2. Segreti e ambizioni
Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai molte maschere e pochi volti.
~Luigi Pirandello
Canzone per il capitolo:
"Get the party started" - Shirley Bassey
Violet scrutò la folla intorno a lei, mentre si riempiva un altro bicchiere di Aperol Spritz.
I suoi occhi osservavano lesti ogni singolo movimento di Lillian, la quale, dritta nel suo vestito nero ampiamente scollato, stava animatamente parlando con tre ragazze.
La poteva vedere di profilo, osservandone il viso appuntito e riconoscendo le sue lunghe ciglia anche da lontano. I suoi occhi erano coperti di trucco più che mai, resi ancora più vistosi dal tocco della matita nera, e il corto abito attillato che indossava non tradiva le sue forme da urlo.
Si chiese quanto ci mettesse ogni volta a prepararsi anche solo per andare a scuola. Era così perfetta.
-Violet.-
Si girò di soprassalto, e il cocktail le andò quasi di traverso.
Grace era apparsa alle sue spalle. -Che hai da guardare?-
-Oh... - Si mise una mano davanti alla bocca per soffocare un attacco di tosse. - Hai chiamato Iris?-
Lei seguì la linea del suo sguardo e i suoi occhi si posarono dall'altro lato del tavolo, dove Lillian era ancora intenta a parlare. - La stavi guardando? - Si avvicino all'amica, dandole un colpetto per farla smettere di tossire. -Sai che non hai niente da invidiare, vero? Hai idea di quanto spenda dall'estetista? -
- Troppo per quanto io possa permettermi. - Violet si appoggiò con le mani al bordo del tavolo, sospirando per cercare di recuperare il fiato.
Grace stava per ribattere, ma venne interrotta da una voce sconosciuta alle sue spalle.
-Violet!-
Lei girò la testa, distogliendosi per un attimo dai suoi pensieri. - Isabelle! Nancy! -
Le due ragazze si diressero verso Violet e la ricoprirono di abbracci. -Hai mantenuto la tua promessa, alla fine sei venuta. - Quella mora la guardò con uno sguardo sottolineato da una linea di eye-liner fin troppo spessa, mentre faceva un cenno di saluto a Grace, la quale non le aveva mai viste prima.
-Ormai dovresti sapere che mantengo sempre le mie promesse, Isabelle. - Violet si scostò i lunghi capelli lisci che le erano finiti sugli occhi. -Ci sarebbe invece qualcun altro che non le ha mantenute. - Guardò Grace con aria accusatoria, mentre le altre due si giravano a guardarla. -L'hai chiamata?-
Grace la fissò cercando di giustificarsi, tentando di non incrociare gli occhi di Isabelle e Nancy, che la guardavano in modo strano forse alludendo al suo mascara sbavato. - Iris mi ha detto che stava arrivando. - Non le disse che aveva accennato di nuovo a non venire.
Violet sbuffò. -Dice sempre così. Ormai l'ho chiamata mezz'ora fa, e ancora non è arrivata. Mi aveva detto che non aveva impegni particolari. - Abbassò la voce, sospirando. - Sarà stata fino a tardi ai giardini a scrivere. -
Nancy fece un passo avanti, con uno sguardo interessato. I suoi capelli biondi platinati erano raccolti in un concio composto. -Come, scusa? -
-Iris, una nostra amica. - Violet si portò il suo bicchiere alle labbra. Grace si preparò a scuoterla se le fosse andato di nuovo di traverso. - Aveva detto che sarebbe venuta con noi ma, come al solito, è in ritardo. -
Nancy si protese verso di lei, facendole capire che non era quella la risposta che avrebbe voluto avere. Allora Violet alzò gli occhi e capì al volo, mentre l'ombra di un sorriso cominciava ad apparirle sul volto. - Sì, lei scrive. Romanzi. -
Isabelle scambiò con Nancy un'occhiata stranita.
Grace guardò in basso. Tutte le volte che Iris prendeva il solito nove o dieci nei temi, non c'era mai da stupirsi. Aveva cominciato a scrivere racconti all'età di otto anni.
