfinita, Ginny perse la pazienza. « Ron non ricorda assolutamente niente delle vostre scorse perlustrazioni. O meglio, soltanto fino a un certo punto. Stamattina era preoccupato, non sapeva se tu avessi raggiunto il dormitorio oppure no ».
Hermione si morse il labbro. Era assurdo: come poteva Malfoy essere capace di creare casini in quel modo? Non erano trascorse che poche ore da quando si erano parlati, e ne stavano accadendo letteralmente di tutti i colori; e i suoi capelli, a dirla tutta, erano soltanto un inutile dettaglio di fronte al dramma in cui la sua vita stava cominciando a versare. In un sospiro sconsolato, guardò Ginny.
« Gli... gli ho cancellato la memoria. » Borbottò. « Ieri sera. Ma lui non deve assolutamente saperlo, o succederà un macello ».
Stupita, l'amica si affrettò a scuotere la testa.
« Che motivo avrei per fargli una soffiata del genere? Ma non capisco proprio cosa sia successo. A cominciare da quell'abominevole blu elettrico... » aggiunse, in una smorfia di disgusto.
Abbassando lo sguardo, Hermione comprese che un segreto di tali dimensioni non avrebbe avuto gran vita nelle sole coscienze di due persone. Ben presto sarebbe straripato, allargandosi fino alle persone più care che lei e Malfoy avevano attorno, fino a diventare ancora più grande di quanto lui si sarebbe mai aspettato.
I suoi amici ne erano al corrente? E quanto tempo sarebbe occorso prima che, una volta confessato a Ginny, questo non raggiungesse anche gli altri, come Calì e Lavanda, oppure Ron? Hermione non lo sapeva, ma già si sentiva stressata dal peso di quanto era accaduto ultimamente, e fu con rassegnazione che annuì debolmente in direzione dell'amica. Sentendo il bisogno di conforto, aprì la bocca e cominciò a raccontare.
***
Started a dangerous game that's not won by
The person who made the first move
Chose to be targeted by all those eyes
And now, some of you think I'm a fool...
Sonata Arctica, As if the World wasn't ending
« "Padre e madre, vi scrivo per condividere il lieto evento che ha avuto luogo, proprio come vi avevo preannunciato, tra le mura della mia scuola. Le vostre speranze si sono avverate e così anche le mie, tanto da rendermi più felice di quanto io sia mai stato. La mia fidanzata è incredibile in ogni cosa. Sarà una sorpresa per voi scoprire di chi si tratta e spero che avrete modo di condividere la mia gioia. Finalmente ho trovato la mia anima gemella e da ora in poi non avrete più niente di cui preoccuparvi; sono l'uomo nuovo, deciso e serio che avete sempre desiderato veder sorgere in me, ed è tutto merito della compagna perfetta che mi sta accanto in questo momento. Non potrei essere più fortunato. Spero di farvela conoscere il più presto possibile. Fatemi avere presto vostre notizie. Con affetto, vostro figlio Draco". Per curiosità, » aggiunse Blaise, « sei ancora sicuro di avere la coscienza del tutto pulita? »« E' talmente lustra, Zabini, che potrei perfettamente usarla come specchio ».
Nell'arco delle ultime ore, la vita di Draco Malfoy si era intrecciata a quella di Hermione Granger in un nodo che prometteva, grazie alla sua indubbiagenialità, di tenere duro abbastanza a lungo da soddisfare i suoi scopi.
Finalmente i suoi problemi erano finiti, e lo stesso Draco ancora quasi stentava a crederci.Era così di buonumore che aveva perfino dato il buongiorno a Tiger appena sveglio, e fatto ancora più incredibile, aveva rimesso il tappo al tubetto di dentifricio prima di uscire dal bagno. Ovviamente, neanche a dirlo, la vasca continuava ad essere occupata; Draco ci avrebbe addirittura dormito dentro, se Theo non lo avesse tirato fuori a forza nel bel mezzo della notte. Ma il suo bisogno di purificarsi dall'atroce contatto appena vissuto era talmente alto da non essersi potuto impedire, appena sveglio, di rigettarsi nell'acqua calda e riempirsi così tanto di schiuma da finire quasi annegato.
In quel momento la porta era aperta e Draco Malfoy spiccava dall'orlo della vasca fumante di bagnoschiuma. Il capo beatamente appoggiato, un braccio era teso di lato nel sorreggere l'ennesima sigaretta e gli occhi si presentavano chiusi nell'espressione di chi non potrebbe desiderare di meglio dalla vita. Dalla lontananza del suo letto, Blaise gli scoccò un'occhiata divertita e tese la lettera al gufo reale di Draco, appollaiato alla finestra, che spiccò ben presto il volo verso il Wiltshire.
Theodore, ancora in pigiama e con un bicchierino di vodka nella mano per inaugurare al meglio la mattinata, si appoggiò allo stipite della porta del bagno con aria annoiata.
« Malfoy, non so come dirtelo, ma non sei l'unico ad aver bisogno di un bagno appena sveglio ».
Irritato, Draco aprì un occhio e lo puntò su di lui. « Theo, vedo che non hai compreso la situazione. Sono contaminato ».
« Ma hai detto di non averla toccata! »Per lo shock, Draco si vide costretto a spalancare entrambi gli occhi. « Salazar, sono stato nella stessa stanza con lei! Abbiamo respirato la stessa aria! La porta era chiusa! » Insistette con convinzione. « Mi sento come se avessi nuotato tutta la notte in un mare di fango. Sono sporco e sudicio. Il mio povero sangue! Dopo tutto ciò, non potrà mai più essere lo stesso. » Draco fece una smorfia nell'appoggiarsi all'orlo della vasca. « Provo pietà per me stesso. Cosa mi tocca subire! Scommetto che la Granger sarà contenta; sì, se la starà ridendo alla grande, soddisfatta di avermi infettato ».
Incurante delle occhiate disperate che i compagni si lanciarono, Draco abbassò nuovamente le palpebre, chiedendosi quante altre ore ancora dovesse rimanere lì dentro per essere accettabilmente sicuro della sua perfetta igiene.
Note:
Ecco il capitolo :)
- Titolo del capitolo tratto da "Forced in", Muse.
Praticamente avevo già svelato tutto nell'introduzione, no? Spero che il capitolo vi sia piaciuto, mi sono divertita moltissimo a scriverlo, il passo in cui finalmente Draco e Hermione entrano in contatto. Più avanti mi inventerò qualcos'altro con cui tenerli legati, ma vi spiegherò meglio quando ci arriveremo. Per quanto riguarda questo capitolo, so cosa staranno pensando i fan della coppia: le premesse non sono molto buone, specialmente da parte di Draco, ma ci tengo a far sviluppare le cose molto lentamente. Quindi lo dico e lo ribadisco: se continuerete a seguirmi, sarà meglio per voi armarvi di molta pazienza, poiché siete incappati proprio nell'autrice che ha voglia di scrivere cose abbastanza realistiche. Non dico che sia un male che Draco e Hermione si saltino addosso al secondo capitolo, ma semplicemente questo non è il tipo di storia a cui voglio mirare io. Lettore avvisato... :D
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