-Lei... tiene anche un diario in cui annota... - Violet si girò verso Grace perché continuasse la frase.
-... i suoi pensieri e riflessioni sulla... vita. - Alzò le spalle. Ormai non aveva più da giustificare le passioni uniche della loro amica.
Isabelle mosse le palpebre, ancora scossa. -Me la devi far conoscere, Violet. Mi avevi accennato che fosse particolare, ma non così...
-Diversa? - Grace la guardò dritta negli occhi, reggendo il confronto. Violet aveva di scatto abbassato lo sguardo.
Prese un sospiro profondo, facendo appello a tutta la sua pazienza. Non avrebbe permesso a nessuno di giudicare Iris. -No, Iris non è diversa. - Isabelle la guardava con supponenza. - È semplicemente unica nel suo genere. E a me piace per questo. Perché si differenzia dagli altri. -
-Oh, adesso basta. - Nancy rivolse l'attenzione alle sue unghie perfettamente limate. - Non capisco. - Guardò Grace fissandola con uno sguardo blu intenso. - Se le piace così tanto isolarsi nei suoi mondi fantastici, perché è venuta alla festa? Deve essere una grande studiosa, da quel che dici. -
Grace batté le palpebre. - Studia, sì. Ma non per il voto. Per il puro piacere di sapere le cose. -
Isabelle si portò una mano alla fronte. - Violet. - Prese un lungo respiro. -Hai idea di che persone frequenti?-
La reazione dell'altra fu inaspettata. Violet alzò la testa di scatto e la guardò con gli occhi che mandavano lampi di rabbia. -Io ho il diritto di frequentare le persone che voglio. -
Nancy batté leggermente un tacco a terra. - Il maggior pensiero di una ragazza sarebbe come aumentare i followers su Instagram. Sinceramente, non credevo che esistessero questo genere di persone. Come può pensare a scrivere quando...-
-Lei non ha Instagram. - Grace la squadrò da capo a piedi. Ma chi si credeva di essere?
Isabelle si stava mangiando le unghie, visibilmente nervosa. -Nancy. - Si girò verso l'amica. - Trovami solo una qualunque ragazza sedicenne che non abbia Instagram. - Aveva uno sguardo stralunato.
L'altra non rispose.
Violet sembrò aver ritrovato il suo spirito. - Se c'è una persona che sappia valorizzare gli altri più di sé stessa, quella è Iris. - Le guardò tutte e due. - E non ha bisogno di mostrarsi su Instagram per far capire quanto vale. - Aggiunse sospirando.
Seguì un lungo silenzio, poi Isabelle rivolse un cenno a Nancy. - Se hai bisogno sai dove trovarci. - Isabelle si rivolse a Violet un'ultima volta prima di dirigersi dall'altra parte della sala da un gruppetto di altre ragazze.
Nancy la seguì a ruota, senza neanche un accenno di saluto.
Grace le seguì con lo sguardo, notando che andavano proprio da Lillian.
-Mi ricordavo Isabelle più simpatica. L'ultima volta eravamo uscite tutte insieme, ricordi? - Sentì Violet sospirare dietro di sé, e fu costretta a girarsi.
Grace scrutò la sala, assorta. -Sì, ma l'altra volta Iris non era venuta. -
Sentì che l'amica non rispondeva, così la guardò meglio e scoprì un'improbabile traccia di incertezza nel suo sguardo. Poi seguì la linea dei suoi occhi. Era ovvio, stava ancora guardando Lillian che si era inavvertitamente messa a chiacchierare con Isabelle e Nancy.
-Violet? Tutto bene? -
Le si avvicinò di più e le parlò piano, quasi bisbigliando. - Sei gelosa? -
Lei alzò lo sguardo. - Chiunque lo sarebbe. - Sbottò, non riuscendo a controllare l'invidia.
Grace la guardò negli occhi. Sapeva che era ora di intervenire. - Senti. Pensaci. Ti piacerebbe ogni giorno mostrare agli altri sempre un lato diverso, perché sai che per come sei veramente, gli altri non ti accetterebbero? O meglio, sei tu che non vuoi accettare gli altri. Lillian è così. Si nasconde dietro la sua classica maschera di ragazza educata e agiata, fingendo di essere sempre la migliore, sempre la prima. Ma non è vero, e chiunque lo vedrebbe. È arrogante, infima. Violet-, la afferrò per un braccio - è solo una ragazza triste, che vuole nascondersi dalla sua vera personalità perché anch'essa si disprezza e sa che nessuno potrebbe in realtà starà con lei. - Assunse un tono serio. -E vale cento volte in meno di noi.-
L'amica non la guardava, in preda allo sconforto.
-Ti vergogni? Ti vergogni di te?- Grace si mise proprio di fronte a lei. - Violet, dimmi qualcosa. -
Lei stette per un lungo attimo in silenzio, poi parlò, seppur flebilmente. -Dimmi perché hanno parlato così male di Iris. Che cos'ha che non va? - Sembrava sul punto di piangere.
Grace si sporse in avanti, ponderando bene le parole. Perché ancora non capiva? - Violet. - Assunse un tono di rimprovero. -Lei non ha proprio niente che non va. Sai che ti dico? - La prese per una manica del vestito. - Che sì, lei è diversa. Ma è unica. Nessuno può essere, in qualche modo, uguale agli altri ed è questo che fa una persona.
È sempre la nostra Iris. -
Violet la guardò, con uno sguardo devastato. - E allora perché agli altri fa sempre così scalpore anche solo se ne sentono parlare? -
Grace stette in silenzio per un attimo. La guardò con affetto. - Violet. Lei si differenzia. Non è come gli altri. È diversa dalle altre ragazze. - Abbassò gli occhi, improvvisamente colta da un'amara sensazione. - E il diverso fa paura. È l'unica che si sa accettare per quello che è e che non si lascia condizionare dagli altri. Lei ascolta semplicemente il suo cuore. Noi ci lasciamo influenzare troppo dal mondo che ci circonda; spesso viviamo sotto molteplici aspetti perché non riusciamo a guardare veramente dentro di noi e capire veramente chi siamo. - Prese un respiro. - Abbiamo paura di fermarci a guardarci dentro perché scopriremmo una persona totalmente diversa da quella che pensavamo di essere. Non sapremmo reggere questa rivelazione. Così ci nascondiamo sotto l'aspetto di altre figure. La figura di Lillian è una di quelle. E penso che tutti stiamo diventando tutti uguali. Senza distinzione. In un mondo in cui è solo importante piacere agli altri, Iris è l'unica che ancora si mantiene per quello che è. Per come è veramente. Per come è lei.
E noi non siamo noi. Non cerchiamo neanche di esserlo. -
Violet la guardò, pallida in volto.
Non fece in tempo ad aggiungere altro che la porta si aprì di scatto ed entrò una ragazza bionda.
Nessuno se n'era accorto ma a Grace bastò solo guardarla un istante per riconoscere la loro amica.
-Iris. - Violet la guardò, con un misto di affetto e compassione. C'era una luce nuova nei suoi occhi.
-Vieni. Andiamo da lei. - La tirò per una manica del vestito.
Guardò Iris; il suo intenso sguardo azzurro osservava ogni angolo della stanza. Quando si posò su di loro, sembrò colta da un improvviso stato di sollievo.
Grace si rivolse di nuovo a Violet. Anche se loro trascorrevano il loro tempo a litigare, il mondo andava avanti lo stesso e ora aveva riportato loro la loro più cara amica.
- Andiamo. - Ripeté. - La festa è già iniziata. -
ANGOLO AUTRICE:
Hey, come va?❤️
Volevo fare subito un capitolo dedicato a Violet e Grace: mi interessava il loro punto di vista e volevo subito farvi vedere come loro la pensano.
Che ne pensate di Isabelle e Nancy? Anche voi la pensate come loro o no?
Come sempre, leggete, votate e commentate!❤️
Se tutto va bene, questo weekend (sabato) dovrei riuscire ad aggiornare la storia con il terzo capitolo (anche la versione in inglese) e Chronicles of the Guardians.
Voi siete pronti? Io non vedo l'ora!❤️
~D.Blond🌹❤️💫✨
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